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Vecchio 30-05-2008, 15:06   #1
Intermedio
L'avatar di Leggero
 

quando ero piu piccolo (da quando avevo 8 anni fino a 14 anni) avevo una paura terrificante di vomitare, avevo paura del vomito sia fisicamente che moralmente (l'imbarazzo che avrei avuto se avessi vomitato difronte a tutti).
Questa paura mi tartassava di continuo quando stavo in giro sapendo che in caso di vomito non avrei avuto alcun posto dove rifugiarmi...questa paura èra talmente elevata che mi faceva proprio venire la nausea!! e allora appena avvertivo la nausea cresceva l'ansia e via co sto circolo vizioso!! erano situazioni terribili, non ragionavo piu, avevo una paura tremenda, mi sudavano le mani, fino a quando non mi sentivo al riparo da un possibile attacco di vomito; a volte sono stato costretto ad uscire da scuola per il mal di pancia terribile che la paura mi faceva venire, poi appena a casa tutto tornava a posto...
Mi ricordo che questo disturbo mi durò 5 anni poi riuscii a superarlo da solo con la mia forza di volontà....
Ma questo si puo chiamare panico oppure era un altra cosa?
Vecchio 30-05-2008, 18:25   #2
Esperto
L'avatar di thx1138
 

Io lo vedo più come attacco d'ansia acuto...

ciao

rob
Vecchio 30-05-2008, 19:40   #3
y
Banned
 

Anch'io lo vedo più come un'attacco di ansia. Non come un'attacco di panico.

Il panico non è star male, sentire dolore o avere paura. Il panico è non capire più niente. Come se ti avessero sparato nel cervello un proiettile esplosivo fatto di paura.
Esplode all'improvviso (nonostante io sia convinto, le poche volte che mi è capitato, di aver sentito un senso forte di incupimento negli attimi precedenti l'attacco; mi pare che questa cosa abbia un nome, ma dovrei cercare info a riguardo..).
È un po' come gonfiare un palloncino: cominci a sentire che si tira troppo, e più si tira più sai che sta per scoppiare da un momento all'altro.
Poi scoppia all'improvviso. BUM!.

Avete mai avuto un incidente stradale, in cui per un'attimo avete temuto di star per morire? Ecco, quello ha una causa esterna (l'incidente). Immaginate quella stessa sensazione di tuffo al cuore, ma senza che ci sia una causa esterna, che una volta risolta vi dia modo di scaricare la tensione. Vi viene così, da solo, e sembra che non passi più.

Da quel che ho capito io, spesso il primo attacco di panico lo si ricorda nel tempo, tanto è nuova e potente la sensazione di star male. Ci si ricorda negli anni a venire cosa si stava facendo in quel momento. (Per me almeno è così. Son passati 10 anni e grossomodo mi ricordo ancora quella giornata. Tra l'altro io ho capito molto tempo dopo che quello era un attacco di panico.)

È una cosa che ti può dare due tipi di sensazioni: essere improvvisamente impazziti e/o star per morire da un momento all'altro.
Io ricordo fortemente la prima.
Poi, come conseguenza, mi son portato appresso un senso di angoscia molto forte per un paio di giorni.

(Fortunatamente per me, io ho avuto solo casi sporadici.)
Vecchio 30-05-2008, 20:54   #4
Esperto
L'avatar di fuxia82
 

I sintomi di un attacco di panico appaiono improvvisamente, senza alcuna causa apparente. Possono includere:

Aumento della frequenza cardiaca o palpitazioni
Sudorazione
Dolori al petto
Vertigini, stordimento, nausea
Difficoltà di respirazione (dispnea)
Formicolio o intorpidimento alle mani, al viso, ai piedi o alla bocca
Rossore al viso e al petto o brividi
Sensazioni di sogno o distorsione percettiva (derealizzazione)
Dissociazione, la percezione che non si è connessi al corpo o perfino che si è disconnessi dal tempo e dallo spazio (depersonalizzazione)
Terrore, una sensazione che qualcosa di inimmaginabilmente orribile sta per succedere e si è impotenti per prevenirlo
Paura di perdere il controllo e fare qualcosa di imbarazzante o di diventare matti
Paura di morire
Sensazione di morte imminente
Tremori fini o a scatti
Pianto
Sensazioni di rivissuto (deja-vu)

