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07-04-2016, 22:17
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#21
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,083
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Quote:
Originariamente inviata da ananke
Tutte le persone (a parte chi per determinati disturbi o problemi, che comunque non conosco) sono portate ad avere atteggiamenti sociali.
Poi bisognerebbe stabilire quale sarebbe la ricerca nell'interazione sociale di cui hai fatto cenno, se si tratta di chattare privatamente o anche solo fare parte di un forum e rispondere alle questioni poste.
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Intendevo fare parte di un forum, leggere, rispondere ai thread.
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07-04-2016, 23:28
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#22
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,319
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Quote:
Originariamente inviata da Ragazzo30
Da vittima di bullismo verbale posso dire con certezza che ci si diventa. Fino a 10 anni ero un'esibizionista di quelli che intrattenevano parenti e coetanei con rappresentazioni e racconti vari. Una volta al supermercato ho preso il microfono del centralino e mi son messo a recitare "Il Carciofo dal Tenero Cuore" di Pablo Neruda tra l'ilarità generale e l'imbarazzo di mia madre.
Purtroppo tra i 13 e i 14 anni ho accusato la prepotenza di alcuni compagni di scuola e più in generale un ambiente familiare sempre proteso allo scontro più che al confronto. Alla critica più che al consiglio. Tutto questo mi ha frenato, creando una barriera immaginaria tra me e il mondo e ispessendo la sfiducia verso gli altri.
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Quote:
Originariamente inviata da Text
Intendevo fare parte di un forum, leggere, rispondere ai thread.
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Non può bastare questo, ora infatti non frequentando nessuno non mi considero socievole.
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07-04-2016, 23:50
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#23
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 121
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Socievoli o si rimane o lo si diventa
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08-04-2016, 00:14
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#24
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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penso che in alcuni casi si crea una specie di separazione con l'io introverso che rimane quello reale, tipo che questo io sviluppa una sagoma di personalità più idonea alla socialità e gli dice: 'pensaci tu a intrattenerti con costoro io rimango qui al riparo'. Anche se questo sembra un pensiero un po' da matti
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08-04-2016, 15:46
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#25
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Principiante
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 73
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Be' grazie per le risposte e l'attenzione, mi avete portata a riflettere:
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Originariamente inviata da Harold Finch
Nasciamo tutti socievoli.
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e
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
A-socievoli si diventa
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(d'altronde siamo uomini, e quindi "animali sociali").
Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Ambiente esterno ed esperienze subentrano dopo. Spesso il confronto con questi - riferendomi a quando è negativo e positivo - è già precedentemente influenzato da ciò che si è maturato nella realtà famigliare.
Escludendo circostanze ed esperienze particolari che potrebbero cambiare radicalmente la persona indipendentemente dal resto.
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
penso che in alcuni casi si crea una specie di separazione con l'io introverso che rimane quello reale, tipo che questo io sviluppa una sagoma di personalità più idonea alla socialità e gli dice: 'pensaci tu a intrattenerti con costoro io rimango qui al riparo'. Anche se questo sembra un pensiero un po' da matti
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E' vero, sarà il modo e l'ambiente in cui cresciamo che ci fa sentire pregiudicati e per cui costruiamo un'identità fittizia che sia quanto più compatibile possibile con tutto ciò, senza escludere una componente genetica che sicuramente ci predispone pure. Un'identità che ci tiene separati dal mondo e ci protegge. Ci protegge fino a farci male. Abbiamo bisogno del confronto per realizzarci come individui. Per cui concordo:
Quote:
Originariamente inviata da Bostonian
Socialoni si nasce.
Un po' socievoli si può diventare.
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08-04-2016, 16:58
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#26
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da Sharim
senza escludere una componente genetica che sicuramente ci predispone pure.
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e che spesso si trascura. L'influenza da parte del nucleo famigliare che si mette spesso in evidenza e che comunque condivido, significa anche che ereditiamo determinati tratti caratteriali e psicologici dai genitori (anche se apparantemente si potrebbe sembrare totalmente diversi da loro) e non solo che si ha a causa del modo in cui siamo stati cresciuti e delle interazioni e delle dinamiche vissute in famiglia a partire da quando si era molto piccoli.
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Ultima modifica di alien boy; 08-04-2016 a 17:01.
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08-04-2016, 17:18
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#27
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Principiante
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 19
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Socievoli si nasce perché é natura dell'uomo voler comunicare con qualcuno, purtroppo per tante ragioni si diventa asociali, ma questo non vuol dire che non si possa nuovamente invertire la tendenza. Inoltre abbiamo molti modi di comunicare, anche scegliere la modalità può influire su questo.
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08-04-2016, 17:44
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#28
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 483
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Io prima ero sicuramente più socievole di ora, quindi posso dire che sono nato socievole. Sono diventato asociale più o meno dalla fine del liceo.
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08-04-2016, 20:08
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#29
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way
Mi vengono in mente alcuni piccoli episodi dell'infanzia, alcune situazioni legate alla famiglia, all'educazione, che presi di per sé sembrano banalità ma inseriti in un contesto quotidiano di atteggiamenti e input di un certo tipo finiscono per rendere un bambino potenzialmente introverso, timidio o comunque a sviluppare tendenze in questo senso.
Penso a mio padre che tornava spesso incazzato da lavoro e nel week end aveva bisogno di ricaricare le pile stando in casa, raramente si andava fuori o si frequentava gente diversa dal solito e non mi era nemmeno permesso di invitare altri bambini a casa.
