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Ragazzi/e qual è stato il momento in cui...
......la timidezza ha maggiormente condizionato la vostra esistenza?Ovvero, quand'è stato che l'apatia, il blocco muscolare, la difficoltà nell'esprimersi, il non savoir faire che la timidezza comporta vi hanno procurato più danni, specialmente in presenza di altre persone?
Per quanto mi riguarda ho vissuto i momenti più bassi in occasione delle feste di 18 anni dei miei compagni di classe a cui ho presenziato ormai tre anni orsono...Uno strazio, soprattutto per la cornice, i locali pieni di fumo e caldissimi, il dover essere forzatamente adulti, giacche per i ragazzi, abiti succinti per le ragazze, alcol in quantità industriale...Insomma, momenti di vita totalizzanti...Io me ne andavo nel pallone quando "iniziavano le danze"...Come avrei potuto reggere il confronto con tutti gli altri se non avevo mai messo piede in una discoteca, se a stento da piccolo accennavo i passi della macarena, se quella musica la reputavo di pessima qualità e idiota?Risultato...per tutta la durata della festa rimanevo seduto ai tavoli (non avrei mai provato ad azzardare una sgambata), assumendo, immagino, un'espressione poco intelligente facendo così crollare le azioni, peraltro già assai malandate, della mia credibilità sociale. E a voi cos'è capitato? |
Stessa identica cosa.Quando facevo incursioni alle feste ,sembrava stessi andando in guerra.All'apertura delle danze ovviamente stavo rigorosamente seduto pero' ricordo che ballai alla festa di fine liceo.
In effeti a 18 anni si è maggiorenni solo che li' sembrava di essere diventati adulti navigati. |
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il tuo caso non fa testo, sei ampiamente giustificata... Noi altri forse no perchè ci buttiamo giù anche per la più piccola sciocchezza, a volte basta solo uno sguardo per farci deprimere... Un forte abbraccio |
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Feste del genere non mi attirano nemmeno un pò, per cui non vedo perchè dovrei subirmi ore e ore di noia assurda con gente che non stimo una cippa. Generalmente tento di tirarmene fuori con una scusa gentile ed elegante per non offendere il festeggiato nè passare da bischera. |
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Non è detto che tutte le feste siano noiose, tutto sta nel trovare la compagnia giusta. A volte ho anch'io gli stessi pensieri, però ricordo delle feste, ai tempi dell'università, in cui mi divertivo davvero! Certo se vai lì col pensiero che tutti ti stanno a guardare con occhio critico non potrai mai divertirti. Secondo me quello che ce le fa diventare noiose è più che altro il nostro disagio sociale. Da un po' di tempo sto migliorando, come ho detto in un altro post, e ora apprezzo molto di più queste situazioni sociali. Tornando all'argomento del post, per quel che mi riguarda, la cosa più umiliante del fatto di essere timido è il non avere il coraggio di rompere il ghiaccio con le ragazze. Ma sono sicuro che ce la farò :wink: |
Quando (cosa che non mi era mai successa e mai mi ricapiterà)una ragazza mi ha chiesto di baciarla e per la timidezza non l'ho fatto...Che SFIGATO! :x
Le ragazze mi sa non saranno mai il mio forte. :( P.S:Andate alle feste che a volte capita (anche se raramente)di divertirsi. :D |
Fortunatamente (o sfortunatamente) ho sapientemente evitato tutte le feste per i 18 anni dei miei conoscenti (me compreso), tuttavia credo che tutto dipenda dalle persone e dall'ambiente, se le persone che sono presenti alla festa ti sono simpatiche (e viceversa) può darsi che la serata non sia proprio da buttare via....
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A me nessuno mi invitava alle feste dei 18 anni. :cry:
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I capodanni senza dubbio...ne ricordo un in particolare passato in camera mia al buio cercando di non fare rumore perchè nell'altra stanza c'erano mia sorella e i suoi amici (tra cui alcuni miei ex compagni di classe) che facevano il cenone e mi terrorizzava l'idea che mi invitassero di là o che venissero a sapere della mia condizione. Se ci ripenso mi viene una rabbia...quanto tempo buttato.
