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08-02-2009, 12:21
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Buongiorno a tutti!
Volevo chiedervi che rapporto avete con la morte? E soprattutto con l'evento morte associato alla scomparsa di persone "di famiglia"? Come vi siete approcciati a tutto questo e come avete vissuto (se vi è capitato) tutti i momenti pre e post?
Mi farebbe piacere sentire la vostra in merito: mia nonna, colei di cui scrissi tempo fa, colei che è stata la fonte di tutti i problemi miei e della mia famiglia sta per passare a miglior vita. Non so fino a che punto sia vero (perchè chi mi stà intorno esagera sempre tutto e quindi non avendo visto coi miei occhi la situazione non so fino a che punto dargli credito) ma a quanto pare i presupposti ci sono tutti e lei stessa non reagisce più di fronte alla malattia. Quindi a quanto pare le resta poco.
Ebbene, sarà il primo lutto che mi capiterà di vivere direttamente e, stante il fatto che questa persona non ha fatto altro che seminare odio, non so come mi approccerò a questa cosa. Quindi volevo confrontarmi con voi. Aspetto di sentire la vostra.
Un abbraccio!
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08-02-2009, 12:42
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Quote:
Originariamente inviata da Looke
4 esperienze importanti e alcune meno, una parente stretta persa la notte del 25 dicembre 2008, non dico altro. Meglio che la prossima sia la mia.
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Capisco e mi dispiace. Però bisogna sempre essere speranzosi... la morte di per se non risolve nulla.
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08-02-2009, 12:47
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#3
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Principiante
Qui dal: Feb 2009
Ubicazione: dentro di me
Messaggi: 61
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Mai morti parenti stretti.
Alcuni meno stretti sì: nonni, qualche zia.
Visti gli scarsi rapporti e la scarsa affezione che nutro per i miei parenti, la cosa mi lasciò del tutto indifferente, escluso il fastidio di dove presenziare al funerale (dato anche dalla mia malsopportazione per tutte le pratiche convezionali, col loro classico carico di ipocrisia).
Per quanto riguarda i parenti stretti (genitori, sorelle), credo che se alcuni di loro morissero (penso in particolare a una persona) la vivrei come una liberazione se non come un atto di "giustizia", visto che gran parte della mia situazione è anche causa del loro comportamento.
Per quanto riguarda altre persone, ce ne sono così poche con cui ho un qualche legame, che per ora è assai improbabile che incorra nell'evento della loro morte.
Ma penso che se accadesse sarebbe durissimo da sopportare. Non ho idea di come affronterei la cosa, e il timore che provo anche solo al pensarci è sintomatico dell'effetto che ne verrebbe.
Poi, ma questa è un'altra storia, anni fa morì un mio compagno di classe delle elementari-medie... incidente stradale; forse l'unico caso finora di persona scomparsa con cui avevo passato un certo tempo nello stesso spazio.
Ma la sua scomparsa non mi disse nulla. Un po' perché non lo vedevo da parecchio. E poi perché era un individuo che a scuola mi bullizzava spesso e volentieri.
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08-02-2009, 15:17
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#4
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Banned
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 350
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2 morti in famiglia ma non erano persone a cui ero molto legato quindi non me nè importato un fico secco..........la morte la vedo come un'ancora di salvezza in questo periodo.......è vero che si tratta di un metodo per non affrontare i problemi......ma quella che stò vivendo adesso non è vita e quindi preferirei lasciar spazio a chi vive veramente ! tanto non gliene importerebbe niente a nessuno...........x dirvi: l'altro giorno ho confessato a mia madre che stavo pensando al suicidio come soluzione finale e lei dopo 2 minuti è riuscita ad andare a letto e a dormire beatamente ! ops: ...............che vita squallida
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09-02-2009, 04:28
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2008
Ubicazione: Sempre più sù...Oltre...l'Infinito INDACO!
Messaggi: 574
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Prima o poi,potrei anche risponderti,se vuoi..anche meglio e con più calma...
Posso solo dirti che tanti miei "gravi problemi" sono subentrati quando mi è stato detto che "le avevano dato due mesi di vita"(in modo pure osceno e superficiale!)ed io mi sono dovuta fare carico della questione,essendo "Lei" terrorizzata e confusa.
Ho provato di tutto.Era guarita,è andata sempre meglio,per lei,per 5anni,dove ha potuto vivere anni felici ed indipendenti mentre a me, un bel giorno, andando verso Milano, mi è venuta addosso la moto di un tale che aveva perso l'equilibrio.