Ricordo poi le raccomandazioni continue di mia madre, che insisteva molto sull'essere educato in casa degli altri, sul non chiedere cose o approfittare dell'ospitalità, al punto da farmi sentire così responsabilizzato che ogni volta che mi offrivano qualcosa la risposta era sempre "no grazie".
Un'altra cosa che mi faceva soffrire da bambino è vedere gli altri genitori organizzare sempre attività per i figli, portarli nei posti, invitare gli amichetti, tutte cose che raramente facevano i miei.
Questi esempi per dire quanto possano essere decisivi nel formare una personalità introversa tanti piccoli episodi di vita, l'educazione e gli stimoli o meglio i non stimoli dati dai genitori ai propri figli.
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Curiosamente io sono cresciuto un ambiente opposto al tuo, senza per questo diventare socievole.
I miei genitori hanno tentato sempre e in tutti i modi, fin da piccolo, di "istigarmi" alla socialità. Ad es. pur non credenti mi portavano a messa perché il paese in cui si viveva era molto cattolico, e gli altri bambini lì si trovavano. Quando io gliene chiedevo ragione, mi dicevano: "Così non ti senti diverso dagli altri bambini".
Quando venivano ospiti in casa e io avrei voluto correre a chiudermi in camera mia (dove del resto già passavo quasi tutta la giornata!) mi obbligavano a restare "in compagnia degli ospiti".
D'Estate si era obbligata ad andare al campeggio organizzato dal prete del paese.
E avanti così.
Eppure tutta questa "educazione alla socialità" non ha sortito alcun effetto: la mia avversione per i rapporti sociali s'è mantenuta tale e quale, anzi, per reazione s'è mutata quasi in disprezzo.
Ho sempre vissuto questo tipo di educazione da parte dei miei genitori come una sorta di prevaricazione che ha sicuramente incancrenito il mio odio verso le altre persone.
Io avrei voluto essere lasciato in pace e da solo, o almeno potermi scegliere quei pochissimi coetanei con cui mi trovavo bene, ma i miei questo non l'hanno mai né capito né accettato...
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08-04-2016, 20:11
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da Sharim
d'altronde siamo uomini, e quindi "animali sociali".
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Sarei dovuto nascere orso
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08-04-2016, 20:26
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#31
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Principiante
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 73
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Sarei dovuto nascere orso
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io gatto! Nessuno si sarebbe curato della mia indipendenza sociale e soprattutto del mio carattere! Tutto a modo mio, libera da ogni convenzione!
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08-04-2016, 20:56
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#32
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 148
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Da informazioni che ho letto su internet ecc... la fobia sociale dipende un po dalla genetica (se hai familiari o parenti con questa fobia è probabile che si sia predisposti a svilupparla) e un po anche da come ti crescono i genitori, se non ti insegnano ad avere autostima e ti danno un educazione troppo rigida. Dipende... se uno non è socievole e gli sta anche bene così e non se ne fa un problema di certo non cambierà mai il suo modo di essere ma se non avere socialità ad una persona pesa e diventa un problema potrebbe, forse migliorerebbe oppure risolverebbe il problema del tutto o per niente... questo dipende da persona a persona credo.
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08-04-2016, 21:43
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#33
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Intermedio
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 122
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Socievoli non si nasce ma lo si diventa crescendo in un ambiente intriso di sicurezza e con tutte le carte in regola per cosi' dire. C'e' sicuramente una componente dovuta alla propria indole, ma bene o male il socializzare e' quasi obbligato e chi non ci riesce bene come me ad esempio non sempre lo fa per sua propria volonta'. La rampa di lancio e' avere sempre qualcosa di cui parlare, ed io in questo sono una frana....
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09-04-2016, 16:16
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#34
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Principiante
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 73
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Quote:
Originariamente inviata da Baley
Socievoli non si nasce ma lo si diventa crescendo in un ambiente intriso di sicurezza e con tutte le carte in regola per cosi' dire. C'e' sicuramente una componente dovuta alla propria indole, ma bene o male il socializzare e' quasi obbligato e chi non ci riesce bene come me ad esempio non sempre lo fa per sua propria volonta'. La rampa di lancio e' avere sempre qualcosa di cui parlare, ed io in questo sono una frana....
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Concordo, soprattutto per quanto riguarda l'argomento di cui parlare... Ne sono spesso al verde... E se ce l'ho, spesso non lo so sviluppare come dovrei...
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09-04-2016, 17:16
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#35
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 672
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Quote:
Originariamente inviata da Sharim
(d'altronde siamo uomini, e quindi "animali sociali").
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gli psicologi dicono questo, ma non e' cosi
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13-05-2016, 00:15
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#36
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Principiante
Qui dal: May 2016
Messaggi: 16
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Ho studiato un po' di sociologia e sulla base di ciò credo che fondamentalmente l'uomo possa definirsi un essere sociale. Pensare di vivere completamente esclusi dalla vita sociale credo sia difficile o comunque prerogativa di pochi...Mi sembra di capire che qui molte persone (me in primis) sentono un'attrazione per la vita sociale ma poi incontrano ostacoli che sono prima di tutto interiori. Non escludo poi che una persona possa volutamente e serenamente scegliere di vivere una condizione di "asocialità parziale" ovvero riducendo al minimo i contatti con le persone che gli stanno attorno...
Tutto ciò per giungere alla conclusione che secondo me esiste una socievolezza di base che poi per diversi motivi non si possa (o si voglia) dispiegare, ciò che poi conta è come una persona vive questa condizione.
Poi vabbè...se la società di oggi fa piuttosto schifetto e tanta gente è meglio evitarla che relazionarsi ad essa è un altro discorso ancora...
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