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Vecchio 06-05-2004, 03:47   #41
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disfunzioni sessuali con antidepressivi :
ho sentito dire che il Cipralex o l'Entact ne danno meno rispetto agli altri farmaci antidepressivi, se no si puo sempre provare l'ottimo Iperico.
Vecchio 06-05-2004, 04:04   #42
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UNO PSICHIATRA RISPONDE ALLE DOMANDE PIU’ COMUNI 1) Se smetto l’antidepressivo vado in astinenza? Gli antidepressivi non danno sindromi astinenziali, possono però dare dei “sintomi da sospensione” se interrotti bruscamente. In altre parole il 15/20% tra quanti assumono antidepressivi, sono sensibili alla sospensione brusca del farmaco e possono quindi provare sintomi quali: malessere, ansia, capogiro. E’ comunque un fenomeno che si esaurisce rapidamente e può essere evitato facilmente se si opera una sospensione graduale. 2) Non pensa che sia più giusto usare metodi naturali per curare la depressione o l’ansia? Non necessariamente i metodi “naturali” sono migliori. I rimedi “naturali” esistono da sempre e possono aiutare in determinati casi, ma non dimentichiamoci che, fino all’avvento della moderna farmacoterapia, la mortalità infantile era terrificante e che la vita media era enormemente più bassa (nonostante il fatto che oggi viviamo in un clima decisamente più ricco di agenti inquinanti). Buttare alle ortiche i progressi della moderna ricerca scientifica così, per principio, è dannoso e stupido. I farmaci possono essere preziosi strumenti di salute se utilizzati secondo precisi criteri: andranno quindi assunti solo quando necessario (dopo una precisa diagnosi) e sotto la supervisione di medici specialisti qualificati. Si potrà discutere con il curante di eventuali dubbi e si potrà chiedere un “secondo parere” ad un altro esperto in materia, qualora decidessimo una conferma della correttezza della terapia propostaci. 3) Sono contrario alle cure farmacologiche perchè ho paura di diventare “dipendente”. Il problema della dipendenza psicologica riguarda la farmacoterapia ma spesso, anche la psicoterapia! Il rischio di sviluppare dipendenza “fisica” si pone invece solo per alcuni farmaci (come certi ansiolitici, se usati troppo a lungo) mentre per gli antidepressivi non esiste un vero rischio di dipendenza fisica neanche se la terapia si protrae nel tempo. Una dipendenza “psicologica” nei confronti di questi farmaci è inoltre improbabile anche perch? gli antidepressivi vengono vissuti dalla maggior parte dei pazienti come “fastidiosi”. Il problema è più spesso opposto: il paziente tende a sospendere la cura troppo presto, nonostante le raccomandazioni del medico. 4) Gli antidepressivi possono rendermi impotente? In alcuni pazienti, uomini e donne, certi antidepressivi possono creare problemi di orgasmo, desiderio sessuale o erezione. Si tratta di effetti sempre reversibili quando si sospende il farmaco e comunque spesso si attenuano o scompaiono proseguendo la terapia: lo psichiatra potrà valutarli insieme a voi e decidere se farvi interrompere il farmaco, ridurre la dose o sostituirlo con farmaci diversi (bupropione, trazodone, mirtazapina, ecc..). 5) Sono in cura con antidepressivi ed il mio medico dice che dovrò continuare per un po’ a scopo preventivo. Devo usare un anticoncezionale per non rischiare la gravidanza in questo periodo? Questo dipende solo dal suo desiderio di avere un figlio o no. La maggior parte degli antidepressivi non comporta rischi per il nascituro, e quindi sarà sufficiente sospendere la cura una volta accertata la gravidanza. Durante il primo trimestre, il feto è più “sensibile” e i farmaci di qualsiasi genere andrebbero evitati salvo casi particolari. Tuttavia, non sono stati dimostrati rischi di malformazioni congenite neanche in bambini nati da donne che hanno assunto antidepressivi anche nel primo trimestre di gravidanza.

