|
|
30-07-2011, 16:09
|
#41
|
Intermedio
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 132
|
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Ma io sono meravigliato che gli altri studenti ci ridono su.
|
Eh ma è lo stesso meccanismo per cui in una classe se qualcuno cade poi tutti si girano per ridere di lui..
Sono sempre più nervoso per il mio futuro, non vedo vie d'uscita...
|
|
30-07-2011, 20:22
|
#42
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
|
Non mollare assolutamente per colpa di questo qui, ci deve essere un modo per risolvere..un organismo interno all'università a cui rivolgersi in caso ci siano questi problemi...o il rettore stesso. Un modo ci deve stare
|
|
03-09-2011, 22:33
|
#43
|
Banned
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Ancona, Italia
Messaggi: 442
|
Quote:
Originariamente inviata da Fantasmino
Ciao ragazzi,
come scritto nella presentazione, soffro di depressione e dismorfofobia; a volte riesco a vivere sereno, ma a volte sono un pugno di nervi e di lacrime: ultimamente soffro di stress e di ansia perché sono preoccupato per il mio futuro..Andiamo con ordine: subito dopo il liceo, a causa di tante delusioni e di innumerevoli episodi di bullismo, decisi di non iscrivermi all'università e di cercare un lavoro. Lavorai come magazziniere, come tuttofare in spiaggia, lavorai anche come facchino ai mercati generali (scaricavo le cassette di frutta dai camion) ed intanto, alla sera o nei periodi di disoccupazione (ho quasi sempre lavorato in nero) studiavo da autodidatta qualche linguaggio di programmazione. Oltre ai miei problemi, i miei in quel periodo navigavano in cattive acque e non volevo aggravare il bilancio famigliare, anche se studiare era sempre stata la mia passione, fin da piccolo. Dopo 7/8 anni di una vita fatta di lavori instabili e di agenzie interinali bugiarde iniziai a sentire il desiderio di intraprendere il cammino universitario, dato che avevo messo da parte qualche risparmio e la situazione economica della mia famiglia era tornata rosea; così a settembre dell' anno scorso, mi sono iscritto all' università. Era una sensazione strana, tornavo a studiare dopo tanto, e facevo una cosa che finalmente mi piaceva. Molti professori erano felici delle mie domande e delle mie osservazioni, ma uno purtroppo mi prese "di mira". Purtroppo l'insegnamento di questo professore è obbligatorio per il mio corso di laurea, ed ancora più disgraziatamente, eravamo solo una trentina a lezione. Ogni lezione per me è stata un dramma:dovevamo fare delle esercitazioni come "compito a casa", ed io ero l'unico a sforzarsi, a buttare via pomeriggi interi sul quaderno. Voi direte (ed anch'io lo pensavo) che il professore ne fosse contento, ed invece no: disprezzava i miei errori, alzava le spalle quando facevo bene ma lodava incessantemente i miei compagni anche quando suggeriva palesemente la soluzione agli esercizi che facevamo in classe. Una mattina ho avuto conferma che la mia non era una fissazione: il professore chiese se qualcuno avesse fatto gli esercizi a casa, e come al solito solo io avevo la mano alzata, ed allora il prof sbuffò e mi disse "è inutile che tu fai gli esercizi [da notare che il professore a me dava del tu, agli altri del lei], tanto a me non interessa niente di te, che sei troppo vecchio, a me interessano i tuoi compagni di 18/19 anni, tu l'università la fai per sport, magari per pesare ancora sui tuoi genitori; invece di fare lo sfaticato trovati un lavoro e lascia il posto ad un neodiplomato". Inutile dire che ero con le lacrime agli occhi, come lo sono ora a ricordare queste parole di fuoco: avevo voluto con tutto il cuore l'università, quando i miei coetanei andavano al mare o in vacanza io andavo a lavorare, per racimolare qualche soldo per il mio futuro.. Da quel giorno continuai con gli esercizi senza alzare la mano, ma il professore non era ancora contento, mi punzecchiava spesso dicendo che ero vecchio, chiedendomi se avessi trovato un lavoro, eccetra (i miei compagni intanto si facevano grasse risate alle mie spalle). Quest'anno ho dato tutti gli esami, tranne quello di questo professore perché mi ha bocciato due volte di fila, trovando sempre dei cavilli (l'ultima volta si è attaccato al fatto che, con il nervosismo, avevo sbagliato la pronuncia di un nome).
Da molti giorni sto pensando di ricominciare a lavorare, magari studiando nel tempo libero, ma purtroppo non ho trovato molta comprensione nemmeno nella mia ragazza, che si è arrabbiata molto e mi ha accusato di essere troppo rinunciatario nelle difficoltà.. Vorrei tanto andare avanti, laurearmi, eppure non faccio che chiedermi: e se avesse ragione quel professore? E se tutti alla fine pensassero che un "quasi-trentenne" è da pensione?
