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29-12-2016, 19:47
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#1
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 306
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Ultima modifica di Creeper; 20-11-2019 a 01:01.
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29-12-2016, 20:20
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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Io rientro nella 1. Avevo dei buoni rapporti a scuola, mai sofferto di bullismo, famiglia un po' protettiva ma non tale da impedirmi di uscire di casa chiudendomi a chiave in stanza. Semplicemente ero "terrorizzato" dal dover avere una vita sociale, me ne fregavo di uscire, di conoscere altra gente, di dover fare esperienze che a quell'età sarebbero normali. Idem all'uni; quando mi sono accorto delle macerie che avevo lasciato indietro era ormai troppo tardi. Alla fine penso sia una questione di carattere, sia che uno se ne renda conto o meno; pigrizia, svogliatezza, poca determinazione e il gioco è fatto. I rimpianti però a un certo punto si faranno sentire.
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29-12-2016, 20:29
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Il fatto che in gioventù si debba fare chissà cosa è enfatizzato,e quindi è normale avere rimpianti se poi il mondo ti sbatte in faccia che bisognava sballarsi, fare sesso a destra e manca, uscire tutte le sere eccetera.
Siamo geniali a procurarci rimpianti inutili.Molti secondo me avrebbero avuto un'adolescenza soddisfacente se non stessero a fare il confronto con quello che fanno e hanno fatto gli altri.
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29-12-2016, 20:42
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Io ho il rimpianto di essere andato troppo a rilento nelle cose quando avevo il vigore mentale e fisico, perché è vero che a 40 anni si è più lucidi in tante cose, ma i nervi sono anche meno saldi che a 25. Il fisico è ancora efficiente, ma non ha più quella forza esplosiva che aveva prima.
Qui in passato le ho dette spesso queste cose ma rimangono perlopiù inascoltate.. pazienza, a me cmq fa piacere poter consigliare ove possibile. Mi avrebbe fatto piacere che qualcuno, un amico più grande, un cugino, mi avessero spronato un pò su queste cose.. pazienza..per fortuna qualcosa..poco..ma ho fatto..ho avuto una vita decente fino ai 31 anni..poi è finita
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29-12-2016, 20:53
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Nel tempo e nello spazio.
Messaggi: 639
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Condivido quello scritto da claire.
Per muoversi verso una certa direzione, oltre a volerlo se ne deve avere la possibilità.
Il mio modo di vivere e vedere la vita anche quando ero più giovane, era molto distante da quello imposto dalla/per la massa.
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29-12-2016, 21:41
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,040
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Credo che non agiamo perché fin dall'infanzia non ci è stato insegnato ad agire e destreggiarsi nel mondo, e di conseguenza forse tutto questo ci fa paura facendoci fare ben poco per muoverci. Esternamente sicuramente questo può essere vista come pigrizia, ma secondo me non è cosi
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29-12-2016, 22:27
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#7
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da Pensieroso
Condivido quello scritto da claire.
Per muoversi verso una certa direzione, oltre a volerlo se ne deve avere la possibilità.
Il mio modo di vivere e vedere la vita anche quando ero più giovane, era molto distante da quello imposto dalla/per la massa.
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A sentire voi pare quasi sia possibile entrare in ospizio appena nati e imparare a camminare a 90 anni, che tanto fa stesso.
In ospizio se non parli, non cammini e non arrivi al biberon, temo ti chiudano in una bara. Ci saranno quelli che si lamentano di essere stati buttati in un cassonetto appena nati, perche' la famiglia non poteva permettersi di pagargli l' ospizio. Quindi per consolare chi si lamenta di essere finito nel cassonetto gli dite che tanto l'epilogo non cambia rispetto a chi e' andato in ospizio. Cio' dimostrando che il proprio passato non conta.
Bhe io la penso come syd_77.
L' edificio umano va costruito nell' ordine dato dalle risorse disponibili e senza sperecarle. Diversamente le conseguenze sono quelle che vediamo qui. Gente che si lamenta di essere sessualmente scartata perche' non ha trombato quando gli altri, di essere disoccupata a 30-40anni, che non potrà piu' fare questo e quest'altro perche' gli manca la pedana per saltare
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29-12-2016, 22:34
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da no-body
A sentire voi pare quasi sia possibile entrare in ospizio appena nati e imparare a camminare a 90 anni, che tanto fa stesso.
