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Vecchio 19-05-2009, 20:56   #61
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L'avatar di Milo
 

Rotella del mouse RIP
Vecchio 19-05-2009, 21:51   #62
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L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da Viridian Visualizza il messaggio
E' stato divertente però.
soprattutto per calimero
Vecchio 19-05-2009, 22:23   #63
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L'avatar di illuminare_il_buio
 

Ho ritrovato la fede in Dio dall'estate scorsa. Non mi considero cattolica perchè molte cose del cattolicesimo sono culti pagani come quello della madonna e dei santi e del papa.
Ho un rapporto personale con Dio, l'unico intermediario è la Bibbia che sto sdudiando.
Il mio disagio lo vedo come una oppressione da parte di demoni e anche una punizione per la mia disobbedienza a Dio.
Anzi colgo l'occasione per sapere se qualcun'altro sta combattendo i propri problemi dal lato spirituale come cristiano. Mi piacerebbe scambiare le proprie esperienze. Pregare assieme.
Vecchio 19-05-2009, 22:39   #64
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L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da illuminare_il_buio Visualizza il messaggio
Ho ritrovato la fede in Dio dall'estate scorsa. Non mi considero cattolica perchè molte cose del cattolicesimo sono culti pagani come quello della madonna e dei santi e del papa.
Ho un rapporto personale con Dio, l'unico intermediario è la Bibbia che sto sdudiando.
Il mio disagio lo vedo come una oppressione da parte di demoni e anche una punizione per la mia disobbedienza a Dio.
Anzi colgo l'occasione per sapere se qualcun'altro sta combattendo i propri problemi dal lato spirituale come cristiano. Mi piacerebbe scambiare le proprie esperienze. Pregare assieme.
Posso chiederti, secondo te, qual è lo scopo dei demoni, e qual è lo scopo di Dio, e perchè è così grave disubbidirgli?
Vecchio 19-05-2009, 23:09   #65
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L'avatar di calinero
 

perchè se no si vendicano
Vecchio 19-05-2009, 23:10   #66
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L'avatar di illuminare_il_buio
 

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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Posso chiederti, secondo te, qual è lo scopo dei demoni, e qual è lo scopo di Dio, e perchè è così grave disubbidirgli?
Lo scopo di Dio è separare i grano dalle erbacce in modo che quelli che credono in lui (i suoi figli, la vera chiesa) possano rinascere ad una nuova vita quando il mondo terreno verrà distrutto.
E' uno scopo di grande amore verso l'uomo per permettere a chi crede in lui e lo ama, di essergli accanto per l'eternità in un mondo puro dove nn esiste sofferenza o ingiustizia.
E' grave disubbidirgli xché lui ci ama e cercherà di attirare la nostra attenzione sui nostri errori facendo fallire ciò che facciamo (le maledizioni). Più siamo amati tanto più ci maledirà per riportarci alla salvezza della nostra anima.
Dio è onnipotente i demoni sono sotto la sua autorità così come satana. I demoni sono solo spiriti per cui il loro scopo è impossessarsi dei corpi e opprimere gli uomini (fobie, allucinazioni, depressione ecc...)
Vecchio 20-05-2009, 02:36   #67
Avanzato
L'avatar di Shenlong
 

sono ateo debole o teorico.......son convinto che tutte le religioni attualmente esistenti siano frutto umano....strumenti di controllo sociale...un tempo erano Zeus,Odino e Ra ora sono Dio,Visnù e amici vari......senza offesa credo sinceramente che la gente che crede in Gesù figlio di Dio e Maometto come impostore è essenzialmente la stessa gente che se fosse nata un pò più ad est pregherebbe tutti i giorni verso La Mecca o si rivolgerebbe al Dio del fuoco se nata in qualche sperduta tribù del Congo...per non parlare dei danni causati dalle religioni nel corso della storia e ancora oggi un pò ovunque sopratutto in italia a causa dell'influenza di quel staterello dalla bandiera biancogialla

