La morte è un qualcosa di inevitabile ma anche di naturale e quindi non dobbiamo farci troppo spaventare da essa. L'importante è fare tutto ciò che si deve prima di tirare le cuoia in modo da non avere rimpianti. E' proprio questo che bisogna fare, non aver niente nella lista "da fare prima o poi", nella vita bisogna darsi degli obbiettivi e perseguirli per essere felici e affrontare il destino col sorriso.
Invece che pensare a come si morirà bisogna pensare invece a come si sta vivendo l'oggi! Prendete Steve Jobs (cratore di Apple, iPod, iTunes, Mac ecc..) che è morto giusto stamattina di tumore al pancreas; eppure lui non ha avuto una brutta vita, anzi!! Non sono i soldi ciò che l'hanno reso "vivo" ma le soddisfazioni personali raggiunte.
Personalmente non ho paura della morte ma ho paura di non riuscire a fare tutto quello che voglio fare per sentirmi realizzato (costruirmi una famiglia, svolgere un lavoro creativo, scrivere dei libri..). Alla fine il dopo morte significa non esistere e non deve essere tanto diverso dal dormire o dall'essere incoscienti. Ma per essere morti c'è un'eternità, vale la pena stare "da questa parte" il più possibile no? Anche perchè poi non si torna indietro.
Ora che ci penso però temo sempre che succeda qualcosa al mio gatto infatti se so che va in giro per casa devo sempre aver controllato che le finestre siano chiuse se no mi sento l'ansia (già mia madre lo chiuse fuori dalla finestra per mezzora qualche mese fa e rischiò quindi un volo di parecchi metri!). Credo sia dovuto al fatto che quando ero piccolo mi sono morti diversi animaletti per incidenti: uno è caduto dal balcone quando non ero in casa (coniglietto si liberò dalla gabbia), un piccolo roditore (porcellino d'india) mi entrò in una ciabatta e senza saperlo misi il piede sopra e lo schiacciai poveretto
quell'esperienza mi ha traumatizzato.
Saluti, Greg