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Vecchio 24-12-2017, 11:11   #1
Avanzato
L'avatar di fobicona
 

Avrei alcune curiosità da chiedervi: chi di voi soffre di disturbo evitante? Da quanto l'avete capito e da cosa? Ci sono ambiti per voi più da evitare che altri?

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Vecchio 24-12-2017, 11:36   #2
Esperto
L'avatar di Sickle
 

una volta ero molto più evitante di adesso... una cosa che proprio non riesco a fare è entrare nei bar o nei pub o in altri locali di ritrovo per estroversoni...
Vecchio 24-12-2017, 11:59   #3
Banned
 

Non sono mai andata da uno psicologo, pertanto non sono diagnosticata, ma mi sembra decisamente evidente. Quando ancora andavo a scuola, evitavo tutto il possibile. Non uscivo mai, rifiutavo inviti e studiavo solo. Ora che ho finito gli studi, evito proprio le persone. Sto sempre da sola e ho rotto i rapporto col mondo. Stranamente, non credo che la mia autostima sia così bassa, però. Più che altro, oltre a provare ansia tra la gente, non mi piacciono proprio le persone, e preferisco evitare. Diciamo che è un mix di ansia invalidante + disprezzo verso le persone.
Vecchio 24-12-2017, 13:06   #4
Avanzato
L'avatar di Lane#Boy#88
 

Evito di rispondere a questa domanda.
Evito di parlare del mio disturbo con le persone.
Evito sempre, e sono un povero infelice... ^^
Vecchio 24-12-2017, 14:02   #5
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Non ho una diagnosi, ma credo proprio di soffrirne.
Tendo a evitare praticamente tutto: se mi propongono qualcosa di nuovo, la prima cosa che penso è come sfuggirne, declino gli inviti, scappo dalle situazioni sociali e non.
Tendo a imprigionarmi in una routine giornaliera controllabile e ogni minima novità che rischi di scalfirla per me è da evitare. Evito tutto ciò che non possa stare sotto il mio controllo.
Vecchio 24-12-2017, 14:12   #6
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Quote:
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..
Amicizie irl è impossibile direi! Ma anche su Internet non è che vada meglio! Poi, se oltre al disturbo aggiungiamo pure il disprezzo o l'indifferenza verso gli altri, direi che il danno è completo.
Vecchio 24-12-2017, 14:17   #7
Esperto
 

Anche io credo di soffrirne. Lo ho "capito" per caso, due o tre anni fa, cadendo sulla definizione del disturbo e dei suoi sintomi. Semplicemente quadravo a pennello in tutto quando era descritto.
Prima di darmi questa spiegazione mi sentivo vicina alla definizione di distimica, insomma, depressa cronica. Cosa che forse sono comunque, ma non avendo diagnosi faccio solo ipotesi.
Per quanto riguarda l'essere evitante credo che sia una cosa che è cresciuta nel tempo. Cominciando con la timidezza di quando ero piccola e iniziavo a scappare dalle situazioni spiacevoli. La cosa è semplicemente andata avanti portandomi ad evitare situazioni di imbarazzo, in cui fossi al centro dell'attenzione, possibili fonti di prese in giro, ogni cosa che mi facesse sentire inadeguata. Di conseguenza un sacco di cose normalissime della vita come avere relazioni o andare a ballare o guidare o fare qualcosa di fronte a un pubblico... Alla fine essere così diciamo che mi sta rovinando la vita.
Non sono molto felice di ritrovarmi in questa etichetta :/
Vecchio 24-12-2017, 14:20   #8
Esperto
L'avatar di redone
 

