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Vecchio 21-02-2013, 13:41   #1
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Ho bisogno di ritrovare il Piacere, ho smarrito questo sentimento; da molto tempo è venuto anche a mancare in quella che probabilmente ne è la fonte principale ovvero il sesso (che non faccio), quindi in questo caso la masturbazione. Esattamente, anche questa attività non mi entusiasma più e anzi talvolta crea in me sensazioni tutt'altro che positive.

Il problema è forse che io cerco qualcosa di estremo, un piacere parossistico, che mi rivolti come un calzino, che sconvolga, per la sua intensità, tutti gli organi sensoriali, non posso accontentarmi di un'eiaculazione, non so nemmeno se esiste in natura ciò che vorrei provare io e a volte penso che sarei disposto anche a bucarmi per questo; ma che cos'è il piacere? Ci sono soggetti squilibrati che riescono a provarlo seviziando animali o stuprando bambini, quindi è chiaramente un sentimento soggettivo, cioè che si prova in risposta a stimoli che agiscono su ciascuno in maniera diversa. Ma si manifesta allo stesso modo in tutti? Tra l'altro è fondamentale per il benessere del proprio organismo, infatti tutti i nostri stati d'animo nell'ipotalamo si trasformano in ormoni che influenzano quindi di conseguenza tutta la nostra chimica e il nostro corpo agendo ovviamente anche sul nostro umore.

E' lecito pretendere di provare un po' di questo sentimento? E se da sé non arriva in nessun modo, è giusto ricercarlo nei modi più estremi? Da cosa voi traete piacere?
Vecchio 21-02-2013, 14:11   #2
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Originariamente inviata da onironauta Visualizza il messaggio
Il problema è forse che io cerco qualcosa di estremo, un piacere parossistico, che mi rivolti come un calzino, che sconvolga, per la sua intensità, tutti gli organi sensoriali, non posso accontentarmi di un'eiaculazione, non so nemmeno se esiste in natura ciò che vorrei provare io
Più pragmatismo. Che senso ha seguire un'utopia? Meglio concentrarsi sul reale così come imparare ad assaporare meglio quello che si ritiene ordinario.

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a volte penso che sarei disposto anche a bucarmi per questo
Hai mai provato gli effetti dell'eroina per scrivere ciò? Affermazione un po' superficiale.

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Ci sono soggetti squilibrati che riescono a provarlo seviziando animali o stuprando bambini, quindi è chiaramente un sentimento soggettivo
Non legittimiamo le parafilie, che sono disturbi mentali, come sentimenti soggettivi...

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tutti i nostri stati d'animo nell'ipotalamo si trasformano in ormoni
Insomma, non è che sia scritto proprio così nei testi d'endocrinologia...

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E' lecito pretendere di provare un po' di questo sentimento?
Secondo è fondamentale e necessario per vivere bene, al pari del sentimento amoroso.

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E se da sé non arriva in nessun modo, è giusto ricercarlo nei modi più estremi?
Secondo me no perché è una ricerca dettata da una condizione malata.
Meglio curare prima la patologia.

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Da cosa voi traete piacere?
Dal far sesso, dal piacere sessuale ed erotico altrui, dalle dimostrazioni d'affetto, dal trasmettere affetto, dalla galvanizzazione in ciò che faccio e mi appassiona, dalla novità positiva, ecc.
Vecchio 21-02-2013, 14:11   #3
Esperto
L'avatar di Oblomov
 

vedo che scrivi piacere con la maiuscola, per cui o sei un decadente amante di Dannunzio, oppure stai deificando qualcosa che è semplicemente umano ... umano troppo umano direbbe qualcuno ...
definire il piacere non è così semplice come sembrerebbe, ed i filosofi ci provano da due millenni e mezzo (brutto il millennio e mezzo però non è un errore).
A me la definizione che è sempre piaciuta di più è quella data da Epicuro, appunto circa due millenni e mezzo fa. Il piacere è assenza di dolore. Perchè chiunque abbia provato dolore (fisico o psicologico) sa benissimo quello che si prova nel momento in cui esso cessa di esistere. Certo, l'obiezione più facile a questa definizione è che uno stato di questo genere in breve genera la noia, che è un altro tipo di dolore, un dolore spirituale. Quindi si potrebbe definire il piacere non tanto come uno stato, ma come una dinamica, un processo, un movimento, da uno stato doloroso ad uno di assenza di dolore. In fondo anche Freud nel definire il piacere, pensa ad una scarica della pulsione che si è accumulata e preme per essere liberata dalle strette pareti che la imprigionano.
Quella che non condivido è l'idea (decadente) che il piacere sia una sorta di vetta di raffinatezza e perfezione, uno stato che ci avvicinerebbe alla divinità. Anche perchè chi cerca di avvicinarsi al Sole con ali incerate, inevitabilmente cadrà a terra facendosi molto male (Icaro).
Vecchio 21-02-2013, 14:36   #4
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Di solito traggo piacere da attività che richiedano una certa immaginazione, quali: scrivere, ascoltare, immedesimarmi e batter a tempo con la musica ecc. ecc. Tutte cose di grandissima utilità sociale.

