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27-01-2020, 16:48
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#81
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Banned
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 214
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[quote=Maximilian74;2402406]
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Originariamente inviata da Max87
Sai dove è il problema? Che essere tagliati fuori da aperitivi, discoteche, festini, compleanni e locali puoi anche fregartene perché onestamente neanche a me interessa avere quel genere di cose, però rimanere soli sempre poi ti porta a non avere nessuno, in tutti i sensi e in nessun caso. Un domani tu stai male o hai bisogno (faccio un esempio) non c'è nessuno a fianco che ti aiuta e ti vuole bene, loro, intendo i socialoni, avranno sempre qualcuno, perché hanno una vita, hanno qualcuno a loro fianco, una compagna, una moglie, dei figli.
E purtroppo, anche se io non condivido i meccanismi della società, la strada, la via che porta a interagire e trovare qualcuno, che piaccia o no è la loro e non la nostra fatta di assoluto isolamento.
Anche io vorrei solo una persona che esce con me ma che non mi rompa le balle con tutto il resto delle cose sociali, ma purtroppo dalla parte di la della barricata è ben difficile che una possa accettare di avere a che fare con un totale eremita.
Non fraintendermi, io ho capito cosa vuoi dire, ma credo che anche tu hai capito quello che voglio dire io
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Capito benissimo e' quello che penso anche io. Una persona che nn rompa ogni sabato e ogni domenica per andare in giro sarebbe perfetta
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27-01-2020, 16:52
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#82
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da DrPsiche
La società è basata quasi esclusivamente sull'estetica eppure sicuramente avrai presente delle persone bruttissime (per i canoni sociali) ma con una donna più o meno bella a fianco, cosa potrebbero avere in più di te per riuscirci? Qualcuno direbbe i soldi, qualcuno direbbe carisma, eppure ce l'hanno fatta, perché tu non potresti farcela se lavori su te stesso?
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a 45 anni senza il nulla alle spalle, cosa significa, anzi cosa dovrebbe fare uno per lavorare su se stesso? Cosa hanno in più di me hai scritto..
Il problema è cosa hanno in meno loro di me, loro non hanno fobia, evitamento, ansia, depressione, e avere queste cose in meno sul groppone(cioè non averle) , fa la, differenza in modo decisivo dal mio punto di vista
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27-01-2020, 17:09
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#83
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Banned
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 214
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Questo dipende dal proprio orientamento caratteriale. Essendo anch'io introverso di natura non ho mai ambito alla quantità di relazioni personali come un obiettivo da raggiungere, anzi non me ne è mai fregato piu di tanto, e questo è l'esatto opposto di ciò che viene visto dagli estroversi come soddisfacente.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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Infatti anche a me nn frega niente e secondo me molti di noi la vivrebbero molto meglio con questa presa di coscienza
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27-01-2020, 17:28
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#84
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 78
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Originariamente inviata da Maximilian74
a 45 anni senza il nulla alle spalle, cosa significa, anzi cosa dovrebbe fare uno per lavorare su se stesso? Cosa hanno in più di me hai scritto..
Il problema è cosa hanno in meno loro di me, loro non hanno fobia, evitamento, ansia, depressione, e avere queste cose in meno sul groppone(cioè non averle) , fa la, differenza in modo decisivo dal mio punto di vista
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Non hai 65 anni, 45 anni non sono la fine del mondo. Ipotizzando che tu abbia una depressione importante (così come il resto del "groppone"), riterrei più che auspicabile un consulto psicologico, un buon professionista saprà meglio accogliere la tua richiesta, lavorando assieme al tuo psicologo avrai gli strumenti per appianarla e magari noterai dei miglioramenti in alcune aree personali (autostima, immagine di sé, ecc...) e sociali/relazionali (es: inizi a fare uno sport di squadra, ricontatti un vecchio amico, riallacci i ponti con un tuo familiare, ecc...). Ci sono terapie che più di altre hanno risultati evidenti già dalle prime sedute (terapie breve strategica, ipnosi, terapia integrata ecc...).
