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Rapporto con la paura
Salve a tutti,
innanzitutto chiedo scusa se non posto mai o se commento poco ma effettivamente la mia timidezza si fa sentire anche qui:-) Io penso che l'ansia sia una forma di paura e, fondamentalmente (chi soffre di fobia sociale o simili) è continuamente sottoposto all'effetto della paura (anche irrazionale, soprattutto irrazionale, anche verso nulla ma la sente)... La mia domanda era.. qual'è il vostro rapporto con questa paura? Quando vi trovate in condizioni ansiogene che fate? Scappate, combattete, respirate, rimanete paralizzati, pensate, non pensate, iniziate a sudare... Io non so gestire la paura... voi si? se si come? ciao:-) |
Re: Rapporto con la paura
Gestire la paura è molto difficile,ho letto da qualche parte ,che quando abbiamo molta angoscia o paura,bisogna respire profondamente e lentamente per almeno 10 o 15 volte,bere un pò d'acqua ,di solito le botte più intense di paura e ansia non possono durare tanto poi vuoi o non vuoi si calmano,bisogna controllare i pensieri e dirsi di darti una calmata che facendo cosi non si risolve niente,stare più all'aria aperta,ossigeno fa circolare meglio sangue nel cervello per cui meglio non stare nei luoghi chiusi,certo non sempre aiuta,e poi non sempre funziano neanche su di me,ma ogni tanto si
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Re: Rapporto con la paura
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Scappare è dura se il problema è dentro.. Nelle situazioni di ansia a me succede un po' di tutto alcune volte riesco a uscirci per qualcosa che faccio o dico, altre volte mi rendo solamente più ridicolo. Chiaramente qui per situazione di ansia intendo un rapporto interpersonale. E' difficile dire se sono più le volte che peggioro la situazione o la miglioro anche perchè naturalmente il cervello umano tende a ricordarsi di più tutte le volte che è andata male rispetto a quando è andata bene. Se sono in ansia di attesa, cioè che devo aspettare qualsiasi cosa sia (di fare un esame ad esempio) lì allora non ne esco praticamente mai e resto in ansia perenne ragionando poco o male e non facendo niente se non pensarci su. Se ho paura (e intendo vera paura), non ansia, vado nel panico ma penso sia normale per molti questo. |
Re: Rapporto con la paura
Scappare è sempre peggio. Tanto più che se non affronti una paura, prima o poi te ne si presenta ancora un'altra, e così via....Per me devi andare alla radice, a ciò che ti causa questo disagio...Può essere la paura del giudizio altrui, di non esser all'altezza della situazione, e mille altre cose. Forse serve fermarsi un attimo, e farsi un paio di domande su cosa ci faccia stare realmente male.Una volta individuata la causa, cercare il rimedio. Ma la cosa peggiore è scappare , chiudersi,evitare. I problemi restano tutti, e ci impediscono di vedere che la cosa più semplice da fare, è cambiare atteggiamento verso noi stessi, e la vita.
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Re: Rapporto con la paura
L'ansia è la paura, hai visto giusto però ci sono varie forme.
Io non sono fobico, ma sono un evitante (d.e.p.) e per me ammettere di essere timido è gia un aiuto importante, perchè altrimenti mentirei a me stesso comportandomi l'esatto opposto tenendo nascosta la mia timidezza, poi dopo aver ammesso di essere timido dico anche a me stesso che la mia timidezza non mi impedisce di esprimere ciò che penso, nel rispetto delle altre persone. |
Re: Rapporto con la paura
quando sono in mezzo agli altri sudo, mi maledico di essermi cacciato in quella situazione, mi sento osservato e come un camaleonte guardo di sfuggita le persone che mi stanno intorno per accertarmi che qualcuno non mi stia osservando...ma ho anche delle palpitazioni e il cuore mi batte più forte e in maniera attutita comincio anche a tremare, a questo punto reagisco in due modi o mi dileguo o reagisco con una rabbia/aggressività più forte della paura....sono un "squilibrato"...tra le altre cose...:miodio:
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Re: Rapporto con la paura
Se sono da solo cammino freneticamente avanti e indietro continuando a pensare/simulare la situazione ansiogena.
Se sono in compagnia sto zitto o mi fingo morto. |
Re: Rapporto con la paura
io sono evitante, l'evitamento è un' evoluzione della paura :occhiali:
elimina gli ostacoli all'origine....:occhiali: |
Re: Rapporto con la paura
Dunque...
Secondo me la gestione della paura è strettamente (molto, l'ho detto? no? lo dico) legata agli schemi di comportamento che abbiamo interiorizzato. Mi spiego.. Uno che studia arti marziali e non ha il pieno controllo dei suoi riflessi automatici è abituato a reagire agli stimoli improvvisi per esempio bloccando la mano che gli si appoggia sulla spalla; e così fa (o gli viene di fare comunque, poi fortunatamente imparano a controllarsi..!). Di fatto ha un set di comportamenti che il suo corpo usa indipendentemente dalla sua volontà.. Se tiriamo una palla a un cestista, come pensate che la bloccherà? Come un portiere di calcio? Tsk, con le mani in avanti come un giocatore di basket; provate.. Durante una crisi spesso si perde il controllo di sé. Se si hanno degli schemi adatti ad affrontare tale crisi lo si farà, sennò... Li si deve imparare, ahimé..! :bene: |
Re: Rapporto con la paura
Io caccio tutto il sentimento all'interno e mi sento vuoto, sento di perdere il tono muscolare, esternamente però non lascio trasparire nulla. Il problema è che anche se sono da solo, magari pure a casa, non esterno mai la paura e forse è peggio.
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Re: Rapporto con la paura
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pero ho amiche ansiose e una di loro per tranquillizzarsi soprattutto quando pensa che il tipo stia per lasciarla il suo sistema è una telefonata poi penso che ognuno abbia il suo buona ricerca |
Re: Rapporto con la paura
Vivo nella "paura di avere paura"... In realtà quando le cose brutte accadono veramente tiro fuori un coraggio ed una adrenalina delle quali mi stupisco.
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Re: Rapporto con la paura
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Re: Rapporto con la paura
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Re: Rapporto con la paura
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Re: Rapporto con la paura
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Re: Rapporto con la paura
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Re: Rapporto con la paura
Una volta ho avuto un attacco di panico.
Ero in un bosco da solo con un mio amico di notte, una di quelle esperienze coraggio che si fanno da bambini. Camminando le fronde degli alberi, il vento, tutto ti sembra un posto perfetto per un agguato. A un certo punto non c'ho capito più una sega, volevo solo scappare senza mai voltarmi. Ma niente, l'amico mi ha stoppato e mi ha rimesso coi piedi per terra. Chiaramente ho paura della paura e cerco di evitare le situazioni ansiogene, se non posso mi armo. Ho fatto per un certo periodo il commesso in un minimarket e quando stavo da solo in negozio avevo questo spray antiaggressione per i ladri, mai usato per fortuna, ma in più occasioni ero lì lì: una mano sul telefono per chiamare la polizia e l'altra in tasca pronta a sfoderare lo spray. |
Re: Rapporto con la paura
la cerco di reprimere dentro di me
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Re: Rapporto con la paura
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