non ho motivo per credere in nessuna religione senza prova.......così come non ho motivo di credere in Dio in quanto anche se esistesse veramente una figura "superiore" trovo decisamente improbabile sia il dio delle religioni monoteistiche che ti osserva dalle nuvole e ti punirà/ricompenserà in base alle tue azioni.... ma al massimo sarà un "qualcosa" completamente inconcepibile per i nostri schemi mentali! ma che alla fin della fiera con tutte probabilità non ha influenza pratica sulla vita dell'uomo

edit : per "influenza pratica" intendo cose tipo imporre un codice morale o etico

Ultima modifica di Shenlong; 20-05-2009 a 03:16.
Vecchio 20-05-2009, 03:08   #68
Avanzato
L'avatar di Shenlong
 

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Originariamente inviata da illuminare_il_buio Visualizza il messaggio
Dio è onnipotente i demoni sono sotto la sua autorità così come satana. I demoni sono solo spiriti per cui il loro scopo è impossessarsi dei corpi e opprimere gli uomini (fobie, allucinazioni, depressione ecc...)
quindi per superare la fobia sociale meglio l'esorcista del psicologo/psicanalista/psicoterapeuta?
Vecchio 20-05-2009, 10:46   #69
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da Shenlong Visualizza il messaggio
anche se esistesse veramente una figura "superiore" trovo decisamente improbabile sia il dio delle religioni monoteistiche che ti osserva dalle nuvole e ti punirà/ricompenserà in base alle tue azioni.... ma al massimo sarà un "qualcosa" completamente inconcepibile per i nostri schemi mentali!
Ma allora il fatto che nella mente umana, quando non è distratta da occupazioni quotidiane (e a volte anche durante), si generi la domanda "perchè sono qui", secondo te, rappresenta un errore di sistema, per cui la soluzione è o disattivare la domanda, o attendere la morte per avere la risposta, aspettandosi anche la possibilità di non averla mai?
Con questo non sto alludendo al fatto che le religioni abbiano la risposta.
Vecchio 20-05-2009, 11:35   #70
Intermedio
L'avatar di napapijri
 

Io sono credente ed è un percorso che ho intrapreso con consapevolezza in anni recenti. E' un tema molto difficile, mi limito a riportare il mio pensiero.
Partendo da un approccio molto razionale si può constatare che tutto l'ordine e la complessità di ciò che circonda, intelleggibile quasi sempre attraverso schemi matematici, rinvia ad una mente razionale superiore o quanto meno pone seri dubbi circa l'esistenza di una mente razionale superiore. Partendo da un approccio più intimistico ed esistenziale, giungo allo stesso risultato. Ho necessità di trovare un senso ed avverto la mia situazione di limitatezza, pensare di porre al centro me stesso o l'uomo e considerarlo l'alfa e l'omega di ogni cosa mi fa avvertire l'inconcludenza e l'insostenibilità dell'assunto di partenza. Avverto che siamo essere imperfetti, fallibili, incapaci, per natura, di cogliere alcuni concetti, solo vagamente intuibili, ma non di comprenderli fino in fondo. Detto ciò, in termini assai stringati e da pizza e fichi, si pone il problema successivo di inquadrare questo concetto di mente razionale, trascendente, superiore, onnipontente, in una visione logica armoniosa. Ritengo che esista un Dio, quale Dio, che rapporto ha con noi ? Qui subentra la visione religiosa nel senso proprio del termine. Il fatto di essere nata in occidente ed in un Paese fortemente impregnato di cultura cristiano/cattolica ha profondamente segnato il mio percorso di ricerca individuale, inutile negarlo. E' anche per questo che il Dio in cui credo è il Dio Cristiano del vangelo, ma non è solo per questo. La religione Cristiana esprime un messaggio che, emotivamente prima ancora che razionalmente, trovo incredibilmente affascinante: è un Dio che si fa Uomo, che ama, che soffre che esprime un pensiero rivoluzionario che attua attraverso una serie di paradossi incredibili, follia pura, meravigliosa. I discorsi sulla chiesa, intesa come clero e dunque gerarchia di uomini che esercita un enorme potere, non sempre apprezzabile nel suo agire, non sempre all'altezza del messaggio di cui è testimone, molto spesso contaminata dai vizi e dalla corruzione, dall'opportunismo e dall'orgasmo del potere, non inficiano le affermazioni precedenti. Il messaggio, io credo, rimane valido, al di là degli uomini che lo interpretano e se fanno testimoni; sono solo rappresentanti del genere cui tutti apparteniamo e come tali sono altrettanto fallibili, imperfetti, incompleti ecc. Del resto io credo nell'uomo, e ciò ad onta del fatto che i singoli esseri umani che ho incontrato nel mio cammino mi hanno spesso deluso o addirittura hanno suscita in me sentimenti negativi di disistima, se non di disgusto.