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27-01-2020, 17:29
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#85
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Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Rimini
Messaggi: 245
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Ciao a tutti, l'argomento è molto interessante e ci stavo pensando parecchio proprio in questi giorni. Io ormai mi sono convinto fermamente che per me potrebbe essere possibile avere una relazione di coppia solo se trovassi una persona con le stesse problematiche, perchè queste sono talmente influenti nella mia vita che non sarebbe possibile nasconderle al partner, e d'altronde a me non interessa neanche un rapporto dove debba nascondere costantemente questa parte di me. Se l'altra persona non conoscesse per esperienza personale questi disturbi credo che alla lunga, per quanto possa essere buona e paziente, ne avrebbe abbastanza.
A volte mi chiedo però se questo ragionamento sia giusto o meno, se magari stare con una persona così uguale possa inconsciamente portarti a non cercare più di uscire da questi problemi, mentre magari una persona "sana" potrebbe darti la spinta giusta per uscirne... però no, non riesco a vedermi con una persona che non ha vissuto le stesse esperienze e quindi può farti sentire davvero compreso e accettato.
Il problema che si pone però è dove trovare queste persone, perchè come fai a trovare una, prendendo il mio caso come esempio, che ha emetofobia, ansia sociale e ansia generalizzata? Neanche i siti apposta di incontri sono adatti, e non credo neanche forum o gruppi tipo questo, perchè hanno altri scopi (io stesso non mi sono certo iscritto qui con quell'idea). Forse l'unica per evitare fraintendimenti sarebbe davvero un sito di incontri strutturato apposta per gente tipo noi, ma non credo proprio che esista, e poi tocca avere anche la fortuna di abitare in zone popolose tipo metropoli per aumentare le chance. Dura, molto dura.
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27-01-2020, 17:45
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#86
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 78
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Quote:
Originariamente inviata da Ben Sahar
Ciao a tutti, l'argomento è molto interessante e ci stavo pensando parecchio proprio in questi giorni. Io ormai mi sono convinto fermamente che per me potrebbe essere possibile avere una relazione di coppia solo se trovassi una persona con le stesse problematiche, perchè queste sono talmente influenti nella mia vita che non sarebbe possibile nasconderle al partner, e d'altronde a me non interessa neanche un rapporto dove debba nascondere costantemente questa parte di me. Se l'altra persona non conoscesse per esperienza personale questi disturbi credo che alla lunga, per quanto possa essere buona e paziente, ne avrebbe abbastanza.
A volte mi chiedo però se questo ragionamento sia giusto o meno, se magari stare con una persona così uguale possa inconsciamente portarti a non cercare più di uscire da questi problemi, mentre magari una persona "sana" potrebbe darti la spinta giusta per uscirne... però no, non riesco a vedermi con una persona che non ha vissuto le stesse esperienze e quindi può farti sentire davvero compreso e accettato.
Il problema che si pone però è dove trovare queste persone, perchè come fai a trovare una, prendendo il mio caso come esempio, che ha emetofobia, ansia sociale e ansia generalizzata? Neanche i siti apposta di incontri sono adatti, e non credo neanche forum o gruppi tipo questo, perchè hanno altri scopi (io stesso non mi sono certo iscritto qui con quell'idea). Forse l'unica per evitare fraintendimenti sarebbe davvero un sito di incontri strutturato apposta per gente tipo noi, ma non credo proprio che esista, e poi tocca avere anche la fortuna di abitare in zone popolose tipo metropoli per aumentare le chance. Dura, molto dura.
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Ma la tua è un'autodiagnosi o c'è uno specialista che te la ha certificata? Un
buon partner è chi ci fa stare bene ed è capace di mettersi a nudo senza nascondere completamente come è fatto realmente, pensare di sceglierlo in base agli stessi disturbi sarebbe un'assurdità che non può che aggravare la situazione di entrambi.
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27-01-2020, 18:11
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#87
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Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Rimini
Messaggi: 245
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Ciao DrPsiche, ansia sociale e ansia generalizzata me li ha diagnosticati lo psicologo col quale ho fatto alcuni anni di terapia, e l'emetofobia è il sintomo principale di questa ansia sociale.
