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Quelli che non sopportano il proprio lavoro
Leggo spesso di gente qui che si lamenta del proprio lavoro, che lo considera massacrante e insopportabile tanto da preferire o rimpiangere la disoccupazione :o
Davvero è cosi terribile? Non vi consola il fatto di poter portare a casa la pagnotta ? |
Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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E la risposta alle tue domande è si alla prima e no alla seconda. Penso spesso che sia meglio andare a rubare e vi sia più dignità :testata: e che se dovessi fare questo lavoro per tutta la vita altrimenti non mangerei preferirei morire di fame. Da quando lavoro qui la depressione e l ansia e di conseguenza i pensieri suicidi sono aumentati a dismisura.. Ogni settimana rimando al weekend successivo (perchè ammazzarmi in giorni lavorativi non mi va xD, se non mi riesce chissà poi i colleghi che cazz diranno di me alle spalle..).. e poi alle ferie dopo.. e così via.. ma sono un vigliacco e non lo faccio :D (inoltre quando sono a casa magicamente il mio umore torna a livelli accettabili e quindi l idea del suicidio si allontana.. smetto anche quasi di fumare.. sono molto più tranquillo e rilassato.. insomma il sabato è il giorno + bello della settimana.. la domenica invece torna l ansia e la domenica sera riinizio a fumare come un disgraziato). Ma devi anche capire che il forum è un mondo a parte... Penso che un lavoro merdoso si possa benissimo tollerare (e tante persone li tollerano) per periodi più o meno lunghi (non per sempre, prima o poi tutti crollano\cambiano lavoro, è la cosa + naturale del mondo e conosco gente che ha cambiato tanti di quei posti di lavoro da aver perso il conto) SE uno ha altro.. una famiglia alle spalle, degli amici, una ragazza, uno scopo un pò + alto che non "se non lavoro non mangio" e magari qualche sogno o aspirazione.. Poi tanti hanno\si creano apposta le famiglie con annessi figli per giustificare il fatto di essere inchiodati nei loro lavori di merda imho. Se uno non ha un cazz di niente e sta già male di per se un lavoro di merda non può far altro che farlo star peggio. Viceversa un lavoro che gli "piaccia" o perlomeno affronti senza grossi problemi penso sia molto probabile possa aiutarlo a stare meglio (se non altro perchè si hanno i soldi per curarsi, andare dallo psicologo e quant altro, per dire..). Se invece per dire uno lavora ma torna tutte le sere così massacrato da non riuscire a fare altro, perde anche di senso lavorare. Se non esci + se non per lavorare (perchè non ce la fai E perchè non puoi, dato che non hai nessuno) di conseguenza paradossalmente non riesci manco a spendere i soldi che guadagni .. Capirai bene che proprio non ha senso campare così e che in situazioni del genere la depressione non può che andare peggiorando.. Inoltre se sei solo come un cane non hai nemmeno qualcuno con cui parlare di quanto faccia schifo il tuo lavoro.. mentre una persona normale almeno questa (ma anche tante altre) piccola consolazione ce l ha. E' un discorso complesso ed articolato che mi piacerebbe affrontare meglio ma ho già scritto fin troppo (come mio solito ultimamente) ed, inoltre, sono molto molto stanco ed ancora devo farmi la doccia xD (e domani è solo giovedì :OO). |
Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
Io mi lamento spesso del mio lavoro...sono in crisi...