Ultima modifica di napapijri; 20-05-2009 a 11:38.
Vecchio 20-05-2009, 12:14   #71
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L'avatar di illuminare_il_buio
 

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Originariamente inviata da Shenlong Visualizza il messaggio
quindi per superare la fobia sociale meglio l'esorcista del psicologo/psicanalista/psicoterapeuta?

Molte persone guariscono da infermità mentale di ogni tipo fobia sociale schizofrenia...qualsiasi patologia. La psichiatria nn conosce la causa delle malattie che cura con i farmaci, tiene solo sotto controllo il sintomo. Questo xché la vera causa è spirituale e se nn curi la causa magari avrai una riduzione temporanea dei sintomi ma nn riuscirai mai a guarire, a liberarti da ciò che ti affligge nello spirito.
Vecchio 20-05-2009, 12:16   #72
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L'avatar di Who_by_fire
 

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Originariamente inviata da illuminare_il_buio Visualizza il messaggio
Il mio disagio lo vedo come una oppressione da parte di demoni e anche una punizione per la mia disobbedienza a Dio.
Anzi colgo l'occasione per sapere se qualcun'altro sta combattendo i propri problemi dal lato spirituale come cristiano. Mi piacerebbe scambiare le proprie esperienze. Pregare assieme.


Mi fai un po' paura..
Vecchio 20-05-2009, 12:21   #73
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da napapijri Visualizza il messaggio
La religione Cristiana esprime un messaggio che, emotivamente prima ancora che razionalmente, trovo incredibilmente affascinante: è un Dio che si fa Uomo, che ama, che soffre che esprime un pensiero rivoluzionario che attua attraverso una serie di paradossi incredibili, follia pura, meravigliosa. I discorsi sulla chiesa, intesa come clero e dunque gerarchia di uomini che esercita un enorme potere, non sempre apprezzabile nel suo agire, non sempre all'altezza del messaggio di cui è testimone, molto spesso contaminata dai vizi e dalla corruzione, dall'opportunismo e dall'orgasmo del potere, non inficiano le affermazioni precedenti. Il messaggio, io credo, rimane valido, al di là degli uomini che lo interpretano e se fanno testimoni; sono solo rappresentanti del genere cui tutti apparteniamo e come tali sono altrettanto fallibili, imperfetti, incompleti ecc. Del resto io credo nell'uomo, e ciò ad onta del fatto che i singoli esseri umani che ho incontrato nel mio cammino mi hanno spesso deluso o addirittura hanno suscita in me sentimenti negativi di disistima, se non di disgusto.
C'è un motivo particolare per cui la teologia cristiana non mi soddisfa.
La creazione di Dio deve essere tale da lasciare soddisfatte tutte le sue creature. Cioè, dare la propria fiducia a Dio non deve implicare alcun compromesso, alcuna rinuncia a un principio di giustizia.
L'appoggio a Dio deve venire da una constatazione di una giustizia operante nel creato, e questa deve essere la conclusione di un'analisi a posteriori, non a priori.
Il Dio cristiano, però, non sostiene l'esame della giustizia a posteriori, perchè basta pensare che certe persone coltivano desideri che non possono soddisfare e, allo stesso tempo, altre persone, con gli stessi desideri, li possono soddisfare. Così, anche se Dio mi dicesse "se segui me avrai la vita eterna", io dovrei comunque rinunciare alla questione di principio che, a parità di dignità morale, alcuni possano avere certe soddisfazioni e altri no. Perciò, anche se Dio mi desse la vita eterna, la sua offerta non compenserebbe l'ingiustizia del sistema che ha permesso.
Invece un Dio che mi dicesse che il sistema ammette la possibilità della reincarnazione soddisferebbe l'esame della giustizia, perchè permetterebbe alle creature di avere le stesse possibilità di esperienza, nel bene e nel male.
Il fatto che la chiesa non senta la necessità di questo genere di giustizia, implica che la chiesa non ritiene importante la giustizia.
Vecchio 20-05-2009, 16:49   #74
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L'avatar di napapijri
 

