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Originariamente inviata da XL
Io questa sicurezza non ce l'ho, e non riesco a capire come facciano ad averla altri senza una sorta di atto di fede.
Delle persone riescono ad identificare chiaramente quale sia la parte che sta sabotando cosa vogliono fare, a me invece capita che non riesco ad individuare nemmeno quale parte in conflitto con le altre va contro di me, visto che il me stesso è fatto da tutte queste parti.
Se do soddisfazione ad una l'altra mi frustra, ma sarò io che funziono in questo modo assurdo, a sentir parlare altri pare che sia chiaro chi sta sabotando chi, quali sono le parti sane e malate della persona e così via.
Quando la mia psicoterapeuta iniziò a parlare una volta di parti sane e malate di me non riuscii ad afferrare bene la cosa e la rispedii al mittente. La parte di me che vuole andare con le prostitute è sana o malata? Quella che mi trattiene dallo staccare la testa a qualcuno? E' sana o malata? E quella invece che mi dice di farlo? E' sana o malata?
A me non interessa molto quali parti assecondare, mi interessa trovare un modo di vivere che a me stia bene, ma quale sia ancora non l'ho afferrato, non so se esiste e se esiste non so se sono capace di raggiungerlo da solo o ho bisogno di sostegni esterni che non posso darmi da me.
A desiderare certe cose le desidero, ma questo poco ha a che fare poi con le situazioni concrete da gestire dove certi desideri vengono frustrati dal raggiungimento di altri desideri producendo disagi e conflitti.
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Devi partire da questo presupposto. Se già ti poni delle domande e ti metti in discussione è un buon punto. Alla domanda dovresti rispondere tu, mica io.
la parte di te che vuole andare a prostitute è sana secondo te ? Io non ci vedo nulla di male, ma sicuramente credo anche che la ricerca e il trovare quel tipo di rapporto sia dato da una mancanza d'affetto di fondo e uno grande bisogno di esso. Ora ripeti la domanda.
La parte di te che vuole staccare la testa a qualcuno e sana ? Beh direi che più che non essere sano non è moralmente ed eticamente corretto per la libertà altrui. Ma un serial killer, un soldato, un terrorista ecc pensano ciò? Magari per loro è sano, quindi gli va bene così , in ogni caso non credo che si porrebbero il dubbio. E poi va beh c'è la legge. Quindi, rifai questa domanda.
In ogni caso dovresti chiederti , perché questa necessità di violenza?
Tutti vogliamo stare bene in questa vitaccia. E spesso si capisce come fare quando ti stanno per seppellire o cremare. Un po' esagerato e melodrammatico ? Può darsi. Ma in ogni caso, nel percorso quale è la vita bisogna apprendere step by step l'agognata formula per la serenità. nemmeno la felicità, quella è cose da ultra-privilegiati ( non parlo di denaro ).Basta riuscire a vivere una vita serena, senza essere bloccati in un limbo per via delle proprie paure. E non pensare di essere inutili, sempre e comunque. Poche cose sono inutili a questo mondo. Nemmeno le zanzare, mie acerrime nemiche, ma con la consapevolezza della loro utilità.