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Vecchio 10-06-2012, 07:14   #1
Esperto
L'avatar di Phoenix
 

Buongiorno a tutti, poichè ho vegliato tutta la notte ascoltando musica, ed ora non riesco a dormire , vorrei condividere con voi quest'episodio della mia vita.

Frequentavo la prima media, e già i miei problemi di eccessiva introversione cominciavano a venire a galla. Il primo giorno di scuola come al solito l'eccitazione/felicità/paura alle stelle poichè iniziava un nuovo periodo della mia vita, che come vedremo non sarà dei più felici. Scambiate quattro chiacchiere con i nuovi compagni, mi sento già più sicuro per il primo passo fatto. Trascorrono le settimane, cominciano a formarsi i primi gruppi, dai quali ovviamente sono escluso.
"Posso giocare con voi oggi?", "No siamo già al completo per la partita", io sapendo che non era vero me ne vado strisciando.
Uno dei sopracitati gruppetti è particolarmente attivo in classe, nell'imbrattare muri, insultare i professori, soprattutto i meno severi e colpire la mia testa con "squadre" e altri oggetti durante l'ora di educazione tecnica, attività che occupa loro maggior parte del tempo. Io confidando nei miei paladini, i professori, invocavo il loro aiuto ed essi prodemente richiamavano con qualche terribile minaccia ( "fermo", "basta", "ora ti mando fuori") codesti giocherelloni. Si arriva a metà anno tra un graffio e l'altro ed io, incapace di reagire, sono sempre più frustrato dalla situazione ma il massimo che faccio è rispondere a qualche insulto.
Proprio uno di questi insulti un giorno mi frutta una serie di spintoni da tale Salvatore, alchè io, incapace di controllarmi, gli tiro un pugno sul muso e glielo faccio sanguinare e lui appare disorientato e ammutolito e si immobilizza, io profondamente scosso, insultandolo corro a casa come se il pugno me l'avesse tirato lui.
Comunque il giorno fatale arriva il mese dopo, quando all'uscita di scuola, per evitare questi soliti noti, imbocco la solita strada parallela, sennonchè mi trovo davanti uno di costoro e uno sconosciuto, che ridendo come se stessero guardando un film comico me le danno di santa ragione. Dapprima spaesato, poi sempre più cosciente, non sento dolore, ma la vista mi si annebbia ed una strana sensazione si impadronisce di me. Rabbia, rabbia mi sale in corpo e in maggior misura sale la rabbia in modo inversamente proporzionale la ragione. Al chè dopo essere stato non so quanto a terra in questa condizione ( avevo perso la cognizione del tempo), mi alzo e l'unica cosa che mi governa è la disperata voglia di far male ad uno dei due, quello che viene in classe con me , che dall'inizio anno mi ricopre di insulti, e che durante l'ora di educazione tecnica mi rompe i righelli in testa. Perciò voltandomi intorno vedo quello che stavo cercando, un mattone lasciato li da satana o chi per lui. Lo afferro e comiuncio a correre, non sento le gambe, solo la vaga sensazione delle strade che cambiano intorno a me. Dura un attimo, poi vedo la sua testa in mezzo a decine di altre; in corsa lo colpisco con l'improvvisata arma e scappo a casa senza voltarmi ed ancora in stato di shock. Mia madre mi chiede cosa sia successo e perchè abbia quella faccia. La risposta viene subito dopo, giacchè un indefinito numero di ragazzini che erano presenti all'accaduto si stabilisce sotto casa mia suonando al campanello, alcuni gridando "assassino". Io in quel momento volevo solo essere morto, ma purtroppo continuai a vivere, sampre con questa vergogna per il gesto fatto, e di rabbia per coloro che continuavano a chiamarmi assassino, ridendo, e vedendo che la cosa mi feriva. Inutile dire che la fine dell'anno fu un inferno, infatte se da una parte tali insulti mi distruggevano psicologicamente, a scuola dovevo andare con la scorta dei miei genitori, in quanto ad aspettarmi c'erano gli amici del mattonato, alcuni anche abbastanza più grandi di noi, ed altri che non erano nemmeno suoi amici ma erano venuti soprattutto per fare numero e per menare le mani. Per non parlare dei professori tutti naturalmente dalla parte del mattonato
Passato l'anno le c.ose pian piano sono tornate alla normalità, ma i bulletti hanno cominciato ad allentare la presa su di me, la cosa più strana, il mattonato ed io siamo diventati amici.

