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Vecchio 15-02-2013, 19:03   #1
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Mi rendo conto sempre di più di essere in trappola, non posso mettere in gioco le mie carte, su tutti i fronti ho solo ostacoli. Mi sono diplomato in pianoforte al conservatorio, ho rinunciato a finire gli studi di matematica, mi sono iscritto a un corso di secondo livello specialistico rendendomi conto che questo corso è inutile, può servire giusto a darmi qualche punteggio per mettermi in una graduatoria di insegnamento, professione che io non posso fare a causa del carattere troppo insicuro e da lavorarci sopra troppo per potermi buttare nell'insegnamento. Tra l'altro non avrebbe senso che facessi una professione nella quale non ho nessuna naturale competenza, prendo in giro la società contrabbandandomi come insegnante incompetente? Non esiste, vado a fare concorrenza a insegnanti bravi e utili solo per sistemarmi? Non ho nessuna competenza, e i miei invece di investire su scuole tecniche utili a darmi qualche vera specializzazione vendibile anche lavorativamente si lasciano consigliare da amici privi di intelligenza strategica imprenditoriale, pagandomi iscrizioni a corsi inutili al conservatorio. La mia indipendenza economica così diventa sempre di più un'utopia, e sono intrappolato in casa, in una famiglia che non mi lancia nel mondo, ma mi fa marcire in casa, con una madre acciecata dalle fissazioni religiose... tutte le famiglie criticano la chiesa e la religione, proprio a me doveva capitare una famiglia cattolica con una madre iper-religiosa da cui dipendere economicamente. Ogni piano strategico di investimento economico-sociale dipende dalla sua approvazione, ma già affrontare il discorso abbatte subito la motivazione: appena proponi un progetto interessante (affitto condiviso con amici, investimento in un'attività nuova, etc...) lei ci fa delle pippe sopra fino ad arrivare a sostenere che è più conveniente frequentare un corso inutile stando in casa a poltrire, per fare lavori che non riuscirò mai a fare. Ogni idea geniale che ho o che mi danno, che potrebbe dare una svolta di qualità alla mia situazione economica e sociale, viene automaticamente bocciata da mia madre in favore di progetti mediocri e sconvenienti che mi portano sulla strada della vita da mantenuto.
Non posso neanche concedermi il colpo di spugna scappando di casa per trovare un nuovo ambiente, perchè una vita troppo precaria nella programmabilità alimentare e di spostamenti fisici non la posso sostenere a causa del diabete, che posso tenere sotto controllo solo se ho la possibilità di programmare in modo abbastanza prevedibile le mie abitudini alimentari e la mia attività fisica: stare un giorno in giro a fare spostamenti e un giorno fermo, un giorno a mangiare poco e un giorno tanto a seconda della possibilità finanziaria, con un numero limitato di strumenti per monitorare la glicemia fornito dal servizio sanitario (non più di 7 misurazioni al giorno possibili della glicemia) metterebbe in continua variabilità il mio sistema metabolico, facendomi impazzire, perchè penserei tutto il giorno a controllare il mio diabete e non la mia vita.
Quindi sono fregato, i miei genitori mi faranno poltrire in casa, mi romperanno le scatole con progetti e lavoretti che non mi servono a nulla (il concertino al teatro, la lezioncina privata all'amico dell'amico e ai bambini che non glie ne importa niente della musica ma sono mandati dalle mamme).
Passiamo alla domanda: non c'è una figura professionale simile al counseling, o al tutoraggio, che possa far parlare con mia madre per convincerla a finanziare per me corsi di formazione più importanti e utili per me di quello che mi sta facendo fare adesso, visto che a me non mi ascolta perchè mi considera uno che sta fuori dal mondo?
Altrimenti è la fine, sono in trappola, e quando i miei non potranno più mantenermi mi ritroverò nella m..
Vecchio 15-02-2013, 21:32   #2
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Sinceramente a partire dalla madre apprensiva fino al diabete mi sembrano più o meno tutte delle scuse.
Nella mia famiglia hanno praticamente tutti il diabete a partire da mio nonno e tutti hanno o hanno avuto una vita piuttosto frenetica (a parte me che sono un po' pigro) e non è così limitante come dici tu.
C'era perfino un calciatore del Napoli che era diabetico quindi...
Vecchio 15-02-2013, 22:06   #3
Banned
 

