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Vecchio 16-03-2015, 01:16   #1
Intermedio
 

Se non esci di casa sei uno sfigato,un asociale, sei strano, hai problemi mentali, hai malattie di cui ti vergogni e blablabla Ma una persona non può uscire di casa semplicemente perché non ha interesse nel farlo? Dobbiamo per forza avere qualcosa fuori posto? Siamo per forza dei "fessi"?
Se ad una persona non interessa andare nei bar, parlare sempre di cretinate sempre e solo con persone dello stesso sesso,che esce a fare?
Dicono "goditi la vita, esci di casa", dovrei uscire di casa per questo? E voi uscite di casa? Quante ve ne hanno dette se non lo fate?
Vecchio 16-03-2015, 01:22   #2
Esperto
L'avatar di Black_
 

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Originariamente inviata da Jack Ugly Visualizza il messaggio
Se non esci di casa sei uno sfigato,un asociale, sei strano, hai problemi mentali, hai malattie di cui ti vergogni e blablabla Ma una persona non può uscire di casa semplicemente perché non ha interesse nel farlo? Dobbiamo per forza avere qualcosa fuori posto? Siamo per forza dei "fessi"?
Se ad una persona non interessa andare nei bar, parlare sempre di cretinate sempre e solo con persone dello stesso sesso,che esce a fare?
Dicono "goditi la vita, esci di casa", dovrei uscire di casa per questo? E voi uscite di casa? Quante ve ne hanno dette se non lo fate?
Si, hanno ragione.
Vecchio 16-03-2015, 01:55   #3
Super Moderator
L'avatar di limitless
 

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Originariamente inviata da Jack Ugly Visualizza il messaggio
Se non esci di casa sei uno sfigato,un asociale, sei strano, hai problemi mentali, hai malattie di cui ti vergogni e blablabla Ma una persona non può uscire di casa semplicemente perché non ha interesse nel farlo? Dobbiamo per forza avere qualcosa fuori posto? Siamo per forza dei "fessi"?
Se ad una persona non interessa andare nei bar, parlare sempre di cretinate sempre e solo con persone dello stesso sesso,che esce a fare?
Dicono "goditi la vita, esci di casa", dovrei uscire di casa per questo? E voi uscite di casa? Quante ve ne hanno dette se non lo fate?
Non esco quasi mai di casa, o meglio, esco,ma lo faccio solo per fare cose necessarie, tipo fare la spesa,andare in palestra ecc...
Me ne hanno dette e me ne dicono ancora tante, anche i miei...pensa te
La più gettonata resta comunque non uscire di casa=sfigato,lo avrò sentita così tante volte che ormai ho perso il conto
Vecchio 16-03-2015, 02:17   #4
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Contrariamente a quello che pensano in molti, "godersi la vita ed uscire di casa" non è la soluzione di tutti i mali e io posso testimoniarlo. Ho avuto un periodo della mia vita in cui uscivo quasi ogni giorno. Eppure non è che ci siano stati chissà quali cambiamenti eclatanti, a volte mi divertivo, ma molte altre volte no. Ecco perché ora pondero bene la scelta di uscire o meno. Sentiti di fare quello che vuoi fare, io sono dell'idea che forzarsi a uscire con persone che stanno sul cosiddetto, porta a poco e niente, se non ad un peggioramento dell'umore.

Meglio uscire solo in due casi: o con persone con cui ti trovi davvero bene e con cui quindi ti va di stare, persone con le quali magari si fanno dei discorsi un po' più decenti, o nel caso in cui volessi stringere nuove conoscenze, quindi un'uscita per conoscere determinate persone e valutare se è il caso di proseguire la conoscenza.

Ovviamente anche a me ne dicono di tutti i colori, ma ho spiegato ampiamente il mio punto di vista a chi mi conosce e sono disposto a farlo ancora. Quando ho interesse a uscire perché ne sento il bisogno, se si prospetta un'uscita allora partecipo. Se quel giorno mi sento bene da solo e voglio stare in casa, allora non partecipo. Forzarsi in queste cose non porta a nulla.
Ringraziamenti da
alleny82 (17-03-2015)
Vecchio 16-03-2015, 02:34   #5
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly Visualizza il messaggio
Se non esci di casa sei uno sfigato,un asociale, sei strano, hai problemi mentali, hai malattie di cui ti vergogni e blablabla Ma una persona non può uscire di casa semplicemente perché non ha interesse nel farlo? Dobbiamo per forza avere qualcosa fuori posto? Siamo per forza dei "fessi"?
Se ad una persona non interessa andare nei bar, parlare sempre di cretinate sempre e solo con persone dello stesso sesso,che esce a fare?
Dicono "goditi la vita, esci di casa", dovrei uscire di casa per questo? E voi uscite di casa? Quante ve ne hanno dette se non lo fate?
Il fatto è semplice:

