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Vecchio 12-02-2014, 21:40   #1
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Leggo spesso di gente qui che si lamenta del proprio lavoro, che lo considera massacrante e insopportabile tanto da preferire o rimpiangere la disoccupazione
Davvero è cosi terribile? Non vi consola il fatto di poter portare a casa la pagnotta ?
Vecchio 12-02-2014, 22:10   #2
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da kaito Visualizza il messaggio
Leggo spesso di gente qui che si lamenta del proprio lavoro, che lo considera massacrante e insopportabile tanto da preferire o rimpiangere la disoccupazione
Davvero è cosi terribile? Non vi consola il fatto di poter portare a casa la pagnotta ?
Certamente lo stipendio è importante, ma a volte il lavoro ti può far star male davvero. Sul luogo di lavoro non basta saper lavorare bene, bisogna anche sapersi comportare, interagire e non farsi sopraffare, tutte cose non facili per il sociofobico medio. Bisogna saper gestire i rapporti con colleghi e superiori, conoscere i propri diritti e doveri, se si è deficitari in queste cose ne può scaturire un forte malessere, aggiunto al fatto che alcuni lavori sono già duri di per se.
Vecchio 12-02-2014, 22:16   #3
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Originariamente inviata da kaito Visualizza il messaggio
Leggo spesso di gente qui che si lamenta del proprio lavoro, che lo considera massacrante e insopportabile tanto da preferire o rimpiangere la disoccupazione
Davvero è cosi terribile? Non vi consola il fatto di poter portare a casa la pagnotta ?
Penso tu ti riferisca principalmente a me (ultimamente sono + monotematico del solito.. ma visto che il mio problema + grande e ormai fonte di ogniqualsivoglia mio problema è il lavoro, e dato che grazie anche ad esso non riesco a fare altro se non casa e lavoro.. ho pochi argomenti xD )

E la risposta alle tue domande è si alla prima e no alla seconda. Penso spesso che sia meglio andare a rubare e vi sia più dignità e che se dovessi fare questo lavoro per tutta la vita altrimenti non mangerei preferirei morire di fame. Da quando lavoro qui la depressione e l ansia e di conseguenza i pensieri suicidi sono aumentati a dismisura.. Ogni settimana rimando al weekend successivo (perchè ammazzarmi in giorni lavorativi non mi va xD, se non mi riesce chissà poi i colleghi che cazz diranno di me alle spalle..).. e poi alle ferie dopo.. e così via.. ma sono un vigliacco e non lo faccio (inoltre quando sono a casa magicamente il mio umore torna a livelli accettabili e quindi l idea del suicidio si allontana.. smetto anche quasi di fumare.. sono molto più tranquillo e rilassato.. insomma il sabato è il giorno + bello della settimana.. la domenica invece torna l ansia e la domenica sera riinizio a fumare come un disgraziato).

Ma devi anche capire che il forum è un mondo a parte... Penso che un lavoro merdoso si possa benissimo tollerare (e tante persone li tollerano) per periodi più o meno lunghi (non per sempre, prima o poi tutti crollano\cambiano lavoro, è la cosa + naturale del mondo e conosco gente che ha cambiato tanti di quei posti di lavoro da aver perso il conto) SE uno ha altro.. una famiglia alle spalle, degli amici, una ragazza, uno scopo un pò + alto che non "se non lavoro non mangio" e magari qualche sogno o aspirazione.. Poi tanti hanno\si creano apposta le famiglie con annessi figli per giustificare il fatto di essere inchiodati nei loro lavori di merda imho.

Se uno non ha un cazz di niente e sta già male di per se un lavoro di merda non può far altro che farlo star peggio.
Viceversa un lavoro che gli "piaccia" o perlomeno affronti senza grossi problemi penso sia molto probabile possa aiutarlo a stare meglio (se non altro perchè si hanno i soldi per curarsi, andare dallo psicologo e quant altro, per dire..).

Se invece per dire uno lavora ma torna tutte le sere così massacrato da non riuscire a fare altro, perde anche di senso lavorare. Se non esci + se non per lavorare (perchè non ce la fai E perchè non puoi, dato che non hai nessuno) di conseguenza paradossalmente non riesci manco a spendere i soldi che guadagni .. Capirai bene che proprio non ha senso campare così e che in situazioni del genere la depressione non può che andare peggiorando..

