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03-11-2007, 18:20
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#21
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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Se invece preferisce evitare è perchè è stufa di stare sempre sola, di sentirsi osservata e tutto il resto che voi conoscete già...
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Se non vai perche' ti sta bene è ok ma se non vai perche' ci sono questi problemi non è ok.Probabilmente tu vorresti andare a queste feste e trovarti bene il che è diverso da una persona che non ci vuole andare perche' non gli interessa nulla di quel posto e di quelle persone.
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03-11-2007, 18:42
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#22
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Intermedio
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 108
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Originariamente inviata da vetro
Se non vai perche' ti sta bene è ok ma se non vai perche' ci sono questi problemi non è ok.Probabilmente tu vorresti andare a queste feste e trovarti bene il che è diverso da una persona che non ci vuole andare perche' non gli interessa nulla di quel posto e di quelle persone.
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Sì, mi sono dimenticata di aggiungerlo. Ho detto solo che se una persona ha questi problemi e non va' ad una festa è da capire, ma in realtà, come mi fai notare tu, bisogna anche dire che non va bene che accada questo: cioè che una persona che vuole andare alla fine decide di non andare a causa dei suoi problemi. Il problema è proprio il non saper trovare un rimedio per i propri problemi... ( Scusate le ripetizioni ) Dei modi ci sono, come trovare un amico che ci supporti, ma per una persona timida è difficile... dovrebbe mettere su più autostima e coraggio e buttarsi in avanti verso persone che non conosce, ma se questo fosse così facile allora non sussisterebbe neppure il problema di rifiutare l'invito alla festa.
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19-11-2007, 21:04
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#23
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 2,440
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quando avevo 19 anni e ho fatto l'errore di scegliere un percorso universitario sbagliato che mi ha condizionato negli anni successivi.
direi che all'epoca ho attraversato la fase più critica.
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19-11-2007, 21:46
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#24
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 2,440
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Quote:
Originariamente inviata da harvest
Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
percorso universitario sbagliato
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Io ho percorso la strada del deragliamento totale . Infatti ora mi ritrovo in un carrozzone senza regole e schemi .
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il mio errore è consistito nello scegliere una facoltà umanistica che in primis da' meno certezze professionali e soprattutto offre principamente sbocchi lavorativi in cui devi essere portato alle relazioni interpersonali, alla comunicatività, al contatto umano ecc. che per un introverso sociofobico come il sottoscritto è un po' come lavorare in un caseificio quando sei intollerante al lattosio.
all'epoca la fobia sociale mi paralizzava e mi ha spinto a fare una scelta così sconclusionata. avevo paura di iscrivermi al politecnico perchè irrazionalmente pensavo che avrei trovato un ambiente ostile.
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20-11-2007, 13:56
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#25
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 636
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
il mio errore è consistito nello scegliere una facoltà umanistica che in primis da' meno certezze professionali e soprattutto offre principamente sbocchi lavorativi in cui devi essere portato alle relazioni interpersonali, alla comunicatività, al contatto umano ecc. che per un introverso sociofobico come il sottoscritto è un po' come lavorare in un caseificio quando sei intollerante al lattosio.
all'epoca la fobia sociale mi paralizzava e mi ha spinto a fare una scelta così sconclusionata. avevo paura di iscrivermi al politecnico perchè irrazionalmente pensavo che avrei trovato un ambiente ostile.