Il piacere è comunque effimero, fine a se stesso: se non lo si alimenta cessa di vivere e muore.
Vecchio 21-02-2013, 15:23   #5
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

Per caso hai già considerato di farti asportare una costola per... Ok, mi fermo qui, vediamo se qualcuno coglie l'alto riferimento culturale
Vecchio 21-02-2013, 15:49   #6
Esperto
L'avatar di Oblomov
 

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Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Per caso hai già considerato di farti asportare una costola per... Ok, mi fermo qui, vediamo se qualcuno coglie l'alto riferimento culturale
torniamo a Dannunzio eh?
Vecchio 21-02-2013, 16:29   #7
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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Più pragmatismo. Che senso ha seguire un'utopia? Meglio concentrarsi sul reale così come imparare ad assaporare meglio quello che si ritiene ordinario.
Un'utopia dici? Non lo so, sta di fatto che ciò che tu definisci reale a me non soddisfa più e mi sembra naturale che di conseguenza io vada a rivolgere i miei pensieri ad altro, che anche se di natura astratta e indefinita, riesce ad accende in me un minimo di entusiasmo.

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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Hai mai provato gli effetti dell'eroina per scrivere ciò? Affermazione un po' superficiale.
No, non ho mai provato l'eroina, ma ho letto moltissimo sugli oppiacei in generale, non sono uno che parla per il caxxo, so bene quali sono gli effetti collaterali, ma diciamo che passano in secondo piano quando si raggiunge un certo livello di malessere e indifferenza esistenziale.

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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Non legittimiamo le parafilie, che sono disturbi mentali, come sentimenti soggettivi...
Reali “disturbi mentali” o semplice abitudine a definire così certe cose dettata dalle tradizioni, dall'epoca, dal luogo geografico ecc.? E' innegabile che nella storia si siano praticate più volte e in più civiltà usanze che oggi definiremmo insane.. Detto questo non voglio legittimarli, per me la libertà personale e in questo caso quella sessuale, è importantissima e nel momento in cui viene violata, le mie idee non possono essere che di ripudiare tali comportamenti, ma questo non c'entra, il piacere è soggettivo, proprio come tutte le sensazioni, poi si può discutere sui mezzi.

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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Insomma, non è che sia scritto proprio così nei testi d'endocrinologia...
Sì l'ho un po' sintetizzata, il discorso non cambia, io ho letto questo e il mio psicologo me lo ha confermato.. Poi chiaro per ogni teoria ne esiste almeno un'altra contrapposta.

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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Meglio curare prima la patologia.
Quale sarebbe la patologia?

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Originariamente inviata da Oblomov Visualizza il messaggio
A me la definizione che è sempre piaciuta di più è quella data da Epicuro, appunto circa due millenni e mezzo fa. Il piacere è assenza di dolore. Perchè chiunque abbia provato dolore (fisico o psicologico) sa benissimo quello che si prova nel momento in cui esso cessa di esistere. Certo, l'obiezione più facile a questa definizione è che uno stato di questo genere in breve genera la noia, che è un altro tipo di dolore, un dolore spirituale.
Sì, penso che sia lo stato d'animo per eccellenza che l'uomo ricerca, poi divinizzarlo o meno non so quanto sia effettivamente sensato, sta di fatto che come hai detto tu citando Epicuro, si vuole più o meno consapevolmente uscire da una situazione negativa ricercando il benessere, ma questa è una cosa legittima, il voler essere sereni, in pace, in armonia, dovrebbe essere una costante secondo me. Io mi riferisco a un qualcosa di più grande, al non solo desiderare di non star male, ma proprio al desiderare di “godere” che è una cosa diversa, di natura diversa; coincide forse con il concetto di piacere decadentista se è come me lo hai scritto, perchè io non lo ricordo più, mi rileggerò qualcosa.