Ho fatto un "frontale"(e ...pensare che essendo anche stata in CRI ,per anni, volevo andar io ad aiutare lui) ...
mentre ho dovuto aiutare me stessa ad uscire dall'auto che aveva le portiere bloccate e che aveva iniziato a prender fuoco.
Nessuno di quelli dietro di me è sceso dalla sua auto,solo qualche minuto dopo(dove ho potuto veramente "vivermi" la mia prima "grande dissociazione" e forse ammettere che potevo "morire" ma incazzandomi anche molto con il Lui lassù!Tentando, nel frattempo, di poter riuscire ad uscire da uno dei finestrini dove il fuoco non era ancora arrivato.
E sì!Ti assicuro che è vero che i millesimi di secondo ti appaiono eterni,che ti senti "dal di fuori" fare strani gemiti,che conti mentre cerchi di uscire anche se non pensi, perchè ti si è staccato il collegamento cerebrale, a quel punto ma è il tuo corpo che si blocca e devi fare uno sforzo enorme per muoverti)è arrivato mentre ero riuscita a buttarmi dal finestrino opposto il ragazzo della moto,che non si era fatto nulla,terrorizzato che ci potesse essere qualcuno con me.
I brutti ricordi seguenti sono pure legati al fatto che è passata(per caso)un'autoambulanza con delle ragazzine impreparate che chiamavano me,appoggiata al guard-rail e una volta fuori sono andata in shock emotivo(quindi senza più forze,appoggiata vicino all'auto,senza aver paura e pensare che la mia auto l'avrebbero "salvata")mentre l'autista,che è sempre il responsabile del team,non è nemmeno sceso,occupato a tener fermo il traffico che tanto si era bloccato da solo.
Siamo stati portati dopo ben 45 minuti al Pronto Soccorso,durante i quali ho potuto vedere la mia auto bruciare completamente con la mia borsa dentro,un peluche che adoravo e che ,come per la macchina, è stato come vedere due esseri viventi morire in quel modo mentre chiedevo a tutti dove fossero i pompieri.Sono arrivati prima tutte le altre autorità... a vedersi lo spettacolo...
Ho passato mesi che non ti racconto,al momento.Già scriverlo mi sembra ancora come un brutto film,invece mi è successo veramente!
Scrivo questo perchè al confronto di quello che ho passato qualche anno dopo,con la perdita di "Lei" non è stato nulla(ho potuto anche verificare che perdere qualcuno è assai peggio del vedere la morte in faccia su sè stessi,qua aggiungerei una parolaccia).
Il peggio è arrivato veramente dopo e, ad un certo punto, si è come "staccata la spina" e ho cercato io di "uscirmene",di cercare "pace",di non sentire più il male insopportabile psichico(che a differenza di quello fisico non si può proprio reggere a lungo)e ho provato diverse volte...ognuna a seguito di fasi diverse attraversate.
Avrai capito,il "cosa",ho provato...vedi,non mi viene da scrivere quella parola,perchè non è quello che rende veramente l'idea per me,parlandone in prima persona coinvolta.
Ora sono contenta che mi sia sempre andata "male" ma ho creduto che nemmeno altrove potessi avere solo un pò di pace e lontana, oltretutto ,da "Lei" che come mi veniva detto ,era sicuramente "Lassù" felice, mentre io sono stata anche molto arrabbiata per il modo, anche, in cui mi ha lasciato.
Senza contare che alcuni,dietro le spalle, qualcun'altro come mio fratello davanti,hanno pensato e detto che era stata colpa mia...Non lo auguro al peggior nemico...
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09-02-2009, 10:37
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Ubicazione: Fondo di provincia
Messaggi: 1,023
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La aspetto con ansia.
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09-02-2009, 21:25
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 993
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Quote:
Originariamente inviata da Pride
La aspetto con ansia.
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sociale?
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09-02-2009, 21:27
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: VITTIMA DEL GENERE FEMMINILE NAZISTA
Messaggi: 623
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LA MORTE E' LIBERTA' 8)
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11-02-2009, 09:05
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Ubicazione: Fondo di provincia
Messaggi: 1,023
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Quote:
Originariamente inviata da Pride
La aspetto con ansia.
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Ma con grande serenità.
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11-02-2009, 09:41
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Ancona
Messaggi: 769
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La paura della morte è un chiaro sintomo che non si vive bene. Sembra un paradosso, ma se ci pensati un po' è proprio così. Perché quando si è depressi si ha paura di avere tutte le malattie mortali di questo mondo?
ciao
rob
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