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Ciao, guarda caso io ho compiuto proprio il percorso inverso al tuo...Il mio errore è stato iscrivermi al politecnico della mia città, dopo il diploma, nonostante avessi una forma mentis spiccata per le discipline umanistiche. Fra le varie cause che mi hanno indotto in errore includo anche il tuo ragionamento, ma rovesciato: ho pensato che una persona timida ed introversa potesse adattarsi meglio all'ambiente tecnico - scientifico, anche a livello di sbocchi lavorativi, ma è stata una disfatta di Caporetto: alle lezioni frequentavano solo maschi, molti dei quali introversi pure loro, ragazze poche e sgradevoli, professori gretti e poco profondi umanamente...Per farla breve sono stato contentissimo di cambiare aria
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20-11-2007, 15:26
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#26
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Ubicazione: Tessera, (VE)
Messaggi: 383
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credo sia una patologia, magari ereditata, la timidezza, tensione muscolare, il fatto di arrossire può far ridere, è banale, mah in ogni caso è un rapporto malato con sè stessi, ti vogliono far credere che sei al centro dell'attenzione, quando nella realtà non è per niente vero, è una forma di violenza psichica per certi aspetti, è un modo per spronarti, quando, spesso e volentieri , si sa, che soprattutto è difficile permettersi anche addirittura un terzo figlio. una diagnosi fatta da me, che col tempo si dice che sia solo stress, niente di più.
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20-11-2007, 19:38
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#27
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Intermedio
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 165
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Io non lo so, mi sforzo tanto per provare a essere un pò socievole, almeno un tantinello estroversa..affronto situazioni che normalmente eviterei come inviti a uscire, feste.. eppure, anche se sono un pò migliorata per quanto riguarda i rapporti con gli altri (dico un pò, non voglio esagerare) comunque mi sento sempre a disagio, è sempre così. Ogni volta che sono invitata da qualche parte mi viene l'ansia, non voglio andare. Poi, se ci riesco, mi costringo ad andare perchè voglio smetterla di essere così..ma nonostante tutto, anche quando non mi trovo poi così male con gli altri non vedo l'ora di tornare a casa e l'unico momento in cui mi sento bene è quando alla fine sono tornata nel mio rifugio. La timidezza condizionerà sempre la mia vita, non c'è niente da fare. Forse sono così per natura e tutti gli sforzi che faccio per cambiare sono inutili.. :?
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20-11-2007, 19:52
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#28
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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Siamo tutti potenziali Michael Caufield..ci diamo alla fuga! :lol:
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21-11-2007, 19:01
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#29
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 2,440
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Originariamente inviata da Vento_del_Sud
Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
il mio errore è consistito nello scegliere una facoltà umanistica che in primis da' meno certezze professionali e soprattutto offre principamente sbocchi lavorativi in cui devi essere portato alle relazioni interpersonali, alla comunicatività, al contatto umano ecc. che per un introverso sociofobico come il sottoscritto è un po' come lavorare in un caseificio quando sei intollerante al lattosio.
all'epoca la fobia sociale mi paralizzava e mi ha spinto a fare una scelta così sconclusionata. avevo paura di iscrivermi al politecnico perchè irrazionalmente pensavo che avrei trovato un ambiente ostile.
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Ciao, guarda caso io ho compiuto proprio il percorso inverso al tuo...Il mio errore è stato iscrivermi al politecnico della mia città, dopo il diploma, nonostante avessi una forma mentis spiccata per le discipline umanistiche. Fra le varie cause che mi hanno indotto in errore includo anche il tuo ragionamento, ma rovesciato: ho pensato che una persona timida ed introversa potesse adattarsi meglio all'ambiente tecnico - scientifico, anche a livello di sbocchi lavorativi, ma è stata una disfatta di Caporetto: alle lezioni frequentavano solo maschi, molti dei quali introversi pure loro, ragazze poche e sgradevoli, professori gretti e poco profondi umanamente...Per farla breve sono stato contentissimo di cambiare aria
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be ma l'uni è meglio della scuola se sei introverso/sociofobico, perché a differenza della scuola non sei inserito in un contesto di socializzazione forzata. per me gli anni universitari sono stati una boccata di ossigeno in questo senso, anche se poi avevo lo stesso le mie ossessioni.
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21-11-2007, 19:52
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#30
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 636
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
be ma l'uni è meglio della scuola se sei introverso/sociofobico, perché a differenza della scuola non sei inserito in un contesto di socializzazione forzata. per me gli anni universitari sono stati una boccata di ossigeno in questo senso, anche se poi avevo lo stesso le mie ossessioni.
