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21-07-2014, 23:07
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,660
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Premetto che sono a conoscenza che ci saranno topic simili, forse anche quello di Heisenberg ''a fianco'' in questa sezione lo è.....in caso chiedo scusa ai moderatori, si può chiudere!
Come tutti qua dentro (bella scoperta eh? ) anche io soffro di fobia sociale, però spesso, quando penso a questa situazione la vedo anche sotto un altro punto di vista....
Vedo che quando c' è da uscire e/o fare cose con altre una/due persone con cui mi trovo bene sono il primo a non sentirmi assolutamente in imbarazzo ed avere moltissima voglia di uscire....(strano per un sociofobico però è così )
Se si parla però di uscite in compagnia ''allargate'' tutto cambia!!
Se da domani mi svegliassi e diventassi una persona ''normale'' sotto questo punto di vista, molto probabilmente, anzi, sicuramente, non me ne fregherebbe un granchè di uscire spesso, andare a cene/eventi a conoscere sconosciuti in grandi gruppi (vabbè, per me un gruppo di 8 persone è già grande ) dove vedo che spesso, per non dire tutte le sante volte, si finisce a parlare di cazzate, di ''cos' ha fatto questo e cos' ha fatto quell' altro'', del ''chi si è fidanzato con chi'' dell' ''ora cosa studia/che lavoro fa il tale'' spesso sparlando dietro alla gente, o tirando fuori argomenti di una banalità disarmante solamente per non avere silenzi imbarazzanti....cosa ci trova la gente di divertente e/o interessante in tutto ciò?
Molto probabilmente mi direte che proprio perchè si è in gruppi grandi non si possono intavolare discussioni più impegnative che vadano anche, magari, sul ''personale'', questo è verissimo, specialmente per noi sociofobici, io vedo che le poche discussioni ''importanti'' che ho avuto le ho sempre avute con una al max 2 persone.....
Ma rimanendo in tema io parlo anche di discorsi avvincenti di attualità, musica, cinema, libri, politica......tutto ciò non accade mai, perchè?
Ho cambiato spesso persone con cui uscire, e moltissimi vanno all' università quindi non è che esca con degli ''zoticoni'' (non me ne voglia nessuno, io di mestiere sono operaio, mi piace molto il mio lavoro però non mi metto di certo a fare il superiore in quanto non sono di certo ''uno che conta'' nella società lavorativa!!!)
Così facendo le poche volte che esco torno a casa con un quasi ''senso di vuoto'', mi chiedo che cosa sono uscito a fare, che forse era meglio stare a casa a farmi i fatti miei, sono davvero state poche le volte in cui sono uscito tornando a casa ''felice'' , con ''qualcosa in più'' per le discussioni fatte...
Sicuramente il problema sono io, vedo molte persone colte (non che io sia uno colto eh.....) che però in società parlano ''di niente'' ma non hanno assolutamente problemi con questa cosa, anzi si vede proprio che in mezzo alla gente sono a suo agio....e io no...perchè?!?!?
Non ditemi che la risposta è l' essere sociofobico, come scritto sopra se da domani mi svegliassi super estroverso la questione rimarrebbe identica...
Scusate il papiro, e grazie per le risposte se ce ne saranno!
ciao!
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22-07-2014, 00:38
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Non credo che quello che descrivi (se l'ho capito... perché non mi è chiarissimo dove vuoi arrivare) sia anormale o da sociofobici. Oltre le 2-3 persone, impossibile parlare di cose che non siano banali e se anche fosse, si formano automaticamente dei sotto-gruppetti. Basta vedere una tavolata per capire che è così. Non ci vedo niente di sociofobico in questo... ma è solo una mia idea.
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22-07-2014, 00:48
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Io credo invece che sia la sociofobia. La fobia sociale è uno schema mentale, cioè ti porta a fare determinati ragionamenti e a reagire in certi modi a certe situazioni [ansia anticipatoria, rossore, mancanza di cose da dire, ecc]. Ogni personalità ha i suoi modi di reagire agli eventi esterni.
Come me, come altri fobici, come ho visto scritto tante volte, anche tu scrivi di questa mancanza di discorsi "seri" durante le uscite e di questa "superficialità" nei discorsi altrui. Io sono convinto che se domani ti svegliassi "normale", verrebbe meno il "blocco fobico" che ti fa parlare solo di argomenti "seri" e ti impedisce la battuta o il parlare del più e del meno o di quel che ti accade intorno.
Io personalmente NON ho mai visto una persona "normale" parlare solo di argomenti seri.