Non ho idea se sono evitante,so per certo che odio stare troppo in mezzo alle persone,un po' perché non amo rispondere alle solite domande di rito,un po' perché il problema è il mio che non ho mai nulla da dire,tutto quello che so è che inizia con un disagio,che diventa insofferenza specie se gli argomenti sono di natura personale,alla fine quello che voglio è andarmene a casa e mettermi a letto sotto le coperte!
Vecchio 24-12-2017, 14:26   #9
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Quote:
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..
Beh, ma io quando non ci saranno più i miei mi farò fuori!
Davvero, per me non ha molto senso vivere così. Per ora mi sta pure bene, ma in futuro non credo proprio. Non credo proprio di poter cambiare. Negli anni, non ho fatto che peggiorare, ormai sono irrecuperabile.
Internet non serve a nulla, tranquillo. Serve solo a creare illusioni per un po' di tempo, che alla fine inevitabilmente si infrangono.
Vecchio 24-12-2017, 14:44   #10
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Quote:
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..
Sì, esatto. Le cose non possono che peggiorare, anche perché col passare degli anni aumentano pure i problemi di salute (già disastrata). Altro che miglioramenti. Poi dopo anni e anni vissuti in questo modo, lo credo bene che alla lunga uno non ne possa più. Ma che vita è? Una vita in cui c'è solo lavoro, lavoro e lavoro per poter andare avanti non mi sembra molto piacevole. Che poi, un tempo amavo pure studiare e credevo che il lavoro mi sarebbe bastato. Invece, inizia a disgustarmi pure quello! Mi disgusta tutto!

Siamo molto ottimisti noi
Vecchio 25-02-2018, 03:14   #11
Principiante
L'avatar di Sasuke86
 

La definizione l'ho scoperta per caso googlando su internet e sembrava quasi di leggere una mia biografia. Non ci vuole una laurea in psicologia per capire come sei fatto, ma te ne rendi conto solo quando raggiungi una certa maturità e consapevolezza di te.

Ho sempre avuto problemi a socializzare, ma cmq ero riuscito a farmi una comitiva che mi dava una decente vita sociale. Cresciuti e andati tutti per la loro strada non sono riuscito ad allaciare altri rapporti ed ora sono completamente solo (la mia famiglia non la considero naturalmente).

Occasioni per socializzare le ho avute e le ho tutt'oggi, ma evito.
Sono un tipo che scherza molto e risulta da subito simpatico alla gente, questo la porta magari a voler creare un legame di amicizia con me e a invitarmi a uscire e fare cose e magari ci rimangono male se rifiuto quasi sempre.
Sono pure persone simpatiche e ok, ma sono proprio io che non ho un vero e proprio interesse nel frequentarle e anche quando dico di si, nel trovarmici insieme non provo alcun ché e non ho interesse nel sapere della loro vita e delle loro cose e anzi, quando le raccontano, mi sento solo talmente a disagio e inadeguato nel sentire le loro esperienze di vita e conoscenze quando io in 30 e passa anni non ho fatto niente e non ho niente da raccontare.
Per questo capita appunto che uscendo in gruppo lascio parlare gli altri e mi rinchiudo in un silenzio, che rompo solo per fare le mie solite battute sceme, altro non ho da offrire.

Da qualche mese ho inziato un nuovo lavoro che mi ha portato a contatto con ragazzi della mia età coi quali mi trovo pure abbastanza bene durante la giornata e infatti tra ieri e oggi ho ricevuto 2 inviti a uscire, ma ho preferito starmene a casa a riposare e guardare netflix.

Più in generale, da piccolo, sino a gran parte delle superiori ho evitato tantissimo, dicendo no a tutto e a molti. Poi inziata l'università ho deciso di aprirmi di più e sforzarmi a partecipare alle attività degli altri e la cosa stava pure funzionando a farmi uscire dal bozzolo, sino a quando ho capito che in fondo sono proprio mancante di un qualcosa dentro di me ed è initile sforzarsi di provare a fare cose che non riesci veramente a "sentire", quindi meglio evitare.

Eviterei pure di lavorare, e non tanto perché non voglio faticare o trovarmi a contatto con gli altri, ma più semplicemente perché mi ritrovo a fare un lavoro per il quale non sono qualificato e rende ancora maggiore il mio senso di inadeguatezza.