Inoltre se sei solo come un cane non hai nemmeno qualcuno con cui parlare di quanto faccia schifo il tuo lavoro.. mentre una persona normale almeno questa (ma anche tante altre) piccola consolazione ce l ha.

E' un discorso complesso ed articolato che mi piacerebbe affrontare meglio ma ho già scritto fin troppo (come mio solito ultimamente) ed, inoltre, sono molto molto stanco ed ancora devo farmi la doccia xD (e domani è solo giovedì :OO).

Ultima modifica di RhyenaN; 12-02-2014 a 22:49.
Vecchio 12-02-2014, 22:20   #4
Principiante
 

Io mi lamento spesso del mio lavoro...sono in crisi...
Vecchio 12-02-2014, 22:23   #5
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Originariamente inviata da RhyenaN Visualizza il messaggio
Penso tu ti riferisca principalmente a me
mi riferisco anche a me ho avuto diverse esperienze di lavori che malsopportavo

per il resto hai ragione, se già fai 8-10 ore massacranti e non hai alternative che ti portino serenità/felicità nel restante tempo della giornata diventa tutto molto pesante, forse era quello che mi differenziava dai miei colleghi, loro organizzavano il weekend, vacanze, con famiglia, amici o fidanzate e io viaggiavo nella mia oscura solitudine

Ultima modifica di kaito; 12-02-2014 a 22:30.
Vecchio 12-02-2014, 23:01   #6
Principiante
 

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Originariamente inviata da kaito Visualizza il messaggio
mi riferisco anche a me ho avuto diverse esperienze di lavori che malsopportavo

per il resto hai ragione, se già fai 8-10 ore massacranti e non hai alternative che ti portino serenità/felicità nel restante tempo della giornata diventa tutto molto pesante, forse era quello che mi differenziava dai miei colleghi, loro organizzavano il weekend, vacanze, con famiglia, amici o fidanzate e io viaggiavo nella mia oscura solitudine
Ma poi hai lasciato o sei rimasto?
Vecchio 12-02-2014, 23:14   #7
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Originariamente inviata da kaito Visualizza il messaggio
Davvero è cosi terribile? Non vi consola il fatto di poter portare a casa la pagnotta ?
Questo va bene se una persona tira a campare, è apatica, non ha relazioni, non ha interessi e non ha amicizie.

Che vita è?

Il reddito non basta per me, ci dev'essere il giusto equilibrio in termini di distanza, orario di lavoro, giorni lavorativi e periodi di ferie.

Questo si traduce in al più 40 ore settimanali, distribuite dal lunedì al venerdì, nella fascia che va dalle 9 alle 19 e con una distanza che posso coprire in 40 minuti col trasporto pubblico.

Diversamente significa non avere tempo libero e non avere tempo per vivere con le persone care.

L'esempio classico che porto è una coppia dove lui è impiegato e lei lavora in un supermercato/negozio dove ogni sabato/domenica è lavorativo.

Quando stanno insieme decentemente le due persone? Mai ed io finirei col lasciare una persona che non posso frequentare.
Mi accontento di 2 settimane in vacanza o di qualche oretta la sera? Troppo poco.
Vado a conviverci per costrizione per poi passare i weekend da solo?

Stesso discorso per gli interessi: pensa se torni a casa distrutto e ad orari tardi. Ceni e poi fili a dormire, vita infima.
Vecchio 12-02-2014, 23:31   #8
Esperto
L'avatar di TãoSozinho
 

Il lavoro occupa gran parte della giornata, della settimana, della vita.
Se uno si trova male, poco importa se guadagna, anzi: lavorare è, sì, un diritto, ma anche un dovere e quindi ci si sente moralmente obbligati ad andare avanti anche quando non si riesce. Da qui nasce il conflitto interiore.
Senza contare che per i tempi che corrono avere un buon lavoro può essere una fortuna a cui difficilmente si rinuncerebbe senza scatenare commenti di disapprovazione attorno a sé e con il rischio di potersene pentire in futuro!

