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Vecchio 27-07-2013, 21:39   #1
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L'avatar di Rex Brown
 

Rispondere o non rispondere? A cosa? Insulti, minacce, provocazioni, frasi maliziose, doppi sensi, prese in giro, falsi sorrisi, falsi complimenti. Tutta quella bella roba che quasi quotidianamente si riceve/percepisce.
Rispondere in malo modo è sinonimo di carattere, o un comportamento stupido che può creare solo litigi? Non rispondere/fare buon viso a cattivo gioco è sinonimo di maturità, o è paura di una eventuale reazione?
Vecchio 27-07-2013, 22:00   #2
Esperto
 

Gli psicologi affermano che è forte chi sa dominarsi se provocato, chi sa gestire un conflitto con le parole, non con la reazione scomposta, chi si ferma a riflettere, chi si allontana dal terreno di scontro, chi fa un passo indietro e rimanda il tutto a bocce ferme, chi fa appello ai suoi valori e non agli istinti, chi sa usare la strategia migliore che è quella di raffredare lo scontro, chi rinuncia a vincere in definitiva, perchè comprende che si vince solo dominandosi e così via.

Quando non reagiamo alle provocazioni, blocchiamo sul nascere quelle che potrebbero essere reazioni non proprio simpatiche. Questa è una vera e propria arte da coltivare come ben sappiamo, per non dare adito a sequele di violenze di ogni tipo e per lasciare quindi decantare la faccenda. Chiudo con tre citazioni, una più bella dell’altra:

“Non esiste una capacità psicologica più importante del sapere resistere e dominare gli impulsi; essa è alla base di ogni tipo di autocontrollo emotivo, poichè tutte le emozioni, per la loro stessa natura, si traducono in un impulso ad agire”. Daniel Goleman, autore di diversi bestseller mondiali.

“Ma voi che amate le offese e le provocazioni e odiate le virtù e chi le coltiva, siete come quegli animali notturni che per timore della luce, appena sorge il sole, corrono a nascondersi nelle loro tane o si rifugiano in qualche fessura. Lagnatevi, sprecate il fiato a insultare i buoni, spalancate la bocca, mordete; vi spezzerete i denti senza neppure lasciare il segno”. Seneca in “De vita beata”. Ecco l’ultima, più preoccupante ancora per quei tipetti:

“I malvagi e provocatori odiano la luce, perché li rivela a sé stessi, odiano il bene perché smaschera la loro malvagità, odiano l’amore perché palesa la loro pigrizia; e pur di evitare di riconoscersi quali sono, sono disposti a distruggere la luce, il bene e l’amore”…dal best-seller mondiale dello psichiatra americano Morgan Scott Peck: “Voglia di bene”. Frassinelli.

Altro che insulti o provocazioni...sono loro stessi i “beneficiari”; a mò di un sasso lanciato, che fa il giro della terra e che li colpisce alle spalle. Saggezza ed esperienza che proviene dagli antichi maestri taoisti cinesi. Ecco perchè occorre rimanere freddi, distaccati e controllati.

“Il saggio impara molte cose dai suoi nemici”. Aristofane.
Vecchio 27-07-2013, 22:06   #3
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Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Rispondere o non rispondere? A cosa? Insulti, minacce, provocazioni, frasi maliziose, doppi sensi, prese in giro, falsi sorrisi, falsi complimenti. Tutta quella bella roba che quasi quotidianamente si riceve/percepisce.
Rispondere in malo modo è sinonimo di carattere, o un comportamento stupido che può creare solo litigi? Non rispondere/fare buon viso a cattivo gioco è sinonimo di maturità, o è paura di una eventuale reazione?
il comportamento reattivo è sintomo di scarso autocontrollo.

l'ideale sarebbe rispondere o non rispondere in base alle valutazioni sugli effetti che la tua risposta, o non risposta, causa.

ad esempio esser presi in giro in pubblico può esser visto come una sfida, se non rispondi verrai percepito come privo di spina dorsale. Nello stesso tempo le sfide sono come dei duelli, con un codice d'onore, e quindi la risposta deve essere percepita come ragionevole dal resto del gruppo: una sovrareazione potrebbe causare danni peggiori dell'incassare il colpo.

in altri casi invece val la pena ignorare.
Vecchio 27-07-2013, 22:19   #4
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Meglio non rispondere ma in certi rari casi può anche capitare che anche se si decida di non reagire aggressivamente si venga ingiustamente puniti
Vecchio 27-07-2013, 22:30   #5
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

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Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Rispondere o non rispondere? A cosa? Insulti, minacce, provocazioni, frasi maliziose, doppi sensi, prese in giro, falsi sorrisi, falsi complimenti. Tutta quella bella roba che quasi quotidianamente si riceve/percepisce.
Rispondere in malo modo è sinonimo di carattere, o un comportamento stupido che può creare solo litigi? Non rispondere/fare buon viso a cattivo gioco è sinonimo di maturità, o è paura di una eventuale reazione?
la cosa migliore è mostrarsi indifferenti o ridicolizzarli facendo ironia..
o anche guardarli con superiorità e con faccia schifiata, magari "tirandosela"

solitamente vanno in bestia e allora tu potrai andartene compiaciuto, a testa alta, e pensi "ride bene chi ride ultimo".
"volevano ferirmi e alla fine si sono fatti male loro" muahahah