Per quanto riguarda il resto l'idea me la sono fatta io, come scrivevo mi chiedo anche io se sia giusto davvero, però penso di si visto che probabilmente mi sentirei davvero compreso e accettato solo da chi ha vissuto di persona quelle esperienze, che ormai sono state presenti nella maggior parte della mia vita. Credo che sia fatica far capire che non è realmente il mio carattere essere così chiuso in determinate circostanze (in realtà molto comuni, perchè si tratta di quasi tutte le situazioni sociali) ma è un fastidio fisico che provo davvero che mi porta ad apparire così.
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27-01-2020, 18:22
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#88
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,514
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Originariamente inviata da Ben Sahar
Per quanto riguarda il resto l'idea me la sono fatta io, come scrivevo mi chiedo anche io se sia giusto davvero, però penso di si visto che probabilmente mi sentirei davvero compreso e accettato solo da chi ha vissuto di persona quelle esperienze, che ormai sono state presenti nella maggior parte della mia vita. Credo che sia fatica far capire che non è realmente il mio carattere essere così chiuso in determinate circostanze (in realtà molto comuni, perchè si tratta di quasi tutte le situazioni sociali) ma è un fastidio fisico che provo davvero che mi porta ad apparire così.
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Non esistono due persone identiche o con problemi identiche, quindi è impossibile da realizzare ciò che desideri, ma non è detto che altra persona ( che ha problemi diversi) non possa comprendenti, sopratutto se anche essa sa cosa vuol dire soffrire per qualcosa..
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27-01-2020, 19:25
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#89
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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Un altro utente, Snow, si era fidanzato per la prima volta ben dopo i 30. E' durissima, e ci vuole una grandissima forza di volontà, ma non è impossibile. Io ovviamente neanche ci provo, già il solo dovermi alzare la mattina per il lavoro è uno sforzo sovraumano, figurarsi mettersi a fare altro. Purtroppo è andata così, non si può tornare indietro, e cambiare richiede un'energia e un'abnegazione che io non ho manco lontanamente.
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27-01-2020, 19:53
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#90
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Un altro utente, Snow, si era fidanzato per la prima volta ben dopo i 30.
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Io dopo i 30 non mi sono più fidanzato, non lo so cosa è peggio.
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27-01-2020, 19:55
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#91
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 78
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Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Un altro utente, Snow, si era fidanzato per la prima volta ben dopo i 30. E' durissima, e ci vuole una grandissima forza di volontà, ma non è impossibile. Io ovviamente neanche ci provo, già il solo dovermi alzare la mattina per il lavoro è uno sforzo sovraumano, figurarsi mettersi a fare altro. Purtroppo è andata così, non si può tornare indietro, e cambiare richiede un'energia e un'abnegazione che io non ho manco lontanamente.
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cambiare richiede energia non abnegazione, se non stai bene nella situazione in cui ti trovi hai il dovere verso te stesso di cambiare, sei capace alzarti per lavorare, chissà quante altre cose sapresti fare...
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27-01-2020, 20:08
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#92
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Andare a lavorare, per chi ha la fortuna di avere un lavoro, non è la stessa cosa che non avere alcuna relazione sociale o sentimentale. Io quando ho trovato lavoro, ho fatto un colloquio, hanno deciso di assumermi, ho firmato un contratto e vado a timbrare il cartellino e faccio le mie ore di lavoro.
Instaurare rapporti con le persone a livello sociale e sentimentale è un altro discorso. Se non sei capace assolutamente di inserirti, stare in gruppo, avere relazioni, e se queste cose soprattutto non le hai mai avute, rimani fuori, out, game over.
Io sono fobico ed evitante ma al lavoro ci vado, ma fobico ed evitante ci rimango.
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27-01-2020, 20:31
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#93
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 78
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Quote:
Originariamente inviata da Ben Sahar
Ciao DrPsiche, ansia sociale e ansia generalizzata me li ha diagnosticati lo psicologo col quale ho fatto alcuni anni di terapia, e l'emetofobia è il sintomo principale di questa ansia sociale.