Lennon, il diabete di hurry penso sia di tipo diverso, più aggressivo, data la sua giovane età e il fatto che è già sottoposto a cura alimentare e regime di vita inquadrato, rientra nelle malattie croniche... Altro che diabete del nonno... Hurry mi sembra giovane. Ogni diabete ha i suoi picchi glicemici più o meno severi. Se dice che è un problema reale lo è.
Lui cerca un motivo che lo spinga a credere in un futuro differente da quello offerto dai suoi.
Mi dispiace, solo uno specialista che dopo aver compreso le tue esigenze può parlare professionalmente a tua madre della cosa, ammesso che tua madre gli dia peso e te accetti uno specialista
Vecchio 15-02-2013, 22:37   #4
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Hurryup devi impuntarti con tua madre e litigarci se necessario: il potere è come lo spazio, non lo chiedi, lo prendi. Suggerisco di trovarti un lavoro serale e autofinanziarti, sarà dura ma l'alternativa è rimanere incastrato dove stai.
Vecchio 16-02-2013, 02:05   #5
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Originariamente inviata da SottoLaPelle Visualizza il messaggio
Lennon, il diabete di hurry penso sia di tipo diverso, più aggressivo, data la sua giovane età e il fatto che è già sottoposto a cura alimentare e regime di vita inquadrato, rientra nelle malattie croniche... Altro che diabete del nonno... Hurry mi sembra giovane. Ogni diabete ha i suoi picchi glicemici più o meno severi. Se dice che è un problema reale lo è.
Lui cerca un motivo che lo spinga a credere in un futuro differente da quello offerto dai suoi.
Mi dispiace, solo uno specialista che dopo aver compreso le tue esigenze può parlare professionalmente a tua madre della cosa, ammesso che tua madre gli dia peso e te accetti uno specialista
Hai ragione, anche se il calciatore che ha menzionato aveva quello del mio stesso tipo. Posso adottare tutti gli stili di vita, ma più sono scomodi più mi costano in attenzione e consumo di scorte limitate di strumenti sanitari. Se almeno avessi un mezzo di trasporto semplificherei tutto.
Vecchio 16-02-2013, 02:19   #6
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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Hurryup devi impuntarti con tua madre e litigarci se necessario: il potere è come lo spazio, non lo chiedi, lo prendi. Suggerisco di trovarti un lavoro serale e autofinanziarti, sarà dura ma l'alternativa è rimanere incastrato dove stai.
Hai il mio stesso orientamento, infatti senza il diabete sarei già "scappato" di casa sopportando un po' di fame e fatica pur di cambiare ambiente e cercare fortuna, l'invalidità fa parte della trappola. Il lavoro serale mi interessa, ma quali sarebbero i lavori serali e in che modo li cercheresti? Per essere pratici: io non ho la patente, ma ho superato tutta la burocrazia medica e adesso ho finalmente tutti i certificati per potermi iscrivere. Aspetteresti di prendere la patente e farsi un motorino prima di cercare questo lavoro serale, oppure inizieresti già a cercarlo e poi se lo trovi ti arrangi con i mezzi pubblici (notturni-peggio ancora-) per gli spostamenti?

Ultima modifica di HurryUp; 16-02-2013 a 02:27.
Vecchio 16-02-2013, 02:24   #7
Esperto
L'avatar di Jokerfs
 

Mi hai fregato, non posso usare la soluzione scappa di casa, casa condivisa, lavori come cameriere.

Una famiglia bigotta alla testimoni di Geova o giù di li da cui dipendi economicamente è un cancro, lo capisco. Tu lotta, minaccia di mandare tutte le specializzazioni a quel paese se non puoi inseguire i tuoi piani, sei tu che sai cosa è meglio per te caspita, nessun altro!

Esci dalla tua trappola e inizia a prendere qualche schiaffo salutare, ma smettila di prenderli da tua madre!

Buona fortuna, tu vali ma solo tu sai in che modo vali
Vecchio 16-02-2013, 06:28   #8
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L'avatar di Quinzio
 

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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Passiamo alla domanda: non c'è una figura professionale simile al counseling, o al tutoraggio, che possa far parlare con mia madre per convincerla a finanziare per me corsi di formazione più importanti e utili per me di quello che mi sta facendo fare adesso, visto che a me non mi ascolta perchè mi considera uno che sta fuori dal mondo?
No, lascia perdere, sono utopie.
Quote:

Altrimenti è la fine, sono in trappola, e quando i miei non potranno più mantenermi mi ritroverò nella m..
Neanche, non è vero.
Io conosco due persone dai tempi della parrocchia.
Entrambi sono diplomati al conservatorio, uno pianoforte e l'altro flauto traverso.
Entrambi sono sposati con prole, uno fa il direttore della banda cittadina e insegna musica alle medie.
L'altro, quello del pianoforte, ogni tanto fa dei concerti, è stato anche all'Arena di Verona. Quando lo chiamano lo pagano bene, il problema è quanto lavora, ma viene da una buona famiglia e non ha problemi economici a quanto pare.
Ah, ed entrambi sono di famiglie cattoliche, CL, diaconi e roba del genere, infatti li ho conosciuti in parrocchia.