Ultima modifica di Ansiaboy; 27-07-2013 a 22:32.
Vecchio 27-07-2013, 22:33   #6
Esperto
L'avatar di Rex Brown
 

Pertò il "non rispondere saggiamente" vale solo in età adulta. Perchè ad esempio io da ragazzo/ragazzino non rispondevo mai perchè per l'appunto mi sentivo superiore, e facevo male perchè era un invito a trattarmi peggio...

Questa cosa che dopo i 25 tutti si adeguino al non rispondere mi fa girare le balle -_-
Vecchio 27-07-2013, 22:39   #7
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la saggezza è per gli over 40, i giovani dovrebbero essere irruenti e avventati.
Vecchio 27-07-2013, 22:40   #8
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Rispondere o non rispondere? A cosa? Insulti, minacce, provocazioni, frasi maliziose, doppi sensi, prese in giro, falsi sorrisi, falsi complimenti. Tutta quella bella roba che quasi quotidianamente si riceve/percepisce.
Rispondere in malo modo è sinonimo di carattere, o un comportamento stupido che può creare solo litigi? Non rispondere/fare buon viso a cattivo gioco è sinonimo di maturità, o è paura di una eventuale reazione?
Se uno ha paura avrà i suoi motivi.
Per me il discorso è diverso: quello che interessa è "faccio brutta figura se (non) reagisco in questo modo?"

Noi uomini sappiamo che una reazione troppo debole può essere deleteria socialmente.
Con l'età, però, quella forbice si stringe e si può dispiacere anche dall'altro versante.

Secondo me non esiste un comportamento giusto o sbagliato, esistono solo il piacere o non piacere. A me piacciono le ragazze paurose che non reagiscono e scappano via; ma io sono un maschio.
Vecchio 27-07-2013, 23:00   #9
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Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
La non reazione può denotare paura del conflitto,ed è vero,
a me capita questo,ma allo stesso tempo penso anche che non valga proprio la pena perdere fiato e tempo nel discutere con persone di cui non mi frega niente,
quindi gli lascio volentieri l'ultima parola e la "vittoria",così sono contenti e danno fieno alla loro idiozia,a me non tange proprio se pensano che sono un debole.

Il silenzio è la peggiore delle risposte a volte,li tratti da invisibili,
anche perchè queste persone sono come i bambini all'asilo,più li consideri più ti prenderanno in giro,se li ignori poi si stufano e lasciano perdere.

le regole d'onore e i duelli li riservo alle persone con cui mi interessa avere un dialogo,anche se basato sul confronto/scontro di opinioni,non fisico.
bisogna stare attenti a non perdere il rispetto della persona che più conta per noi.
noi stessi.

siamo i f.d.p. più giudicanti del pianeta, specialmente quando si tratta di autogiudicarci, possiamo davvero massacrarci, autobullarci, siamo senza alcuna pietà quando si tratta di sfotterci da soli.

e neanche ce ne accorgiamo.

a volte val la pena reagire solo per dimostrare a noi stessi di esserne capaci.
Vecchio 28-07-2013, 01:07   #10
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Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Rispondere o non rispondere? A cosa? Insulti, minacce, provocazioni, frasi maliziose, doppi sensi, prese in giro, falsi sorrisi, falsi complimenti. Tutta quella bella roba che quasi quotidianamente si riceve/percepisce.
Rispondere in malo modo è sinonimo di carattere, o un comportamento stupido che può creare solo litigi? Non rispondere/fare buon viso a cattivo gioco è sinonimo di maturità, o è paura di una eventuale reazione?
Esistono anche le vie di mezzo: penso che ad ogni provocazione, battutina, minaccia o presa in giro debba corrispondere una reazione che non sia nè troppo aggressiva nè troppo passiva rispetto alla situazione iniziale.
E poi, penso che sia anche una questione d'intelligenza e di furbizia: se vedo cinque tizi, palesemente aggressivi, cominciare a provocare col chiaro intento di litigare, forse mi conviene ignorarli e lasciar perdere; se, invece, Caio si diverte a fare "il simpatico" con battute ed insinuazioni nemmeno tanto velate, penso che abbia molto più senso rispondere a tono, piuttosto che intavolare una litigata snervante e superflua, che, molto probabilmente, mi farebbe anche passare in torto.
Bisogna, insomma, valutare la situazione e reagire di conseguenza.

