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Originariamente inviata da Texas
Di scappare ora no, diciamo che a volte mi rendo conto di camminare in modo esageratamente rapido e di essere teso, quasi in allerta, come se fossi in una situazione di pericolo.
Son cose che possono capitare in quanto il cervello funziona ancora in termini predatore/preda in determinati contesti.
Quando ci si accorge di camminare in maniera troppo rapida o di essere inutilmente tesi e nervosi a stimoli soprattutto sonori, si può ragionare sul fatto che non si è in una situazione di pericolo e ci si dovrebbe rilassare con facilità.
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Succede così anche a me,alle volte,uno stato di allerta che è percepibile come tensione a livello corporeo,una costante attivazione.
Su di me, tuttavia,la razionalizzazione non sempre sortisce effetti calmanti,in quanto l'emotività è così sbrigliata che sembra esserne inscalfibile.
Riscontro maggiori risultati se affianco alcune modalità di respirazione;
l'abitudine alla situazione,con il tempo, fa il resto.