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17-08-2021, 12:07
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#41
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Banned
Qui dal: Aug 2021
Messaggi: 122
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Quote:
Originariamente inviata da pure_truth2
😳😳
Questo commento non me lo aspetterei da un utente di FS.com.
Sai che "lusso" restare chiusi in casa con i genitori, o dover chieder loro i soldi per comprare qualsiasi cosa magari a più di trent'anni,non avere un minimo di indipendenza economica o rispetto sociale. Avere invece ricatti affettivi, stigmatizzazione, biasimo generale e nessuna possibilità relazionale o futuro.
Si vive proprio da Pascià; chi non farebbe a cambio??
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L'utente Leucina ha evidenziato un punto interessante a mio avviso.
Solo una società opulenta e malata come la nostra, può permettere a migliaia di giovani ragazzi di isolarsi dal mondo e non fare nulla, perchè tanto ci pensano mamma e papà a mantenerti.
Ci sarebbe piuttosto da chiedersi cosa porta migliaia di ragazzi a diventare hikikomori.
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17-08-2021, 13:03
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#42
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Principiante
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 85
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Secondo me c'è un po' di tutto, dalla persona obesa depressa e isolata dallo stigma al ragazzo ormai parafrenico per le troppe canne allo schizoide al ragazzo bullizzato con l'agorafobia...io non ci vedo una sola causa.
Quello che è certo e che se sei un po' fragile in Giappone ti fanno un ... così!
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17-08-2021, 13:18
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#43
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Banned
Qui dal: Aug 2021
Messaggi: 122
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Quote:
Originariamente inviata da Chiocciola
Secondo me c'è un po' di tutto, dalla persona obesa depressa e isolata dallo stigma al ragazzo ormai parafrenico per le troppe canne allo schizoide al ragazzo bullizzato con l'agorafobia...io non ci vedo una sola causa.
Quello che è certo e che se sei un po' fragile in Giappone ti fanno un ... così!
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Ma il Giappone è la patria degli hikikomori. Il termine nasce proprio nel paese del Sol Levante.
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17-08-2021, 13:44
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#44
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,350
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Quote:
Originariamente inviata da Leucina
Io credo che molti come te si trovino in una situazione di comodo perciò potete permettervi il lusso del non so fare, non riesco, non sono capace... perché tanto ci sono i genitori che provvedono al vostro sostentamento... peccato che non sono eterni nè immuni dalle malattie...
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Però magari intanto sono stati proprio i genitori a causare in buona parte i problemi per cui ci si ritrova incapaci di vivere, oltre al fatto che essere depressi, fobici e ansiosi non è una colpa.
È vero che quando ci si trova in situazioni di emergenza (perdita dei genitori, tutte le responsabilità sulle proprie spalle) c'è chi si attiva prendendosi carico di tutto e agendo, ma appunto questa azione è sospinta da uno stato di emergenza, di pura sopravvivenza, però non è detto né che tutti riescano a reagire in maniera attiva, né che pur riuscendo ad agire poi non si finisca per crollare.
So che tu ti colpevolizzi molto per i dispiaceri che pensi di aver arrecato ai tuoi genitori, che ti senti la causa della loro sofferenza e che provi un fortissimo senso di colpa per non aver dato loro le soddisfazioni che secondo te si meritavano, e anzi pensi di aver causato solo dolore. Ma le cose non sono così bianche o nere, i tuoi problemi, le tue difficoltà non sono una tua colpa, e se ci sono casi in cui i genitori vessano i figli o li colpevolizzano continuamente per le loro problematiche psicologiche e per le loro difficoltà a vivere di sicuro non fanno un "buon lavoro", anzi... E non meritano giustificazioni
Lo stato di emergenza si attiva (se si attiva) proprio perché ci si trova in quella condizione, non si può purtroppo pretendere o aspettarsi che si reagisca automaticamente quando non c'è bisogno di sacrificarsi per il proprio sostentamento economico, o nel prendere le redini della propria vita e della propria famiglia...
Lo ripeto: i tuoi problemi non sono colpa tua, poi tu ti conosci e conosci il tuo vissuto e sai cosa hai fatto e cosa non hai fatto, ma il senso di colpa non serve a niente, avvelena te e avvelena il tempo che ti resta con la tua famiglia.