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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
C'è un motivo particolare per cui la teologia cristiana non mi soddisfa.
La creazione di Dio deve essere tale da lasciare soddisfatte tutte le sue creature. Cioè, dare la propria fiducia a Dio non deve implicare alcun compromesso, alcuna rinuncia a un principio di giustizia.
L'appoggio a Dio deve venire da una constatazione di una giustizia operante nel creato, e questa deve essere la conclusione di un'analisi a posteriori, non a priori.
Il Dio cristiano, però, non sostiene l'esame della giustizia a posteriori, perchè basta pensare che certe persone coltivano desideri che non possono soddisfare e, allo stesso tempo, altre persone, con gli stessi desideri, li possono soddisfare. Così, anche se Dio mi dicesse "se segui me avrai la vita eterna", io dovrei comunque rinunciare alla questione di principio che, a parità di dignità morale, alcuni possano avere certe soddisfazioni e altri no. Perciò, anche se Dio mi desse la vita eterna, la sua offerta non compenserebbe l'ingiustizia del sistema che ha permesso.
Invece un Dio che mi dicesse che il sistema ammette la possibilità della reincarnazione soddisferebbe l'esame della giustizia, perchè permetterebbe alle creature di avere le stesse possibilità di esperienza, nel bene e nel male.
Il fatto che la chiesa non senta la necessità di questo genere di giustizia, implica che la chiesa non ritiene importante la giustizia.