Ultima modifica di Phoenix; 10-06-2012 a 07:16.
Vecchio 10-06-2012, 08:44   #2
Banned
 

Alla violenza è sempre meglio non rispondere con la violenza, ma in questo caso, grazie al tuo gesto estremo, quel ragazzino ha capito, li hai aperto gli occhi secondo me ha scoperto quanto dolore e male ti procurava, forse è anche per questo che alla fine siete diventati amici Sicuramente non sono stati tempi facili, la crudeltà dei bambini è quasi peggio degli adulti a volte... per i maschi è diverso, credo sia più difficile sistemare le situazioni solo a parole, perché quando finiscono quest'ultime, ci sono le mani... Per le femmine è più un tirare i capelli ma la stragrande maggioranza si ferma alle parole... Non sai quante volte però avrei preferito tirare anche io un mattone a una di quelle che all'epoca mi faceva del male, ovviamente solo verbale, ma anche questa forma di "violenza" ti lascia varie ferite che ti segnano a vita, l'unica cosa positiva è che tutto è passato, mi rincuoro con questo per andare avanti, tutto passa
Vecchio 10-06-2012, 12:19   #3
Banned
 

A volte capita.
Vecchio 10-06-2012, 12:28   #4
Principiante
 

La "mattonata" a mio avviso fu più che giustificata e i sensi di colpa e di vergogna erano del tutto fuori luogo; questo gli altri lo sapevano e perciò ci insistevano su, per instillarteli per bene nella testa.

No comment sul comportamento dei professori...
Vecchio 10-06-2012, 13:20   #5
Avanzato
L'avatar di Deidara93
 

purtroppo è una reazione istintiva dell'uomo, ci si carica talmente tanto dentro che delle volte è impossibile fermasi, soprattutto quando ancora siamo ragazzini piccoli e non abbiamo molto senso della ragione...il mattonato di sicuro ha avuto una bella lezione...doveva aspettarsi prima o poi una tua reazione...
Vecchio 10-06-2012, 13:31   #6
Banned
 

I professori sono sempre un branco di incapaci stranamente nella maggior parte dei casi di bullismo ci sono sempre prof negligenti...comunque non avere sensi di colpa,anche a me succede qualche volta di esplodere,non capire più niente e fare cose che pensavo di non riuscire a fare
Vecchio 10-06-2012, 14:50   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Phoenix Visualizza il messaggio
"Posso giocare con voi oggi?", "No siamo già al completo per la partita", io sapendo che non era vero me ne vado strisciando.
ah! Dopo innumerevoli rifiuti, smisi anche di chiedere...

Quote:
Originariamente inviata da Phoenix Visualizza il messaggio
Proprio uno di questi insulti un giorno mi frutta una serie di spintoni da tale Salvatore, alchè io, incapace di controllarmi, gli tiro un pugno sul muso e glielo faccio sanguinare e lui appare disorientato e ammutolito e si immobilizza, io profondamente scosso, insultandolo corro a casa come se il pugno me l'avesse tirato lui.
anche io una volta picchiai selvaggiamente un mio compagno di classe. Lo misi all'angolo e lo presi a pugni, per una scusa banale: mi aveva tirato dell'acqua a dosso. In realtà volevo sfogarmi, ero al limite della sopportazione e la mia pazienza si era esaurita.
Ricordo che sbiancai, la maglia bianca che indossavo era più scura di me. Tremavo tutto, sudavo freddo. E a casa piansi

Quote:
come se il pugno me l'avesse tirato lui
appunto...
Vecchio 10-06-2012, 15:22   #8
Avanzato
L'avatar di Io, semplice.
 