Scusate lo sfogo lungo...
|
Ciao fantasmino, allora la tua storia è semplicemente alluncinante. Te lo dico a ragion veduta e sai perché? Io ho 32 anni, e ho ricominciato a studiare 4 anni fa, ne avevo 28, ma in realtà lavoravo e ho ripreso seriamente a seguire a 29. Io in realtà sono già laureato, e mi premuro di dirlo ai professori in genere, non per vantarmi, ma proprio per evitare situazioni spiacevoli in cui pensino sia uno sfaticato. Non mi è mai capitata una situazione del genere, ma sicuramente non sarei stato zitto, e penso che anche i compagni, anziché ridere si sarebbero scandalizzati di un simile comportamento. Sai che potresti anche deferirlo al consiglio di facoltà per questi modi?
Pensaci seriamente, e chiedi l'esame ti sia fatto fare con un altro professore. Poi non so se questo sia un semplice ricercatore di ruolo o associato o ordinario, certo se è ordinario riuscirà a romperti le scatole perché gli ordinari hanno molto peso nelle facoltà, ma tu hai i tuoi diritti e una laurea, ormai lo so, non si nega a nessuno, nemmeno al 50 enne che la prende veramente per sport. Per il dottorato è un'altra cosa, e anceh io sto lottando per avere parità di trattamento, ma non sono solo, perché ci sono ragazzi che hanno anche più della mia età e hanno cominciato tardi.
Mi dici per favore che università è la tua e chi sarebbe questo professore? magari mi informo anche nel mio ateneo per casi analoghi la procedura da seguire, che comunque c'è fidati. Puoi presentare una protesta perfino in forma anonima se lo vuoi, ci sono le cassette, ma io ti consiglio di farlo apertamente, hai dei testimoni, e non credo questo "chiarissimo" professore abbia il coraggio di negare. Gli faresti passare un brutto periodo ceh peserà nella sua di carriera accademica, non nella tua. Altra cosa: no, non sei affatto vecchio, io supero gran parte dei miei compagni di corso di 10 anni più giovani, che magari fanno l'univ. perché costretti o perché non vogliono lavorare, non per passione e con tanto sacrificio come me che sono tornato sui libri.
|
|
05-09-2011, 23:51
|
#44
|
Intermedio
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 132
|
Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79
Mi dici per favore che università è la tua e chi sarebbe questo professore? magari mi informo anche nel mio ateneo per casi analoghi la procedura da seguire, che comunque c'è fidati. Puoi presentare una protesta perfino in forma anonima se lo vuoi, ci sono le cassette, ma io ti consiglio di farlo apertamente, hai dei testimoni, e non credo questo "chiarissimo" professore abbia il coraggio di negare. Gli faresti passare un brutto periodo ceh peserà nella sua di carriera accademica, non nella tua. Altra cosa: no, non sei affatto vecchio, io supero gran parte dei miei compagni di corso di 10 anni più giovani, che magari fanno l'univ. perché costretti o perché non vogliono lavorare, non per passione e con tanto sacrificio come me che sono tornato sui libri.
|
Ciao Gabriele! Grazie per la tua testimonianza, mi ha infuso coraggio!
L'ateneo è quello di Macerata (vedo che siamo anche quasi conterranei )
|
|
04-10-2011, 20:19
|
#45
|
Banned
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Ancona, Italia
Messaggi: 442
|
Quote:
Originariamente inviata da Fantasmino
Ciao Gabriele! Grazie per la tua testimonianza, mi ha infuso coraggio!
L'ateneo è quello di Macerata (vedo che siamo anche quasi conterranei )
|
Anche io studio a Macerata.
Che facoltà fai?