Questo è invece un altro punto della religione cristiana che mi soddisfa. L'assoluta indipendeza e responsabilità dell'individuo. Una volta nato vieni lanciato in una dimensione che obbedisce alla logica umana, alla volontà ed alla libera scelta del singolo. Sei tu che scegli quali desideri perseguire e come realizzarli, quali azioni compiere ed a quali fini. Il problema nasce dal fatto che miliardi di individui si confrontano con le stesse dinamiche e le stesse pulsioni contrastanti e talvolta distruttive. Inoltre esiste il caso, la probabilità di verificazione di determinati eventi che condizionano le scelte, i desideri, le possibilità concrete. Il caso, io credo, non è in contrasto con la provvidenza e con la concenzione di un disegno superiore. Nonostante siano statisticamente milioni gli elementi che condizionano l'esistenza, in negativo o in positivo di ciascuno ( e mi riferisco anche alle condizioni di partenza: nascere in un emisfero piuttosto che in un altro, sano piuttosto che malato, in un paese povero e in guerra piuttosto che in pace ed opulento , miserabile piuttosto che ultrapossidente) su ogni esperienza si imprime la volontà, la consapevolezza libera della scelta. Sul caos si staglia la razionalità. Dalla libertà discende la responsabilità di essere unico ed irripetibile. Non è tanto importante, secondo me, quali e quante esperienze ciascun individuo ha la possibilità di vivere, nè il fatto che esse non siano uguali per tutti, ma la risposta consapevole che si dà a ciascuna di esse, perchè è quella che imprime un corso alle cose in una catena infinita di possibilità. La giustizia è nell'attuazione di scelte consapevoli e moralmente corrette ai milioni di stimoli che ci bersagliano. Il fatto poi che nel complesso il mondo terreno venga percepito e di fatto sia, in molti casi, disgustosamente ingiusto e diseguale deriva da milioni di miliardi di risposte più o meno consapevolmente sbagliate, in senso morale, date da milioni di individui e stratificate in milioni di anni. Ciò conduce ed ha condotto alla creazione di interi sistemi di ingiustizia, difficilmente modificabili dal singolo, ma di cui il singolo stesso è allo stesso tempo vittima ed artefice insieme con miliardi di suoi simili. L'ingiustizia è una creazione tutta umana, all'uomo la resposabilità di avervi dato vita e di subirne le conseguenze.All'uomo il compito di cercare di arginarla e per quanto possibile ed a volte non lo è, di eliminarne gli effetti devastanti. In ciò la sua libertà, in ciò la sua dannazione, ma anche la sua grandezza quella cioè di poter scegliere di sprofondare fino agli inferi compiendo empietà di ogni genere, ma anche di elevarsi fino al cielo. Qualunque sia la scelta che si realizza, a prescidere dal fatto che a dover scegliere sia l'ultimo dei barboni o un capo di stato di una grande potenza, le conseguenze positive o negative, ricadranno su un'infinità di altri esseri umani, ovviamente in proporzione diversa in relazione al ruolo sociale che si interpreta. La speranza di una Giustizia, in un ordine superiore ed ultraterreno, è a questo punto indispensabile e vale compensare ciò che in questa realtà non è pienamente attuabile a causa del fatto che non siamo soli, ma inseriti in un contesto sociale che ha già un imprinting difficilmente modificabile, in tal senso siamo vittime. Quanto poi alle singole disgrazie che possono riguardare ognuno di noi e che molto spesso vengono percepite come ingiuste, ecco lì penso che riemerga il caso, la fatalità, necessariamente legata alla dimensione fisica degli eventi. Il Diegno Divino che ciascuno è chiamato a seguire si attua, secondo me, non attraverso gli eventi accidentali e negativi che, per caso si abbattono su di noi e di cui Dio non è responsabile, ma attraverso la risposta, la reazione, la metabolizzazione razionale ed emotiva che ne segue. Nel processo di gestazione delle nostre risposte agli eventi, il Dio Cristiano, diviene Provvidenza e Conforto, Ispirazione e Speranza che salva.
Vecchio 20-05-2009, 17:43   #75
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L'avatar di Shenlong
 

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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Ma allora il fatto che nella mente umana, quando non è distratta da occupazioni quotidiane (e a volte anche durante), si generi la domanda "perchè sono qui", secondo te, rappresenta un errore di sistema, per cui la soluzione è o disattivare la domanda, o attendere la morte per avere la risposta, aspettandosi anche la possibilità di non averla mai?
Innanzitutto metto le mani avanti dicendo che dal mio pov determinista e riduzionista(secondo me l'uomo è solo una macchina di una complessità ultra-enorme che risponde a leggi causa-effetto) che secondo me la morte non darà nessuna risposta....torneremo ad essere quello che eravamo prima di essere concepiti...ossia il nulla



la questione "perchè son qui" è semplicemente umana curiosità IMHO

la stessa curiosità che magari può portare un'orfano a cercare la sua vera famiglia...la curiosità umana è anche uno dei motivi del nostro progresso tecnologico quindi geneticamente vantaggiosa (lascio stare come nel corso della storia questa umana curiosità sia stata poi sfruttata per motivi di potere,controllo sociale,economici,nazionalisti)


