Wrong

Per me la parola "eroe" è giusta. La sua situazione è pesantissima, quanta forza e coraggio ci vogliono per fare quello che fa? La vita è questa, non ci sono solo le gioie o gli aperitivi sul ghiacciaio, ho stima di una persona come Kitsune come tutti quelli che si fanno il mazzo.

Wrong

Tzé tzé tzé... mi dispiace ma a tua sorella si unisce tuo fratello. Capisco che non si trovi con tuo padre ma tu cosa c'entri??? Ti ha lasciato con tutte queste preoccupazioni, impegni, malattie e in più ti chiede soldi??? Se ha scelto di scappare almeno si arrangi! Tua sorella invece mi assomiglia, facile dare la colpa dei propri obiettivi falliti agli altri, che faccia un po' di autocritica. Ah e ricordale che i soldi non li portiamo nell'aldilà e che vanno spesi quando serve!

ansiosocronico

Capisco e comprendo chi di voi non se la sente di sobbarcarsi il peso, più psichico che fisico, di assistere i propri genitori negli ultimi anni di vita. Io ho perso mio padre lo scorso anno e, vivendo in casa con loro, ho sentito il dovere morale di dar loro qualcosa, nonostante abbia ricevuto il nulla. Le uniche parole che mio padre mi diceva nell'ultima fase della sua esistenza, ero che fossi "il suo migliore amico", perchè gli davo da mangiare, lo accudivo in tutto e per tutto con l'aiuto di una ragazza che era in servizio da noi, ma per poche ore soltanto. Capite? il suo migliore amico...ora c'è solo mia madre con me che sta ripercorrendo lo stesso status di mio padre e, tranne per poche necessità, non ho più energie mentali da dedicarle. Farei più danni che altro..L'unico rammarico che ho è che le sto facendo trascorrere gli ultimi anni con il peso di avere un figlio nella mia situazione, e questo per me è un peso non indifferente.

Teal

Non so se sia il caso di estremizzare sempre tutto aggiungendo anche un carico di disperazione esistenziale. La situazione è difficilissima e Kitsune l’ha ben spiegato, lui comunque tiene duro e porta avanti la baracca, gli abbiamo ribadito il nostro punto di vista sul fatto che una maggiore condivisione di responsabilità è urgente. Giustamente è stato scritto che tutto cambia costantemente, questa situazione non sarà eterna, sia perché potrebbe venire a mancare sua madre (e ovviamente non è certo un augurio) ma anche perché potrebbero cambiare le modalità per affrontarla, alleviandolo un po’.
E allora lo ridico: Kitsune, io ti ammiro. Perché dimostri forza e resilienza (parola di moda un po’ troppo abusata, lo so) e perché io credo che non sarei in grado di fare quello che fai tu. E queste qualità non te le porterà mai via nessuno e le potrai usare al meglio altrove in futuro. E scrivi anche molto bene.
Magari è un modo per autoincoraggiarmi, perché tra un po’ il problema di accudire i miei genitori anziani ce l’avrò anch’io, ma per ora voglio restare con delle speranze. Per un po’ si può vivere anche solo di quelle. Poi, si vedrà.

troll

ho passato la mia adolescenza dietro alla depressione di mia madre, cercando di bilanciare la scuola e l'università. Mi sono dedicato alle faccende di casa, sia pratiche sia burocratiche. Papà era anziano ma abbastanza dinamico, fino a che quel maledetto incidente con quel tossichello di paese (da me ribattezzato il cucchi del mio paese) ha distrutto il precario equilibrio che avevamo trovato e ha dato il colpo di grazia ad un uomo di 85 anni che non si è più dato pace e dieci mesi dopo è morto. Inutile dire che ho cercato di aiutarlo fino in fondo, alleggerendo le sue mansioni, accudendolo il più possibile. Poi dopo la sua morte, tracollo definitivo di mia madre, dializzata, che l'anno dopo ho dovuto fare andare in una casa di riposo perchè totalmente ingestibile (e coi servizi sociali che mi esortavano a trovare un lavoro in regola e magari a studiare il russo per essere assunto nelle agenzie immobiliari, scordandosi che senza patente e senza mezzo lavori disponibili non ce ne sono), tutto in attesa che il processo si sbloccasse dopo tre rinvii di udienza preliminare, e investendo tutti i risparmi che avevamo per il funerale di papà, il condominio, le rate dell'auto che non c'era più e infine la spesa grossa della sua permanenza in casa di riposo. E dopo sette mesi se n'è andata appena prima della pandemia, mi sono trovato da solo a vivere con il mio lavoro in nero e qualche aiuto del comune per la stagione estiva, mentre la famiglia del motociclista chiedeva un milione di risarcimento per la morte del figlio che non hanno saputo educare alla prudenza (e con una delle sorelle ex cocainomane alla quale hanno portato via una bambina, mi dispiace sputtanare così, ma quello che mi hanno fatto è imperdonabile e il mio odio non si placherà mai nei loro confronti). Fortuna che l'anno scorso sono riuscito a vendere casa (e a trovare anche un lavoro in regola supplementare per qualche mese) e a riprendere in mano la mia vita.

Xchénnpossoreg?

Ci sono già passata (con un genitore) per un periodo di 10 anni.
Non ero in grado, ai tempi ero molto giovane ma la vita ha scelto così.
Pian piano ho imparato e basta.