Quote:
Originariamente inviata da Quissen Visualizza il messaggio
La "mattonata" a mio avviso fu più che giustificata
spero tu stia scherzando, non c'è niente che possa giustificare la violenza e l'aggressione fisica.
Io posso capire, phoenix, cosa ti ha portato a quel gesto (sono sensazioni che ho provato anche io), ma il gesto è deplorevole. Una mattonata in testa! Roba che avrebbe potuto portargli serie ferite. Poi facciamo gli indignati di fronte a storie di cronaca in cui sono i bulli a compiere gesti di violenza...ma per favore.

Ultima modifica di Io, semplice.; 10-06-2012 a 15:27.
Vecchio 10-06-2012, 15:53   #9
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Io, semplice. Visualizza il messaggio
spero tu stia scherzando, non c'è niente che possa giustificare la violenza e l'aggressione fisica.
Mi sembra una generalizzazione un po' estrema. La legittima difesa vale nel mondo degli adulti, perché non dovrebbe nel mondo dei bambini? Sia chiaro, sono il primo a dire che il gesto di Phoenix è da ritenersi sproporzionato all'interno dell'episodio in sé. Ma nel contesto descritto dall'utente, in cui il bulletto non se l'era piantata nemmeno dopo un pugno, dubito che le parole sarebbero servite a qualcosa.

Per come la vedo io, se Phoenix non avesse avuto quel colpo di testa, avrebbe continuato a subire anche negli anni successivi, con tutte le conseguenze del caso... e avrebbe avuto un amico in meno In questo senso intendevo "giustificata".

Poi, non avendo la palla di vetro posso pure sbagliarmi.
Vecchio 10-06-2012, 15:57   #10
Banned
 

purtroppo bisognerebbe mantenere l'equilibrio anche in quei momenti, ti saresti potuto rovinare la vita pur avendo ragione in definitiva, sono brutte situazoni queste, io non ho subito bullismo nella mia giovinezza, ricordo solo che c'era un rompicoglioni più grande di me che alle superiori mi rompeva nel pulman per andare a scuola, la tortura durò una anno, poi fu bocciato e sparì, ma era uno che rompeva a tutti sostanzialmente, non ero il suo unico bersaglio...se lo incontrassi oggi credo avrebbe timore lui di me...

Ultima modifica di briox77; 10-06-2012 a 16:05.
Vecchio 10-06-2012, 16:43   #11
Esperto
L'avatar di Phoenix
 

Di certo il gesto fu sproporzionato rispetto a quello che avevo subito quel giorno , ma purtroppo io sono ,o almeno ero, cosi, accumulo e non reagisco, accumulo a poi esplodo.
Purtroppo fino a pochi anni fa la mia convinzione era: "non far male a nessuno e nessuno ti farà del male", inutile dire che in questa società in cui si fa del male gratuito al prossimo è sbagliata
Vecchio 10-06-2012, 17:07   #12
Intermedio
L'avatar di L.io
 

Purtroppo questi ragazzini che fanno i bulletti e se la prendono con quelli più timidi e tranquilli ce ne sono a valanghe. Non si può dire che tu abbia fatto bene a reagire con un mattone, ma ovviamente sarai stato preso da così tanta rabbia che non ci hai pensato. Come avete fatto a diventare poi amici??
Vecchio 10-06-2012, 18:38   #13
Esperto
L'avatar di Phoenix
 

Bè diciamo che dopo il fatto questo ragazzo a cominciato a salutarmi ed io, che non rifiuto mai l'amicizia a nessuno, ho cominciato a frequantarlo e da li abbiamo cominciato a metterci affianco di banco e a parlare
Vecchio 10-06-2012, 21:30   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Phoenix Visualizza il messaggio
Buongiorno a tutti, poichè ho vegliato tutta la notte ascoltando musica, ed ora non riesco a dormire , vorrei condividere con voi quest'episodio della mia vita.

