Forse è una cosa simile a quanto hanno scritto altri utenti più sopra, ma a me piace molto tentare di capire come funzionano i modi di ragionamento altrui. Ad es. seguo blog o pagine Facebook di persone con posizioni politiche e religiose diverse dalle mie, anche estremamente diverse, mi piace cercare di "smontarne" i ragionamenti, ma non nel senso di scovarvi le falle, ma di comprenderne i meccanismi retrostanti e soprattutto i presupposti da cui derivano determinate conclusioni. Noto che persone che conosco, invece, quando si trovano di fronte a idee diverse dalle proprie partono in quarta dicendo "tutte idiozie", "follie", "ragionamenti aberranti" e così via, ma senza provare ad argomentare la disapprovazione, disapprovano solo perché sono idee diverse o lontane dal loro sentire o a cui non sono abituate.
Questa mia, però, mi rendo conto che è un'operazione meramente concettuale e meccanica, la stessa che potrebbe fare appunto una macchina ben addestrata. Diversa cosa è, specie nel vivo dell'interazione con un'altra persona, far funzionare una comunicazione che abbia come presupposto riuscire in qualche modo a leggere quello che si cela dietro le parole, i gesti, le movenze, i toni di voce, ecc. dell'altra persona.
Io non so se sono privo di una teoria della mente. Si dice che gli autistici siano deficitarî in questo, ma a me sembra di riuscire quasi sempre a intuire quello che pensano le altre persone. Però tantissime volte la comunicazione che ho con altre persone fallisce, ma questo perché cerco di comunicare determinate cose ma le altre persone ne colgono altre. Mi è stato detto un sacco di volte di avere comportamenti, atteggiamenti o modalità di risposta incomprensibili, quando a me sembrava di essere stato invece molto chiaro nella comunicazione.
Ricordo l'utentessa M.me Adelaide, ormai bannata, autistica pure lei, che spesso riconduceva i suoi problemi nell'interazione umana alla sua mancanza di una teoria della mente. Io non ho mai capito bene cosa intendesse con questo, e non sapevo se potessi o meno ritrovarmi in quanto diceva.
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