ricordo che prima della teoria dell'evoluzione di darwin,che ha solo 150 anni, non esisteva una vera teoria atea/agnostica che spiegava in modo plausibile e coerente con sè stessa la presenza dell'uomo sulla terra...per non parlare di molti fenomeni come quelli atmosferici....più facile pensare che il fulmine sia un moto di un Dio incazzato che "una scarica elettrica di grandi dimensioni che avviene nell'atmosfera, e che si instaura fra due corpi con una grande differenza di potenziale elettrico" ...il metodo scientifico è veramente un bambino rispetto alle religioni


aggiungo anche che IMHO nel caso specifico delle religioni VERAMENTE POCA gente secondo me si è posta REALMENTE la domanda da dove veniamo....relativamente pochissima gente ha fatto un vero percorso spiriturale....la stragrande maggioranza delle persone magari è solo convinta di averlo condotto o la religione sia frutto di una sua libera scelta !! in realtà terra-terra si accontenta della risposta preconfezionata più socialmente accettata come può essere,esempio,l'essere musulmano nei paesi arabi o cristiano in Italia!

Detto questo ognuno può arrivare alla conclusione che più gli pare....la mia conclusione è che:

-non so se esiste un Dio...io da ateo debole tendo a non crederci
-anche se esistesse non posso sapere se è un Dio personale o un "qualcosa" di trascedentale che si è limitato a creare l'universo
-anche se ci fosse un Dio personale(caso remotissimo) non posso saperne le intenzioni e i progetti...e ,fondamentale,non posso sapere se sia fonte di un codice morale o teleologico!

insomma qualsiasi comportamento basato sulla "fede" piuttosto che sulla pura e semplice "ragione" è sbagliato
Vecchio 20-05-2009, 19:27   #76
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L'avatar di calinero
 