Quindi le tue mi sembrano un po' delle paranoie, com'è giusto che sia siccome qui siamo su un sito per gente affetta da disturbi e disagi mentali.

Quote:
Tra l'altro non avrebbe senso che facessi una professione nella quale non ho nessuna naturale competenza, prendo in giro la società contrabbandandomi come insegnante incompetente? Non esiste, vado a fare concorrenza a insegnanti bravi e utili solo per sistemarmi?
Questo onestamente non so se mi fa ridere o piangere.
Con tutti i mangia soldi e papponi che ci sono in giro tu ti preoccupi della tua professionalità come professore ?
Stai scherzando vero ?
Ma tu te li ricordi i prof che avevi a scuola ?

Ultima modifica di Quinzio; 16-02-2013 a 06:31.
Vecchio 16-02-2013, 09:14   #9
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Bene, non sono proprio nuovo ma non ti conosco; per comprendere meglio il problema:
_in poche, pochissimo parole, cosa temi nel fatto di diventare professore di musica? Esattamente.
_scorte limitate di strumenti sanitari, a cosa alludi? Sai bene che lo stato i medicinali per una malattia fisica conclamata e cronica (nel senso di invalidante) lì paga lui, ma tu intendi le misurazioni glicemiche a digiuno, ore e post pranzo ecc... Per la tua tabella dei picchi? il misuratore glicemico non costa poi tanto. La classica goccia di sangue da analizzare? O cosa? E il tuo tipo di diabete non è considerato invalidante ancora, giusto?
A parte questo, non puoi scappare di casa e andare a vivere nella foresta a campare di nocciole, non è un libro fantasy la vita. Si, prima la patente, poi un lavoro che ti permetta di vivere, questo già basterà a scatenare una bufera in casa e dovrai aggiornarci per gli eventuali sviluppi
Vecchio 16-02-2013, 13:05   #10
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Hai il mio stesso orientamento, infatti senza il diabete sarei già "scappato" di casa sopportando un po' di fame e fatica pur di cambiare ambiente e cercare fortuna, l'invalidità fa parte della trappola. Il lavoro serale mi interessa, ma quali sarebbero i lavori serali e in che modo li cercheresti? Per essere pratici: io non ho la patente, ma ho superato tutta la burocrazia medica e adesso ho finalmente tutti i certificati per potermi iscrivere. Aspetteresti di prendere la patente e farsi un motorino prima di cercare questo lavoro serale, oppure inizieresti già a cercarlo e poi se lo trovi ti arrangi con i mezzi pubblici (notturni-peggio ancora-) per gli spostamenti?
dipende da dove vivi, se la tua città è ben servita dai mezzi, e dalle tue possibilitá economiche attuali di procurarti un motorino.
Come lavoro serale cercherei come cameriere, barista, specialmente il primo, dovendo interagire con i clienti secondo un protocollo standard potrebbe aiutarti nei tuoi problemi sociali senza metterti in eccessiva difficoltà.
Vecchio 16-02-2013, 16:41   #11
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

Quote:
Originariamente inviata da Quinzio Visualizza il messaggio
Neanche, non è vero.
Io conosco due persone dai tempi della parrocchia.
Entrambi sono diplomati al conservatorio, uno pianoforte e l'altro flauto traverso.
Entrambi sono sposati con prole, uno fa il direttore della banda cittadina e insegna musica alle medie.
L'altro, quello del pianoforte, ogni tanto fa dei concerti, è stato anche all'Arena di Verona. Quando lo chiamano lo pagano bene, il problema è quanto lavora, ma viene da una buona famiglia e non ha problemi economici a quanto pare.
Fare il direttore di una banda cittadina già sarebbe possibile, l'insegnante alle medie invece no.
Quote:
Originariamente inviata da Quinzio Visualizza il messaggio
Ah, ed entrambi sono di famiglie cattoliche, CL, diaconi e roba del genere, infatti li ho conosciuti in parrocchia.
Lo so, dovevo precisare che mia madre non è una cattolica ordinaria, la sua non è fede, è plagio, si è fritta il cervello in quel campo. Una fede matura e non patologica è quella fede che si mette in dubbio (pur non facendosene demolire), mia madre invece non è capace neanche di falsificare la sua fede, e questo provoca comportamenti anti-assertivi che mettono a disagio uno come me, per esempio ancora spera che io rispetti le festività religiose e vada a messa per fede nonostante siano anni che le dico di no. Inoltre questa sua patologica forma di fede/plagio la spinge a proiettarsi solo sulla piccola realtà parrocchiale rendendo patetico accordare con lei progetti di investimento sociale-economico seri come andare all'estero e cose che nella sua mente vengono distorte come idee folli e suicide.
Quote:
Originariamente inviata da Quinzio Visualizza il messaggio
Questo onestamente non so se mi fa ridere o piangere.
Con tutti i mangia soldi e papponi che ci sono in giro tu ti preoccupi della tua professionalità come professore ?
Stai scherzando vero ?
Ma tu te li ricordi i prof che avevi a scuola ?
Infatti non voglio diventare come quei professori che avevo a scuola, è una questione di deontologia professionale. E poi almeno un professore scarso riesce a vendersi con la faccia tosta, il carattere autoritario o qualsiasi cosa che lo possa spacciare per professore vendibile, io invece sarei patetico, mi verrebbe soggezione degli allievi, agli allievi stessi farei pena.

