No, secondo me non è buonismo o sindrome di Pollyanna.
Per come la vedo io invece è speranza e voglia di vivere.
Anni fa, ad esempio, ho passato un periodo terribile.
Arrivavo a fine giornata stanchissima sia fisicamente che mentalmente.
Vivevo una situazione molto pesante e non potevo fare nulla per migliorarla.
Per andare avanti cercavo di aggrapparmi ad alcuni pensieri consolatori, se così vogliamo chiamarli.
Pensavo sempre che prima o poi le cose sarebbero migliorate.
Inoltre cercavo di trovare un aspetto positivo in quella realtà più grande di me, così da non sentirmi in guerra con il mondo.
Non volevo sentirmi sfortunata o altro, l'idea di piangermi addosso mi faceva incavolare tantissimo
.
Senza questa atteggiamento non so davvero cosa avrei fatto..