don_flamingo

Salve a tutti,
innanzitutto chiedo scusa se non posto mai o se commento poco ma effettivamente la mia timidezza si fa sentire anche qui:-)
Io penso che l'ansia sia una forma di paura e, fondamentalmente (chi soffre di fobia sociale o simili) è continuamente sottoposto all'effetto della paura (anche irrazionale, soprattutto irrazionale, anche verso nulla ma la sente)...
La mia domanda era.. qual'è il vostro rapporto con questa paura? Quando vi trovate in condizioni ansiogene che fate? Scappate, combattete, respirate, rimanete paralizzati, pensate, non pensate, iniziate a sudare...
Io non so gestire la paura... voi si? se si come? ciao:-)

monika89

Gestire la paura è molto difficile,ho letto da qualche parte ,che quando abbiamo molta angoscia o paura,bisogna respire profondamente e lentamente per almeno 10 o 15 volte,bere un pò d'acqua ,di solito le botte più intense di paura e ansia non possono durare tanto poi vuoi o non vuoi si calmano,bisogna controllare i pensieri e dirsi di darti una calmata che facendo cosi non si risolve niente,stare più all'aria aperta,ossigeno fa circolare meglio sangue nel cervello per cui meglio non stare nei luoghi chiusi,certo non sempre aiuta,e poi non sempre funziano neanche su di me,ma ogni tanto si

Antonio90

Scappare è dura se il problema è dentro.. Nelle situazioni di ansia a me succede un po' di tutto alcune volte riesco a uscirci per qualcosa che faccio o dico, altre volte mi rendo solamente più ridicolo.

Chiaramente qui per situazione di ansia intendo un rapporto interpersonale.
E' difficile dire se sono più le volte che peggioro la situazione o la miglioro anche perchè naturalmente il cervello umano tende a ricordarsi di più tutte le volte che è andata male rispetto a quando è andata bene.

Se sono in ansia di attesa, cioè che devo aspettare qualsiasi cosa sia (di fare un esame ad esempio) lì allora non ne esco praticamente mai e resto in ansia perenne ragionando poco o male e non facendo niente se non pensarci su.

Se ho paura (e intendo vera paura), non ansia, vado nel panico ma penso sia normale per molti questo.

Bastet.

Scappare è sempre peggio. Tanto più che se non affronti una paura, prima o poi te ne si presenta ancora un'altra, e così via....Per me devi andare alla radice, a ciò che ti causa questo disagio...Può essere la paura del giudizio altrui, di non esser all'altezza della situazione, e mille altre cose. Forse serve fermarsi un attimo, e farsi un paio di domande su cosa ci faccia stare realmente male.Una volta individuata la causa, cercare il rimedio. Ma la cosa peggiore è scappare , chiudersi,evitare. I problemi restano tutti, e ci impediscono di vedere che la cosa più semplice da fare, è cambiare atteggiamento verso noi stessi, e la vita.

NoSurrender

L'ansia è la paura, hai visto giusto però ci sono varie forme.
Io non sono fobico, ma sono un evitante (d.e.p.) e per me ammettere di essere timido è gia un aiuto importante, perchè altrimenti mentirei a me stesso comportandomi l'esatto opposto tenendo nascosta la mia timidezza, poi dopo aver ammesso di essere timido dico anche a me stesso che la mia timidezza non mi impedisce di esprimere ciò che penso, nel rispetto delle altre persone.

briox77

quando sono in mezzo agli altri sudo, mi maledico di essermi cacciato in quella situazione, mi sento osservato e come un camaleonte guardo di sfuggita le persone che mi stanno intorno per accertarmi che qualcuno non mi stia osservando...ma ho anche delle palpitazioni e il cuore mi batte più forte e in maniera attutita comincio anche a tremare, a questo punto reagisco in due modi o mi dileguo o reagisco con una rabbia/aggressività più forte della paura....sono un "squilibrato"...tra le altre cose...

Kitsune

Se sono da solo cammino freneticamente avanti e indietro continuando a pensare/simulare la situazione ansiogena.
Se sono in compagnia sto zitto o mi fingo morto.

Inosservato

io sono evitante, l'evitamento è un' evoluzione della paura
elimina gli ostacoli all'origine....