Non esci perchè non ti interessa veramente farlo o

Non esci perchè hai paura delle situazioni sociali e cerchi di convincerti che "tu non ne hai bisogno"?

Sincerità verso se stessi per la risposta a questa domanda. Se uno è convinto di ciò che fa [non vuole uscire in questo caso] non si preoccuperà del giudizio altrui.
Ringraziamenti da
BlinkStalker (16-03-2015), Josef K. (16-03-2015), Madeleine (16-03-2015), Suttree (16-03-2015)
Vecchio 16-03-2015, 08:40   #6
Esperto
L'avatar di luky
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Il fatto è semplice:

Non esci perchè non ti interessa veramente farlo o

Non esci perchè hai paura delle situazioni sociali e cerchi di convincerti che "tu non ne hai bisogno"?

Sincerità verso se stessi per la risposta a questa domanda. Se uno è convinto di ciò che fa [non vuole uscire in questo caso] non si preoccuperà del giudizio altrui.

Eh già. Io ad esempio so che vorrei ma non riesco. Non riesco a fare quelle cazzo di chiamate ed uscire con amici
Vecchio 16-03-2015, 08:59   #7
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Il fatto è semplice:

Non esci perchè non ti interessa veramente farlo o

Non esci perchè hai paura delle situazioni sociali e cerchi di convincerti che "tu non ne hai bisogno"?

Sincerità verso se stessi per la risposta a questa domanda. Se uno è convinto di ciò che fa [non vuole uscire in questo caso] non si preoccuperà del giudizio altrui.
Domanda più che lecita, all'inizio pensavo fosse la seconda, poi ho capito che era la prima e che non riuscire ad accettare questo dato di fatto è stata la fonte di molte sofferenze che mi potevo risparmiare.
Vecchio 16-03-2015, 09:41   #8
Banned
 

Se non uscire fosse una scelta convinta e felice non ci si ritroverebbe a farsi tante domande.
Gli altri ci giudicano come noi giudichiamo gli altri definendoli normaloni, estroversoni, pecoroni per il fatto che escono e hanno una rete sociale più fitta.

La scelta di vita più giusta è quella che ti fa stare bene senza il bisogno di affossare gli altri per poterlo fare.
Ringraziamenti da
Josef K. (16-03-2015), nullo (16-03-2015)
Vecchio 16-03-2015, 11:41   #9
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Il problema non è uscire o non uscire, il problema è quel che si va a fare quando si esce.

Molti troveranno soddisfazione nell'uscire, nello stare con gli altri, nel semplice parlare di (relativamente) sciocchezzuole, nello spettegolare degli assenti, nel guardare le ragazze che passano per strada, nell'interagire con quelle che magari fanno parte del gruppo.
Ogni uscita diventa oltretutto un potenziale "avere occasione di combinare qualcosa di interessante, chissà cosa potrà mai succedere".
Questa "bella" canzone che mi ronza da anni nelle orecchie penso descriva bene quel che intendo dire.

Altri, invece, parallelamente, si chiederanno dove sia l'utilità nell'andare sempre negli stessi luoghi, nello stare sempre con la stessa gente ormai "svuotata" di "stimoli" perchè "sempre la stessa", nel parlare di improduttive sciocchezzuole, nell'indegno e ben poco carino spettegolare degli assenti, nel guardare le ragazze per strada che paiono tutte uguali, nell'interagire con quelle che magari fan parte del gruppo e che sembrano tutte una più falsa dell'altra.
Ogni uscita diventa nient'altro che una monotona noia, una perdita di tempo che si sarebbe potuto occupare in attività più...più. Stare a casa a leggere un buon libro mai letto, a seguire qualcosa di mai visto alla tv, a sentire e ad'analizzare un pò di musica mai ascoltata, appare a quel punto molto più produttivo e stimolante.
Anche perchè, probabilmente, per "quel che si potrebbe combinare" in ambito sociale, magari si prova poco interesse, e pensare che quello sia "il massimo" ottenibile da un'uscita del genere rende il tutto, per quanto possibile, ancora meno "appetibile".
Non mi vengono in mente canzoni che possano descrivere questa seconda parte.