In ospizio se non parli, non cammini e non arrivi al biberon, temo ti chiudano in una bara. Ci saranno quelli che si lamentano di essere stati buttati in un cassonetto appena nati, perche' la famiglia non poteva permettersi di pagargli l' ospizio. Quindi per consolare chi si lamenta di essere finito nel cassonetto gli dite che tanto l'epilogo non cambia rispetto a chi e' andato in ospizio. Cio' dimostrando che il proprio passato non conta.
Bhe io la penso come syd_77.
L' edificio umano va costruito nell' ordine dato dalle risorse disponibili e senza sperecarle. Diversamente le conseguenze sono quelle che vediamo qui. Gente che si lamenta di essere sessualmente scartata perche' non ha trombato quando gli altri, di essere disoccupata a 30-40anni, che non potrà piu' fare questo e quest'altro perche' gli manca la pedana per saltare
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Una cosa non esclude l'altra.
Penso tuttavia che ogni persona sia un mondo a se e che guardare cosa hanno fatto i cosiddetti altri non porti altro che sofferenza inutile.
Io le cose che non ho fatto è stato perchè non potevo,o semplicemente perchè non ero pronta quando gli altri,che senso ha rimpiangere?Lo faccio periodicamente,ma riconosco che sia disfunzionale.
Non vedo perchè devi estremizzare con biberon e ospizi,che non c'entrano nulla.
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29-12-2016, 22:38
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: A 2 passi dalla provincia di Milano
Messaggi: 473
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Per forza di cose, penso che tutti rimpiangano qualcosa nella vita, io non faccio eccezione.
Quando penso che sono arrivato ai 30 nella solitudine più completa (per scelta, comunque), ciò che mi viene in mente è che avrei dovuto impegnarmi di più a trovarmi delle amicizie e fare altri tipi di scelte che mi avrebbero agevolato.
Purtroppo, tornare indietro non si può e siamo costretti ad accontentarci e, al massimo, darci degli stupidi per non aver pensato alle conseguenze di alcune azioni
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29-12-2016, 23:20
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
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E' inevitabile che col senno di poi si sarebbero evitati molti errori e si sarebbe fatto miglior uso della propria giovinezza.
A mio parere troppe persone qui sono cresciute da sole, o peggio con guide sbagliate ( dei propri coetanei o genitori)
Detto questo riguardandomi indietro mi sono reso conto che già da ragazzino avevo la percezione degli errori che stavo facendo ma continuavo a farli per paura e per incapacità di resistere alle pressioni altrui.
Tornando indietro in particolare sfrutterei meglio i miei punti di forza e non terrei conto delle critiche degli altri (ad esempio ho mollato per un po' lo studio perchè preso in giro per la secchionaggine: grave errore.
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Ultima modifica di milton erickson; 29-12-2016 a 23:29.
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29-12-2016, 23:25
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,237
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Ti dicono di "cogliere l'attimo", di fare esperienze e quando cerchi di fare qualcosa ti criticano anche.. in questo caso come la mettiamo? Perché io sono esattamente in questa situazione.
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29-12-2016, 23:27
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#12
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Principiante
Qui dal: Dec 2016
Messaggi: 28
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La mia vita è pienissima di rimpianti, soprattutto in fatto di donne. Se potessi tornare a 15 anni con la consapevolezza di adesso sarei dio in terra.
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29-12-2016, 23:29
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#13
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Principiante
Qui dal: Dec 2016
Messaggi: 28
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Ma credo sia cosi per tutti, bisognerebbe solo guardare il passato imparando dai propri errori cercando di non ripeterli, invece di starci male.
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29-12-2016, 23:39
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#14
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non vedo perchè devi estremizzare con biberon e ospizi,che non c'entrano nulla.
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L'esempio con l'ospizio serve a dire che vabbe' distinguersi dalla massa; ma esistono percorsi di vita assolutamente da scartare se il nostro scopo finale e' di arrivare alle stesse mete raggiunte dagli altri. A meno di non essere davvero speciali da portare gli altri a se.
