Winston_Smith

Il contesto congeniale serve per sentirsi a proprio agio nel relazionarsi con l'altra persona, nonché per aumentare le probabilità di trovarvi persone compatibili. Si può cercare di rivedere quella persona in un contesto più congeniale, se possibile

Non ho capito il riferimento a me.

Winston_Smith

Converrai che non è certo la regola, specie per un timido.

Joe Hiruma

Ma infatti l'ho fatto perchè ero convinto che ricambiasse lo sguardo, se non avessi avuto quel segnale non ci avrei mai provato.

Che poi ho preso un abbaglio è un altro discorso!

Who_by_fire

Non ne sarei completamente sicuro: a volte il contesto "random" permette di bypassare un ambiente svantaggiante ed escludente, in cui il timido in questione si è già "bruciato"...
Dipende insomma.

Winston_Smith

Come fa un timido a porsi in maniera interessante da subito davanti a una ragazza di cui non sa assolutamente niente, con l'ansia che gli martella in petto e con salivazione azzerata e trote sotto le ascelle? (cit.)
A me sembra pacifico che la maggior parte delle coppie si formi tramite amicizie comuni o in contesti di frequentazione regolare come la scuola o il lavoro.

Sampei80

Si ... si può tentare, basta chiederlo

lauretum

un conto è conoscersi in un momento in cui entrambe le persone sono bendisposte ad avere uno scambio di parole con estranei, un altro è quando ci viene imposta la presenza di estranei, quando non ne abbiamo alcun desiderio.

io vedo una differenza enorme tra queste due situazioni, la seconda è ai limiti del subire una prevaricazione, ma agli uomini questo solitamente non importa, ogni parte del loro essere è concentrata sul conquistare "la preda".

io da fobico soffro quando gli altri mi impongono presenze non gradite, possibile che altri fobici non capiscano questa cosa?

Joe Hiruma

In risposta mi cito

Winston_Smith

Se non si vuol parlare con qualcuno, ci sono modi assolutamente corretti ed educati per ottenere lo scopo. Guardarlo come fosse un ramarro o il mostro di Firenze non è tra questi. Nessuno impone nulla a nessuno, domandare è lecito, rispondere è cortesia (cit.)

lauretum

non prendertela, penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che non hai fatto niente di male, anzi se non l'ho detto prima, dico ora che ti stimo per il coraggio e la forza di volontà che ti sei imposti.

non sto più parlando del tuo caso, sto parlando in generale del fatto che le donne nell'immaginario maschile, devono essere onorate e bendisposte come geishe all'approccio maschile. e quando parlo di immaginario maschile, non parlo di te o di me, non chiamo in causa nessuno, parlo di meccanismi istintivi che scattano in modo involontario.

il rifiuto ferisce l'orgoglio dell'uomo, e la risposta è proprio in questi meccanismi.

Sampei80

Tutto può essere, ma provandoci si è tolto il dubbio. Non era ciò che sembrava...

Winston_Smith

Da quando in qua sperare di non essere guardati in maniera schifata o come se si fosse dei maniaci significa desiderare un'accoglienza da geisha? A me non risulta che gli uomini si aspettino un'accoglienza del genere per ogni loro approccio.
E per me è una cosa che dovrebbe valere anche quando non si tratta di approcci uomo-donna, si tratta semplicemente di non essere scortesi e di rispondere con educazione a chi si rivolge a te con altrettanta educazione.