Allocco

Dunque...
Secondo me la gestione della paura è strettamente (molto, l'ho detto? no? lo dico) legata agli schemi di comportamento che abbiamo interiorizzato.
Mi spiego..
Uno che studia arti marziali e non ha il pieno controllo dei suoi riflessi automatici è abituato a reagire agli stimoli improvvisi per esempio bloccando la mano che gli si appoggia sulla spalla; e così fa (o gli viene di fare comunque, poi fortunatamente imparano a controllarsi..!).
Di fatto ha un set di comportamenti che il suo corpo usa indipendentemente dalla sua volontà..
Se tiriamo una palla a un cestista, come pensate che la bloccherà? Come un portiere di calcio?
Tsk, con le mani in avanti come un giocatore di basket; provate..

Durante una crisi spesso si perde il controllo di sé.
Se si hanno degli schemi adatti ad affrontare tale crisi lo si farà, sennò...
Li si deve imparare, ahimé..!

Otago

Io caccio tutto il sentimento all'interno e mi sento vuoto, sento di perdere il tono muscolare, esternamente però non lascio trasparire nulla. Il problema è che anche se sono da solo, magari pure a casa, non esterno mai la paura e forse è peggio.

Guardianangel

in generale non ho puare tali da sfociare in cose particolari o ansie
pero ho amiche ansiose e una di loro per tranquillizzarsi
soprattutto quando pensa che il tipo stia per lasciarla
il suo sistema è una telefonata
poi penso che ognuno abbia il suo
buona ricerca

Susy

Vivo nella "paura di avere paura"... In realtà quando le cose brutte accadono veramente tiro fuori un coraggio ed una adrenalina delle quali mi stupisco.

DexterMorgan

Per chi come me vive gran parte della sua vita nella paura, questa diviene come la tua ombra. Te la porti sempre dietro. Magari sapessi come gestirla o ancora meglio eliminarla. A questo serve in estrema sintesi la terapia. Bisogna trovare le cause del "male" e rimuoverle altrimenti la PAURA/ANSIA torna sempre, magari in forme e contesti differenti rispetto a prima.

Otago

A me capita quando sono incazzato, in quei frangenti non temo nulla, il problema è che è difficile che mi incazzi per bene. E' cosa ardua che raggiunga il culmine, e poi io tendo a tenermi dentro tutto finché non esplodo, quando questo succede nessuno mi si avvicina perché faccio paura. Divento letteralmente una belva, addirittura sbuffo come fossi un toro.

MaAncheNO

Capita anche a me la stessa cosa... non mi so descrivere quando sono incazzato sul serio... non ho paura di niente in quel momento

Sansouci

Sì anche per me è così.. Io cerco di conviverci con la paura, se posso mi prendo i miei tempi per ragionarci su, per capire da cosa è causata, se sono oggettivamente in grado di affrontare la situazione e cosa posso fare per affrontarla, per dare il giusto peso alla situazione.. Se non posso prendermi i miei tempi vuol dire che stò agendo d'istinto ed ormai quel che è fatto è fatto..posso solo fare le mie considerazioni a posteriori e farne tesoro in futuro.. E' vero che è quasi sempre meglio affrontare la paura piuttosto che evitare, ma secondo me bisogna anche sapersi fermare quando si pensa di correre un rischio troppo grosso o se il gioco non vale la candela.. Insomma per quanto mi riguarda è molto importante fare chiarezza dentro di me prima, durante e dopo ogni passo che decido di fare..

Sehnsucht

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D. Vecio

Una volta ho avuto un attacco di panico.
Ero in un bosco da solo con un mio amico di notte, una di quelle esperienze coraggio che si fanno da bambini.
Camminando le fronde degli alberi, il vento, tutto ti sembra un posto perfetto per un agguato. A un certo punto non c'ho capito più una sega, volevo solo scappare senza mai voltarmi.
Ma niente, l'amico mi ha stoppato e mi ha rimesso coi piedi per terra.

Chiaramente ho paura della paura e cerco di evitare le situazioni ansiogene, se non posso mi armo.
Ho fatto per un certo periodo il commesso in un minimarket e quando stavo da solo in negozio avevo questo spray antiaggressione per i ladri, mai usato per fortuna, ma in più occasioni ero lì lì: una mano sul telefono per chiamare la polizia e l'altra in tasca pronta a sfoderare lo spray.

bunker

la cerco di reprimere dentro di me

don_flamingo

Ciao... io non sarò uno psicologo o comunque un dottore laureato... non è vero però che questa cosa non finirà mai... può finire sicuramente...è successo a tanti... ci vuole un po' di fortuna nel trovare il percorso e le situazioni giuste... anche farmacologicamente parlando... ti faccio cmq tanti auguri:-)