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Originariamente inviata da clang hetto
Beate loro, in qualche modo ci devo riuscire pure io..
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Beate? Forse perché hanno una dolce metà accanto.
Vivere da soli o convivere comporta tante "beautitudini" quali:
- quando arrivi a casa da lavoro/università (o parte del weekend), far la spesa, pulire, cucinare, lavare, stirare, ecc.;
- far saltar fuori sempre e comunque soldi per acqua, luce, gas, affitto/mutuo, Internet, riscaldamento, manutenzione ordinaria e straordinaria della casa, ecc.
- se vieni licenziato, ti dimetti, sei disoccupato, il proprietario o la banca vogliono comunque i soldi d'affitto e, se non hai risparmi dai quali attingere, sfratto esecutivo (com'è giusto che sia) dopo un po' di mesi di morosità;
- se decidi che hai fatto il passo più lungo della gamba, solitamente sei "costretto" a pagare altri 6 mesi d'affitto prima di poter recedere dal contratto. Se poi hai un mutuo o riesci a venderla, oppure...;
- se ti lasci con la persona hai tutto sul groppone;
Questi i contro: non guasta mai ricordarli e sono sicuramente gestibili serenamente dopo aver ponderato bene la scelta (già a 22 anni? Chissà...), dopo aver accumulato un po' di risparmi e dopo aver stabilizzato una situazione lavorativa con uno stipendio dignitoso.
Certo c'è anche chi vive da solo senza queste condizioni ma è sempre sul filo del rasoio e vive a fronte di molti sacrifici e dovendosi negare molti beni.
Persone rispettabilissime, dignitosissime ed ammirabili ma che forse aprono gli occhi di chi vede beato chi vive da solo.
I pro?
- Stai con la tua dolce metà quando/quanto/come vuoi;
- Puoi invitare a casa chi vuoi, quando vuoi, come vuoi;
- Più genericamente, hai libertà di fare tutto che vuoi e che vuole la tua dolce metà;
Certo, ci sono situazioni dove la convivenza è l'unica scelta "sana" e rimane comunque il fine ultimo se si vuole una relazione con una persona ma è, al tempo stesso, una scelta di GRANDE responsabilità che vedo seconda solo al fare un figlio e che prenderei solo dopo anni di conoscenza dell'amata (spero una sola volta nella vita) e dopo aver tutti i presupposti economici.
Se avessi 22 anni oggi ed avessi una fidanzata ci andrei a convivere?
A prescindere da tutto credo che lo farei appena varcata la soglia dei 30.
Purtroppo vista la mia età anagrafica non posso più permettermi tempi così lunghi prima di prendere decisioni del genere ma comunque, anche oggi, non prima di anni (4-5?) di relazione e senza nessuna incertezza il giorno fatidico.