Frequentavo la prima media, e già i miei problemi di eccessiva introversione cominciavano a venire a galla. Il primo giorno di scuola come al solito l'eccitazione/felicità/paura alle stelle poichè iniziava un nuovo periodo della mia vita, che come vedremo non sarà dei più felici. Scambiate quattro chiacchiere con i nuovi compagni, mi sento già più sicuro per il primo passo fatto. Trascorrono le settimane, cominciano a formarsi i primi gruppi, dai quali ovviamente sono escluso.
"Posso giocare con voi oggi?", "No siamo già al completo per la partita", io sapendo che non era vero me ne vado strisciando.
Uno dei sopracitati gruppetti è particolarmente attivo in classe, nell'imbrattare muri, insultare i professori, soprattutto i meno severi e colpire la mia testa con "squadre" e altri oggetti durante l'ora di educazione tecnica, attività che occupa loro maggior parte del tempo. Io confidando nei miei paladini, i professori, invocavo il loro aiuto ed essi prodemente richiamavano con qualche terribile minaccia ( "fermo", "basta", "ora ti mando fuori") codesti giocherelloni. Si arriva a metà anno tra un graffio e l'altro ed io, incapace di reagire, sono sempre più frustrato dalla situazione ma il massimo che faccio è rispondere a qualche insulto.
Proprio uno di questi insulti un giorno mi frutta una serie di spintoni da tale Salvatore, alchè io, incapace di controllarmi, gli tiro un pugno sul muso e glielo faccio sanguinare e lui appare disorientato e ammutolito e si immobilizza, io profondamente scosso, insultandolo corro a casa come se il pugno me l'avesse tirato lui.
Comunque il giorno fatale arriva il mese dopo, quando all'uscita di scuola, per evitare questi soliti noti, imbocco la solita strada parallela, sennonchè mi trovo davanti uno di costoro e uno sconosciuto, che ridendo come se stessero guardando un film comico me le danno di santa ragione. Dapprima spaesato, poi sempre più cosciente, non sento dolore, ma la vista mi si annebbia ed una strana sensazione si impadronisce di me. Rabbia, rabbia mi sale in corpo e in maggior misura sale la rabbia in modo inversamente proporzionale la ragione. Al chè dopo essere stato non so quanto a terra in questa condizione ( avevo perso la cognizione del tempo), mi alzo e l'unica cosa che mi governa è la disperata voglia di far male ad uno dei due, quello che viene in classe con me , che dall'inizio anno mi ricopre di insulti, e che durante l'ora di educazione tecnica mi rompe i righelli in testa. Perciò voltandomi intorno vedo quello che stavo cercando, un mattone lasciato li da satana o chi per lui. Lo afferro e comiuncio a correre, non sento le gambe, solo la vaga sensazione delle strade che cambiano intorno a me. Dura un attimo, poi vedo la sua testa in mezzo a decine di altre; in corsa lo colpisco con l'improvvisata arma e scappo a casa senza voltarmi ed ancora in stato di shock. Mia madre mi chiede cosa sia successo e perchè abbia quella faccia. La risposta viene subito dopo, giacchè un indefinito numero di ragazzini che erano presenti all'accaduto si stabilisce sotto casa mia suonando al campanello, alcuni gridando "assassino". Io in quel momento volevo solo essere morto, ma purtroppo continuai a vivere, sampre con questa vergogna per il gesto fatto, e di rabbia per coloro che continuavano a chiamarmi assassino, ridendo, e vedendo che la cosa mi feriva. Inutile dire che la fine dell'anno fu un inferno, infatte se da una parte tali insulti mi distruggevano psicologicamente, a scuola dovevo andare con la scorta dei miei genitori, in quanto ad aspettarmi c'erano gli amici del mattonato, alcuni anche abbastanza più grandi di noi, ed altri che non erano nemmeno suoi amici ma erano venuti soprattutto per fare numero e per menare le mani. Per non parlare dei professori tutti naturalmente dalla parte del mattonato
Passato l'anno le c.ose pian piano sono tornate alla normalità, ma i bulletti hanno cominciato ad allentare la presa su di me, la cosa più strana, il mattonato ed io siamo diventati amici.
Non ho particolari commenti da farti... Volevo solo dirti, scrivi così bene
Vecchio 10-06-2012, 22:51   #15
Esperto
L'avatar di Milo
 

