|
|
07-05-2015, 11:45
|
#21
|
Principiante
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 32
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
La morale, secondo me, è che ti partono questi pensieri di alienazione e non riesci ad essere spensierata.
|
Esattamente
|
|
07-05-2015, 11:56
|
#22
|
Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
|
IL come io lo conosco, ma non ve lo dico se no poi sparite dal forum e io che faccio tutto il giorno?
|
|
07-05-2015, 12:10
|
#23
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
|
il come l'avevo già detto che spesso ha funzionato nel mio caso..
è di farsene una ragione, tu devi insistere a fartene una ragione e poi ti abitui.. almeno nel mio caso
viene nell'inconscio ma alla fine almeno a me è avvenuta..
AAAAH, ma devi esserlo tu a volerlo..
vi spiego..
con alcune nie fantasie paranoiche continuo ad averle perche in fondo le preferisco cosi
con altre invece che non voglio più averle alla fine mi ci abitu e le accettk e incomincio a farmele piacere
|
|
07-05-2015, 12:40
|
#24
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,703
|
Quote:
Originariamente inviata da gruefiori
Mi chiedevo quindi, secondo voi si può essere non dico felici, ma tranquilli da soli? Mi sono un po' stancata di provare a uscire con la gente e sentirmi ancora più aliena quando torno a casa.
|
Si può.
La solitudine non è una condanna ma un semplice stato di fatto.
L'importante è smetterla di dipingerla come un incubo, non c'è bisogno di strapparsi i capelli o colpevolizzarsi.
Prova a cercare i suoi lati positivi, sfruttali e vedrai che pian piano le cose miglioreranno.
Non averne paura.
Per il resto.
Questo tizio forse è stato pettegolo ma del resto hai ammesso di essere una ragazza di poche parole.
Probabilmente non conoscendoti bene e dovendo reggere buona parte del discorso è andato a parare su un argomento a lui noto...
|
|
07-05-2015, 12:46
|
#25
|
Esperto
Qui dal: Jan 2011
Messaggi: 1,140
|
Gruefiori un po ti capisco. Ci sono state spesso situazioni così anche per me.
Ti voglio dare un consiglio spassionato:
EVITA I GRUPPI.
Io da due anni non esco in nessun gruppo e mi sento più a mio agio. Coltiva solo amicizie singole dove ci sia davvero qualcosa in comune. Io al momento ho due amici della stessa città specialmente uno con cui mi trovo bene. Più altri 3-4 ma di altre città/ o all'estero che quindi sento al telefono o su internet e di rado dal vivo. Ma ti dico che meglio quei 2 buoni che comitive dove ti senti a disagio.
Poi può capitare la cena o l'evento se il tuo amico ti invita ma altrimenti meglio il rapporto a due secondo me. Almeno per me è così.
Tu che interessi o passioni hai?
Prova a fare un elenco anche qui nel forum e magari vedi se in base a questi interessi puoi trovare degli amici. Che ne so se ti piacciono i cani puoi andare una volta alla settimana a fare volontariato in canile e conosci gente con la stessa passione per esempio.
|
|
07-05-2015, 13:24
|
#26
|
Principiante
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 32
|
Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Per il resto.
Questo tizio forse è stato pettegolo ma del resto hai ammesso di essere una ragazza di poche parole.
Probabilmente non conoscendoti bene e dovendo reggere buona parte del discorso è andato a parare su un argomento a lui noto...
|
Si ma infatti io non me la prendo con lui, dicevo solo che questi discorsi mi hanno fatto sentire a disagio. Mi rendo conto che ci vuole impegno a parlare e parlare senza un riscontro dall'altra parte.
|
|
07-05-2015, 13:31
|
#27
|
Principiante
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 32
|
Quote:
Originariamente inviata da Confusion
Tu che interessi o passioni hai?
|
Questo è un altro problema -.- passioni in particolare non ne ho. Una cultura sopra la media in qualcosa in particolare nemmeno perché sono pigra e non approfondisco nulla. Una cosa che mi piacerebbe è il giardinaggio, ma ho letto qualcosa, ho visto che era troppo complicato e ho lasciato perdere. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
|
|
07-05-2015, 13:39
|
#28
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
|
Quote:
Originariamente inviata da gruefiori
Si ma infatti io non me la prendo con lui, dicevo solo che questi discorsi mi hanno fatto sentire a disagio. Mi rendo conto che ci vuole impegno a parlare e parlare senza un riscontro dall'altra parte.
|
se una persona non me lo dice prima che è di poche parole o fa capire palesemente di esser di poche parole ma alla mano
potrei pensare che se la tira e vorrei mandarlo a quel paese al più presto :/
|
Ultima modifica di Ansiaboy; 07-05-2015 a 13:47.
