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26-11-2015, 19:57
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,299
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Avete dei sistemi o delle tecniche con cui contrastare la pulsione ad evitare?
Non intendo sistemi per contrastare l'ansia o lo star male dovuti a determinate situazioni, ma proprio il blocco psicologico che porta a rimandare, rimandare, rimandare le situazioni che inducono l'evitamento.
Io finora di tecniche ne ho trovare due.
1) La prima consiste nel ripetermi e convincermi che è inutile rimandare, perché la situazione che vorrei evitare va comunque affrontata. Quindi mi dico e ripeto: "Prima o poi andrà fatto, tanto vale farlo sùbito".
2) La seconda consiste nel suddividere e parcellizzare l'evento in micro-eventi più piccoli. Ad es. se devo andare in un luogo sconosciuto a far qualcosa, magari prima controllo tramite streetview come ci si arriva, magari anche più di una volta. Oppure, se devo spedire dei documenti alle poste, invece di fare tutto in un colpo, mi prendo l'impegno per un giorno di sistemare i documenti, per un altro giorno di andare alle poste. In questo modo la cosa sembra più facile.
Ovviamente la seconda tecnica non funziona con cose che vanno per forza fatte in un colpo solo (ad es. telefonate)...
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11-12-2015, 16:59
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#2
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Modena
Messaggi: 310
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per le telefonate si può comunque applicare la tecnica della suddivisione in piccoli passi;
Ci si avvicina al telefono
Lo si tiene in mano a lungo
Lo si tiene vicino all'orecchio
Se si deve chiamare verso uffici o aziende si effettua prima una chiamata quando si è sicuri che nessuno risponderà (di notte)
Si chiama qualcuno di diverso, con cui si è a proprio agio (amici o parenti), per fare 2 chiacchiere, auguri di Natale eccetera...
Ovviamente ogni passo può avere durate variabili, da minuti a giorni...e se uno dei passi è troppo difficile si ritorna al precedente
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11-12-2015, 17:15
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Io faccio in modo di ritrovarmi nella situazione che voglio evitare in modo che poi non portarla a termine sia più imbarazzante e/o difficile che continuare fino alla fine
L'unico problema è che questo metodo funziona solo quando ho a che fare con altre persone e non quando si tratta di azioni che devo fare da solo
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11-12-2015, 17:29
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Ottima la comunicazione interna con cui ci si dice che tanto la cosa va fatta quindi è meglio farla subito.
Una cosa che in alcune occasioni ho fatto io è stata buttarmi un po' forzatamente in situazioni, dalle quali sapevo che sarebbero poi nate circostanze ansiogene. Ad esempio mi sono iscritto ad un'associazione sportiva, dove sapevo che prima o poi avrei dovuto conoscere persone, partecipare a cene di gruppo, andare in macchina, parlare al telefono, insomma espormi. Ma mi sono detto "io mi ci butto, cercherò di gestire tempi e modi, ma certamente qualche occasione critica capiterà".
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11-12-2015, 17:41
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Provincia di Roma
Messaggi: 585
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In questo periodo il mio evitamento più grande è contattare il relatore della mia tesi, che dovrei periodicamente aggiornare su quelle che faccio oltre chiedergli aiuto ecc. ecc.
Di solito dico a mia madre "settimana prossima vado all'università", così lei nei giorni seguenti mi chiede quando, cosa devo fare ecc. ecc. poichè mi sembra troppo brutto mentirgli, alla fine mi decido e contatto il relatore. In sostanza, prendo un "impegno" con una persona a cui ci tengo; a quel punto mi sentirei peggio a deluderla o mentirle e faccio quello che devo fare.
Se faccio da solo, c'è il rischio di rimandare anche di qualche settimana.
Altri grossi evitamenti, di recente, per fortuna non ne ricordo.
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11-12-2015, 17:52
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 694
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Non ho nessuna tecnica per contrastarlo, continuo ad evitare e rimandare sempre tutto fino all'ultimo momento.
L'unica cosa che mi porta ad affrontare le situazioni che tendo ad evitare, è proprio il fatto di sapere che non potrò più rimandare oltre...
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Ultima modifica di Ninfee; 11-12-2015 a 17:54.
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11-12-2015, 17:55
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da Ninfee
Non ho nessuna tecnica per contrastarli, continuo ad evitare e rimandare sempre tutto fino all'ultimo momento.
L'unica cosa che mi porta ad affrontare le situazioni che tendo ad evitare, è proprio il fatto di sapere che non potrò più rimandare oltre...