Non colpevolizzarsi non significa non mettersi in discussione; possiamo farlo: possiamo pensare a quello che facciamo, a quello che abbiamo fatto, a quello che potremmo fare per superare le nostre difficoltà, per provare a stare meglio, ma non riuscirci non è una colpa, ognuno ha il suo percorso che richiede tempo, richiede fortuna (la fortuna di trovare una psicoterapia o una terapia farmacologica che ci sia effettivamente d'aiuto, e il denaro per poter sostenere una psicoterapia, la fortuna di essere in salute e di avere attorno persone che ci aiutino anziché affossarci o denigrarci), non si può pretendere che in una situazione di difficoltà la soluzione o la cura, la guarigione e il miglioramento arrivino subito, e questo senso di colpa accecante non deve portarci a proiettare ciò che pensiamo di negativo di noi stessi sugli altri, biasimandoli per le loro incapacità e accusandoli di "adagiarsi" nella situazione presente perché sorretti materialmente dalla famiglia.
Certo esiste una "scala" dei problemi e delle difficoltà, di cose più gravi o meno gravi, ma una situazione "grave-ma-meno-grave" o "difficile-ma-meno-grave" resta comunque problematica e dolorosa per chi la vive, altrimenti possiamo sempre trovare chi sta peggio di noi e quindi svalutare i nostri problemi o quelli degli altri.
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Ultima modifica di ~~~; 17-08-2021 a 13:47.
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17-08-2021, 13:47
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#45
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,350
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Vivere da adulti con i genitori è uno stress non da poco.
Io abito da solo ma se dovessi ancora stare con i miei (seppur brave persone) starei molto male.
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17-08-2021, 14:10
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#46
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Esperto
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 540
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Essere hikikomori è un lusso, un privilegio da benestanti
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Ultima modifica di Boriss; 17-08-2021 a 14:29.
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17-08-2021, 14:14
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#47
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,022
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Io mi chiedo solo perché mettere al mondo figli se si sa già di non avere i mezzi psicologici ed economici per farli crescere in un ambiente equilibrato e normale.
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17-08-2021, 14:39
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#48
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Leucina
Io credo che molti come te si trovino in una situazione di comodo perciò potete permettervi il lusso del non so fare, non riesco, non sono capace... perché tanto ci sono i genitori che provvedono al vostro sostentamento... peccato che non sono eterni nè immuni dalle malattie...
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È così, sono il primo a dire che non mi conviene ammetterlo ma in parte mi riconosco in questa condivisibilissima tua critica. Dietro molte lamentele che sul forum appaiono come esternazione di una vittima, c'è la disperazione di tanti genitori che non sanno più che fare. Poi ci sono anche i genitori stronzi dentro ma non credo siano la maggioranza.
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17-08-2021, 15:01
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#49
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Io vivo con mia nonna adesso quindi non ho molte pressioni in casa, ma fino ai 20 anni ho ricevuto pressioni da tutti i miei parenti nel vivere normalmente lavorando ecc...Dopo un po' hanno allentato la presa.
Chissà quante ne diranno sul mio conto... "A 24 anni non ha combinato niente, poveraccio dovevano ricoverarlo"
Il problema è che quando rimani nel rifugio troppo a lungo, il tempo si ferma e gli altri rimangono un po estranei a ciò, non riescono a capire come sia possibile. Inutile spiegarlo, solo chi lo ha passato può capire quale sia la sofferenza dell'isolamento.
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17-08-2021, 15:46
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#50
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Boriss
Essere hikikomori è un lusso, un privilegio da benestanti
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Se anche fosse, non è certo gratis ma viene "pagato" con tanta, troppa sofferenza.
Quote:
Originariamente inviata da damagedone
L'utente Leucina ha evidenziato un punto interessante a mio avviso.
Solo una società opulenta e malata come la nostra, può permettere a migliaia di giovani ragazzi di isolarsi dal mondo e non fare nulla, perchè tanto ci pensano mamma e papà a mantenerti.
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E perché garantire dei percorsi di cura e sostegno adeguati a ognuno di loro sarebbe troppo oneroso, meglio scaricare tutto sulle singole famiglie (come per altre malattie).
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17-08-2021, 15:54
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#51
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Banned
Qui dal: Aug 2021
Messaggi: 122
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E perché garantire dei percorsi di cura e sostegno adeguati a ognuno di loro sarebbe troppo oneroso, meglio scaricare tutto sulle singole famiglie (come per altre malattie).
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Quale sarebbe la cura per un hikikomori? C'è il farmaco che cura anche l'essere un recluso?
Qui avete questa idea che per ogni problema c'è la pillolina che risolve tutto. Le pillole non risolvono nulla in verità.
Una vita interessante, degli obiettivi per cui alzarsi al mattino, delle sfide da portare avanti, un circolo sociale, una vita sentimentale e sessuale soddisfacente. Questo cura e risolve l'essere hikikomori, non il farmaco.