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29-12-2016, 23:42
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da no-body
L'esempio con l'ospizio serve a dire che vabbe' distinguersi dalla massa; ma esistono percorsi di vita assolutamente da scartare se il nostro scopo finale e' di arrivare alle stesse mete raggiunte dagli altri. A meno di non essere davvero speciali da portare gli altri a se.
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Non è un granchè come scopo di vita raggiungere le mete degli altri.
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30-12-2016, 02:25
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#16
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Appartengo sicuramente alla seconda categoria.
Ho provato a darmi una svegliata ma sono stati tentativi falliti.
Pigrizia, procrastinazione, mancanza di determinazione e motivazione, delusioni. Dopotutto non c'è da meravigliarsi, vivo con dei genitori che sembrano aver già perso la voglia di vivere. E poi sempre solo, cavarsela da solo è brutto, nessuno ti dice cosa fare, che strada prendere,nessuno con cui condividere niente, così si perde la speranza. Vivo una vita triste e squallida, alternata a momenti di euforia.
Ma in realtà la colpa è mia e non ho scuse, sono stupido, non mi è mai mancato niente di fondamentale, anzi probabilmente se mi fosse mancato qualcosa di reale mi sarei svegliato prima e ora sarei molto più felice.
Vedo ragazzi della mia età che hanno già vissuto esperienze, rapporti, e io ho ancora queste catene inutili (parlando di esistenza piatta, un altro tuo thread se non sbaglio).
Sono giovane, però di questo passo...
Ci possono essere tanti motivi per cui facciamo questo.
Ci aspettiamo che la vita faccia tutto per noi, che le cose si sistemino da sole perché abbiamo sempre avuto tutto servito.
Oppure non siamo stati educati ad affrontare il mondo e di conseguenza abbiamo paura.
Siamo circondati da idee sbagliate riguardo alla vita.
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30-12-2016, 10:59
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Ho paura dei rimpianti e questo mi spinge ad estrovertirmi. Ma poi non rimpiango mai.
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30-12-2016, 11:06
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#18
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane
Ci possono essere tanti motivi per cui facciamo questo.
Ci aspettiamo che la vita faccia tutto per noi, che le cose si sistemino da sole perché abbiamo sempre avuto tutto servito.
Oppure non siamo stati educati ad affrontare il mondo e di conseguenza abbiamo paura.
Siamo circondati da idee sbagliate riguardo alla vita.
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Si,credo che specie per i più giovani sia così.
I genitori non hanno educato allo sforzo,all'impegno,all'attesa.
Un mio alunno ha ricevuto una PlayStation a una settimana da Natale,senza motivo.
I bambini hanno perso la facoltà di desiderare perchè hanno già tutto sottomano,se a scuola ci sono delle difficoltà il genitore si para davanti e spiana la strada. Si cresce così,poi il mondo là fuori sembra tanto difficile e ostile,e si batte in ritirata.Tanto in casa si ha comunque tutto.
Tranne il coraggio di vivere.
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30-12-2016, 11:50
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#19
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da Gp6991
...
È come se ci dicessero di uscire da un edificio che sta crollando e ce ne rimanessimo tranquilli seduti sul divano.
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In parte e' soggettivo. Alcuni hanno la pappa pronta che gli
basta e avanza; avere dell'altro significa anche perdere quello
che si aveva prima, prevalgono le forze conservative.
Altri sono spronati all'azione essendoci forzati
dall'ambiente in cui si trovano; nel senso che gli e' impedito di
stare fermi, se non peggiorando la propria situazione.
Altri ancora a prescindere da tutto attraversano deserti e mari
affamati di vita, convinti e certi che devono avere
cio' che non hanno. Cito due frasi spesso rivolte a me
che ricordo dei miei genitori:
"Tanto poi le paghi tutte" (mio padre)
"Chi vive sperando muore cantando" (mia madre)
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30-12-2016, 12:36
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Secondo me e proprio il cervello che in determinati periodi non funziona bene oppure cambia modo di prendere ordini in un modo sconosciuto e difficilissimo da tradurre con i mezzi a disposizione. Non so cosa dire ai giovanissimi che sono incapaci di autogestirsi.
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