Ultima modifica di Sasuke86; 25-02-2018 a 03:17.
Vecchio 25-02-2018, 11:40   #12
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

1) Mua. Sentivo che c'era qualcosa di strano dalle medie, l'ho capito alle superiori e poi ho ricevuto delle conferme dalla psicologa & co.
Mi ha fatto piacere azzeccare su tutto, significava se non altro che la mia auto-osservazione è abbastanza valida.

2) L'ho capito da tutti gli eventi spiacevoli che evito (telefonate, visite, rispondere alla porta, uscire, ecc), dalle difficoltà sul piano lavorativo-sociale e da un'altra diagnosi che va a braccetto con tutta sta roba.

3) Tendo ad evitare gli eventi che ritengo imprevedibili e ingestibili. Troppe cose che potrebbero andare storte.

Ultima modifica di Weltschmerz; 25-02-2018 a 11:52.
Vecchio 25-02-2018, 14:10   #13
Esperto
 

Fin da ragazzino evitavo sempre feste, festini, compleanni con numerosi invitati, ritrovi di comitive, discoteche, poi crescendo ho sempre evitato ogni situazione che possa crearmi imbarazzo, tipo matrimoni, trovarmi in cene a tavola con gente che non conosco, anche al lavoro evito di intervenire in discorsi dei quali peraltro non mi interessa nulla, in generale evito qualsiasi situazione possa mettere a nudo le mie grosse difficoltà sociali. Vorrei però precisare che se trovo una persona con cui mi trovo bene allora può piacermi uscire ma non voglio altre persone intorno perché ciò mi creerebbe il problema di dover interagire anche con altre persone, e non riesco a capire quelli che hanno continua sete di conoscere gente nuova, anche 3000 persone al giorno, io mentalmente non ce la farei mai
Vecchio 25-02-2018, 14:20   #14
Banned
 

Non ho una diagnosi, ma mi sembra abbastanza evidente, e ne sono a conoscenza dagli anni del liceo. Ho iniziato a soffrire d'ansia invalidante alle medie (la difficoltà principale era mangiare in pubblico), ma fin dai tre/quattro anni, cioè dacché ho memoria, mi sono sempre sentita un'aliena diversa da chiunque altro e incapace di comunicare col mondo. Amavo stare in casa mia, e ho sempre percepito gli altri come ostili (ne ho parlato anche con i miei, che hanno confermato che ero asociale anche da piccolissima). Aggiungiamo che la scuola mi ha letteralmente rovinata, perché le persone ipersensibili come me ed estremamente emotive non dovrebbero frequentare le lezioni in mezzo a delle belve selvatiche, quindi nel periodo scolastico mi sono chiusa ulteriormente in me stessa, e terminati gli studi universitari mi sono praticamente imposta un isolamento totale. Posso anche uscire, fare sport, ma il tutto rigorosamente da sola, e la cosa va avanti da anni. Poi, ho sempre evitato il telefono, non apro la porta, se entra gente in casa mi rifugio in camera mia (è così da sempre). Ovviamente, evito come la peste locali, bar, luoghi di ritrovo, situazioni impreviste e ingestibili.
Ringraziamenti da
cancellato18863 (25-02-2018)
Vecchio 25-02-2018, 17:15   #15
Esperto
L'avatar di Spinxo
 

Non ho una diagnosi precisa, ma mi ci rispecchiò molto in questo disturbo.
Vecchio 25-02-2018, 17:26   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da fobicona Visualizza il messaggio
Avrei alcune curiosità da chiedervi: chi di voi soffre di disturbo evitante? Da quanto l'avete capito e da cosa? Ci sono ambiti per voi più da evitare che altri?