Se dovessi "stabilire" di quale delle due "opzioni" io faccia parte, direi più della seconda.


Anche se a volte non posso che chiedermi dove possa mai portarmi tutto questo "sforzo" nell'evitare "il frivolo" e nel cercare "il produttivo" che sembra essere utile quanto un bunker anti-atomico...

Ultima modifica di utopia?; 16-03-2015 a 11:46.
Ringraziamenti da
FakePlasticTree (16-03-2015), sato (16-03-2015)
Vecchio 16-03-2015, 11:46   #10
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da utopia? Visualizza il messaggio
Il problema non è uscire o non uscire, il problema è quel che si va a fare quando si esce.

Molti troveranno soddisfazione nell'uscire, nello stare con gli altri, nel semplice parlare di (relativamente) sciocchezzuole, nello spettegolare degli assenti, nel guardare le ragazze che passano per strada, nell'interagire con quelle che magari fanno parte del gruppo.
Ogni uscita diventa oltretutto un potenziale "avere occasione di combinare qualcosa di interessante, chissà cosa potrà mai succedere".
Questa "bella" canzone che mi ronza da anni nelle orecchie penso descriva bene quel che intendo dire.
http://www.youtube.com/watch?v=rf2btFsliZY

Altri, invece, parallelamente, si chiederanno dove sia l'utilità nell'andare sempre negli stessi luoghi, nello stare sempre con la stessa gente ormai "svuotata" di "stimoli" perchè "sempre la stessa", nel parlare di improduttive sciocchezzuole, nell'indegno e ben poco carino spettegolare degli assenti, nel guardare le ragazze per strada che paiono tutte uguali, nell'interagire con quelle che magari fan parte del gruppo e che sembrano tutte una più falsa dell'altra.
Ogni uscita diventa nient'altro che una monotona noia, stare a casa a leggere un buon libro mai letto, a seguire qualcosa di mai visto alla tv, a sentire e ad'analizzare un pò di musica mai ascoltata, appare a quel punto molto più produttivo e stimolante.
Non mi vengono in mente canzoni che possano descrivere questa seconda parte.


Se dovessi "stabilire" di quale delle due "opzioni" io faccia parte, direi più della seconda.


Anche se a volte non posso che chiedermi dove possa mai portarmi tutto questo "sforzo" nell'evitare "il frivolo" e nel cercare "il produttivo" che sembra essere utile quanto un bunker anti-atomico...
quotone!
Vecchio 16-03-2015, 12:26   #11
Esperto
L'avatar di IO&EVELYN
 

Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Contrariamente a quello che pensano in molti, "godersi la vita ed uscire di casa" non è la soluzione di tutti i mali e io posso testimoniarlo. Ho avuto un periodo della mia vita in cui uscivo quasi ogni giorno. Eppure non è che ci siano stati chissà quali cambiamenti eclatanti, a volte mi divertivo, ma molte altre volte no. Ecco perché ora pondero bene la scelta di uscire o meno. Sentiti di fare quello che vuoi fare, io sono dell'idea che forzarsi a uscire con persone che stanno sul cosiddetto, porta a poco e niente, se non ad un peggioramento dell'umore.

Meglio uscire solo in due casi: o con persone con cui ti trovi davvero bene e con cui quindi ti va di stare, persone con le quali magari si fanno dei discorsi un po' più decenti, o nel caso in cui volessi stringere nuove conoscenze, quindi un'uscita per conoscere determinate persone e valutare se è il caso di proseguire la conoscenza.

