piocca

Oggi mi sento di essere riconoscente nei confronti delle persone che mi hanno affiancato negli ultimi tempi e in particolar modo i miei compagni di liceo, che mi hanno accompagnato per questi ultimi 5 anni….

Oggi, nell’ora di educazione fisica, sono rimasta sorpresa di vedere il mio prof di ginnastica che era triste triste, seduto sulla cattedra e con sguardo malinconico che ci guardava in viso, uno ad uno….senza la minima traccia della sua solita esuberanza….poi ho capito il perché del suo atteggiamento: era la sua ultima lezione con noi….

Poi ha attaccato con un discorso: noi siamo stati una classe unica di come non ce ne erano mai state e non ce ne saranno forse mai, sempre uniti e lui ci ha visto crescere dalla prima alla quinta liceo e ha visto tutti i nostri cambiamenti e progressi ….

sono rimasta colpitissima del suo atteggiamento, non me lo sarei aspettato…quando dico che era triste lo dice sul serio, tanto che durante l’ora si è messo a giocare con noi e quando era ora di andare non ci ha neanche avvisati che la lezione era finita…..

Ringrazio anche tanto tanto i miei compagni….con loro le mie fobie sono diminuite e anche di parecchio….credo che mi abbiano capito, che abbiano capito il mio disagio e le mie debolezze tanto che mi ricordo di episodi in cui mi sono venuti in aiuto e in conforto….

Per esempio, l’anno scorso abbiamo fatto uno scambio culturale con dei Finlandesi e l’ultimo giorno in cui i Finnici erano in Italia, abbiamo organizzato una pizzata…quella sera mi sentivo particolarmente fobica e non mi andava di parlare con nessuno o di “fingere”…allora me ne stavo sulle mie, in disparte…..un mio compagno, vedendomi così, è venuto a sedersi di fianco a me e ha cercato di farmi parlare e di farmi ridere…..

L’altro giorno, in pullman per andare a rafting, non erano venute in gita le persone della mia classe con cui parlo di solito….allora mi sono seduta da sola…..un mio compagno, vedendomi sola, ha lasciato il suo poto ed è venuto a farmi compagna…..

Al ritorno da rafting è successa la stessa cosa con un altro mio compagno…..abbiamo parlato piacevolmente per tutto il viaggio….

Tutti i miei compagni di classe, in generale, quando vedono che si presentano situazioni che mi creano imbarazzo, cercano di spostare l’attenzione o il discorso su qualcos’altro per darmi respiro….l’ho capito e gliene sono davvero molto riconoscente….

Sono stata fortunata…..

Milo

Bello così

Ora che finisce la scuola fate attenzione a non perdervi di vista purtroppo è molto facile

scucciololenore

da una parte sono stato fortunato pure io, ma....la cosa aumenta solo i miei rimpianti...
perchè nonostante intorno ho avuto sempre persone disposte ad aiutare, si socievoli ed estroverse, ma che ti venivano a chiedere "cosa c'è?" anche quando tu come al solito ti isolavi...bah....nonostante tutto io non ho fatto altro sempre e comunque che allontanare tutto e tutti, non rivolgere la parola mai a nessuno e sentirmi anche "scazzato" nell'orgoglio per questa disponibilità loro...

io purtroppo non so apprezzare nemmeno i gesti degli altri...sono totalmente incapace di relazionarmi...

Chioccioccolata

Sì,sei stata fortunata,molto fortunata.

calinero

che traditrice, al posto che uscire coi fobici hai preferito i compagni estroversoni!

DaPhobics'King

Ma non eri quello che non aveva problemi a parlare e a conquistare le ragazze?

scucciololenore

io? quando mai

io non ho problemi a farmi coraggio e andare da una ragazza x dirle: "ciao carissima...non so che dirti, ma devi assolutamente sapere argghhh....che....argghh...cioè....ehmmm.....mi sposeresti?"

ecco questo so farlo...

però non so conversare...non ho il minimo di confidenza con i ragazzi..figuriamoci con le ragazze....non so relazionarmi nè con familiari, nè con parenti, nè conoscenze, coetanei, ecc....ecc....non so parlare...quindi evito, mi isolo, sono asociale, mi alieno e mi estraneo....

Shamrock

e adesso l'ideale sarebbe cercare di coltivare queste conoscenze anche dopo aver finito la scuola, sarebbe un peccato non farlo...

che tristezza pero' pensare che io in 6 anni di superiori non ho mai fatto nemmeno una misera amicizia

claudioqq

Fortunata! I miei compagni mi hanno sempre ghettizzato.

muttley

I primi due anni pensavo che i miei compagni mi ghettizzassero, poi cominciai a capire che ero io ad autoghettizzarmi. Può anche darsi che ai tempi qualche ragazza in classe con me mi abbia lanciato qualche segnale ma io, ancora ignaro degli insegnamenti del maestro, non ero assolutamente possibilista al riguardo. Morale? Cinque anni sprecati, nessun contatto rimasto, nessun ricordo dell'epoca...cara Piocca salvati finché sei in tempo e dai una chance ai tuoi compagni, ti saranno preziosi anche per il futuro.

MoonwatcherIII

Ora che conosci a menadito gli insegnamenti del maestro, dovresti sentire il dovere morale di scrivere un libro al riguardo, per diffonderne il verbo, visto che hai avuto la fortuna di essere stato un suo discepolo.

piocca

Si, lo sono! Anche se non ho avuto l'opportunità di godermeli come avrei voluto con questa stupida fobia....
Ma sicuramente loro mi hanno migliorato e cambiato dentro....porterò sempre una traccia di loro con me, i loro insegnamenti impliciti di umanità e solidarietà reciproca.....

Anche io, alle volte, tendo ad auto-ghettizzarmi, ma me lo impediscono sempre....che tesori che sono...

Vento-del-Sud

Nonostante consideri ancora oggi i cinque anni di liceo un autentico inferno a causa della mia incapacità di relazionarmi con i compagni di classe, all'università ho avvertito tanto la loro mancanza. Sindrome di Stoccolma?Resta la sensazione di non aver praticamente vissuto quegli anni.

scucciololenore

ha ragione sia mutt sia la piocca...io nonostante ho incontrato nel corso della mia esistenza compagni/e sempre molto disponibili, che lanciavano segnali ho sempre proseguito nel mio percorso di asocialità

valmor

Decisamente molto, molto fortunata. Io invece ero ghettizzato e trattato come un alieno a causa della mia forte introversione, infatti fui piuttosto felice quando finì.

Miky

che cojoni!

Miky

no, cojoni al plurale nel senso: che due palle!