Dr. Nirvana
Vecchio 06-05-2004, 04:12   #43
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SFRUTTIAMO SOLO IL 10% DEL CERVELLO: LEGGENDA METROPOLITANA (30/03)

A partire dai ruggenti anni 60 si diffuse la ‘voce’ che in realtà noi sfruttavamo solo il 10% delle nostre potenzialità cognitive e intellettive. E questa è una delle domande che vengono più frequentemente rivolte ai neuroscienziati. A chiarire l’equivoco una volta per tutte un articolo del numero speciale della rivista Scientific American dedicata proprio al cervello.
“In realtà” dice Barry L. Beyerstein del Brain Behavior Laboratory della Simon Frazer University di Vancouver “questo mito continua a resistere per consolare milioni di persone che sperano di poter attingere a riserve segrete di facoltà che però in realtà non esistono. Il cervello si è andato formando attraverso i processi di selezione naturale. Il tessuto cerebrale ha dei costi metabolici molto alti sia per crescere che per funzionare e sarebbe praticamente impossibile che l’evoluzione permettesse di mantenere inutilizzato il 90% di un organo.”
Gli esempi della neurologia clinica inoltre indicano che la perdita, a causa di un incidente o per malattia, anche di molto meno del 90% ha conseguenze catastrofiche sul suo funzionamento. Osservando gli effetti di un trauma cranico o di un ictus non sembrano esistere nel cervello possibilità che il paziente sfugga a qualche deficit funzionale, ma se avessimo facoltà o zone di riserva inutilizzate questo sarebbe evitabile.
La stimolazione elettrica di punti diversi del cervello in neurochirurgia non è riuscita ad individuare alcuna area ‘silente’, in cui applicando modesti stimoli sotto forma di lievi scariche elettriche, non fosse possibile evocare percezioni, emozioni o movimenti.
Anche con l’uso di tecnologie sofisticate capaci di identificare l’attività elettrica, chimica e magnetica del cervello (EEG, PER, FMRi) i ricercatori hanno individuato sempre più centri specifici a cui corrispondono funzioni psicologiche, ma anche qui nessuna area ‘muta’.
Il mito del 10% è quindi solamente una leggenda metropolitana nata probabilmente in seguito all’opera di divulgazione del famoso psicologo William James alla fine del 1800. Egli parlò spesso del potenziale inespresso del cervello riferendosi al ’10% delle nostre capacità’ che si trasformò poi nel ‘10% del cervello’ forse grazie al giornalista Lowell Thomas che nel 1936 nella prefazione di un famoso libro di Dale Carnegie parlò per la prima volta delle potenzialità inespresse dell’essere umano, innescando un’idea mitica ma fortunatamente fantasiosa. Se dio vuole, il nostro cervello è lì, completamente a nostra disposizione, il problema forse non è quanto ne usiamo, ma come.
Vecchio 06-05-2004, 05:05   #44
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non ce nessuno che vuol raccontare la propria esperienza? x smart

Eutimil (paroxetina) buon farmaco contro l'ansia anche se nei primi giorni può accentuarne i sintomi, in questo caso meglio abbassare il dosaggio.
però da troppe disfunzioni sessuali e aumento di peso.


prova a prendere un po' di Vit. B9, magari se ne trai benefici puoi dopo anche smettere con l'antidepressivo.
Vecchio 07-05-2004, 12:53   #45
Principiante
L'avatar di Piolo
 

Ciao a tutti io sono un ragazzo di Roma 22enne e da 7 anni soffro di questa maledetta malattia.L'unico famaco provato fino ad ora e' stato l'Elopram con ottimi risultati,ma purtroppo l'ho voluto sospendere di mia iniziativa perche' non voglio dipendere da nessun farmaco.Cmq i farmaci piu' usati in questa malattia sono gli antidepressivi SSRI e in particolare Seroxat,Sereupin,Elopram,Seropram,Cipralex,Entact, Zoloft.Non date assolutamente retta a chi dice che il Rivotril e' buono per questa malattia perche',essendo una potente benzodiazepina,blocca solo momentaneamente i sintomi e non guarisce la malattia,e oltre tutto da' in molti casi problemi di dipendenza e assuefazione.Lasciate perdere.Un abbraccio.
Vecchio 07-05-2004, 13:04   #46
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Scusa Piolo,

una domanda: posto che sappiamo che il rivotril non guarisce la malattia (ma sui sintomi fuonziona bene e non e' poco), chi dice che in molti casi da' problemi di dipendenza e assuefazione (e gli altri farmaci che citi tu invece non ne danno?). Da dove trai quest atua conclusione? E perche' allora in alcuni paesi e'usatissimo?
Ora, lungi da me l'idea di fare quello che la sa lunga in materia, pero'nella mia breve eseperienza di rivotril (2 mesi) devo dire che quando nel w-end non lo uso non ho particolari problemi.