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mai stato invitato a un compleanno e mai avuto nessuno da invitare ai miei :cry: |
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Ma allora non sono coincidenze queste... per molti vale il discorso delle feste. Io mi sento a disagio in quelle di persone che non sono miei amici, infatti, a parte a non ricevere granchè inviti, decido sempre di non andare. Lo scorso anno alla festa di 18 anni di una compagna di classe sono stata tutta la serata in un angolo muta. Muta perchè non avevo con chi parlare perchè le mie amiche erano al centro della pista a ballare e muta perchè anche volendo la musica a palla non permetteva di scambiare neppure due parole con gli altri. Secondo me per le persone timide le feste sono distruttive... Se hai una buona compagnia con cui ti senti a tuo agio puoi andare benissimo, altrimenti meglio restare a casa. Molto spesso vediamo il dover stare a casa come una cosa brutta, negativa, e ci sentiamo troppo diversi dagli altri, ma in realtà ognuno ha il suo carattere e non si possono dettare regole generalizzate per il divertimento dei giovani: io mi diverto in un modo e l'altro si diverte in un altro modo. Perchè trascorrere una serata nel più totale silenzio mentre la nostra mente pensa a mille e più cose, come ad esempio che gli altri ci guardano perchè stiamo in disparte oppure non ci filano per niente? A casa saremmo più sereni - salvo problemi personali che solo il diretto interessato può conoscere. E se le persone non ci invitano vuol dire che non hanno capito come siamo ( visto che non gradiscono la nostra compagnia ), quindi meglio così... invece che dover tener conto a qualcuno che ride alle nostre spalle.
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Hai ragione claudia, ma a quanto pare si divertono tutti allo stesso modo, le eccezioni ci sono, ma son rare...
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Si Claudia in parte hai ragione,però se stai a casa non cambirà mai niente,mentre se vai a qualche festa chissà che la non farei una conoscenza che ti possa cambiare veramente la vita?
Chiudersi in casa non è una brutta cosa o da sfigati però stando sempre in casa secondo me non si va avanti,e per me è importante andare sempre avanti e cercare di migliorarsi. |
Nessuno è obbligato ad andare alle feste; sono gli altri che ti vogliono estroverso a tutti i costi perchè secondo la mentalità corrente è l' unico modo di essere felice, mentre io me ne sto così bene a zonzo per le strade da sola... il fatto è che la gente ha paura di restare sola...
Io non ho nessun problema, anzi, mi diverto quasi a respingere gli inviti a cene di classe, raduni di parenti, feste di compleanno, di capodanno, non-compleanni, giri in centro, pizzate, sballate e menate varie che la gente si inventa in ogni occasione pur di stare in gruppo, e poi mi piace stare a guardare le reazioni indignate... e di quello che potrebbe dire me sbatto alla grande. 8) p.s.: la mia neuropsichiatra però la frecciatina sul fatto che il giorno di Halloween non avrei dovuto essere lì, bensì a preparami per una parata grottesca se la poteva anche risparmiare, però... :evil: |
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Ma se io sto bene così? Che bosogno c' è di essere per forza uguale agli altri? Di costringersi a fare cose che non si vogliono fare? è contro-natura e, senza offesa, ma secondo me anche un po' contro-melone... Poi fate vobis. :roll:
"Disegneremo sogni in serie per chi sogni non vuole avere..." 8) |
sono d'accordo con norma.lo sempre pensata cosi anchio.anche se la solitudine e il non trovare nessuno che e come te.spesso costringe molti ad adeguarsi alla massa e a fare scelte contronatura pur di sentirsi inserito e dentro al guscio della normalità e rispettabilità.gli psichitri/e e ovvio che considerano l'asocialità un problema che devono aiutarti a risolvere.basta fargli capire che non e certo quello che ti pesa , e tutto si risolve.non c'è bisogno di essere troppo cazzuti con loro.alla fine fanno il loro lavoro.anche se non mi sono mai piaciuti.
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Anch'io concordo con te Milo, infatti credo più che altro che una persona debba andare ad una festa solo se se la sente di stare in disparte. Se va, è perchè ha la speranza che lì possa fare nuove amicizie e questo è senza dubbio un bene per tutti. Se invece preferisce evitare è perchè è stufa di stare sempre sola, di sentirsi osservata e tutto il resto che voi conoscete già... Se non va secondo me è da capire e comunque non c'è nulla di male ( perchè è una sua decisione e ognuno sceglie se seguire la massa o meno, come dice Norma ), se invece va è da apprezzare molto perchè si sta sforzando di andare contro quello che la fa star poco bene. In entrambi i casi la decisione va accettata per quello che è e questo credo sia la cosa più importante, ma purtroppo non ci arriva quasi nessuno infatti il più delle volte se rifiuti un invito ti fanno una smorfia in faccia.
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