Ultima modifica di HurryUp; 16-02-2013 a 17:38.
Vecchio 16-02-2013, 17:09   #12
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da SottoLaPelle Visualizza il messaggio
Bene, non sono proprio nuovo ma non ti conosco; per comprendere meglio il problema:
_in poche, pochissimo parole, cosa temi nel fatto di diventare professore di musica? Esattamente.
Se il lavoro conserva ancora un senso, allora sono sicuro di non poter fare il professore di musica, se non forse in età anziana qualora acquisissi dei carismi di insegnamento che ora non ho. Sono troppo individualista, non avrei nessuna naturale spinta a insegnare, io stesso ho sempre combattuto con gli insegnanti di musica sentendo che il loro interesse era tenermi il più possibile legato a loro. Insomma, lascerei fare l'insegnante a chi ne ha la vocazione, almeno forse loro riuscirebbero a renderlo un lavoro utile, a me sembra che sia più un compromesso per distribuire denaro ai musicisti, non essendoci per loro una richiesta di lavoro ampia, così si inventa il lavoro dell'insegnante e il musicista può campare vendendo qualcosa (lezioni private). Naturalmente è un discorso generale, ci sono contesti in cui le lezioni di musica servono, ma per la maggior parte lo trovo un lavoro creato per far campare i musicisti.
Quote:
Originariamente inviata da SottoLaPelle Visualizza il messaggio
_scorte limitate di strumenti sanitari, a cosa alludi? Sai bene che lo stato i medicinali per una malattia fisica conclamata e cronica (nel senso di invalidante) lì paga lui, ma tu intendi le misurazioni glicemiche a digiuno, ore e post pranzo ecc... Per la tua tabella dei picchi? il misuratore glicemico non costa poi tanto.
Per ogni misurazione glicemica si consuma un sensore (sono strisce reattive usa e getta). Ogni sensore costa 1 euro, ti puoi immaginare le storie fatte dalla asl per giustificare una richiesta arbitraria di scorte, devo farmi bastare 200 sensori al mese, cioè in media non più di 7 misurazioni al giorno, per mantenere la glicemia nel range 100-180 e soprattutto non vada in basso. Più fluttuazioni stimolo con movimenti e pasti imprevedibili più faticoso diventa monitorare la glicemia con 7 misurazioni, lo vedo quando faccio uscite piene di passeggiate e con pasti poveri.
Quote:
Originariamente inviata da SottoLaPelle Visualizza il messaggio
A parte questo, non puoi scappare di casa e andare a vivere nella foresta a campare di nocciole, non è un libro fantasy la vita. Si, prima la patente, poi un lavoro che ti permetta di vivere, questo già basterà a scatenare una bufera in casa e dovrai aggiornarci per gli eventuali sviluppi
Non sarà un libro fantasy però conosco persone che lo fanno. Anche amici che si riuniscono a fare un affitto condiviso. Non sopporto la società fondata sulla famiglia: e se la mia famiglia non mi piace?
Non mi va neanche di farmi tutto sto c***... pazienza, farò anche questo sforzo.
Vecchio 16-02-2013, 18:46   #13
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alla luce dell'entitá del tuo fabbisogno economico (relativamente basso per uno che lavorasse) necessario per garantirti misurazioni piú frequenti ritengo che l'unica strada per te sia buttarti nel lavoro, investire i soldi in un mezzo di trasporto e nell'acquisto di ulteriori sensori rispetto a quelli provvisti dall'asl, ciò ti permetterebbe se ho capito bene una relativa maggior elasticità coi pasti, a quel punto potresti avventurarti a vivere da solo o a cercare lavori più redditizi senza il vincolo degli orari rigorosi.
Vecchio 17-02-2013, 14:04   #14
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secondo le teorie dei maestri di seduzione tu non puoi garantire sopravvivenza alla prole e le donne non si accoppiano con te per paura che tu possa passare le tare genetiche ad eventuali figli
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