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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per il resto hai ragione, se già fai 8-10 ore massacranti e non hai alternative che ti portino serenità/felicità nel restante tempo della giornata diventa tutto molto pesante, forse era quello che mi differenziava dai miei colleghi, loro organizzavano il weekend, vacanze, con famiglia, amici o fidanzate e io viaggiavo nella mia oscura solitudine :miodio: |
Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Che vita è? Il reddito non basta per me, ci dev'essere il giusto equilibrio in termini di distanza, orario di lavoro, giorni lavorativi e periodi di ferie. Questo si traduce in al più 40 ore settimanali, distribuite dal lunedì al venerdì, nella fascia che va dalle 9 alle 19 e con una distanza che posso coprire in 40 minuti col trasporto pubblico. Diversamente significa non avere tempo libero e non avere tempo per vivere con le persone care. L'esempio classico che porto è una coppia dove lui è impiegato e lei lavora in un supermercato/negozio dove ogni sabato/domenica è lavorativo. Quando stanno insieme decentemente le due persone? Mai ed io finirei col lasciare una persona che non posso frequentare. Mi accontento di 2 settimane in vacanza o di qualche oretta la sera? Troppo poco. Vado a conviverci per costrizione per poi passare i weekend da solo? Stesso discorso per gli interessi: pensa se torni a casa distrutto e ad orari tardi. Ceni e poi fili a dormire, vita infima. |
Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
Il lavoro occupa gran parte della giornata, della settimana, della vita.
Se uno si trova male, poco importa se guadagna, anzi: lavorare è, sì, un diritto, ma anche un dovere e quindi ci si sente moralmente obbligati ad andare avanti anche quando non si riesce. Da qui nasce il conflitto interiore. Senza contare che per i tempi che corrono avere un buon lavoro può essere una fortuna a cui difficilmente si rinuncerebbe senza scatenare commenti di disapprovazione attorno a sé e con il rischio di potersene pentire in futuro! |
Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Immaginate un uomo sulla trentina in questa situazione, che vive con i suoi, perchè costretto! (roba assurda), un amico ogni tanto, nessuna ragazza, ma soprattutto il fatto di non poter spendere i soldi che guadagnavo, per anni ho pagato per cose di cui non avevo colpa... ma che si può andare contro alla famiglia? Lasciarla nella m***a? No non potevo... E tutto il giorno a lavorare come un cane e a fare straordinari non retribuiti con persone maleducate... uno diventa matto! Ero andato in depressione e alla fine ho mollato un posto a tempo indeterminato. O così o mi sparavo. Giuro. |
Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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TI QUOTO IN TUTTO E PER TUTTO LIUK :bene: |
Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
Riguardo al lavoro, le persone si dividono in 2 categorie: quelli che si lamentano perché ce l'hanno, e quelli che si lamentano perché non ce l'hanno.
Secondo me è meglio non avere nessun lavoro piuttosto che fare un lavoro che non si sopporta, non ha senso passare la propria vita a fare un lavoro che si odia ... |
Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
Sembra proprio un vicolo cieco..
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Però mi rispondo sempre che non ho chiesto io di venire a questo mondo e in questa società, è stato un puro atto di egoismo dei miei genitori i quali, tra l altro, sono il classico esempio di due che non avrebbero mai dovuto mettere al mondo chicchessia e non mi hanno MAI e dico MAI aiutato in niente (dato che se ne sono sempre sbattuti il cazzo in tutto e per tutto). O addirittura le rarissime volte che ci hanno (anzi ci ha, perchè mio padre non è mai esistito nella mia vita ed è stato un mero donatore di sperma) provato sono solo stati in grado di peggiorare le cose. Quindi io non mi sento in obbligo verso nessuno se non me stesso, perchè del resto se non ci penso io a me ed al mio benessere non lo fa e non l ho ha mai fatto nessuno. Non finirò mai di maledirli a sufficienza per avermi generato senza essere in grado di crescermi, darmi un futuro decente, amore o almeno qualcuno con cui parlare di quando in quando. Avrebbero potuto abortire, darmi in adozione, qualsiasi cosa sarebbe stata meglio della vita che (non) sono stati in grado di darmi. Poi lo dice anche la legge che l obbligo di mantenimento di un figlio grava sui genitori, senza limiti di età, se questi non trovano lavoro o un lavoro che segua le loro inclinazioni e li renda indipendenti. Inoltre c è sempre l opzione suicidio (per quanto mi riguarda perlomeno). |
Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
200 euro al mese? :mannaggia::sarcastico:
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
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Re: Quelli che non sopportano il proprio lavoro
Le poche volte che ho lavorato ero completamente fusa, la sera ero stanca morta e passavo alcune notti insonne. Ma manco un minatore porca miseria :D
Tutto perché in quei contesti la mia interazione ridotta a monosillabi è imbarazzante. |
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