Sto facendo da qualche mese la psicoterapia cognitivo comportamentale (e prendendo fluvoxamina e quetiapina).
La psi qualche settimana fa mi ha consigliato di scrivere una autobiografia. Già da mesi prima, da inizio luglio, ho cominciato a scrivere pensieri, ricordi e impressioni su dei quadernetti, ma con una scrittura che nemmeno io riesco a volte a capire... inoltre ci sono riferimenti a cose / persone / avvenimenti che solo io posso collegarli..
La psi mi ha consigliato quindi di scrivere un'autobiografia, perchè - dice - che è una delle pratiche che si fanno in psicoterapia. Io sono d'accordo su questo, perchè:
- risparmierebbe molte ore di psicoterapia (e molti miei €€€€€)
- risparmierebbe tempo
- rimarrebbe nero su bianco, con la possibilità di rileggerlo
- la psi avrebbe così modo di sapere della mia vita, in modo organico e ordinato, notando le mancanze, le esperienze e quant'altro
- la psi noterebbe le carenze e le situazioni problematiche
- non ho l'imbarazzo (vergogna) di dire certe caxxate che ho fatto nella mia vita.
Qualcuno di voi ha scritto un'autobiografia di questo tipo? Gli è servita? Come ha fatto? ci sono delle "linee guida"? Cosa ne pensate?