Per quanto riguarda il resto l'idea me la sono fatta io, come scrivevo mi chiedo anche io se sia giusto davvero, però penso di si visto che probabilmente mi sentirei davvero compreso e accettato solo da chi ha vissuto di persona quelle esperienze, che ormai sono state presenti nella maggior parte della mia vita. Credo che sia fatica far capire che non è realmente il mio carattere essere così chiuso in determinate circostanze (in realtà molto comuni, perchè si tratta di quasi tutte le situazioni sociali) ma è un fastidio fisico che provo davvero che mi porta ad apparire così.
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Se ci sei andato anni vuol dire che ti fidavi, sei effettivamente migliorato e ora hai una ricaduta? Scusa ma non mi è chiaro perché hai interrotto la terapia.
Ci sono tecniche meditative che per l'emetofobia sono un tocca sana, mai pensato di approcciarti alla meditazione?
Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Se non sei capace assolutamente di inserirti, stare in gruppo, avere relazioni, e se queste cose soprattutto non le hai mai avute, rimani fuori, out, game over.
Io sono fobico ed evitante ma al lavoro ci vado, ma fobico ed evitante ci rimango.
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Sono abilità che si apprendono con specialisti sanitari se non si è in grado di farcela da soli, certo la via più breve è rassegnarsi, ma a che prezzo? Passare la vita all'interno di internet per comunicare con qualcuno quando invece potremmo dirgli le stesse cose in faccia? Ci deve essere qualcuno in questo forum che è riuscito ad affrontarla questa maledetta fobia sociale, immagino, no? Oppure siete tutti a darvi man forte di quanto sia difficile ma che l'unica cosa è rassegnarsi? Non è così, si può uscirne e lo dovete a voi stessi. (il mio tono non è assolutamente provocatorio, ci tengo a precisarlo)
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27-01-2020, 20:42
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#94
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da DrPsiche
Se ci sei andato anni vuol dire che ti fidavi, sei effettivamente migliorato e ora hai una ricaduta? Scusa ma non mi è chiaro perché hai interrotto la terapia.
Ci sono tecniche meditative che per l'emetofobia sono un tocca sana, mai pensato di approcciarti alla meditazione?
Sono abilità che si apprendono con specialisti sanitari se non si è in grado di farcela da soli, certo la via più breve è rassegnarsi, ma a che prezzo? Passare la vita all'interno di internet per comunicare con qualcuno quando invece potremmo dirgli le stesse cose in faccia? Ci deve essere qualcuno in questo forum che è riuscito ad affrontarla questa maledetta fobia sociale, immagino, no? Oppure siete tutti a darvi man forte di quanto sia difficile ma che l'unica cosa è rassegnarsi? Non è così, si può uscirne e lo dovete a voi stessi. (il mio tono non è assolutamente provocatorio, ci tengo a precisarlo)
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Ma tu sei registrato qui perché hai fobia e affini o per fare il dottore come dice il tuo nick?
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27-01-2020, 20:47
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#95
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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Quote:
Originariamente inviata da DeadSoul
Tutti schifano le persone depresse.
Come conclusione, direi, a ragion di logica, non mostrarsi al pubblico di essere depressi, tenersi i propri problemi tutti per sè, far finta di essere allegri.... Insomma, indossare una maschera.
Inoltre, non sono sopportate nemmeno quelle persone che non fanno altro che lamentarsi dei propri problemi: agli estroversi non interessano i nostri problemi, loro hanno piacere di uscire solo con gente allegra e che gli faccia divertire.