Secondo me, parlare di un argomento serio significa, per il fobico, avere un argomento su cui è SICURO di sapere. Il fobico ricerca insistentemente la sicurezza ed avere argomenti seri, magari di Università oppure arte, musica e tutto ciò che si può studiare, porta un elevato grado di sicurezza. Molto meglio che parlare del più e del meno, che fare battute, talvolta più semplice che raccontare cosa si è fatto i giorni precedenti. Forse perchè queste sono discussioni più "a schema libero".
Io a volte ho discussioni serie fra amici [in ambito politico militare], ma nell'intermezzo cerchiamo, io in malo modo ma sto imparando, a fare battute e a scherzare. Il sabato sera, dopo una settimana di esami e/o lavoro non vogliamo certo metterci a fare il consiglio dei ministri oppure una lezione di storia.
Domanda che faccio a tutti quelli che scrivono "argomenti seri". Quali sono per te gli argomenti seri? E non trovi un tantino eccessivo dire che tu hai argomenti seri, mentre gli altri parlano di cavolate?
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22-07-2014, 00:56
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,970
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Stare in compagnia vuol dire anche poter passare momenti di leggerezza e si, parlare anche di cavolate. Almeno per me è così. La cosa fondamentale è trovarsi bene con quelle persone. Forse semplicemente con loro non hai un buon feeling
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22-07-2014, 00:57
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Sisi, il "senso di vuoto" è quello che non mi ha fatto più apprezzare le uscite, con la conseguenza graduale di eliminarle del tutto.
Un tempo mi ci divertivo pure a parlare del niente, a cazzeggiare, poi non più, avevo bisogno d'altro, e si finisce a stare in casa, disabituandosi alla vita..penso sia una storia comune qui dentro
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22-07-2014, 09:14
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Clend
Stare in compagnia vuol dire anche poter passare momenti di leggerezza e si, parlare anche di cavolate. Almeno per me è così. La cosa fondamentale è trovarsi bene con quelle persone. Forse semplicemente con loro non hai un buon feeling
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questa è saggezza e la quoto!
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22-07-2014, 12:43
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 602
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Quote:
Domanda che faccio a tutti quelli che scrivono "argomenti seri". Quali sono per te gli argomenti seri? E non trovi un tantino eccessivo dire che tu hai argomenti seri, mentre gli altri parlano di cavolate?
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Colpito In effetti non hai tutti i torti... rispondo perché avevo aperto un topic domandandomi come mai non entro nelle compagnie, forse c'entra un po' anche questo.
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22-07-2014, 12:53
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#8
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: non ubicato
Messaggi: 1,211
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Finchè non si parla male degli altri, per me si può parlare di tutto anche delle solite cose banali.
Poi ovviamente non tutti sono fatti per le discussioni/pensieri intellettuali "profondi", come il sottoscritto. Non mi dispiacciono ma sono i momenti in cui (purtroppo o per fortuna?) mi trovo più in difficoltà.
La natura non ci ha fatti tutti uguali evidentemente
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22-07-2014, 13:13
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: non ubicato
Messaggi: 1,211
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Ma lui ha parlato di musica,cinema,attualità,
sono argomenti seri che non possono essere affrontati questi?
per me gli argomenti seri sono la politica specialistica,la storia,la filosofia,la scienza ad esemepio,
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Si gli argomenti considerati "seri", in genere, sono la politica, le scienze naturali e sociali, religione e spiritualità.
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22-07-2014, 13:45
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#10
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 1,418
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Stare in mezzo agli altri è una sofferenza - soprattutto quando è possibile la richiesta di interazione da parte mia - quindi evito, o cerco almeno di tenermi ai margini della situazione sperando che nessuno faccia caso a me.
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22-07-2014, 14:21
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#11
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,054
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Devi anche capire che la maggior parte delle persone quando esce vuole svagarsi, e non tutti si svagano alla stessa maniera. Io mi svago tranquillamente parlando sia di argomenti leggeri (come tv, moda, film, musica, argomenti femminili ecc) che di argomenti un pò più pesanti tipo filosofia, psicologia, politica, alimentazione, salute, ma magari un'altro si svaga sparlando di tizio e sempronio, ognuno ha i "suoi gusti". La stessa cosa succede quando uno deve scegliere che film andare a vedere al cinema, io mi svago e diverto tranquillamente anche vedendo un film un pò più impegnato, di fantascienza, storico ecc, ma la maggior parte delle persone sceglie film come i cinepanettoni perchè solo con quelli riesce a svagarsi e a rilassarsi. Certo anche a me piace fare chiacchierate leggere ma ti dirò a volte ho proprio bisogno di impegnarmi la mente e di immergermi completamente in un'argomento che mi prenda per non pensare ai miei problemi, e ci sono volte che quando esco sto in compagnia e si parla di cose leggere la mia mente non sia abbastanza "presa" e impegnata e io torni a pensare ai miei problemi. Dipende dalla persona, inizia a frequentare persone simili a te e vedrai che non ti annoierai.
