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Vecchio 04-03-2014, 18:50   #1
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ma non è,
ma il dolore c'è e parla per me.


Frank vestiva di pezze di moda in saldo e usciva di scuola guardandosi in una pozzanghera. Era appena stato ad un seminario dove divampo' il suo delirio di scrittore. Credeva infatti di essere uno scrittore. Nel suo cervello si affollavano frasi come la mitragliatrici su civili. " Dio m ha fatto scrittore per bagnare le signore" era una delle tante ma questa più di altre sapeva di investitura .
E intanto imbranato come era - in aula- si incespicò per due volte in un ombrello scatenando l'ilarità di una graziosa fanciulla. Aveva i capelli biondi con riflessi rossi che muoveva sulla sua schiena come rose che ferivano l'osservatore più masochista. Ma quello era solo un contorno del piatto principale. Frank ,che non seguiva l'argomento del docente, era preso da sue dinamiche interne, come staccato dalla realtà. Aveva preso i suoi soliti farmaci più alcuni ad uso voluttuario che sapeva gestire al fine di ottenere certi effetti in determinate situazioni. Questo, pensava, sarà l'argomento di un suo libro sulla terapia di massa a scopi benefici.
Lettore, mi dirai forse che conosco quest'uomo. Ebbene sì. Io sono l'altro me che lo guarda da fuori. A volte Frank muore, ma a me piace vederlo vivo. Le cacce alle streghe di questa società però non lo accetterebbero. La scrittura è mediazione e quindi io rappresento il suo odiato censore. Lui mi ha chiesto di scrivere, io eseguo. Il dolore sta scemando e presto questa creatura embrionale smetterà di battere fino ad un altro scontro frontale. E' questo il principio dell'esserci nel dolore più che nella gioia. Frank è stato colpito, lui si difende. Mi viene in mente una famosa frase di Joyce , che non riporto perchè Frank si ritiene un poeta più che un saggista. Mi dice coi versi :

Il dolore mi apre le porte
con frasi contorte
ma con desiderio di fermarmi
ove c'è qualcuno ad amarmi.

L'ingegno di frasi che profumano di silenzio che programmano un esilio che sa di minaccia. Frank insomma è un po' una puttana di attenzioni e di amore. In aula intanto è invaso. La sua amica del cui nostro caro un giorno di tanti anni fa si infatuò, si prende per il suo amico. Lui inizia a provare fastidio per una possibile storia che era già nella sua penna. Vuole difendere il suo orgoglio ferito di premonitore. D'altronde aveva apparecchiato lui il piatto, il contesto che piace a lei e la proiezione di lui che a lei non poteva non piacere. Si sentiva potente di questo ma estremamente solo come chi vede la sua creatura prendere piede e abbandonare colui che l'ha generata.
A Frank non rimaneva una cosa farsi prendere dal suo Amore e iniziare a scrivere un libro che fosse reale ma non per forza realistico.

La natura a volte è bastarda,
non abbastanza per essere una persona codarda.
Vecchio 04-03-2014, 22:51   #2
Banned
 

Dalla prima parola ho capito che Frank non potevi che essere tu....non lo censurare, mai....merita di esprimersi.
Se lo vuoi, ora ti puoi fermare.
Vecchio 05-03-2014, 02:52   #3
Esperto
L'avatar di andre71to
 

....che teneri i peschini
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