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Non credo sia una questione di schifare o non sopportare le persone depresse. Ma spesso noi, e io per prima, dobbiamo far vedere a tutti che siamo tristi e che stiamo male come se questo ci aiutasse, come se gli altri potessero aiutarci. Se siamo troppo depressi, gli altri non possono fare niente per noi. Non è detto che non vogliono, ma non possono, è un fardello troppo grosso farsi carico di una sofferenza e di un malessere così grandi, è difficile per chi lo prova, figuriamoci per un'altra persona. Che poi ha già i suoi problemi, che a noi sembrano sciocchezze rispetto ai nostri ma chi siamo noi per giudicare e pretendere aiuto e comprensione? C'è gente che sta malissimo eppure sorride, perché sa che è il modo migliore per aiutarsi e stare in mezzo agli altri, che se ti vedono non dico sorridente ma almeno sereno saranno più propensi a stare in tua compagnia e aiutarti anche, ma la cosa deve partire da noi.
Perché noi spesso diciamo che siamo un po' pesanti e troppo concentrati su noi stessi, giudichiamo gli altri basandoci sulle apparenze e su i loro profili social, in modo superficiale, ma cosa sappiamo davvero di loro? E se una persona che conosciamo avesse bisogno di aiuto, magari un estroversone ha avuto una pessima giornata e avrebbe bisogno di un sorriso ma noi nemmeno ce ne accorgiamo e non lo salutiamo nemmeno perché tanto lui sta meglio di noi, poi quando abbiamo noi bisogno di un aiuto non troviamo nessuno e ci riempiamo di rancore. È la stessa cosa che fanno gli altri con noi, se gli insensibili sono loro, noi cosa siamo?
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Ultima modifica di awasted; 27-01-2020 a 21:15.
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27-01-2020, 20:51
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#96
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 78
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Ma tu sei registrato qui perché hai fobia e affini o per fare il dottore come dice il tuo nick?
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trovi tutto nella mia presentazione https://fobiasociale.com/un-saluto-a-tutti-70130/
Comunque per correttezza verso gli utenti non prendo pazienti che siano iscritti al forum... mia curiosità, ci sono altri specialisti sul forum?
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27-01-2020, 21:01
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#97
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da DrPsiche
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Esserci dentro è diverso che vedere il problema dall'esterno. Da fuori, perché chi non ci è dentro, si vede sempre una soluzione facile e sicura, e il motivo è semplice. Chi non ci è dentro ha la serenità di valutare un problema, tanto non è su di sé, ma su altri.
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27-01-2020, 21:01
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#98
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
Non credo sia una questione di schifare o non sopportare le persone depresse. Ma spesso noi, e io per prima, dobbiamo far vedere a tutti che siamo tristi e che stiamo male come se questo ci aiutasse, come se gli altri potessero aiutarci. Se siamo troppo depressi, gli altri non possono fare niente per noi. Non è detto che non vogliono, ma non possono, è un fardello troppo grosso farsi carico di una sofferenza e di un malessere così grandi, è difficile per chi lo prova, figuriamoci per un'altra persona. Che poi ha già i suoi problemi, che a noi sembrano sciocchezze rispetto ai nostri ma chi siamo noi per giudicare e pretendere aiuto e comprensione? C'è gente che sta malissimo eppure sorride, perché sa che è il modo migliore per aiutarsi e stare in mezzo agli altri, che se ti vedono non dico sorridente ma almeno sereno saranno più propensi a stare in tua compagnia e aiutarti anche, ma la cosa deve partire da noi.
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Si infatti, il problema sono sempre gli altri.
Che é un ragionamento tipicamente narcisista.
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27-01-2020, 21:13
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#99
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,514
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Quote:
Originariamente inviata da DrPsiche
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Tanti anni fa c'era un altro che si professava dottore, ma dopo mi sa l'hanno fatto scappare , magari qualcuno tra utenti più vecchi se lo ricorda, non mi viene nick..
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27-01-2020, 21:17
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#100
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Intermedio
Qui dal: Dec 2019
Messaggi: 245
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Quote:
Originariamente inviata da DrPsiche
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Dottore, io sono a vostra disposizione, la mia psicoterapeuta fino alla scorsa volta diceva che non sono un sociofobico, ma un disadattato, però penso che oggi ci abbia ripensato, se vi serve una cavia per qualunque cosa io sto qui.
(Ai dottori mi rivolgo con il Voi).
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