Un ragazzo si è tolto la vita a
15 anni come conseguenza di bullismo, diffamazione, shitstorm, ed è stato abbandonato da tutti/e/u/*.
- La polizia è colpevole.
- La scuola è colpevole.
- Le "compagnǝ" sono colpevoli.
Non importa se hai 15 anni, non importa se sei un sostenitore della comunità LGBTQ+, non importa se sei una persona intelligente o di talento. Dobbiamo cominciare a capire come funzionano i social e la cultura che alimentano
nella vita reale con la gente che muore
nella vita reale.
È stato accusato DI AVER CHIESTO DI TOCCARE le tette di un' "amica" a uno sleepover (quindi ha fatto quello che gli è stato chiesto di fare, ovvero chiedere il CONSENSO).
Fermo restando che è un'accusa ridicola e la polizia non doveva neanche partire, questo è bastato per mettere in moto la shitstorm. La scuola ha pure cancellato il suo counseling! Ascoltate il video, è rivoltante quello che è successo:
https://youtu.be/R05-_MblqeM
"L'unica cosa buona è che le persone coinvolte hanno riflettuto sulle conseguenze delle proprie azioni." NO. Per riflettere sulle conseguenze, ci devono essere delle conseguenze. Non c'è stata nessuna punizione, l'unica riflessione che viene tratta è che si può continuare a farlo impunemente.