|
|
04-10-2011, 20:39
|
#46
|
Banned
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,061
|
Benvenuto
|
|
04-10-2011, 20:42
|
#47
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 847
|
Quote:
Originariamente inviata da Fantasmino
Ciao ragazzi,
come scritto nella presentazione, soffro di depressione e dismorfofobia; a volte riesco a vivere sereno, ma a volte sono un pugno di nervi e di lacrime: ultimamente soffro di stress e di ansia perché sono preoccupato per il mio futuro..Andiamo con ordine: subito dopo il liceo, a causa di tante delusioni e di innumerevoli episodi di bullismo, decisi di non iscrivermi all'università e di cercare un lavoro. Lavorai come magazziniere, come tuttofare in spiaggia, lavorai anche come facchino ai mercati generali (scaricavo le cassette di frutta dai camion) ed intanto, alla sera o nei periodi di disoccupazione (ho quasi sempre lavorato in nero) studiavo da autodidatta qualche linguaggio di programmazione. Oltre ai miei problemi, i miei in quel periodo navigavano in cattive acque e non volevo aggravare il bilancio famigliare, anche se studiare era sempre stata la mia passione, fin da piccolo. Dopo 7/8 anni di una vita fatta di lavori instabili e di agenzie interinali bugiarde iniziai a sentire il desiderio di intraprendere il cammino universitario, dato che avevo messo da parte qualche risparmio e la situazione economica della mia famiglia era tornata rosea; così a settembre dell' anno scorso, mi sono iscritto all' università. Era una sensazione strana, tornavo a studiare dopo tanto, e facevo una cosa che finalmente mi piaceva. Molti professori erano felici delle mie domande e delle mie osservazioni, ma uno purtroppo mi prese "di mira". Purtroppo l'insegnamento di questo professore è obbligatorio per il mio corso di laurea, ed ancora più disgraziatamente, eravamo solo una trentina a lezione. Ogni lezione per me è stata un dramma:dovevamo fare delle esercitazioni come "compito a casa", ed io ero l'unico a sforzarsi, a buttare via pomeriggi interi sul quaderno. Voi direte (ed anch'io lo pensavo) che il professore ne fosse contento, ed invece no: disprezzava i miei errori, alzava le spalle quando facevo bene ma lodava incessantemente i miei compagni anche quando suggeriva palesemente la soluzione agli esercizi che facevamo in classe. Una mattina ho avuto conferma che la mia non era una fissazione: il professore chiese se qualcuno avesse fatto gli esercizi a casa, e come al solito solo io avevo la mano alzata, ed allora il prof sbuffò e mi disse "è inutile che tu fai gli esercizi [da notare che il professore a me dava del tu, agli altri del lei], tanto a me non interessa niente di te, che sei troppo vecchio, a me interessano i tuoi compagni di 18/19 anni, tu l'università la fai per sport, magari per pesare ancora sui tuoi genitori; invece di fare lo sfaticato trovati un lavoro e lascia il posto ad un neodiplomato". Inutile dire che ero con le lacrime agli occhi, come lo sono ora a ricordare queste parole di fuoco: avevo voluto con tutto il cuore l'università, quando i miei coetanei andavano al mare o in vacanza io andavo a lavorare, per racimolare qualche soldo per il mio futuro.. Da quel giorno continuai con gli esercizi senza alzare la mano, ma il professore non era ancora contento, mi punzecchiava spesso dicendo che ero vecchio, chiedendomi se avessi trovato un lavoro, eccetra (i miei compagni intanto si facevano grasse risate alle mie spalle). Quest'anno ho dato tutti gli esami, tranne quello di questo professore perché mi ha bocciato due volte di fila, trovando sempre dei cavilli (l'ultima volta si è attaccato al fatto che, con il nervosismo, avevo sbagliato la pronuncia di un nome).
Da molti giorni sto pensando di ricominciare a lavorare, magari studiando nel tempo libero, ma purtroppo non ho trovato molta comprensione nemmeno nella mia ragazza, che si è arrabbiata molto e mi ha accusato di essere troppo rinunciatario nelle difficoltà.. Vorrei tanto andare avanti, laurearmi, eppure non faccio che chiedermi: e se avesse ragione quel professore? E se tutti alla fine pensassero che un "quasi-trentenne" è da pensione?
Scusate lo sfogo lungo...
|
o da un orecchio ti entra e dall'altro ti esce o andiamo a picchiare i tuoi compagni decidi per quanto riguarda la tua tipa la quoto TU SEI UN UOMO ! TE NE DEVI SBATTERE E ANDARE AVANTI =)
|
|
04-10-2011, 20:45
|
#48
|
Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
|
Risposta di un discente a un docente: '' Tu l'università la fai perchè sei uno che si è messo ad angolo retto col proprio professore a suo tempo e ha messo a disposizione anche la sua lingua per leccare parti coperte solitamente da vestiti perchè provasti gusto, tu barattiere, a scambiare la tua genuflessione per una poltrona sulla quale accomodare le tue nodose natiche, ed hai così fatto fuori una mischia di persone con un quoziente intellettivo più alto del tuo che sono state costrette loro malgrado ad emigrare in qualche altra città\ paese straniero, sono convinto che queste tue eminenti gesta debbano essere scolpite in una lapide ( si lapide perchè sei già morto dentro) commemorativa nell'aula dove insegni, così che tutti ammirino le tue qualità''.
|
|
04-10-2011, 21:02
|
#49
|
Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Cintura di Castità
Messaggi: 8,011
|
Ma che str***o questo professore!!!
Fortuna che non mi è mai capitata una situazione simile, ma sarà anche che nella mia facoltà ci sono ancora vari studenti vecchio ordinamento, fuori corso da circa 10 anni, e i profe semplicemente se ne infischiano. Alla fin fine loro vengono pagati indipendentemente dall'età degli studenti.. che tu abbia 20 o 40 anni, a loro non ne dovrebbe fregare di meno.. paghi le tasse come gli altri e hai diritto ad avere lo stesso trattamento.