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22-07-2014, 21:46
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,660
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Io credo invece che sia la sociofobia. La fobia sociale è uno schema mentale, cioè ti porta a fare determinati ragionamenti e a reagire in certi modi a certe situazioni [ansia anticipatoria, rossore, mancanza di cose da dire, ecc]. Ogni personalità ha i suoi modi di reagire agli eventi esterni.
Come me, come altri fobici, come ho visto scritto tante volte, anche tu scrivi di questa mancanza di discorsi "seri" durante le uscite e di questa "superficialità" nei discorsi altrui. Io sono convinto che se domani ti svegliassi "normale", verrebbe meno il "blocco fobico" che ti fa parlare solo di argomenti "seri" e ti impedisce la battuta o il parlare del più e del meno o di quel che ti accade intorno.
Io personalmente NON ho mai visto una persona "normale" parlare solo di argomenti seri.
Secondo me, parlare di un argomento serio significa, per il fobico, avere un argomento su cui è SICURO di sapere. Il fobico ricerca insistentemente la sicurezza ed avere argomenti seri, magari di Università oppure arte, musica e tutto ciò che si può studiare, porta un elevato grado di sicurezza. Molto meglio che parlare del più e del meno, che fare battute, talvolta più semplice che raccontare cosa si è fatto i giorni precedenti. Forse perchè queste sono discussioni più "a schema libero".
Io a volte ho discussioni serie fra amici [in ambito politico militare], ma nell'intermezzo cerchiamo, io in malo modo ma sto imparando, a fare battute e a scherzare. Il sabato sera, dopo una settimana di esami e/o lavoro non vogliamo certo metterci a fare il consiglio dei ministri oppure una lezione di storia.
Domanda che faccio a tutti quelli che scrivono "argomenti seri". Quali sono per te gli argomenti seri? E non trovi un tantino eccessivo dire che tu hai argomenti seri, mentre gli altri parlano di cavolate?
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Ciao Kody, grazie a te (ma anche a tutti gli altri) per la risposta...
Magari mi sono espresso male io, io non ho assolutamente detto di avere/voler avere argomenti ''seri'' con gli altri, in quanto musica/cinema sono argomenti a mio avviso interessanti ma non ''seri'', appartenenti a quest' ultima categoria vedo più cose come religione o parlare di fatti che ci riguardano molto da vicino e magari personali
Non ritengo gli altri superficiali, in quanto io, se nessuno solleva determinati argomenti, sono il primo ad esserlo, quasi mai ho sollevato ''discussioni'' da zero, mi sono sempre inserito in quelle proposte dagli altri, quindi il superficiale ad occhi altrui potrei essere benissimo io.....non mi sono mai sentito migliore o ''superiore' 'agli altri, mi sono sempre sentito diverso, fuori posto, ma so che la colpa è mia e non loro......è una delle poche cose che sono riuscito ad imparare crescendo.....ma ciò non toglie che ad esempio a feste o cene di gruppo io trovi il tutto molto ''vuoto'', non so se capisci cosa intendo, non sono un gran fenomeno a spiegarmi......
Interessantissimo il tuo discorso sulla ''sicurezza'' degli argomenti, hai decisamente ragione, non l' avevo mai vista sotto questa luce, però rimane il fatto che molte volte questi argomenti siano più interessanti di altri, per assurdo io di fotografia non so un granchè, mi appassiona molto ma se facessimo una discussione non saprei cosa dire dopo pochissimi minuti, però la ritengo lo stesso più interessante del sapere qual' è stato l' ultimo modello di macchina comprato da tizio o l' ultima fidanzata di caio...
Forse, come detto giustamente da Stefania, è il trovare persone adatte a noi la soluzione? In effetti vedo che con le poche persone con cui sono in sintonia anche parlare del più e del meno risulta molto piacevole, il problema è che, a mio avviso, proprio perchè siamo persone ''strane'', trovare altri con cui stiamo bene è una bella impresa....
Però non riesco a capire se ciò sia dettato dalla sociofobia o dal carattere in se non estroverso e non incline allo stare in compagnia solo per passare del tempo con gli altri e non sentirsi soli.......in quanto a me piace uscire e parlare con altri solo se ne ho realmente voglia, non ''tanto perchè il sabato sera si DEVE uscire....'', voglio solamente dire che fra l' essere introversi e l' essere sociofobici c'è differenza...
In pratica la mia domanda è questa, sono io solo un sociofobico che la vede così in quanto tale, o è il mio carattere che, anche se da domani diventassi un ''estroversone'' rimarrei tale e quale a ora su certe cose?
Ciao, ringrazio tutti delle risposte
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