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Originariamente inviata da mezzelf Visualizza il messaggio
dio non si fa vedere perchè è tremendamente fobico ed evitante
god is a vf?
Vecchio 20-05-2009, 20:04   #77
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da napapijri Visualizza il messaggio
Questo è invece un altro punto della religione cristiana che mi soddisfa. L'assoluta indipendeza e responsabilità dell'individuo. Una volta nato vieni lanciato in una dimensione che obbedisce alla logica umana, alla volontà ed alla libera scelta del singolo. Sei tu che scegli quali desideri perseguire e come realizzarli, quali azioni compiere ed a quali fini. Il problema nasce dal fatto che miliardi di individui si confrontano con le stesse dinamiche e le stesse pulsioni contrastanti e talvolta distruttive. Inoltre esiste il caso, la probabilità di verificazione di determinati eventi che condizionano le scelte, i desideri, le possibilità concrete. Il caso, io credo, non è in contrasto con la provvidenza e con la concenzione di un disegno superiore. Nonostante siano statisticamente milioni gli elementi che condizionano l'esistenza, in negativo o in positivo di ciascuno ( e mi riferisco anche alle condizioni di partenza: nascere in un emisfero piuttosto che in un altro, sano piuttosto che malato, in un paese povero e in guerra piuttosto che in pace ed opulento , miserabile piuttosto che ultrapossidente) su ogni esperienza si imprime la volontà, la consapevolezza libera della scelta. Sul caos si staglia la razionalità. Dalla libertà discende la responsabilità di essere unico ed irripetibile. Non è tanto importante, secondo me, quali e quante esperienze ciascun individuo ha la possibilità di vivere, nè il fatto che esse non siano uguali per tutti, ma la risposta consapevole che si dà a ciascuna di esse, perchè è quella che imprime un corso alle cose in una catena infinita di possibilità. La giustizia è nell'attuazione di scelte consapevoli e moralmente corrette ai milioni di stimoli che ci bersagliano. Il fatto poi che nel complesso il mondo terreno venga percepito e di fatto sia, in molti casi, disgustosamente ingiusto e diseguale deriva da milioni di miliardi di risposte più o meno consapevolmente sbagliate, in senso morale, date da milioni di individui e stratificate in milioni di anni. Ciò conduce ed ha condotto alla creazione di interi sistemi di ingiustizia, difficilmente modificabili dal singolo, ma di cui il singolo stesso è allo stesso tempo vittima ed artefice insieme con miliardi di suoi simili. L'ingiustizia è una creazione tutta umana, all'uomo la resposabilità di avervi dato vita e di subirne le conseguenze.All'uomo il compito di cercare di arginarla e per quanto possibile ed a volte non lo è, di eliminarne gli effetti devastanti. In ciò la sua libertà, in ciò la sua dannazione, ma anche la sua grandezza quella cioè di poter scegliere di sprofondare fino agli inferi compiendo empietà di ogni genere, ma anche di elevarsi fino al cielo. Qualunque sia la scelta che si realizza, a prescidere dal fatto che a dover scegliere sia l'ultimo dei barboni o un capo di stato di una grande potenza, le conseguenze positive o negative, ricadranno su un'infinità di altri esseri umani, ovviamente in proporzione diversa in relazione al ruolo sociale che si interpreta. La speranza di una Giustizia, in un ordine superiore ed ultraterreno, è a questo punto indispensabile e vale compensare ciò che in questa realtà non è pienamente attuabile a causa del fatto che non siamo soli, ma inseriti in un contesto sociale che ha già un imprinting difficilmente modificabile, in tal senso siamo vittime. Quanto poi alle singole disgrazie che possono riguardare ognuno di noi e che molto spesso vengono percepite come ingiuste, ecco lì penso che riemerga il caso, la fatalità, necessariamente legata alla dimensione fisica degli eventi. Il Diegno Divino che ciascuno è chiamato a seguire si attua, secondo me, non attraverso gli eventi accidentali e negativi che, per caso si abbattono su di noi e di cui Dio non è responsabile, ma attraverso la risposta, la reazione, la metabolizzazione razionale ed emotiva che ne segue. Nel processo di gestazione delle nostre risposte agli eventi, il Dio Cristiano, diviene Provvidenza e Conforto, Ispirazione e Speranza che salva.
Se è possibile anche la minima ingiustizia, e Dio non ha fatto in modo che ogni ingiustizia sia compensabile a posteriori, io non ci sto. Preferisco mettermi dalla parte di Satana e stare contro Dio per l'eternità (se il Dio cristiano fosse quello vero). Tutti devono essere soddisfatti, altrimenti non è democratico.
Vecchio 20-05-2009, 20:06   #78
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da Shenlong Visualizza il messaggio
la questione "perchè son qui" è semplicemente umana curiosità IMHO
Chiamala pure curiosità, ma, per favore, non chiamarla semplice.
Vecchio 21-05-2009, 21:47   #79
Principiante
L'avatar di jaded
 

Avendo avuto delle questioni urgenti da sbrigare, leggo solo adesso, con piacere, le vostre risposte. Sarebbe difficile citarne la maggior parte, ma per quello che ho potuto constatare ho notato che c'è una forte tendenza ad accogliere una linea razionalista su quella spirituale, specie per ciò che concerne la vostra stessa condotta di vita. Ad ogni modo, ho avuto anche modo di notare che non sono l'unico a professarsi credente anticlericale (espressione in cui fortemente mi identifico). Proprio in questa settimana sono successe cose positive, che fino a mesi fa non speravo neanche lontanamente potessero accadere, eppure ho ritrovato la forza di credere in questi ultimi paio di mesi e si sono così verificati quei "segni" tanto attesi, adesso... in questa settimana. Non penso sia solo un caso che certe cose siano andate così.... continuerò a non pretendere niente, ma a solo a sperare e a rimettere la mia vita nelle "sue mani".
Vecchio 21-05-2009, 23:27   #80
Esperto
L'avatar di calinero
 

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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Chiamala pure curiosità, ma, per favore, non chiamarla semplice.
wow, sei stato bre!
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