un saluto a tutti
nature70
Vecchio 08-05-2004, 20:52   #47
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Informazioni generali
L’acido folico, anche noto col nome di folato, è la vitamina B9. L'acido folico non viene prodotto dall’organismo ma deve essere assunto con il cibo; il fabbisogno quotidiano è di circa 0,2 mg. Gli alimenti ricchi di acido folico comprendono le verdure a foglia verde, i legumi, il fegato, alcuni tipi di frutta, il lievito, il latte e i cereali. Tuttavia la cottura distrugge circa il 90 per cento dell’acido folico contenuto nei cibi. Durante la gravidanza il fabbisogno giornaliero raddoppia (0,4 mg), visto che il feto attinge dalle riserve materne per il suo sviluppo.
Si tratta di un composto particolarmente importante per il ruolo che riveste nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Una carenza di acido folico nelle donne nelle prime fasi di gravidanza aumenta fortemente il rischio di malformazione del feto, in particolare di difetti del tubo neurale (DTN), associati a spina bifida o anencefalia. Inoltre vanno considerate anche altre malformazioni tra cui le labiopalatoschisi, e più in generale è possibile un rischio più alto di esiti avversi in gravidanza (ritardo di crescita intrauterina, parto prematuro, lesioni placentari..).
La vitamina B9 è, infatti, essenziale per la sintesi del DNA e delle proteine e per la formazione dell’emoglobina. Inoltre è particolarmente importante per i tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione e differenziazione, come, appunto, i tessuti embrionali. Se alla carenza di questa sostanza in gravidanza si associano rischi sulla salute del bambino che nascerà, normalmente, negli adulti, l’assunzione non sufficiente di acido folico si manifesta con l'anemia megaloblastica. La carenza di questa vitamina è sovente associata a carenze di altri oligonutrienti (zinco, vitamina B12) che sono, a loro volta, ulteriori fattori di rischio teratogeno (ad es., difetti del tubo neurale).

il trattamento va condotto sotto controllo ematologico. In caso di anemia perniciosa, l'acido folico non deve essere somministrato da solo o in associazione con dosi inadeguate di cianocobalamina. Infatti, pur provocando una risposta emopoietica, non svolge alcuna azione preventiva sulla degenerazione midollare subacuta presente in queste forme. Pertanto la somministrazione di acido folico deve essere subordinata ad un preciso accertamento diagnostico ematologico. Non usare come antiemetico nei soggetti portatori di neoplasie.

Proprieta' :
L'acido folico nell'organismo viene ridotto a diidrofolato (FH-2) e tetraidrofolato (FH-4) che intervengono come coenzimi nelle reazioni che coinvolgono il trasporto e l'utilizzazione delle unità monocarboniose.
Vecchio 11-05-2004, 01:32   #48
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x tutti:

ma prima di prendere psicofarmaci, non pensate sia meglio farsi un bel esame del sangue in modo da vedere se non ci sono altre cause che portano alla depressione, tipo alcune patologie come diabete, tiroide, ecc...
oppure la carenza di qualche sostanza tipo le vitamine, ecc..
magari in alcuni casi (e non in tutti, intendiamoci) si potrebbe anche evitare di assumere farmaci fin dall'inizio.

Poi alcuni psichiatri quando prescrivono i farmaci non hanno minimamente l'idea delle dosi da prendere, visto che ognuno di noi reagisce in modo diverso, in più i farmaci antidepressivi o gli ansiolitici possono in alcuni casi portare ad un aumento dell'ansia, allora si corre subito dal medico, e sapete lui cosa fà? nella maggior parte dei casi vi aggiunge un altro farmaco per farvi dormire e star tranquilli, quindi alla fine si parte con un solo farmaco poi si finisce ad assumerne 2 o 3. Tutto perchè, uno ti crea ansia e nervoso, e un'altro farmaco ti deve calmare (proprio un bel paradosso, come un gatto che si morde la coda da solo).