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Ah ma questo è il buon vecchio procrastinaggio*, non evitamento
*va letto con la stessa intonazione della pubblicità "ah! Ma questo è Ronco!"
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11-12-2015, 17:57
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#8
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da feaanor
In questo periodo il mio evitamento più grande è contattare il relatore della mia tesi, che dovrei periodicamente aggiornare su quelle che faccio oltre chiedergli aiuto ecc. ecc.
Di solito dico a mia madre "settimana prossima vado all'università", così lei nei giorni seguenti mi chiede quando, cosa devo fare ecc. ecc. poichè mi sembra troppo brutto mentirgli, alla fine mi decido e contatto il relatore. In sostanza, prendo un "impegno" con una persona a cui ci tengo; a quel punto mi sentirei peggio a deluderla o mentirle e faccio quello che devo fare.
Se faccio da solo, c'è il rischio di rimandare anche di qualche settimana.
Altri grossi evitamenti, di recente, per fortuna non ne ricordo.
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Anch'io ricordo che facevo fatica ad andare dal relatore. Una volta feci passare così tanto tempo che ero sicuro che mi avrebbe fatto un cubo così, invece nulla era pure contento di vedermi
Ottima strategia quella di annunciare i propri impegni a persone terze.
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Ultima modifica di Blue Sky; 11-12-2015 a 17:59.
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11-12-2015, 18:01
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Ottima strategia quella di annunciare i propri impegni a persone terze.
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Così ti fanno il cubo anche loro
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11-12-2015, 18:05
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#10
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Principiante
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: In un altro mondo
Messaggi: 28
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Organizzo qualcosa di piacevole da fare dopo..e focalizzo tutta la mia attenzione su quel momento successivo pensando che se affronto la situazione spiacevole arriverá poi immediatemente dopo qualcosa di "consolante"...un esempio..devo recarmi in un ufficio pubblico..pianifico quindi di pranzare con il mio ragazzo subito dopo (cosa che a me piace)..l'idea di avere un progetto piacevole mi aiuta ad affrontare le situazioni difficili
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11-12-2015, 18:05
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Così ti fanno il cubo anche loro
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Esatto, così muovi il cubo.
Quote:
Originariamente inviata da Marina Drai
Organizzo qualcosa di piacevole da fare dopo..e focalizzo tutta la mia attenzione su quel momento successivo pensando che se affronto la situazione spiacevole arriverá poi immediatemente dopo qualcosa di "consolante"...un esempio..devo recarmi in un ufficio pubblico..pianifico quindi di pranzare con il mio ragazzo subito dopo (cosa che a me piace)..l'idea di avere un progetto piacevole mi aiuta ad affrontare le situazioni difficili
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Anche questa è una cosa utile. Quando so che poi avrò qualcosa da fare che mi piace, soffro meno i sacrifici durante la giornata. Mi ricordo bene che succedeva quando lavoravo e la sera avevo la partita di calcetto.
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Ultima modifica di Blue Sky; 11-12-2015 a 18:08.
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11-12-2015, 18:16
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 794
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Ottimo post puo essere d'aiuto a molte persone, me compreso!
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11-12-2015, 18:51
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#13
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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l'unico modo per vincere l'evitamento per me sarebbe quello di mettermi in una determinata situazione per uscire dalla quale devo agire. Ad esempio andare in un paese straniero, buttare il portafogli in un fiume ed essere costretto a interagire con diverse persone per essere aiutato.
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11-12-2015, 21:47
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Anche secondo me la tecnica migliore è fare in modo di doversi sforzare per forza di causa maggiore. Mettersi in condizione di ritrovarsi poi,a non poter evitare.
Non e qualcosa di masochistico, ma una scelta ragionata, strategica
Per arrivare a capire come fare peró, bisogna prima capire un po se stessi, come funzionamo, prendere coscienza del problema.
Con la sola volontà non si va da nessuna parte, ci vuole anche la convinzione.
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Ultima modifica di Equilibrium; 11-12-2015 a 21:50.
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11-12-2015, 22:42
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#15
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,672
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Una tecnica che uso ultimamente è programmare prima cosa fare però a dire il vero non è tanto contro l'evitamento di situazioni specifiche, quanto più a contrastare il fatto di rimanere delle giornate senza sapere cosa fare....
Mi spiego meglio: non è tanto il fatto di dire ad esempio: devo andare a fare quella commissione, meglio che ci vada subito anziché il giorno della scadenza,
quanto semmai di dire: quella giornata non ho programmi specifici, vedo ora cosa posso fare prima di arrivare a quel giorno senza avere un'idea e buttarlo via malamente...