Quote:
Originariamente inviata da Phoenix Visualizza il messaggio
Bè diciamo che dopo il fatto questo ragazzo a cominciato a salutarmi ed io, che non rifiuto mai l'amicizia a nessuno, ho cominciato a frequantarlo e da li abbiamo cominciato a metterci affianco di banco e a parlare
Bhè assurdo,è proprio vero che certa gente capisce solo la violenza.

ma l'avevi mandato almeno all'ospedale?
Vecchio 10-06-2012, 22:56   #16
Banned
 

Purtroppo anch'io una volta persi il controllo e tirai un pugno forte nello stomaco al bulletto della mia classe. Lui andò addirittura all'ospedale, io mi misi a piangere Erano 2 anni che mi insultava e me ne faceva di tutti i colori, a un certo punto sono scoppiato.. Da quel momento non mi ha più toccato con un dito..
Vecchio 10-06-2012, 23:03   #17
Esperto
L'avatar di fuoridalmondo
 

Quote:
Originariamente inviata da Phoenix Visualizza il messaggio
un mattone lasciato li da satana ...lo colpisco con l'improvvisata arma e scappo...
Bravo così si fa...
Vecchio 10-06-2012, 23:17   #18
Esperto
L'avatar di canza
 

Quote:
Originariamente inviata da Phoenix Visualizza il messaggio
poi vedo la sua testa in mezzo a decine di altre; in corsa lo colpisco con l'improvvisata arma e scappo a casa
Dio sia lodato!

Che soddisfazione leggere questa cosa del mattone!

Quote:
Originariamente inviata da Io, semplice. Visualizza il messaggio
spero tu stia scherzando, non c'è niente che possa giustificare la violenza e l'aggressione fisica.
Stai scherzando spero...

Quote:
Originariamente inviata da briox77 Visualizza il messaggio
ma era uno che rompeva a tutti sostanzialmente, non ero il suo unico bersaglio...
Non credo che il fatto di non essere l'unico bersaglio dovrebbe farci sentire meglio...

Quote:
Originariamente inviata da Phoenix Visualizza il messaggio
Di certo il gesto fu sproporzionato rispetto a quello che avevo subito quel giorno
Sono fermamente convinto che una reazione sproporzionata sia in realtà sempre la mossa giusta.
Quando qualcuno ti prende a pugni cosa fai? Controlli i tuoi colpi cercando di darglieli di forza uguale a quelli che hai preso per non sembrare scorretto o cerchi di stenderlo?

Quote:
Originariamente inviata da Phoenix Visualizza il messaggio
Bè diciamo che dopo il fatto questo ragazzo a cominciato a salutarmi
Vedi! Non avrebbe mai cominciato a farlo se tu non gli avessi tirato il mattone in testa. Avrebbe continuato a considerarti un coglione qualsiasi. Invece, tutto a un tratto, nella sua mente sei diventato il tizio che se gli si da fastidio ti spacca la testa con un mattone.

Quote:
Originariamente inviata da enemy Visualizza il messaggio
tirai un pugno forte nello stomaco al bulletto della mia classe. Lui andò addirittura all'ospedale, io mi misi a piangere
Invece era il momento di fare una festa!

Quote:
Originariamente inviata da enemy Visualizza il messaggio
Da quel momento non mi ha più toccato con un dito..
Come vedete la mia teoria della reazione sproporzionata funziona!
Vecchio 11-06-2012, 00:02   #19
Banned
 

Un mattone?.. Forte però che poi siete diventati amici..

Ultima modifica di Halastor; 11-06-2012 a 00:12.
Vecchio 11-06-2012, 00:21   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Un mattone?.. Forte però che poi siete diventati amici..
Il messaggio precendente era un po' da "filosofia della lama" ... o perlomeno era equivocabile ...
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