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Originariamente inviata da Des
Mai come ora mi rendo conto di come la mia vita sia una continua riproduzione di schemi mentali/comportamentali molto antichi, appreso durante la prima infanzia. Mi sembra di vivere in loop, in un eterno ritorno in cui ri-vivo le stesse identiche situazioni vissute decenni fa: cambiano le persone, cambiano i modi, cambiano le circostanze ma il copione è sempre il medesimo.
Una volta uno psicologo mi disse che la "matrice" (usó questo termine) formatasi durante l'infanzia non potrà mai essere cambiata. E allora che senso ha tutto? Se il destino di una persona viene deciso nei primi anni, e quei anni sono stati terribili, per quale ragione continuare?
Francamente sto ragionando su come terminare, non vedo grosse prospettive davanti a me.
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Non concordo molto con quello che ti disse lo psicologo.
Vero è che l'infanzia è un periodo cruciale per la formazione del carattere e degli schemi, ma questo non vuol dire che questo non si possa modificare, se non del tutto almeno in parte. E questo avviene a mio modo di vedere soprattutto con l'esperienza. Tu parli di un copione medesimo in tante situazioni dove magari cambiano tutti gli altri fattori, io credo che se una cosa l'hai già in qualche modo vissuta sei un po' più preparato ad affrontarla. Non vuol dire che avrai tutto sotto controllo, ma forse, dico forse, saprai cosa sta per arrivare e per lo meno sarai preparato.