Pensateci, alla fine qualcuno potrebbe anche darmi ragione!
Vecchio 17-05-2004, 21:58   #49
Intermedio
L'avatar di Carota
 

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Vecchio 18-05-2004, 15:59   #50
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Se sei un maschietto:

quale antidepressivo di ha dato minore diminuzione della libido o problemi di erezione ed orgasmo?
Vecchio 18-05-2004, 20:24   #51
Eco
Principiante
L'avatar di Eco
 

Trittico (trazodone)
----------------------

1 - blanda azione antidepressiva,

2 - buona azione ansiolitica,

3 - nessuna diminuzione della libido,

4 - nessuna eiaculazione ritardata,

5 - nessuna anorgasmia,

6 - miglioramento dell'erezione,

7 - possibile priapismo.


Il migliore farmaco tra i tanti che ho provato, nel ridurre l'ansia sociale e generica.
Vecchio 18-05-2004, 20:34   #52
Intermedio
L'avatar di Carota
 

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Vecchio 19-05-2004, 02:17   #53
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azz, a me il prozac mi rendeva impotetente, molto meglio lo zoloft x quanto riguarda la sfera sessuale
Vecchio 19-05-2004, 05:09   #54
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rivotril : In questo forum se ne parla molto bene, io l'ho provato, ma non mi sembra questo gran farmaco (non mi tiene molto tranquillo). Meglio l'EN come ansiolitico, oppure il trittico che non dà neppure dipendenza come le benzodiazepine.
Vecchio 19-05-2004, 15:02   #55
Intermedio
L'avatar di Carota
 

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Vecchio 20-05-2004, 14:55   #56
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a proposito di Rivotril, io lo uso da un paio di mesi, in dosi moderate...

ora, posto che non e'facilissimo scindere i suoi effetti da quelli della terapia ipnotica che sto seguendo, direi comunque con quasi assoluta certezza che l'effetto lo sento bene. Diciamo che adesso come adesso sono solo le sitauzioni 'peggiori' a crearmi problemi di vera e propria fs.

c'e'da dire poi che non e'tanto l'effetto tranquillante in se'a farsi sentire (anche se in una certa misura interviene pure quello) ma proprio quello specificamente anti socio-fobico e questa e' stata sicuramente (per me)
la sorpresa piu'bella.
Quanto alla dipendenza, non so che dire, se non che quando nel week end non lo prendo non ho particolari problemi. Sara'anche che, come dicevo, lo assumo in dosi moderate.
un saluto
nature70
Vecchio 22-05-2004, 05:30   #57
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Qualcuno ha provato questi farmaci?

NEURONTIN e LAMICTAL

servono per la fobia sociale? o per la paura di uscire di casa?
Vecchio 22-05-2004, 07:36   #58
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L'avatar di Carota
 

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Vecchio 23-05-2004, 00:48   #59
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PERSINO UN BIBITA COME LA “ COCA-COLA “ ( CAFFEINA, ANIDRIDE CARBONICA ) PUO’ PROVOCARE UN ATTACCO DI PANICO.

Nel condurre queste ricerche, gli scienziati utilizzano molte tecniche differenti per provocare sperimentalmente gli attacchi di panico nelle persone affette dal disturbo. Il migliore metodo sinora conosciuto è la somministrazione per via endovenosa di lattato di sodio, lo stesso componente chimico che normalmente si forma nei muscoli durante l'esercizio fisico. Altre sostanze che possono scatenare un attacco di panico in persone predisposte includono la caffeina (in genere sono necessarie 5 o più tazze di caffè). L'iperventilazione e il respirare aria con un tasso di biossido di carbonio (anidride carbonica) superiore alla norma possono suscitare attacchi in persone con disturbo da panico.
Vecchio 26-05-2004, 21:58   #60
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Azzo, ho preso il cipralex da un giorno e già mi è venuta la febbre, da domani torno allo zoloft.
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