|
07-05-2015, 15:40
|
#29
|
Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
|
Basta non aspettarsi mai nulla.
|
|
07-05-2015, 16:20
|
#30
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
|
Quote:
Originariamente inviata da gruefiori
Si ma infatti io non me la prendo con lui, dicevo solo che questi discorsi mi hanno fatto sentire a disagio. Mi rendo conto che ci vuole impegno a parlare e parlare senza un riscontro dall'altra parte.
|
Ma infatti. Guarda, mi è successo anche a me, uscendo con una persona "di poche parole", di dover reggere un discorso per 4 ore di fila, giuro, 4 ore, senza che minimissimi accenni dall'altra parte.
Per me andava bene, sapevo a cosa andavo incontro. E' stata un'esperienza, a suo modo gradevole, non la ricordo in maniera negativa.
Io dico che se questo ragazzo ha pazienza, tu potresti uscirci ancora. E ascoltare i suoi racconti interessandoti ad essi, come se fossero per l'appunto un telefilm.
La tua mente non è abituata, probabilmente si ribellerà. Tu abituala, abituati ad ascoltare gli altri anziché i tuoi pensieri.
Fai domande e interagisci, cerca di capire quello che ti sta dicendo.
Un modo per uscire dall'isolamento può essere farsi la fama di chi sa ascoltare. Questo ci permette di interagire con gli altri in maniera sbilanciata (90% ascolto e 10% dialogo) senza che la cosa sia percepita negativamente, né da noi né dagli altri.
Tante persone hanno cose da dire, ma sentono di non avere nessuno che li ascolta. Se inizi così, imparando ad ascoltare, intanto alleni la tua mente a non urlarti addosso pensieri disfunzionali come "io sono diversa da lui e dai suoi racconti di amici, intrighi e tradimenti!", ma impari ad apprezzare la cosa a prescindere dalla diversità.
(che poi se ci pensi il punto è che ti senti in giudizio, quando ascolti i suoi racconti. Mentre se guardi Xena non è che ti senti giudicata perché non puoi lanciare un diadema affilato a mò di frisbee o brandire una spada facendo capriole e sferrando calci rotanti. Cioé, nonostante non sai fare ciò, è una cosa che accetti facilmente...)
In pratica, disattivando il tuo giudice interiore con la forza dell'abitudine riuscirai a lasciarti più andare, e magari ad essere anche più interattiva in futuro. Iniziare a raccontare cose tue. Decidere di buttarti in altri tipi di attività sociali, fosse anche solo fare quattro chiacchere di circostanza col barista durante la colazione.
Insomma, avviare un circolo virtuoso.
Il punto è non ascoltare troppo le vocine dentro la testa che ti urlano addosso "inadeguata! inadeguata!".
|
|
07-05-2015, 18:07
|
#31
|
Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Se inizi così, imparando ad ascoltare, intanto alleni la tua mente a non urlarti addosso pensieri disfunzionali come "io sono diversa da lui e dai suoi racconti di amici, intrighi e tradimenti!", ma impari ad apprezzare la cosa a prescindere dalla diversità.
|
Che poi tanto disfunzionali non mi sembrano, è la realtà.
Secondo me, c'è anche da capire se si vorrebbe far parte di quel mondo, star in mezzo (con tutte le sue sfumature) o lontano mille miglia, superando le proprie paure e insicurezze.
Quote:
Il punto è non ascoltare troppo le vocine dentro la testa che ti urlano addosso "inadeguata! inadeguata!".
|
|
|
07-05-2015, 18:30
|
#32
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
|
Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Che poi tanto disfunzionali non mi sembrano, è la realtà.
Secondo me, c'è anche da capire se si vorrebbe far parte di quel mondo, star in mezzo (con tutte le sue sfumature) o lontano mille miglia, superando le proprie paure e insicurezze.
|
"disfunzionale" è per definizione una cosa che non ti aiuta, a prescindere da quanto sia vera o sia falsa.
Ad esempio nel thread di svers0 sulla fine ultima dell'umanità, uno può pensare continuamente al fatto che prima o poi la terra verrà distrutta dal sole e comunque moriremo tutti, ad un certo punto. Però, per quanto vero, ammetterai che non aiuta.