Ovviamente anche a me ne dicono di tutti i colori, ma ho spiegato ampiamente il mio punto di vista a chi mi conosce e sono disposto a farlo ancora. Quando ho interesse a uscire perché ne sento il bisogno, se si prospetta un'uscita allora partecipo. Se quel giorno mi sento bene da solo e voglio stare in casa, allora non partecipo. Forzarsi in queste cose non porta a nulla.


una cosa è verissima, il uscire con persone che stanno sulle balle, o anche semplicemente dove non ci sia tutto questo interesse, piacere o divertimento. un po come nel mio caso.... ma.. se uno sta a casa e si annoia, esce e si annoia, tanto vale uscire.... da parte mia noto che sto piu male quando sto a casa che quando esco.... la noia nel non saper che fare oltre ad andare al bar (da solo) alle 5 del pomeriggio, fino a quell'ora mi annoio in un modo... io esco quasi tutti i giorni della settimana, a volte 1 giorno o un 2 no (tipo oggi e domani...). e si, non mi interessa uscire con l'amico (uno dei 3) di ora.... oltre al fatto che lui è come è, proprio mi ha stufato un po uscire.... gli unici momenti della settimana dove esco con piacere sono il venerdi e qualche Sabato dove non esco con lui.... il resto.... schifo.
Vecchio 16-03-2015, 13:45   #12
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Proprio qualche giorno fa, mi è stato detto che "spreco la vita giocando con i videogame".
Questo messaggio propositivo, che mi dovrebbe spingere ad uscire di più, mi è stato detto proprio quando ero fuori casa.

Comunque si sbagliano di grosso...la spreco davanti al computer a navigare su internet
Ringraziamenti da
Onizuka (16-03-2015)
Vecchio 16-03-2015, 13:45   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly Visualizza il messaggio
Se non esci di casa sei uno sfigato,un asociale, sei strano, hai problemi mentali, hai malattie di cui ti vergogni e blablabla
Bè nel mio caso questo è tutto vero.
Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly Visualizza il messaggio
Se ad una persona non interessa andare nei bar, parlare sempre di cretinate sempre e solo con persone dello stesso sesso,
Anche questo nel mio caso è vero però (esteso a tutti i sessi in realtà).

Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly Visualizza il messaggio
Dobbiamo per forza avere qualcosa fuori posto? Siamo per forza dei "fessi"?
Per come è il mondo, probabilmente sì. Poi bisogna decidere se sbattersi per rientrare nei ranghi, subirne le conseguenze e goderne (forse) i vantaggi, o starne fuori, goderne (forse) i vantaggi e subirne le conseguenze. E' un po' una rogna.
Vecchio 16-03-2015, 14:51   #14
Esperto
L'avatar di FakePlasticTree
 

Quote:
Originariamente inviata da utopia? Visualizza il messaggio
Il problema non è uscire o non uscire, il problema è quel che si va a fare quando si esce.


Altri, invece, parallelamente, si chiederanno dove sia l'utilità nell'andare sempre negli stessi luoghi, nello stare sempre con la stessa gente ormai "svuotata" di "stimoli" perchè "sempre la stessa", nel parlare di improduttive sciocchezzuole, nell'indegno e ben poco carino spettegolare degli assenti, nel guardare le ragazze per strada che paiono tutte uguali, nell'interagire con quelle che magari fan parte del gruppo e che sembrano tutte una più falsa dell'altra.
Ogni uscita diventa nient'altro che una monotona noia, una perdita di tempo che si sarebbe potuto occupare in attività più...più. Stare a casa a leggere un buon libro mai letto, a seguire qualcosa di mai visto alla tv, a sentire e ad'analizzare un pò di musica mai ascoltata, appare a quel punto molto più produttivo e stimolante.
Anche perchè, probabilmente, per "quel che si potrebbe combinare" in ambito sociale, magari si prova poco interesse, e pensare che quello sia "il massimo" ottenibile da un'uscita del genere rende il tutto, per quanto possibile, ancora meno "appetibile".
Non mi vengono in mente canzoni che possano descrivere questa seconda parte.


Se dovessi "stabilire" di quale delle due "opzioni" io faccia parte, direi più della seconda.


Anche se a volte non posso che chiedermi dove possa mai portarmi tutto questo "sforzo" nell'evitare "il frivolo" e nel cercare "il produttivo" che sembra essere utile quanto un bunker anti-atomico...