Chi decide di chiudersi in casa non lo fa perchè ha il cervello in tilt, ma perchè ha subito tanti di quei rifiuti e umiliazioni, che piuttosto che continuare a essere deriso, preferisce tagliare i ponti col mondo e vivere in solitaria.
Sono come i vecchi eremiti che, stufi del mondo e della sua cattiveria, si ritirano a vivere su un monte dove si dedicano alla lettura e alla cura dell'anima.
Poi certo, che non si può andare avanti tutta la vita così è fuor di dubbio e sono il primo a dire che bisogna fare qualcosa per questi ragazzi. L'associazione Hikikomori Italia di Marco Crepaldi si occupa da tanti anni del fenomeno e offre aiuto a tutti.
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17-08-2021, 16:09
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#52
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da damagedone
Quale sarebbe la cura per un hikikomori? C'è il farmaco che cura anche l'essere un recluso?
Qui avete questa idea che per ogni problema c'è la pillolina che risolve tutto. Le pillole non risolvono nulla in verità.
Una vita interessante, degli obiettivi per cui alzarsi al mattino, delle sfide da portare avanti, un circolo sociale, una vita sentimentale e sessuale soddisfacente. Questo cura e risolve l'essere hikikomori, non il farmaco.
Chi decide di chiudersi in casa non lo fa perchè ha il cervello in tilt, ma perchè ha subito tanti di quei rifiuti e umiliazioni, che piuttosto che continuare a essere deriso, preferisce tagliare i ponti col mondo e vivere in solitaria.
Sono come i vecchi eremiti che, stufi del mondo e della sua cattiveria, si ritirano a vivere su un monte dove si dedicano alla lettura e alla cura dell'anima.
Poi certo, che non si può andare avanti tutta la vita così è fuor di dubbio e sono il primo a dire che bisogna fare qualcosa per questi ragazzi. L'associazione Hikikomori Italia di Marco Crepaldi si occupa da tanti anni del fenomeno e offre aiuto a tutti.
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Ti ringrazio per il voi, ma puoi darmi anche del tu, non sono così anziano.
Ah, mi quoteresti dove ho parlato di farmaci e di cervello in tilt?
Grazie.
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17-08-2021, 16:18
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#53
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Banned
Qui dal: Aug 2021
Messaggi: 122
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ti ringrazio per il voi, ma puoi darmi anche del tu, non sono così anziano.
Ah, mi quoteresti dove ho parlato di farmaci e di cervello in tilt?
Grazie.
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Quote:
E perché garantire dei percorsi di cura e sostegno adeguati
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Con "cure" in genere ci si riferisce a cure mediche.
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17-08-2021, 16:22
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#54
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da damagedone
Con "cure" in genere ci si riferisce a cure mediche.
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Non necessariamente che prevedono l'impiego di farmaci.
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17-08-2021, 18:18
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#55
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Principiante
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 85
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Quote:
Originariamente inviata da damagedone
Ma il Giappone è la patria degli hikikomori. Il termine nasce proprio nel paese del Sol Levante.
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Lo sapevo, è per questo che l'ho scritto ☺
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17-08-2021, 18:36
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#56
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 602
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Quote:
Originariamente inviata da damagedone
Chi decide di chiudersi in casa non lo fa perchè ha il cervello in tilt, ma perchè ha subito tanti di quei rifiuti e umiliazioni, che piuttosto che continuare a essere deriso, preferisce tagliare i ponti col mondo e vivere in solitaria
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Il problema è che non puoi stabilire in modo generale e uguale per tutti i motivi per cui uno si ritira dentro quattro mura. Principio fondamentale: la storia di ogni persona è singolare e irripetibile. Dunque è arbitrario e indifferenziato dire: tutti i reclusi in casa lo hanno fatto per questo e quest'altro motivo.
L'espressione "cervello in tilt" non ha significato. E' un'espressione pregiudicante e vaga.
Così come non si può escludere a priori che tra i fattori che portano una persona a chiudersi completamente in casa ci siano alla base delle componenti psicologiche disfunzionali, le quali vanno accuratamente valutate e descritte con specificità. Nulla di questo processo ha a che fare con un presunto "cervello in tilt" che non significa nulla se non pregiudizio e incomprensione in materia di salute mentale.
Tutt'altro discorso è se il ritiro sociale avviene in modo volontario e consapevole, dove viene appurato che alla base non ci sono meccanismi disfunzionali della mente della persona.
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17-08-2021, 18:52
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#57
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Boriss
Essere hikikomori è un lusso, un privilegio da benestanti
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Aspettiamo il commento "quando c'era la guerra non c'erano gli hikkikomori"
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17-08-2021, 19:23
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#58
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
Vivere da adulti con i genitori è uno stress non da poco.