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E' vero, ma nelle facoltà scientifiche è più facile che si ricrei l'ambiente scuola perchè bisogna seguire tutte le lezioni, bisogna partecipare alle esercitazioni ecc...Certo, la non socializzazione all'università è più semplice da gestire rispetto alla scuola
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25-11-2007, 16:43
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#31
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Intermedio
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 106
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Si Claudia in parte hai ragione,però se stai a casa non cambirà mai niente,mentre se vai a qualche festa chissà che la non farei una conoscenza che ti possa cambiare veramente la vita?
Chiudersi in casa non è una brutta cosa o da sfigati però stando sempre in casa secondo me non si va avanti,e per me è importante andare sempre avanti e cercare di migliorarsi.
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QUOTO, STRAQUOTO E RIQUOTO!!! i miei 14 e 15 anni li ho passati così e solo quando sono esploso, a 16 anni, mi sono reso conto di quanto tempo ho sprecato!!!!!!!!!!!!!! RAGAZZI, SIETE GRANDI!!! (e non lo dico per far piacere, ma perchè lo penso davvero :wink: )
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26-11-2007, 13:32
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#32
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 636
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Quote:
Originariamente inviata da LarryJR
QUOTO, STRAQUOTO E RIQUOTO!!! i miei 14 e 15 anni li ho passati così e solo quando sono esploso, a 16 anni, mi sono reso conto di quanto tempo ho sprecato!!!!!!!!!!!!!! RAGAZZI, SIETE GRANDI!!! (e non lo dico per far piacere, ma perchè lo penso davvero :wink: )
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Larry in che senso sei esploso?
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13-12-2007, 13:21
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#33
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Principiante
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 84
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Quote:
Originariamente inviata da harvest
La tattica migliore è fare i disertatori . Le feste con quegli scemi vanno sradicate .
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Su questo concordo. Non bisogna sentirsi obbligati a partecipare a tutte le feste.
Quelle prevedono praticamente solo birra, figa e balletti sensuali reinterpretati da delle foche mi hanno sempre fatto ribrezzo.... Era meglio na fucilata ?
Per fortuna che esiste anche molta gente seria con cui festeggiare e passare il tempo in maniera piacevole.
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13-12-2007, 19:54
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#34
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Principiante
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 84
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Quote:
Originariamente inviata da harvest
Quote:
Originariamente inviata da Bri
Per fortuna che esiste anche molta gente seria con cui festeggiare e passare il tempo in maniera piacevole.
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Sì , alcuni tra i nostri simili .
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No, penso che chiunque abbia un cervello per pensare possa rientrare in questa categoria.
Escludo invece quelli che, avendo il nulla più assoluto dentro di se, passano il loro tempo curandosi esteriormente e cercando di mettersi in mostra esibendo corpo/ facendo idiozie.
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16-12-2007, 00:37
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#35
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Intermedio
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 104
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Quote:
Originariamente inviata da Vento_del_Sud
......la timidezza ha maggiormente condizionato la vostra esistenza?Ovvero, quand'è stato che l'apatia, il blocco muscolare, la difficoltà nell'esprimersi, il non savoir faire che la timidezza comporta vi hanno procurato più danni, specialmente in presenza di altre persone?
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Mi tornano in mente gli orribili anni del liceo. C'era una prof ostinata a cambiare di posto le persone in classe, una specie di turnover. Banchi da due, ovviamente, il che rendeva tutto più terribile e fastidioso.
Ci fu un periodo (relativamente sereno e molto breve) in cui ero seduto vicino alla persona che più si avvicinava al concetto di "amico" in quella dannata classe. Ma ero letteralmente terrorizzato dall'idea che la prof potesse spostarmi ed abbinarmi con qualche ragazza. Attendevo quel momento come un verdetto tremendo e ineluttabile.