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Non amo la compagnia altrui in genere. L'ho capito da quando
vedevo gli altri uscire con la ragazza ed io no. Ho il disturbo evitante
nei confronti del sesso opposto. Non mi e' mai stato diagnosticato
da uno psicologo; ma si capisce facile, anzi le donne lo capiscono
meglio di me, detesto il contatto fisico e vicinanza.
Vecchio 28-07-2018, 18:11   #17
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Beh, ma io quando non ci saranno più i miei mi farò fuori!
Davvero, per me non ha molto senso vivere così. Per ora mi sta pure bene, ma in futuro non credo proprio. Non credo proprio di poter cambiare. Negli anni, non ho fatto che peggiorare, ormai sono irrecuperabile.
Internet non serve a nulla, tranquillo. Serve solo a creare illusioni per un po' di tempo, che alla fine inevitabilmente si infrangono.
Non si sa se leggerai questo pensiero,se sarà importante per te o se sarai ancora in questo luogo virtuale per farlo.Mi leggo e mi rispecchio del tutto in queste parole, che potrebbero essere quelle di molti altri qui.Io che ho superato gli anta, giungo a stesse conclusioni.Penso con terrore al risveglio in cui dovrò realizzare che il sogno di questa vita fittizia è finito tutto d un tratto.Spero che manterro' la lucidità per fare quello che tu anche hai auspicato.In fondo, siamo particelle d una stessa condizione,che però non può protrarsi oltre il ragionevole.Spero che come altri almeno tu abbia gioito,qualche volta.O almeno ne conservi un illusorio ricordo. Ciaociao..chiedi tutto l aiuto possibile e attaccati a chiunque puoi,prima di mollare..

Ultima modifica di Il sottoscritto; 28-07-2018 a 18:17.
Vecchio 29-07-2018, 10:51   #18
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da fobicona Visualizza il messaggio
Avrei alcune curiosità da chiedervi: chi di voi soffre di disturbo evitante? Da quanto l'avete capito e da cosa? Ci sono ambiti per voi più da evitare che altri?

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk
Non credo molto in questa sindrome. Però è chiaro che non siamo tutti uguali.
Io evito situazioni dove mi trovo a disagio (e qui siamo tutti uguali); purtroppo il mio disagio inizia da quando mi allontano dal poter pensare a quello che mi pare, come ad esempio nelle condizioni sociali che richiedono "abilità sociali" e "prestazioni sociali".
Vecchio 29-07-2018, 14:19   #19
Avanzato
L'avatar di SingleHeroine
 

Quote:
Originariamente inviata da fobicona Visualizza il messaggio
Avrei alcune curiosità da chiedervi: chi di voi soffre di disturbo evitante? Da quanto l'avete capito e da cosa? Ci sono ambiti per voi più da evitare che altri?

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Soffro di una strana specie di disturbo evitante, mi spiego meglio: non evito inviti da parte dei miei amici, anzi, accetto subito e volentieri, il mio disturbo evitante si attiva solo quando loro per un po' non si fanno sentire e ho la tentazione di farmi avanti io per proporre cose o anche solo per sentirli; cosa che va un po' "contro la mia natura", perché ho sempre preferito che siano gli altri a cercarmi.
Vecchio 31-07-2018, 07:36   #20
Principiante
 

Cara Fobicona,senti qui come funziona: finché sei giovane,sano e proponibile,rigurgiti energia repressa, crepando di vitalità introflessa..e non farai altro che allontanarti dagli altri.. e dalla vita. Quando sei stanco di tutta questa solitudine e dici:"Beh!Quasi quasi adesso mi sentirei pronto ad iniziare a vivere un po' anch'io.." allora t'accorgi d'aver superato la china,perche' sono gli altri a non voler sapere di te,e in quel momento capisci la irripetibile occasione che la "malattia" ti ha sottratto..!

Ultima modifica di Il sottoscritto; 31-07-2018 a 07:45.
Ringraziamenti da
hermit94 (01-08-2018), Keith (31-07-2018)
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