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Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
La ricerca del piacere è anche una risposta all'adattamento del nostro corpo.
Ci adattiamo velocemente alle diverse situazioni quindi cerchiamo quel qualcosa in più che precede le sensazioni che già conosciamo.
Ciò vale per tutte le cose.
Diciamo che questa visione fà un pò a cazzotti col detto: "chi si accontenta gode."
Ma è innegabile che ci abituiamo ad uno stato, qualunque esso sia.
Quando ci abituiamo il piacere, la novità finisce e bisogna trovare nuovi stimoli.
Senza questo "meccanismo" l'uomo non si sarebbe mai evoluto.
Verissimo, ci si adatterebbe presto a una qualsiasi situazione e si cercherebbe di conseguenza, una volta assuefatti, un nuovo modo-mezzo per raggiungere qualcosa di ancora più intenso che potrebbe soddisfarci di nuovo; è un bel dilemma se si è deciso di non accontentarsi.

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Originariamente inviata da Balordo Visualizza il messaggio
Il piacere è comunque effimero, fine a se stesso: se non lo si alimenta cessa di vivere e muore.
A me pare che sia tutto effimero e non a seconda di come lo si guarda

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Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Per caso hai già considerato di farti asportare una costola per...
E' una porta sempre aperta questa
Vecchio 21-02-2013, 18:03   #8
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Originariamente inviata da Oblomov Visualizza il messaggio
A me la definizione che è sempre piaciuta di più è quella data da Epicuro, appunto circa due millenni e mezzo fa. Il piacere è assenza di dolore. Perchè chiunque abbia provato dolore (fisico o psicologico) sa benissimo quello che si prova nel momento in cui esso cessa di esistere.
E pensare che Epicuro viveva di pane e acqua.
Vecchio 21-02-2013, 18:08   #9
Esperto
L'avatar di Oblomov
 

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Originariamente inviata da nihil_ Visualizza il messaggio
E pensare che Epicuro viveva di pane e acqua.
esatto ... i beni più adatti a far sorgere il piacere secondo lui erano quelli naturali e necessari ... il cibo e le bevande erano fra questi ... il sesso (beh lo dico così a caso, anche se qui non interessa quasi a nessuno mi sembra ) invece era di qualità inferiore, perchè solo naturale, non necessario ....
Vecchio 21-02-2013, 18:45   #10
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Originariamente inviata da onironauta Visualizza il messaggio
Un'utopia dici?
Un'eiaculazione, ed il relativo orgasmo, sono di facile accesso e sono reali.
Una donna, idem.
L'opportunità di avere un rapporto sessuale, in senso stretto, idem.

Inoltre sono tutti piaceri MATERIALI.

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anche se di natura astratta e indefinita, riesce ad accende in me un minimo di entusiasmo.
Questione di gusti: io sono per il definito ed il concreto.
L'entusiasmo è importante ma non sufficiente per me.

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ma diciamo che passano in secondo piano quando si raggiunge un certo livello di malessere e indifferenza esistenziale.
Per me è sempre sciocco, eccetto che in casi circostanziati ed isolati, assumere atteggiamenti autolesionisti per sanare un malessere.

Quote:
Reali “disturbi mentali” o semplice abitudine a definire così certe cose dettata dalle tradizioni, dall'epoca, dal luogo geografico ecc.?
Allora, di questa stregua, dovremmo legittimare la pedofilia, lo stupro, ecc.
Per me il sadismo, il masochismo, l'esibizionismo, il voyeurismo, la pedofilia, ecc. sono parafilie ovvero disturbi mentali.

Quote:
per me la libertà personale e in questo caso quella sessuale, è importantissima e nel momento in cui viene violata, le mie idee non possono essere che di ripudiare tali comportamenti, ma questo non c'entra, il piacere è soggettivo, proprio come tutte le sensazioni, poi si può discutere sui mezzi.
Allora, giusto per assecondare provocatoriamente la tua tesi, se si deve difendere la libertà sessuale dell'individuo si deve legittimare anche il far sesso con una persona contro la sua volontà (leggi: stupro), se per un individuo libertà implica che si debba far sesso incondizionatamente.

