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Originariamente inviata da Pablo's way
Sai che ti invidio per questa tua capacità di accettare la solitudine con serenità, io proprio non ci riesco
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Da ragazzina mi sono ritrovata ad avere dei problemi importanti da gestire.
Quando capitano certe cose il resto passa in secondo piano, non puoi indugiare nella tristezza o commiserarti.
Ti devi soltanto concentrare su quello che c'è, il tuo aiuto è fondamentale e bisogna limitare i danni.
Ai tempi mi dicevo "ok, questa è la realtà. Fa schifo, è angosciante ma non posso perdermi nello sconforto".
Andavo avanti a piccoli passi e provavo ad aggrapparmi a tutto quello che trovavo di positivo.
A volte mi bastava vedere mia mamma tranquilla per essere contenta, voleva dire che quel giorno non ci sarebbero state scenate e tutto sommato era già qualcosa
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Ho finito per riproporre questo modo di ragionare anche nell'ambito della solitudine.
In fondo lei è qui (e lo era anche in quel periodo) e non sparirà molto facilmente. Allora tanto vale cercare di viverla decentemente, provando a trovarci qualcosa di buono.
Poi (senza offendere nessuno, non è mia intenzione) la vedo comunque come un qualcosa di meno grave rispetto ad altre questioni.
Penso di essermi confrontata con situazioni peggiori e probabilmente questa convinzione mi aiuta ad osservare tutto con una certa relatività..