Esattamente. Fino a un paio di anni fa mi sforzavo ad uscire regolarmente ma ormai ho smesso perché ho notato che il più delle volte mi annoiavo a morte e non vedevo l'ora di tornarmene a casa.
Vecchio 16-03-2015, 15:05   #15
Esperto
L'avatar di varykino
 

se stai a senti tutti stai fresco , per es se esci troppo sei un teppista , se vai troppo al bar sei alcolizzato etc....
Vecchio 16-03-2015, 15:09   #16
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
La casa è una costruzione fatta di pareti che ti isolano dal resto del mondo ed entro le quali hai ogni cosa a portata di mano. È una micro atmosfera di certezze, abitudini e comodità.
Ma preferisci vivere come un animale in cattività e accettare l'eventualità di marcire lì dentro, oppure preferisci gettarti nella giungla invisibile, con tutti i rischi che comporta?
Qual è la tua vera natura ora, chi è che scalpita per venire fuori? La prima o la seconda?
Sarebbe un buono spunto di riflessione se non fosse che anche la giungla ormai mi sembra uno zoo safari.
Vecchio 16-03-2015, 15:10   #17
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
La casa è una costruzione fatta di pareti che ti isolano dal resto del mondo ed entro le quali hai ogni cosa a portata di mano. È una micro atmosfera di certezze, abitudini e comodità.
Buona descrizione.
Quote:
Ma preferisci vivere come un animale in cattività
C'è però una grossa differenza: l'animale in cattività non ha volontà di farlo e non ha libertà di "uscire" a proprio piacimento.

Se "la giungla" è o diventa "un'affare in perdita", decidere contro la propria volontà di "buttarsi nella di essa mischia" sarebbe solo una sottomissione a una quantità di convenzioni.
Vecchio 16-03-2015, 15:43   #18
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Se uno è convinto di ciò che fa [non vuole uscire in questo caso] non si preoccuperà del giudizio altrui.
vabbè fino ad un certo punto....per quanto si sia convinti di un qualcosa non vuol dire che sei disposto a sorbirti tranquillamente ogni tipo di critica ed insulto!!
Vecchio 16-03-2015, 16:37   #19
Esperto
L'avatar di sato
 

è da quando ero ragazzino che mi ripetono queste cose, e i miei genitori, e quando andavo a scuola, perfino un vicino di casa una volta davanti a tutti "non so come cazzo fa a non uscire mai..." mio padre ha avuto il sospetto che fossi gay (dalle mie parti c'è la convinzione che se non esci sei gay, forse perché si abbina l'uscire al "cercare ragazze", uno potrebbe anche uscire e andare a cercare uomini...)

ma con chi avrei dovuto uscire, non andavo molto d'accordo con i miei compagni di classe, del resto ero il fesso della classe (sia alle superiori, ma anche alle medie), la palestra non mi piaceva e non avevo altre comitive... poi la discoteca non mi è mai piaciuta... non ho mai avuto (cercato) il motorino o la macchina e questo mi ha limitato molto negli spostamenti (non ci sono mezzi pubblici dalle mie parti)

da una parte apprezzavo la solitudine (sempre meglio che essere preso in giro) ma è anche vero che a me non piaceva fare la maggior parte delle cose che piacevano agli altri ragazzi (ballare, andare al mare, il calcio...) con le ragazze ero imbranato e il mio aspetto non mi ha mai aiutato, questo è stato un altro deterrente...

il computer e internet non hanno migliorato la situazione

l'esito di tutto questo è che ormai esco solo per un motivo, (commissioni, compere, fare la spesa...) difficilmente esco solo per divertirmi, negli ultimi 10 anni l'avrò fatto un 5/6 volte, tanto meno uscire solo per uscire

se volessi uscire in una comitiva semplicemente non saprei da dove cominciare...

io penso che alla fine volenti o nolenti, ci facciamo piacere il restare a casa, restiamo tranquilli nella nostra zona di comfort, ma alla lunga crea complicazioni
Vecchio 16-03-2015, 17:13   #20
Esperto
L'avatar di PeppermintCandy
 

Anche i miei genitori, quando sono a casa da loro, mi dicono di uscire... Ma sinceramente dove vado da sola? Un conto è uscire a Milano (dove cerco di stare la maggior parte del tempo), un conto è uscire in una città minuscola dove non c'è niente... Mi annoierei e basta.
Pure io esco più che altro solo per commissioni e cose simili... Magari ogni tanto la sera esco, ma niente di speciale, anche perché mi viene quasi sempre detto che non sono da compagnia, quindi molte volte preferisco rimanere a casa
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