Perché deve venir prima la libertà individuale e sessuale anziché il rispetto dell'individuo e di ciò che la società ritiene come normale?
Vecchio 21-02-2013, 19:25   #11
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Un'eiaculazione, ed il relativo orgasmo, sono di facile accesso e sono reali.
Una donna, idem.
L'opportunità di avere un rapporto sessuale, in senso stretto, idem.

Inoltre sono tutti piaceri MATERIALI.
Temo che proprio perchè piaceri materiali mi sono diventati indifferenti, sono fugaci e li reputo ancora troppo corporali; ma davvero non so nemmeno io cosa cerco in realtà, è tutto troppo indefinito.

Quote:
Allora, di questa stregua, dovremmo legittimare la pedofilia, lo stupro, ecc.
Per me il sadismo, il masochismo, l'esibizionismo, il voyeurismo, la pedofilia, ecc. sono parafilie ovvero disturbi mentali.
Allora, giusto per assecondare provocatoriamente la tua tesi, se si deve difendere la libertà sessuale dell'individuo si deve legittimare anche il far sesso con una persona contro la sua volontà (leggi: stupro), se per un individuo libertà implica che si debba far sesso incondizionatamente.

Perché deve venir prima la libertà individuale e sessuale anziché il rispetto dell'individuo e di ciò che la società ritiene come normale?
Io sinceramente non so cosa sia un disturbo mentale, quindi non mi esprimo in merito, comunque mi sa che non mi sono spiegato bene, a me fan schifo i pedofili, li metto anche prima degli assassini nell'insieme dei subumani proprio perchè con il loro gesto violano la libertà di qualcun altro.. Insomma io dico ognuno faccia quello che vuole, si prenda a martellate il membro se ciò gli procura godimento, ma non rompi le scatole agli altri, quindi è ovvio, prima viene il rispetto per gli altri, ma con il PROPRIO corpo ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole.
Vecchio 21-02-2013, 21:13   #12
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da onironauta Visualizza il messaggio
prima viene il rispetto per gli altri, ma con il PROPRIO corpo ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole.
Sei sicuro? In natura non esiste la proprietà e nemmeno il diritto. Secondo me uno non ha il diritto di prendersi a martellate il membro. Perchè quelle cellule dovrebbero essere sacrificate?
Vecchio 21-02-2013, 21:57   #13
Esperto
L'avatar di Herzeleid
 

La ricerca del piacere non deve (non dovrebbe) mai prescindere dalla legge morale.
Vecchio 21-02-2013, 22:23   #14
Paz
Esperto
L'avatar di Paz
 

Quote:
Originariamente inviata da Herzeleid Visualizza il messaggio
La ricerca del piacere non deve (non dovrebbe) mai prescindere dalla legge morale.
Legge morale sta per...?
Vecchio 21-02-2013, 22:24   #15
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Sei sicuro? In natura non esiste la proprietà e nemmeno il diritto. Secondo me uno non ha il diritto di prendersi a martellate il membro. Perchè quelle cellule dovrebbero essere sacrificate?
Perché sono cellule, le cellule sono fatte per essere sacrificate
Vecchio 21-02-2013, 22:37   #16
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Prova con un Monchèri o con un Campari
Vecchio 21-02-2013, 22:40   #17
Esperto
L'avatar di Herzeleid
 

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Originariamente inviata da Paz Visualizza il messaggio
Legge morale sta per...?
Ormai non ho più i mezzi né la forza per sostenere la validità di una legge universale e già tanto mi contento che si abbia dentro di sè, nel foro interiore della coscienza, una dirittura morale che pone prima dell'agire la riflessione su ciò che è giusto e ciò che non lo è.
Vecchio 22-02-2013, 00:31   #18
Banned
 

Io vado quasi in trance ascoltando la musica, comincio ad agitarmi, a guardare il cielo estasiato, come se fossi una danzatrice dionisiaca. Forse è questo il piacere che intendi? O ricerchi qualcosa di più fisico, di più vicino all'orgasmo come sensazione ma immensamente più forte? Se è quest'ultimo quello che ricerchi, allora drogati.
Vecchio 23-02-2013, 02:14   #19
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da we_are_alone Visualizza il messaggio
Perché sono cellule, le cellule sono fatte per essere sacrificate
Non è vero. Le cellule lavorano per l'organismo e l'organismo lavora per le cellule, indipendentemente dai limiti di vita che entrambi hanno.
Vecchio 23-02-2013, 02:18   #20
Banned
 

asfissiamento autoerotico
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