Non rende felici, non dà soluzione a nessun problema, rimane una cosa fine a sé stessa.
|
|
07-05-2015, 18:54
|
#33
|
Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
"disfunzionale" è per definizione una cosa che non ti aiuta, a prescindere da quanto sia vera o sia falsa.
|
Appunto, io non userei quel termine in questo caso, proprio perché la frase "io sono diversa da lui e dai suoi racconti di amici, intrighi e tradimenti!" mi aiuta a definire le incompatibilità (l'abis so) che c'è tra me e questa persona.
|
|
07-05-2015, 18:55
|
#34
|
Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Ma infatti. Guarda, mi è successo anche a me, uscendo con una persona "di poche parole", di dover reggere un discorso per 4 ore di fila, giuro, 4 ore, senza che minimissimi accenni dall'altra parte.
Per me andava bene, sapevo a cosa andavo incontro. E' stata un'esperienza, a suo modo gradevole, non la ricordo in maniera negativa.
|
io non ci riuscirei mai ...
sia chiaro non voglio scoraggiare @gruefiori perchè non siamo tutti eguali come Marco.russo dimostra , solo a reggere una conversazione con chi fa scena muta non ci riuscirei
|
|
07-05-2015, 19:07
|
#35
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Un modo per uscire dall'isolamento può essere farsi la fama di chi sa ascoltare. Questo ci permette di interagire con gli altri in maniera sbilanciata (90% ascolto e 10% dialogo) senza che la cosa sia percepita negativamente, né da noi né dagli altri.
|
Eh eh ma dipende, io al 90 % di ascolto credo che mi addormenterei
|
|
07-05-2015, 19:08
|
#36
|
Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
|
Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Eh eh ma dipende, io al 90 % di ascolto credo che mi addormenterei
|
Solo se il tuo interlocutore è un phon...
|
|
07-05-2015, 19:19
|
#37
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
|
Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Solo se il tuo interlocutore è un phon...
|
Li arriviamo anche al 10 % di ascolto.
No davvero, mi immagino io che sto 2 ore con una persona, di cui il 90 che ha da dire nn mi interessa e che ak 90 % mi devo sforzare di far apparire che me ne freghi qualcosa....preferisco stare a zappare la terra 8 ore in pieno agosto azzooo
|
|
07-05-2015, 19:20
|
#38
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
|
Quote:
Originariamente inviata da gruefiori
Mi sono un po' stancata di provare a uscire con la gente e sentirmi ancora più aliena quando torno a casa.
|
Succede anche a me ogni volta che esco, è una cosa abbastanza frustrante, che poi non è che stai male durante l'uscita, ti senti semplicemente alieno, spettatore invisibile, ti riduci a fare da palo per le conversazioni altrui.
Penso che questo dipenda da una combinazione di fattori, da una parte c'è la predisposizione alla socialità, non tutti siamo fatti per questo, molti preferiscono avere contatti saltuari, a piccole dosi, ciò è sufficiente per renderli soddisfatti.
L'altro aspetto da tenere in considerazione a parer mio è l'abitudine, io non frequento assiduamente gruppi numerosi da una 15ina di anni ed esco molto poco anche in gruppi di 2-3 persone, è perciò del tutto naturale che mi trovi a disagio, o quanto meno fuori contesto in quelle situazioni. Da questo punto di vista sforzarsi un po' può essere la soluzione per migliorare, prova ad uscire ancora con lui, dopo le prime volte potrebbe nascere una migliore sintonia e diventare anche piacevole.
Detto ciò non ti nascondo che anche io non ne sono venuto ancora a capo, ho perso troppi anni e dovrò lavorarci molto su, ho incominciato uscendo con utenti di questo sito, ricercando persone più adatte a me, anche questa opzione dovresti valutarla secondo me.....
Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Si può.
La solitudine non è una condanna ma un semplice stato di fatto.
L'importante è smetterla di dipingerla come un incubo, non c'è bisogno di strapparsi i capelli o colpevolizzarsi.
Prova a cercare i suoi lati positivi, sfruttali e vedrai che pian piano le cose miglioreranno.
Non averne paura.
|
Sai che ti invidio per questa tua capacità di accettare la solitudine con serenità, io proprio non ci riesco
Mi spiego anche io come ho scritto sopra non sono molto portato per la vita sociale, mi basta prenderne un po' a piccole dosi, non reggerei interi week end fuori casa dalla mattina alla sera, tuttavia la solitudine non fa uscire la parte migliore di me, se non avessi il lavoro probabilmente ne risentirei molto psicologicamente, prova ne è le condizioni in cui mi riduco durante le ferie lunghe di agosto
Non parliamo poi della questione partner, salvo un periodo anche piuttosto lungo a seguito della fine di una storia, ho sentito e sento molto la mancanza di tutto quello che la presenza di essa comporta, che poi è ciò di cui sento più bisogno rispetto ad un giro di amicizie, che a quest'età diventa decisamente più complicato costruire.
|
|
07-05-2015, 20:23
|
#39
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
|
Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Appunto, io non userei quel termine in questo caso, proprio perché la frase "io sono diversa da lui e dai suoi racconti di amici, intrighi e tradimenti!" mi aiuta a definire le incompatibilità (l'abis so) che c'è tra me e questa persona.
|
Io l'ho usata perché la mia impressione è che il problema di grueflower non sia la diversità dagli altri (la quale può essere sia un problema sia una risorsa), ma la sua attitudine al solipsismo e al pensiero ruminatorio.
