paccello

Cioè? "Simpatici...col ca**o"?

Maweeney

Paccello,
No, era per dire che ce n'era uno solo che mi è sembrato simpatico.

Moonwatcher

Ai tempi dell'università NON VOLEVO socializzare.

paccello

Al post di Viridian aggiungerei un altro "esemplare da università", che ho incontrato più volte nelle anticamere di un esame: la persona che si presenta all'esame come fosse appena caduta da un pero e ti chiede, relativamente ai testi previsti e riportati sulla guida, "Ah ma c'era anche questo da studiare?E poi questo, quest'altro... Ah non lo sapevo, io lavoro". Mai capito cosa c'entrasse il lavoro con il saper leggere.

Satana

Che ricordi orribili l'università. Almeno metà dei ragazzi erano li solo perchè non volevano lavorare, poi c'erano quelli che se la tiravano pensando d'essere qualcuno perchè studiavano, a me onestamente l'università sembrava un prolungamento della scuola superiore (con tutti i suoi lati negativi). E come non ricordare i professori che infierivano sugli studenti. E poi io non riuscivo a studiare con profitto perchè depresso cronico e la mia capacità di concentrazione era ridotta, bruttissimi ricordi.

c'è da dire però che riuscii a socializzare con UN (u-n-o, sui trecento presenti) ragazzo.

Novak

Be, quantomeno rispetto alle superiori cè da dire che se sbagli un esame non ti viene pregiudicato un anno di lavoro. Poi se uno non vuole frequentare è libero di starsene a casa, quando mai avete avuto questa possibilità di evitare i possibili crudeli compagni di classe al liceo? Al giorno d'oggi è facile, grazie a internet: i professori scrivono il programma d'esame sulla loro pagina, inviano dispense, materiale riassuntivo da cui studiare se uno non ha voglia/tempo di sorbirsi un intero libro da 500 pag, ecc. ecc.
Non è che sia totalmente il male, ha anche i suoi lati positivi, non ultimo il fatto di posticipare il lavoro e quindi la fine di buona parte dello svago di qualche anno, inoltre gli anni di università possono essere riscattati per togliere il loro corrispettivo da quelli che mancano alla pensione (anche se ciò presuppone una non indifferente quantità di soldini da parte).

Satana

Condividio quello che hai scritto, io con la mia frase intendevo come mentalità. Poi io all'epoca ero un po' fobic quindi magari avrò vissuto la cosa in maniera distorta.

missim

Non l'ho letto io, o lo avete dimenticato?

all'università è impossibile socializzare con il solito individuo* che...

individuo*: "professore che bella la sua materia, poi il suo modo di spiegare lo adoro "
individuo*: "professore, dia qualcosa a me, tra libri, borsa e robe varie, lei ha le mani impegnate, le porto la borsa"
individuo*: "eh..magari fossero tutti bravi e preparati come lei"






*conosciuto con il nome di leccaculo

MCLovin

In due anni di università avrò parlato si e no con 2-3 persone...chiacchiere di circostanza piu che altro (saluti, esami, lezioni, ecc)...con nessuno ovviamente si è instaurata un'amicizia, ma più per colpa mia ero ancora parecchio fobico e detestavo socializzare, diventava tutto piuttosto pesante e decisi di mollare anche per quello.

Moonwatcher

D'accordo, però non mi riferivo ai risultati concreti ottenuti in termini di vita sociale (che poi si sa che in fondo in fondo non la vogliamo ), ma ai rimpianti per non aver tentato nulla. Se non ne hai tutto di guadagnato secondo me.

eVito Corleone

Anch'io qualche piccolo rimpianto ce l'ho per non aver mai provato a socializzare, però allo stesso tempo penso che se avessi socializzato mi sarei distratto dagli studi ed ora probabilmente sarei più indietro, quindi direi che è stato meglio così.