Probabilmente sono tutte banalità, pardon, non ho saputo fare di meglio.
Vecchio 28-07-2013, 08:22   #11
Esperto
L'avatar di mr.Nessuno
 

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Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Rispondere o non rispondere? A cosa? Insulti, minacce, provocazioni, frasi maliziose, doppi sensi, prese in giro, falsi sorrisi, falsi complimenti. Tutta quella bella roba che quasi quotidianamente si riceve/percepisce.
Rispondere in malo modo è sinonimo di carattere, o un comportamento stupido che può creare solo litigi? Non rispondere/fare buon viso a cattivo gioco è sinonimo di maturità, o è paura di una eventuale reazione?
la frase in grassetto è quella giusta, poi ovviamente c'è caso e caso come a scritto Blue Moon qua sotto:

Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon Visualizza il messaggio
Esistono anche le vie di mezzo: penso che ad ogni provocazione, battutina, minaccia o presa in giro debba corrispondere una reazione che non sia nè troppo aggressiva nè troppo passiva rispetto alla situazione iniziale.
E poi, penso che sia anche una questione d'intelligenza e di furbizia: se vedo cinque tizi, palesemente aggressivi, cominciare a provocare col chiaro intento di litigare, forse mi conviene ignorarli e lasciar perdere; se, invece, Caio si diverte a fare "il simpatico" con battute ed insinuazioni nemmeno tanto velate, penso che abbia molto più senso rispondere a tono, piuttosto che intavolare una litigata snervante e superflua, che, molto probabilmente, mi farebbe anche passare in torto.
Bisogna, insomma, valutare la situazione e reagire di conseguenza.

Probabilmente sono tutte banalità, pardon, non ho saputo fare di meglio.
Vecchio 28-07-2013, 10:31   #12
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
a volte val la pena reagire solo per dimostrare a noi stessi di esserne capaci.

Che non è altro che la conseguenza esemplare della scarsa sicurezza di sé. Infatti a me non piace parlare del concetto "sicurezza/insicurezza", proprio perché non è convincente in sé, non ti apre nessuna porta se non è espresso in maniera adeguata alla domanda.
In parole povere, una sicurezza di sé espressa in maniera introversa (che non significa "alla maniera degli introversi") neanche verrà percepita come tale.
Vecchio 28-07-2013, 15:10   #13
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Secondo me dipende dalle situazioni... coi cretini che sfottono la gente pensando che non reagisca, bisogna rispondere a tono, negli altri casi bisogna valutare... a certa gente fa più male una battuta acida e tagliente che mille insulti, ad ogni modo io credo che, a meno che non sia evidente la volontà di scherzare INSIEME e non AI DANNI di una persona, sia sempre meglio reagire.
Preferisco passare per permaloso piuttosto che per il fesso del gruppo.
Poi ovviamente dipende dai caratteri, c'è anche chi per il quieto vivere preferisce subire o al massimo sdrammatizzare.
Ognuno ha la reazione (o non reazione) che crede opportuna per la sua persona.
Secondo te perché?

In ogni caso, ci vuole anche che parliamo di obiettivi, altrimenti leggiamo dei dogmi fini a se stessi.
Vecchio 28-07-2013, 15:17   #14
Esperto
L'avatar di Stasüdedòs
 

Condivido al 100% il post di Stregatto
Vecchio 28-07-2013, 15:56   #15
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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Che non è altro che la conseguenza esemplare della scarsa sicurezza di sé. Infatti a me non piace parlare del concetto "sicurezza/insicurezza", proprio perché non è convincente in sé, non ti apre nessuna porta se non è espresso in maniera adeguata alla domanda.
In parole povere, una sicurezza di sé espressa in maniera introversa (che non significa "alla maniera degli introversi") neanche verrà percepita come tale.
il problema è conoscersi.
è inutile spacciarsi per sicuri quando non sappiamo se la nostra mancata reazione è dovuta a profonda sicurezza e imperturbabilità interiore, oppure paura delle controreazioni altrui, insicurezza, incapacità di gestire la situazione.

nel dubbio val la pena far l'opposto di quello che si è sempre fatto, per un po'.
Vecchio 28-07-2013, 16:08   #16
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
il problema è conoscersi.
è inutile spacciarsi per sicuri quando non sappiamo se la nostra mancata reazione è dovuta a profonda sicurezza e imperturbabilità interiore, oppure paura delle controreazioni altrui, insicurezza, incapacità di gestire la situazione.

nel dubbio val la pena far l'opposto di quello che si è sempre fatto, per un po'.
Stai dicendo che chi non è sicuro di sé non dovrebbe autoimporselo. Non so se ti rendi conto, ma questo principio potrebbe essere utilizzato anche per altre questioni e allora lì non vorrei che s'iniziasse a parlare di insicurezze.
Vecchio 28-07-2013, 16:55   #17
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Stai dicendo che chi non è sicuro di sé non dovrebbe autoimporselo. Non so se ti rendi conto, ma questo principio potrebbe essere utilizzato anche per altre questioni e allora lì non vorrei che s'iniziasse a parlare di insicurezze.
c'è un "non" di troppo?
perché sto dicendo l'esatto contrario.

l'insicurezza è un deficit, non è una caratteristica.
in nessun caso l'insicurezza rappresenta valore rispetto alla sicurezza.
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