Spero che la tua situazione si risolva. In bocca al lupo.
|
|
04-10-2011, 21:48
|
#50
|
Banned
Qui dal: May 2011
Messaggi: 85
|
Quote:
Originariamente inviata da Fantasmino
Ciao ragazzi,
come scritto nella presentazione, soffro di depressione e dismorfofobia; a volte riesco a vivere sereno, ma a volte sono un pugno di nervi e di lacrime: ultimamente soffro di stress e di ansia perché sono preoccupato per il mio futuro..Andiamo con ordine: subito dopo il liceo, a causa di tante delusioni e di innumerevoli episodi di bullismo, decisi di non iscrivermi all'università e di cercare un lavoro. Lavorai come magazziniere, come tuttofare in spiaggia, lavorai anche come facchino ai mercati generali (scaricavo le cassette di frutta dai camion) ed intanto, alla sera o nei periodi di disoccupazione (ho quasi sempre lavorato in nero) studiavo da autodidatta qualche linguaggio di programmazione. Oltre ai miei problemi, i miei in quel periodo navigavano in cattive acque e non volevo aggravare il bilancio famigliare, anche se studiare era sempre stata la mia passione, fin da piccolo. Dopo 7/8 anni di una vita fatta di lavori instabili e di agenzie interinali bugiarde iniziai a sentire il desiderio di intraprendere il cammino universitario, dato che avevo messo da parte qualche risparmio e la situazione economica della mia famiglia era tornata rosea; così a settembre dell' anno scorso, mi sono iscritto all' università. Era una sensazione strana, tornavo a studiare dopo tanto, e facevo una cosa che finalmente mi piaceva. Molti professori erano felici delle mie domande e delle mie osservazioni, ma uno purtroppo mi prese "di mira". Purtroppo l'insegnamento di questo professore è obbligatorio per il mio corso di laurea, ed ancora più disgraziatamente, eravamo solo una trentina a lezione. Ogni lezione per me è stata un dramma:dovevamo fare delle esercitazioni come "compito a casa", ed io ero l'unico a sforzarsi, a buttare via pomeriggi interi sul quaderno. Voi direte (ed anch'io lo pensavo) che il professore ne fosse contento, ed invece no: disprezzava i miei errori, alzava le spalle quando facevo bene ma lodava incessantemente i miei compagni anche quando suggeriva palesemente la soluzione agli esercizi che facevamo in classe. Una mattina ho avuto conferma che la mia non era una fissazione: il professore chiese se qualcuno avesse fatto gli esercizi a casa, e come al solito solo io avevo la mano alzata, ed allora il prof sbuffò e mi disse "è inutile che tu fai gli esercizi [da notare che il professore a me dava del tu, agli altri del lei], tanto a me non interessa niente di te, che sei troppo vecchio, a me interessano i tuoi compagni di 18/19 anni, tu l'università la fai per sport, magari per pesare ancora sui tuoi genitori; invece di fare lo sfaticato trovati un lavoro e lascia il posto ad un neodiplomato". Inutile dire che ero con le lacrime agli occhi, come lo sono ora a ricordare queste parole di fuoco: avevo voluto con tutto il cuore l'università, quando i miei coetanei andavano al mare o in vacanza io andavo a lavorare, per racimolare qualche soldo per il mio futuro.. Da quel giorno continuai con gli esercizi senza alzare la mano, ma il professore non era ancora contento, mi punzecchiava spesso dicendo che ero vecchio, chiedendomi se avessi trovato un lavoro, eccetra (i miei compagni intanto si facevano grasse risate alle mie spalle). Quest'anno ho dato tutti gli esami, tranne quello di questo professore perché mi ha bocciato due volte di fila, trovando sempre dei cavilli (l'ultima volta si è attaccato al fatto che, con il nervosismo, avevo sbagliato la pronuncia di un nome).
Da molti giorni sto pensando di ricominciare a lavorare, magari studiando nel tempo libero, ma purtroppo non ho trovato molta comprensione nemmeno nella mia ragazza, che si è arrabbiata molto e mi ha accusato di essere troppo rinunciatario nelle difficoltà.. Vorrei tanto andare avanti, laurearmi, eppure non faccio che chiedermi: e se avesse ragione quel professore? E se tutti alla fine pensassero che un "quasi-trentenne" è da pensione?
Scusate lo sfogo lungo...
|
quello che dici è gravissimo, questo professore non dovrebbe insegnare.
io lo denuncerei al preside dell'uni oppure (non so se è possibile) lo denuncerei legalmente perchè non può bocciare uno che merita di essere promosso!!
mi dispiace molto, ste cosemi sembrano da film quando le sento, è incredibile come possa fare schifo la gente.
|
|
|
|
|