Ultima modifica di TãoSozinho; 12-02-2014 a 23:36.
Vecchio 13-02-2014, 00:17   #9
Intermedio
L'avatar di OverdrivE
 

Quote:
Originariamente inviata da RhyenaN Visualizza il messaggio
Se uno non ha un cazz di niente e sta già male di per se un lavoro di merda non può far altro che farlo star peggio.
La mia situazione... o quella che era prima.
Immaginate un uomo sulla trentina in questa situazione, che vive con i suoi, perchè costretto! (roba assurda), un amico ogni tanto, nessuna ragazza, ma soprattutto il fatto di non poter spendere i soldi che guadagnavo, per anni ho pagato per cose di cui non avevo colpa... ma che si può andare contro alla famiglia? Lasciarla nella m***a? No non potevo...
E tutto il giorno a lavorare come un cane e a fare straordinari non retribuiti con persone maleducate... uno diventa matto! Ero andato in depressione e alla fine ho mollato un posto a tempo indeterminato. O così o mi sparavo. Giuro.
Vecchio 13-02-2014, 02:38   #10
Esperto
L'avatar di andre71to
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Questo va bene se una persona tira a campare, è apatica, non ha relazioni, non ha interessi e non ha amicizie.

Che vita è?

Il reddito non basta per me, ci dev'essere il giusto equilibrio in termini di distanza, orario di lavoro, giorni lavorativi e periodi di ferie.

Questo si traduce in al più 40 ore settimanali, distribuite dal lunedì al venerdì, nella fascia che va dalle 9 alle 19 e con una distanza che posso coprire in 40 minuti col trasporto pubblico.

Diversamente significa non avere tempo libero e non avere tempo per vivere con le persone care.

L'esempio classico che porto è una coppia dove lui è impiegato e lei lavora in un supermercato/negozio dove ogni sabato/domenica è lavorativo.

Quando stanno insieme decentemente le due persone? Mai ed io finirei col lasciare una persona che non posso frequentare.
Mi accontento di 2 settimane in vacanza o di qualche oretta la sera? Troppo poco.
Vado a conviverci per costrizione per poi passare i weekend da solo?

Stesso discorso per gli interessi: pensa se torni a casa distrutto e ad orari tardi. Ceni e poi fili a dormire, vita infima.


TI QUOTO IN TUTTO E PER TUTTO LIUK
Vecchio 13-02-2014, 13:24   #11
Esperto
L'avatar di Nimo
 

Riguardo al lavoro, le persone si dividono in 2 categorie: quelli che si lamentano perché ce l'hanno, e quelli che si lamentano perché non ce l'hanno.

Secondo me è meglio non avere nessun lavoro piuttosto che fare un lavoro che non si sopporta, non ha senso passare la propria vita a fare un lavoro che si odia ...
Vecchio 13-02-2014, 14:17   #12
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Nimo Visualizza il messaggio

Secondo me è meglio non avere nessun lavoro piuttosto che fare un lavoro che non si sopporta, non ha senso passare la propria vita a fare un lavoro che si odia ...
è quello che penso anche io, ma poi appena inizio a scrivere la domanda di dimissioni mi chiedo "e poi? Come mi mantengo? Affitto,mutuo?"
Vecchio 13-02-2014, 14:31   #13
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Sembra proprio un vicolo cieco..
Vecchio 13-02-2014, 14:33   #14
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
è quello che penso anche io, ma poi appena inizio a scrivere la domanda di dimissioni mi chiedo "e poi? Come mi mantengo? Affitto,mutuo?"
Mi faccio anch io questa domanda.. vabbè che ho una decina di anni meno di te (presumo dal nick), quindi situazioni diverse magari (tipo non vivo da solo, non ho mutuo ne debiti ne bocche da sfamare)..