Io abito da solo ma se dovessi ancora stare con i miei (seppur brave persone) starei molto male.
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Difatti io sono in una situazione non tanto diversa a un'età tale che potrei avere figli grandi e relativi nipoti, ogni notte spero di non risvegliarmi la mattina ma devo riconoscere che anche io ho delle responsabilità se le cose sono andate così. Penso spesso che sia innaturale e insano avere i genitori dopo i 50 anni di età, ma so allo stesso tempo che quando non ci sarà mia madre sarò davvero solo. Delle due alternative una è peggio dell'altra.
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17-08-2021, 20:00
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#59
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Banned
Qui dal: Aug 2021
Messaggi: 122
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Quote:
Originariamente inviata da Dr. House
Il problema è che non puoi stabilire in modo generale e uguale per tutti i motivi per cui uno si ritira dentro quattro mura. Principio fondamentale: la storia di ogni persona è singolare e irripetibile. Dunque è arbitrario e indifferenziato dire: tutti i reclusi in casa lo hanno fatto per questo e quest'altro motivo.
L'espressione "cervello in tilt" non ha significato. E' un'espressione pregiudicante e vaga.
Così come non si può escludere a priori che tra i fattori che portano una persona a chiudersi completamente in casa ci siano alla base delle componenti psicologiche disfunzionali, le quali vanno accuratamente valutate e descritte con specificità. Nulla di questo processo ha a che fare con un presunto "cervello in tilt" che non significa nulla se non pregiudizio e incomprensione in materia di salute mentale.
Tutt'altro discorso è se il ritiro sociale avviene in modo volontario e consapevole, dove viene appurato che alla base non ci sono meccanismi disfunzionali della mente della persona.
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Pensavo fosse superfluo specificare che parlando di esseri umani e non di numeri, quanto detto è un trend generale. Un pattern ricorrente.
Non stiamo parlando di matematica dove 2+2 fa sempre 4 a qualsiasi latitudine.
Un vissuto traumatico, il bullismo, epidosi di mobbing, sono tutti fattori che nel loro insieme portano al rischio isolamento sociale.
Non ho mica detto che tutti quelli che hanno subito prese in giro, bullismo a scuola e mobbing sul lavoro, diventano automaticamente hikikomori.
Seguendo da tempo sia Crepaldi sia il suo progetto Hikikomori Italia, conosco abbastanza la problematica. Un ragazzo felice, appagato, con delle buone relazioni sociali, è altamente improbabile che decida di rinchiudersi in cameretta.
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17-08-2021, 20:49
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#60
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,481
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Quote:
Originariamente inviata da damagedone
L'utente Leucina ha evidenziato un punto interessante a mio avviso.
Solo una società opulenta e malata come la nostra, può permettere a migliaia di giovani ragazzi di isolarsi dal mondo e non fare nulla, perchè tanto ci pensano mamma e papà a mantenerti.
Ci sarebbe piuttosto da chiedersi cosa porta migliaia di ragazzi a diventare hikikomori.
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Io non sono un giovane ragazzo, a dire il vero.
E sì, senza dubbio posso permettermi di stare a casa mantenuto da mamma e papà, perchè non mi hanno cacciato di casa finora.
Ma lo sento il disprezzo che mi riservano. Lo sento il disprezzo che mi riservano tutti.
Sento il disprezzo della mia fidanzata, o quello che è diventata nel frattempo, che lavora.
Ho provato a curarmi e ho fallito. Non ho avuto nemmeno il coraggio di riprovarci, tanto i risultati sono stati deludenti e tanto mi è stato fatto pesare di aver sprecato soldi.
Ho provato ad andarmene via, mi sono finito tutti i soldi che avevo (mance loro e dei miei nonni, ma sì, non avendo mai lavorato), poi me ne hanno mandati altri. Ho fallito, non ho trovato lavoro, sono stato lasciato.
Sono tornato a casa dei miei genitori, da fallito, e con i miei genitori che mi rinfacciavano tutto.
Potrei chiedere l'invalidità, forse, ma non ho il coraggio manco di chiederla. Mi spaventa ogni cosa.
Vorrei sotterrarmi e quel poco di bello che avevo nella vita, che mi era rimasto, sta svanendo.
Non posso manco ubriacarmi che poi vomito, do di matto e sto peggio ancora. Per un'ora di leggerezza 20 giorni di malessere.
Sono PRIGIONIERO di una vita di merda, non posso nemmeno suicidarmi, chi cazzo ne è veramente capace?
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