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11-12-2015, 22:45
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Bisogna contrastarlo?!?
Io non lo sapevo!
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11-12-2015, 22:52
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Wolferstein
Una tecnica che uso ultimamente è programmare prima cosa fare però a dire il vero non è tanto contro l'evitamento di situazioni specifiche, quanto più a contrastare il fatto di rimanere delle giornate senza sapere cosa fare....
Mi spiego meglio: non è tanto il fatto di dire ad esempio: devo andare a fare quella commissione, meglio che ci vada subito anziché il giorno della scadenza,
quanto semmai di dire: quella giornata non ho programmi specifici, vedo ora cosa posso fare prima di arrivare a quel giorno senza avere un'idea e buttarlo via malamente...
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Però questa è pur sempre una buona cosa, che a lungo andare torna comunque utile a combattere l'evitamento, perché ne mina i presupposti.
Mi spiego: oggi segui questo programma e fai tot cose, domani anche, dopodomani pure. Alla fine del mese hai fatto esperienze e ti sei esposto a mille situazioni, sicuramente anche qualcosa che esulava dal programma ed è venuta fuori per caso. Se non sbaglio stai pure conoscendo molte persone nuove organizzando raduni. Insomma, tutte queste attività mi sembrano il modo migliore per acquisire una mentalità pratica che è l'opposto dell'evitamento.
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14-12-2015, 20:42
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#18
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Modena
Messaggi: 310
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Quote:
l'unico modo per vincere l'evitamento per me sarebbe quello di mettermi in una determinata situazione per uscire dalla quale devo agire. Ad esempio andare in un paese straniero, buttare il portafogli in un fiume ed essere costretto a interagire con diverse persone per essere aiutato.
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a me è capitato nel 1993 di scendere da un treno a Lione per accorgermi subito di aver lasciato nella tasca dietro al sedile di fronte il marsupio con soldi, documenti e biglietto per l'Italia. Terrore puro! mi sono preso a schiaffi perché pensavo di essere in un incubo.
Era sabato sera, il consolato italiano riapriva lunedì. Ho dormito 2 notti sul pavimento della stazione, fra i senzatetto, mangiando un barattolo di marmellata che avevo nello zaino. Ovviamente nel frattempo ho dovuto cercare informazioni sul da farsi...parlando all'ufficio oggetti smarriti (3 volte), alla polizia, alla gente che attaccava discorso, e infine al consolato. Poi sul treno ho dovuto spiegare la situazione alla frontiera ed al controllore dei biglietti...
Fortunatamente parlavo anche un po' di francese, altrimenti sarei ancora laggiù.
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14-12-2015, 23:27
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#19
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da mmmax
a me è capitato nel 1993 di scendere da un treno a Lione per accorgermi subito di aver lasciato nella tasca dietro al sedile di fronte il marsupio con soldi, documenti e biglietto per l'Italia. Terrore puro! mi sono preso a schiaffi perché pensavo di essere in un incubo.
Era sabato sera, il consolato italiano riapriva lunedì. Ho dormito 2 notti sul pavimento della stazione, fra i senzatetto, mangiando un barattolo di marmellata che avevo nello zaino. Ovviamente nel frattempo ho dovuto cercare informazioni sul da farsi...parlando all'ufficio oggetti smarriti (3 volte), alla polizia, alla gente che attaccava discorso, e infine al consolato. Poi sul treno ho dovuto spiegare la situazione alla frontiera ed al controllore dei biglietti...
Fortunatamente parlavo anche un po' di francese, altrimenti sarei ancora laggiù.
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in quel caso non hai solo dovuto superare la tendenza all'evitamento ma anche testare la tua resistenza fisica e sopportare la paura di altri rischi!
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20-12-2015, 19:55
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#20
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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quando devo fare qualcosa che mi spaventa tanto, un colloquio o un'uscita impegnativa, mi preparo il giorno prima facendomi dei discorsetti. Mi rassicuro da sola, dimostro che non ho nulla da temere nel concreto, mi faccio sempre questa domanda: cosa ti spaventa e che prove hai del fatto che gli altri pensano questo di te, perché dovrà andare male per forza? e qualcosa del genere. Metto a fuoco il più possibile e faccio finta che io sia una persona esterna ai fatti che giudica obiettivamente la situazione. Boh se ci penso bene alla fine non succede mai nulla di quello che temo nella realtà, son tutte fantasie
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