Markettino

Dico la mia poi scappo (toccata e fuga direi).
Parlando a titolo personale io avrei mai provato ad attaccar bottone per due motivi...
1) Una serie impressionante di due di picche più o meno cattivi che hanno sbriciolato la mia autostima nel corso degli anni...
2) La frequentazione di alcune ragazze (quindi non la totalità NON E' una generalizzazione) a puro scopo amicale che, parlando con la guardia abbassata, mi hanno rivelato il profondo disgusto che nutrono per il bruttone/timido/sfigato che si azzarda a provarci...
Queste due componenti mescolate (mix terrificante almeno per me) mi hanno convinto definitivamente a desistere e a considerare le ragazze che conosco alla pari dei ragazzi...
La mia convinzione però è personale e non voglio infondere negatività a chi ancora nutre qualche legittima speranza di sistemarsi sentimentalmente..
Io ritengo che per approcciare in generale sia importante muoversi in relazione all'ambiente contingente...
Ci sono situazioni in cui è possibile approcciare e altre in cui non è possibile anche se, per chi non ha esperienza soprattutto, non è per niente facile saperle distinguere..
Superata questa prima fase poi bisogna cercare di "colpire" (non con una botta in testa eh..) l'attenzione della ragazza in qualche modo e questo, quando si è piacenti o estroversi, viene abbastanza naturale e semplice...
Se si è brutti (e questo lo ripeterò sempre) o timidi l'impresa diventa pari allo scalare l'Everest a mani nude e in questo caso diventa importante sapere gestire i rifiuti e non farsi troppo condizionare da essi...(io personalmente di essere rifiutato ne ho le scatole piene ma a parlo a titolo personale per l'appunto).
Secondo me comunque se Joe ci ha provato seguendo il suo istinto ha fatto solo bene visto, che prescindendo dalla timidezza, non mi pare sia stato per niente maleducato e lo incito a continuare per questa strada quotando però anche l'intervento di Winston in cui afferma che la presenza di un gruppo di amici in comune possa agevolare le nuove conoscenze...
Ampliare le proprie possibilità non è mai sbagliato per chi se la sente di farlo...

Who_by_fire

Un primo passo secondo me sarebbe farsi rispettare. Andare là da lei facendosi rispettare.
Think: "Posso anche non piacerti, legittimo, però sono un ragazzo degno di rispetto e pertanto degno di tentare di fare la tua conoscenza, anche se non dovesse succedere mai niente (nemmeno amicizia) tra di noi".

Andrea8888

Secondo me hai conosciuto un certo tipo di ragazze che magari badano molto all'aspetto esteriore e sono anche piuttosto stronze(ad es: discotecare, etc,etc)...quindi capisco bene la tua sensazione, però, io ne ho conosciute altre e questo esplicito disprezzo/cattiveria l ho riscontrato solo in alcune.

Quintuplo

So che fa tanto luogo comune, ma tristemente è la società che insegna a pensarla in questo modo

...mmmm... magari il sistema della botta in testa sarebbe da rivalutare...

Moonwatcher

Molto semplicemente, i timidi non sono tutti uguali e non hanno tutti la stessa personalità. Però naturalmente non deve essere in una fase di forte introvertimento, il timido in questione.

Winston ti segnalo perché hai generalizzato sui timidi.
Ah, già, non è più necessario che ti segnali ora.

Winston_Smith

Non ho detto che sia impossibile, ho chiesto "come fa". La timidezza, tipicamente, non va d'accordo con la disinvoltura e la capacità d'improvvisare e di "colpire" all'istante, cose fondamentali in un approccio "al volo" a una sconosciuta. Se poi vogliamo dire che per un timido non sia una cosa molto difficile, allora vabbè la FS è una leggenda metropolitana, come non detto.
Tutto (o quasi) è possibile, ma se vogliamo consigliare a un timido la strada che mediamente presenta minori possibilità di successo per lui (e nel caso di Joe Hiruma questa ipotesi mi sembra confermata, tra l'altro anche lui mi pareva condividesse), solo perché quella volta a Tizio è andata di culo, a me sembra poco sensato.
Credo sia più conveniente orientarsi su contesti meno ansiogeni e con maggiore tempo e possibilità di far conoscere meglio la propria personalità e di attrarre persone compatibili... poi ognuno faccia come gli pare, ci mancherebbe.

Andrea8888

In generale, per un timido, internet è il posto migliore, per la minore ansiogenicità dell'approccio iniziale, dovuta alla protezione dello schermo. Che poi lo si voglia fare attraverso siti d'incontri(come ho fatto io), forum (come hanno fatto altri) o siti di interessi comuni è un altro discorso. Ma per una persona timida internet penso sia il modo migliore...

Moonwatcher

Ma io non consiglierei proprio nulla, Winston, salvo di non scoraggiarsi e non farsi intimidire come diceva Who. E non è neppure vero che internet sia sempre il posto migliore per un timido... stone giusto ieri mi pare dicesse che non metterebbe mai più piede in un sito d'incontri. Dipende, dipende da tanti fattori di cui la timidezza è solo uno. Occorre seguire le proprie inclinazioni, non le vie che presentano più possibilità.