Certo non è stato facile, sono diventata grande di colpo. Ho fatto tantissime rinunce ma del resto non c'erano alternative.
Oggi restano le cicatrici, le conseguenze e un'esistenza condizionata dal passato.
Amen..

choppy

Purtroppo no. Mia mamma è già mancata, mio padre si è risposato.

vikingo

Sento storie pazzesco uomini che rinunciano a carriera per genitori che li screditano mandateli a cagare..

Kitsune

Con mio padre e mia sorella stiamo pensando di prendere una badante 24 ore perché io non ce la faccio più.
Sono cambiato sono diventato molto apatico, depersonalizzato.
Ha avuto forti ripercussioni sui miei rapporti sia virtuali che reali e sento che può arrivare ad avere ripercussioni anche sul lavoro.
Prima il covid per cui ho smesso di frequentare il centro diurno per salvaguardare mia madre, poi l'aggravamento di mia madre che mi ha impedito di fare qualsiasi tipo di uscita. Sono tornato hikikomori, se non fosse per andare in ufficio non uscirei mai.
Tranne per il lavoro ho perso 10 anni di progressi e terapia, anzi sono peggiorato perché da hikikomori in passato ero melanconico ma non ero depersonalizzato, apatico e depresso.
Ho tenuto duro, pensavo che fosse una cosa di mesi che mia madre sarebbe migliorata e ormai è passato un anno e lei peggiora.
Ma la cosa più grave che ha inciso molto negli ultimi tempi è che ora mio padre viene spessissimo a casa mia, mio padre è una persona disturbata e assillante a livelli che non si possono descrivere e non voglio e non riesco ad occuparmi anche di lui e delle sue manie. Ecco se mio padre tornasse ad orbitare lontano da casa come faceva in passato sarebbe una gran bella cosa.
Mio padre e mia sorella contano troppo sul fatto che sono un ex hikikomori e non ho una vera vita sociale.
Per me è molto difficile provare a farmi una vita sociale ma vivendo così non ho nemmeno la più remota possibilità.
Essere hikikomori era molto meglio di questo, mi sento come un ostaggio.

Astrid

Mi dispiace molto per la situazione ,purtroppo si arriva sempre al punto che per salvaguardare un minimo la propria salute bisogna chiedere aiuto esterno . Capisco benissimo . Noi ci siamo passati con mia nonna ,mia madre era la sua caregiver e io e mio fratello di conseguenza eravamo coinvolti . Abbiamo fatto tutto il possibile ma quando la situazione si è aggravata e non avevamo più una vita ne di giorno ne di notte abbiamo dovuto prendere una decisione. Decisione molto sofferta e non senza mille sensi di colpa che abbiamo tuttora dopo 3 mesi dalla sua morte ma eravamo distrutti ,lavoravamo e non dormivamo più, casa era diventata un inferno . Mia mamma ancora adesso non riesce più ad avere un ritmo di sonno accettabile ,la vedo distrutta e inevitabilmente il pensiero va a quando toccherà a me e mio fratello fare davvero da caregiver . Non so se sarò in grado .
Spero di morire prima io .oppure spero che se proprio succederà si tratti di malattie
"benevole " che portino in fretta alla morte senza intaccare la dignità .

Demiurgo

No, non penso.

Ezp97

No...

Wonderlust76

Non giudico nessuno. Quello che so è che ho sacrificato tempo ed energie per curare mia madre, pur avendo un fratello che con la scusa di vivere e lavorare altrove se ne è sostanzialmente fregato quasi fino alla fine.
Io sono rimasto e io me ne sono occupato. Funziona quasi sempre così. E lo rifarei e cercherei di farlo ancora meglio. E mi pento di quelle poche ore che mi son preso magari una domenica pomeriggio, perché non ce la facevo più. Erano ore in più che avrei potuto passare con lei.
Ripeto questo è il mio vissuto.
Ah...prego anche che mi venga a prendere il prima possibile...questo mondo è una merda.

CongaBlicoti_96

Credo di no, ma se ci sarà bisogno farò quello posso.

Barracrudo

Dal momento che tutta la mia famiglia escluso io hanno fatto chi 3 chi 4 dosi di siero spero che non succeda nulla ma se succede tutto insieme dovrò dare delle scelte molto difficili e non riuscirò ad aiutare tutti

Detto questo badare ad una persona e lavoro quindi impensabile fare quello e in più lavorare full time quindi bisognerebbe ricorrere alle nigeriane che curano gli anziani alcune sono brave, se ci hai i soldi

Keith

Io non penso che riuscirò mai a gestire la vita dei miei genitori anziani.
Considerando che sono ancora in due.. quando ne rimarrà uno sarà la fine per me.
Il fatto è che io stesso sono una persona incompiuta è con grosse problematiche, ultimamente molto grosse.
Questa è una faccenda veramente angosciante, che segue altre faccende angoscianti della mia vita.. tipo i fallimenti in ambito lavorativo e sentimentale.. due cosette da niente..
non penso che sarò mai all'altezza della situazione, non lo sono adesso che il livello di difficolta è ancora basso, figuriamoci dopo.. Io non la vedo bene, non la vedo per niente bene.

pokorny

Stesso io, fotocopio direttamente il post senza passare dal via. Per il "dopo" poi sarà anche peggio perché nessuno gestirà me.

Attila

In che senso ti senti fallito a livello lavorativo? Che lavoro fai adesso?

Maffo

Sì ma preferirei non doverlo fare

Keith

Lavoro, part time, ci campo, però non è una situazione gratificante

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