Però mi rispondo sempre che non ho chiesto io di venire a questo mondo e in questa società, è stato un puro atto di egoismo dei miei genitori i quali, tra l altro, sono il classico esempio di due che non avrebbero mai dovuto mettere al mondo chicchessia e non mi hanno MAI e dico MAI aiutato in niente (dato che se ne sono sempre sbattuti il cazzo in tutto e per tutto). O addirittura le rarissime volte che ci hanno (anzi ci ha, perchè mio padre non è mai esistito nella mia vita ed è stato un mero donatore di sperma) provato sono solo stati in grado di peggiorare le cose. Quindi io non mi sento in obbligo verso nessuno se non me stesso, perchè del resto se non ci penso io a me ed al mio benessere non lo fa e non l ho ha mai fatto nessuno. Non finirò mai di maledirli a sufficienza per avermi generato senza essere in grado di crescermi, darmi un futuro decente, amore o almeno qualcuno con cui parlare di quando in quando. Avrebbero potuto abortire, darmi in adozione, qualsiasi cosa sarebbe stata meglio della vita che (non) sono stati in grado di darmi.


Poi lo dice anche la legge che l obbligo di mantenimento di un figlio grava sui genitori, senza limiti di età, se questi non trovano lavoro o un lavoro che segua le loro inclinazioni e li renda indipendenti.

Inoltre c è sempre l opzione suicidio (per quanto mi riguarda perlomeno).

Ultima modifica di RhyenaN; 13-02-2014 a 14:39.
Vecchio 13-02-2014, 15:18   #15
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da kaito Visualizza il messaggio
Sembra proprio un vicolo cieco..
E' questo il problema, è strano come la mente umana, così sviluppata, non riesca a trovare soluzione alla scelta "vita serena ma senza soldi o vita con soldi ma infelice?"

Quote:
Originariamente inviata da RhyenaN Visualizza il messaggio
Mi faccio anch io questa domanda.. vabbè che ho una decina di anni meno di te (presumo dal nick), quindi situazioni diverse magari (tipo non vivo da solo, non ho mutuo ne debiti ne bocche da sfamare)..
per ora neanche io ho queste incombenze, ma se un domani volessi averle dovrei rinunciare alla serenità per svolgere il lavoro attuale che non mi piace
Vecchio 04-03-2014, 16:53   #16
Esperto
L'avatar di Artyom
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
A me adesso l'unica cosa che importa è trovarlo un lavoro...
Mi accodo, nonostante ne abbia uno a nero part-time che ho dovuto momentaneamente interrompere e ne abbia trovato un altro due volte a settimana. Diciamo che mi riferisco al trovare un vero lavoro, la cui pagnotta mensile si aggiri oltre i 900 €.
Vecchio 12-03-2014, 19:32   #17
Esperto
L'avatar di EdgarAllanPoe
 

Quote:
Originariamente inviata da kaito Visualizza il messaggio
Leggo spesso di gente qui che si lamenta del proprio lavoro, che lo considera massacrante e insopportabile tanto da preferire o rimpiangere la disoccupazione
Davvero è cosi terribile? Non vi consola il fatto di poter portare a casa la pagnotta ?
Il lavoro serve per mangiare, quindi l'importante è fare qualcosa, e avere un minimo di stipendio per poter vivere. Sicuramente ci sono persone che guadagnano poco, però penso che lamentarsi del proprio lavoro sia una cosa normale, perchè lavorare significa faticare per ottenere qualcosa.
Vecchio 12-03-2014, 19:44   #18
Banned
 

200 euro al mese?
Vecchio 12-03-2014, 20:03   #19
Esperto
L'avatar di alessietto
 

Quote:
Originariamente inviata da EdgarAllanPoe Visualizza il messaggio
Il lavoro serve per mangiare, quindi l'importante è fare qualcosa, e avere un minimo di stipendio per poter vivere. Sicuramente ci sono persone che guadagnano poco, però penso che lamentarsi del proprio lavoro sia una cosa normale, perchè lavorare significa faticare per ottenere qualcosa.
Io ho provato sia un lavoro che piace che uno che piace meno ( alla fine lo odiavo proprio ). Se una cosa piace un pò, la fatica la senti meno, é "relativa"
Vecchio 12-03-2014, 21:46   #20
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Le poche volte che ho lavorato ero completamente fusa, la sera ero stanca morta e passavo alcune notti insonne. Ma manco un minatore porca miseria
Tutto perché in quei contesti la mia interazione ridotta a monosillabi è imbarazzante.
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