E infatti il fatidico giorno arrivò.
Ebbene, credo che toccai il fondo quando mi abbinò proprio con la ragazza di cui ero segretamente (e perdutamente) innamorato. Inutile dire che il dialogo tendeva a zero e l'imbarazzo ad infinito. Un'umiliazione e una disperazione insopportabile. Ogni volta che vedevo il suo volto annoiato e infastidito, provavo un'autentica pugnalata nell'anima.
Se prima potevo ancora coltivare i miei sogni con la ragazza in questione (sognare non costa nulla, no?), da quel momento furono distrutti e inceneriti dalla cruda realtà e da una prof perfidamente sadica.
Le giornate sembravano interminabili e tutta la mia esistenza pareva un autentico inferno...
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28-02-2008, 17:15
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#36
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Principiante
Qui dal: Feb 2008
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 18
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ciao....
almeno tu 'hai un blocco' alle feste, io nn posso nemmeno camminare x strada k sale l'imbarazzo totale!!!
cmq posso darti un consiglio?! la prox vlt k vai ad una festa inizia almeno a ballare nell'angolino della pista, poi piano piano inserisciti nella miskia...provaci, dovrebbe essere + facile!
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03-03-2008, 17:18
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#37
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Principiante
Qui dal: Jan 2007
Ubicazione: Torino
Messaggi: 89
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Eh quanti momenti che avrei tranquillamente potuto evitare=_= Tipo la festa di 18 di una mia compagna di classe..ci teneva..boh ci sono andata..pub classici con musica, schermi che davano le partite di calcio..e una noia terribile!! Avevo un tizio assurdo vicino a me che continuava a osservarmi e mi faceva sentire ancora più a disagio..una fumava, le altre parlavano tra loro e mangiavano..le coppiette ad amoreggiare, io ho mangiato..e poi non sapevo più che fare!!>.< facevo finta di rispondere a messaggi sul cell, guardavo la partita (di cui non mi importava nulla O_O). Poi ODIO quando la gente per farmi sentire "integrata" mi chiamava (da distanza di 5 metri) e mi chiedeva di raccontare qualcosa!!=_= Io ero così 8O non sapevo assolutamente di che parlare o cosa dire. Per fortuna alle 24 sono riuscita ad andarmene (fortuna che casa mia era praticamente a 50 metri dal pubXD) L'anno dopo ho trovato una scusaXD
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04-03-2008, 00:33
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#38
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,184
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Quote:
Originariamente inviata da A_Bittersweet_Life_83
Il punto più basso della mia vita e della mia autostima l'ho toccato durante la festa dei 18 anni.
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Idem con patate: la cosiddetta cena della leva è una delle usanze più barbare dei piccoli centri di provincia, residuato bellico di un passato di efferatezze che risalgono a prima dell'avvento dei lumi della ragione.
Ogni anno in questi paesini, tutti i 18enni si radunano per celebrare cene alla buona in pizzerie e locali affini, concludendo le serate con improbabili sortite in discoteca, all'insegna della tamarraggine più becera. Il clou dell'evento è però rappresentato dalle scritte sui muri che afferiscono a episodi della vita privata degli abitanti del paese, nel più puro disprezzo della privacy.
Aiutateci a fermare questa barbara usanza! Per maggiori informazioni su come contribuire a questa missione di civiltà contattatemi in pvt.
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04-03-2008, 10:06
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#39
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Ubicazione: Tessera, (VE)
Messaggi: 383
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la timidezza ha maggiormente condizionato la vostra esistenza?Ovvero, quand'è stato che l'apatia, il blocco muscolare, la difficoltà nell'esprimersi, il non savoir faire che la timidezza comporta vi hanno procurato più danni, specialmente in presenza di altre persone
a 19 anni quando mi sono tagliata i capelli a zero come la Britney Spears.
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04-03-2008, 14:22
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,184
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Ma allora te le vai anche a cercare
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