Non è disfunzionale pensare "sono diverso", ma lo è pensare "sono diverso, sono diverso, sono diverso, sono diverso!".
C'è una leggera differenza. Non concordi?
Quote:
Originariamente inviata da tersite
io non ci riuscirei mai ...
sia chiaro non voglio scoraggiare @gruefiori perchè non siamo tutti eguali come Marco.russo dimostra , solo a reggere una conversazione con chi fa scena muta non ci riuscirei
|
Ascoltare per ore di fila è più facile che parlare per ore di fila. La seconda non è alla portata di tutti e me ne rendo conto. Per me è stata una prova interessante.
Tutto sommato avevo l'impressione che il mio interlocutore apprezzasse, anche se faticasse ad esprimere un suo pensiero sugli argomenti e non riuscisse a inserirsi.
Perciò ho continuato.
Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way
Sai che ti invidio per questa tua capacità di accettare la solitudine con serenità, io proprio non ci riesco
Mi spiego anche io come ho scritto sopra non sono molto portato per la vita sociale
|
io credo che la maggior parte delle persone su questo forum mal tollerino l'isolamento sociale. Siamo quasi tutti dei socialoni in potenza
Soffriamo tanto della nostra difficoltà nel rapportarci ad altri proprio perché questo ci frustra.
Ci depaupera delle energie vitali, e abbiamo bisogno di solitudine per ricaricare le pile.
Poi ognuno di noi ha la sua storia, e le sue specificità. Io la mia, tu la tua, Y la sua.
Io ricordo di aver sofferto la solitudine fin da bambino, tanto che da che sapevo esprimermi in frasi chiedevo ai miei genitori di avere un fratellino. E a 3 anni venni parzialmente accontentato (era una sorellina, ci rimasi male!)
Così come ricordo di tutti i pianti che mi sono fatto stretto al grembo di mamma per la mia difficoltà con gli altri bambini.
Ricordo di essermi sentito totalmente alieno, tanto da averlo persino accettato (in apparenza), in un certo periodo della mia vita.
Ma per la mia natura era impossibile concepire una vita di solitudine. Piuttosto avrei posto fine alla mia esistenza.
Le sofferenze che ho patito, e che tutt'ora patisco, per riuscire ad avere una vita sociale decente, non sarei mai riuscito a reggerle, se per me quella dimensione dell'esistenza non fosse stata fondamentale...talmente importante da rischiare persino attacchi di panico e depressione pur di riconquistarmi contatti umani.
Ciascuno di noi è fatto a modo suo, ma tu non mi sembri capace di reggere lunghi momenti di solitudine. Secondo me non devi invidiare nessuno, ma accettare la tua natura e spingere oltre la tua comfort zone per arrivare al tuo personalissimo optimum. Magari sarà diversa dalla mia (anzi molto probabilmente, dal momento che nel mio mondo ideale mi vedo circondato da decine di amici che si divertono un mondo con me ), però non smettere mai di sognare il meglio, anziché sperare di adattarti a qualcosa che non senti tuo e che sai già che ti fa soffrire
|
|
07-05-2015, 20:31
|
#40
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Ciascuno di noi è fatto a modo suo, ma tu non mi sembri capace di reggere lunghi momenti di solitudine. Secondo me non devi invidiare nessuno, ma accettare la tua natura e spingere oltre la tua comfort zone per arrivare al tuo personalissimo optimum. Magari sarà diversa dalla mia (anzi molto probabilmente, dal momento che nel mio mondo ideale mi vedo circondato da decine di amici che si divertono un mondo con me ), però non smettere mai di sognare il meglio, anziché sperare di adattarti a qualcosa che non senti tuo e che sai già che ti fa soffrire
|
Quando dico che invidio Y. mi riferisco al fatto che sia riuscita a trovare un equilibrio nella condizione di solitudine, cosa che per l'appunto come dici te io non riesco a fare, perché probabilmente non è la condizione ideale per me, però sarebbe tutto più facile se riuscissi ad accettarla, visto che comunque rimane per me molto difficile uscirne, nonostante i tentativi che sto facendo.
|
|
|
|
|