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Vecchio 17-09-2018, 21:36   #1
Principiante
L'avatar di Portia
 

Da qualche tempo ho preso le distanze da un mio affezionato collega di lavoro. Fuori dal contesto lavorativo andavamo molto d'accordo, i problemi sono sorti quando ci è stato assegnato lo stesso progetto che ci ha portati a lavorare in coppia. Ecco, da quando lavoriamo insieme non fa altro che parlarmi in maniera paternalistica, come se non sapessi nulla (abbiamo avuto lo stesso percorso universitario e siamo di pari competenze), spiegandomi ogni cosa e non mancando mai di prepotenza e offese sottili.*

Pensavo di aver confinato le mie esperienze (subìte) di "mansplaining" alle uscite con mio padre, ma mi sbagliavo. Per chi non lo sapesse, con mansplaining si indica l’atteggiamento paternalistico di alcuni uomini (ma non solo) quando spiegano a una donna qualcosa di ovvio, oppure qualcosa di cui lei è esperta, perché pensano di saperne sempre e comunque più di lei oppure che lei non capisca davvero.
Poichè il rapporto lavorativo che ci lega non mi permette di mandarlo liberamente in quel magico posto in cui tutti siamo stati invitati almeno una volta nella vita, ho deciso di allontanarlo e di trattarlo solo durante il lavoro.
Probabilmente frustrato da questo mio atteggiamento freddo e inspiegabile stamattina ha preso a canzonarmi in giro chiedendo ad altri nostri colleghi di presentarmi qualche loro amico, battutina infantile il cui sottotesto era un chiarissimo "mi tratti a merda perchè sei frustrata sessualmente, quindi ti ci vuole un uomo che ti faccia sfogare". AH, povero scemo!
Sono stata al gioco chiaramente, l'alternativa sarebbe stata mandarlo male, però il suo atteggiamento mi preoccupa molto perchè lascia scorgere molta aggressività e misoginia.

Avete avuto esperienze simili?
Come vi comportereste?



*Per offese sottili intendo quelle offese cattive e assai studiate alle quali non si sa mai rispondere nell'immediato e che suscitano ira funesta nella persona offesa, che suo malgrado non farà altro che pensarci per giorni.
Ringraziamenti da
Who_by_fire (17-09-2018)
Vecchio 17-09-2018, 22:01   #2
Banned
 

Mah devi decidere te se vale la pena di non frequentarlo più, poi non so che tipo sia, magari lo fa perchè è uno timido e trattenuto che ha più facilità ad esprimere sentimenti negativi che positivi, ma se lo fa solo sul lavoro non sarà quello il motivo... mettersi nei panni degli altri è sempre difficile.

Io proverei a parlargli almeno una o due volte.

Dalla descrizione mi sta sulle palle, ma dal vivo non l'ho mai visto e quindi non so

Di certo se lui è frustrato te non puoi giustificarlo, cioè, puoi giustificarlo ma hai il diritto di non voler subire i suoi sfoghi.

Ultima modifica di unofficialnick; 17-09-2018 a 22:07.
Vecchio 17-09-2018, 22:22   #3
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Se ci sono margini puoi provare a parlarci, certo l'atteggiamento che ha è abbastanza infantile, non so che risultati tu possa ottenere.

Da evitare il conflitto visto che ci devi passare le giornate, l'alternativa è tenerlo a distanza come fai adesso, alla lunga smetterà di fare battutine e se davvero gli interessa magari sarà lui a chiedere spiegazioni.
Vecchio 17-09-2018, 22:30   #4
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Non saprei forse hai atteggiamenti sottomessi e così lui domina.
Vecchio 18-09-2018, 18:25   #5
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

Forse si aspettava che durante il lavoro a stretto contatto potesse nascere qualcosa; "andato in bianco" da sto punto di vista ha cominciato a sbarellare.
Vecchio 19-09-2018, 12:43   #6
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Portia Visualizza il messaggio
Da qualche tempo ho preso le distanze da un mio affezionato collega di lavoro. Fuori dal contesto lavorativo andavamo molto d'accordo, i problemi sono sorti quando ci è stato assegnato lo stesso progetto che ci ha portati a lavorare in coppia. Ecco, da quando lavoriamo insieme non fa altro che parlarmi in maniera paternalistica, come se non sapessi nulla (abbiamo avuto lo stesso percorso universitario e siamo di pari competenze), spiegandomi ogni cosa e non mancando mai di prepotenza e offese sottili.*

Pensavo di aver confinato le mie esperienze (subìte) di "mansplaining" alle uscite con mio padre, ma mi sbagliavo. Per chi non lo sapesse, con mansplaining si indica l’atteggiamento paternalistico di alcuni uomini (ma non solo) quando spiegano a una donna qualcosa di ovvio, oppure qualcosa di cui lei è esperta, perché pensano di saperne sempre e comunque più di lei oppure che lei non capisca davvero.
Poichè il rapporto lavorativo che ci lega non mi permette di mandarlo liberamente in quel magico posto in cui tutti siamo stati invitati almeno una volta nella vita, ho deciso di allontanarlo e di trattarlo solo durante il lavoro.
Probabilmente frustrato da questo mio atteggiamento freddo e inspiegabile stamattina ha preso a canzonarmi in giro chiedendo ad altri nostri colleghi di presentarmi qualche loro amico, battutina infantile il cui sottotesto era un chiarissimo "mi tratti a merda perchè sei frustrata sessualmente, quindi ti ci vuole un uomo che ti faccia sfogare". AH, povero scemo!
Sono stata al gioco chiaramente, l'alternativa sarebbe stata mandarlo male, però il suo atteggiamento mi preoccupa molto perchè lascia scorgere molta aggressività e misoginia.

Avete avuto esperienze simili?
Come vi comportereste?



*Per offese sottili intendo quelle offese cattive e assai studiate alle quali non si sa mai rispondere nell'immediato e che suscitano ira funesta nella persona offesa, che suo malgrado non farà altro che pensarci per giorni.
Sono dinamiche molto comuni purtroppo. Sarebbe interessante capire più in dettaglio che tipo di mansione svolgete. Tanto per capire se possano esistere dei pregiudizi dovuti al sesso. Una mia cara collega (faccio il metalmeccanico) è stata per anni trattata come una hadicappata pur svolgendo bene il suo lavoro. Gli atteggiamenti più comuni a cui andava incotro erano degli impliciti "ma che cazzo ne sai te" oppure "tanto non ne saresti in grado". Può essere però che in altre situazioni l'atteggiamento paterno nasconda un intenzione benevola di protezione che,l frequentemente, se non riconosciuta, peggio ottiene l'effetto opposto. Esempio. Un papà apprensivo vuole tutelare il figlio da possibili problemi. Comincerà quindi a dare consigli non richiesti e anticipare le mosse del figlio per portarlo al risultato. Se il figlio non percepisce l'intenzione si sentirà trattato da idiota
Vecchio 19-09-2018, 14:11   #7
Esperto
 

Può essere un grosso equivoco in cui ognuno dei due si è fatta un film in testa, difficilmente persone sono proprio cattive, più facile che ognuno dei due sia offeso.

Visto che frequentavi anche fuori da lavoro, è situazione ideale per chiarirsi faccia a faccia, più aspetti più situazione peggiora
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