[da wikipedia]

ci sono attacchi leggeri e attacchi pesanti che possono comprendere quasi tutti i sintomi.
la maggior parte delle volte gli attacchi si manifestano con un'improvvisa costrizione al petto che a me rimaneva anche per giorni e giorni), accelerazione dei battiti, formicolio alle mani/piedi, sensazione di svenimento immediato.
la tua esperienza sembra essere diversa da un attacco di panico, probabilmente è qualcosa dovuta all'ansia: il mal di pancia da ansia è tipico.
anche se non è panico, comunque non sottovaluterei la situazione.
Vecchio 31-05-2008, 10:53   #5
Intermedio
L'avatar di Leggero
 

ok non èra panico
grazie a tutti, cmq ora è passato da un sacco di tempo...ed è stato sostituito dalla fobia sociale...
Vecchio 31-05-2008, 11:06   #6
Esperto
L'avatar di NikoRosberg
 

Giovedì ero da solo in casa, all'improvviso mentre ascoltavo musica mi è venuta una sensazione di forte nausea e, siccome sono emetofobo, ho cominciato ad avere sintomi come appunto paura di vomitare, bocca molto asciutta e il cuore a mille, tanto che per calmarmi andavo avanti e indietro per la stanza, sarà stata ansia o attacco di panico ?
Vecchio 31-05-2008, 11:14   #7
Intermedio
L'avatar di Leggero
 

ahhh...io avevo l'emetofobia allora!!! la paura del vomito...
cmq Nikorosberg a me gli attacchi prendevano quando ero in una situazione in cui non èro al sicuro, non avevo via d'uscita in caso di vomito; a casa non mi ha mai preso (piu al sicuro di li?)
Vecchio 31-05-2008, 11:16   #8
Intermedio
L'avatar di fuxxxia82
 

Quote:
Originariamente inviata da NikoRosberg
Giovedì ero da solo in casa, all'improvviso mentre ascoltavo musica mi è venuta una sensazione di forte nausea e, siccome sono emetofobo, ho cominciato ad avere sintomi come appunto paura di vomitare, bocca molto asciutta e il cuore a mille, tanto che per calmarmi andavo avanti e indietro per la stanza, sarà stata ansia o attacco di panico ?
non soffro di emetofobia quindi non so se il panico e il tuo disturbo potrebbero essere collegati...
solitamente durante un attacco di panico io non riesco a muovermi di un millimetro, come se fossi paralizzata, per la paura di cadere per terra.
Vecchio 31-05-2008, 12:09   #9
Esperto
L'avatar di NikoRosberg
 

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Originariamente inviata da fuxxxia82
Quote:
Originariamente inviata da NikoRosberg
Giovedì ero da solo in casa, all'improvviso mentre ascoltavo musica mi è venuta una sensazione di forte nausea e, siccome sono emetofobo, ho cominciato ad avere sintomi come appunto paura di vomitare, bocca molto asciutta e il cuore a mille, tanto che per calmarmi andavo avanti e indietro per la stanza, sarà stata ansia o attacco di panico ?
non soffro di emetofobia quindi non so se il panico e il tuo disturbo potrebbero essere collegati...
solitamente durante un attacco di panico io non riesco a muovermi di un millimetro, come se fossi paralizzata, per la paura di cadere per terra.
allora si vede che è un disturbo di ansia che comunque ne soffro fin da bambino.
Comunque Leggero anke io a volte quando esco ho la paura o comunque la sensazione che mi venga "su". Io soffro di reflusso gastro-esofageo (associato all'ipocondria) e quando sento lo stomaco brontolare ho come la sensazione di rimettere, ma in realtà non mi è ancora successo da quando soffro di reflusso. Io tendo a correre in bagno quando ho la sensazione.
Vecchio 04-06-2008, 15:29   #10
Principiante
L'avatar di gullit
 

Quote:
Originariamente inviata da NikoRosberg
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Originariamente inviata da fuxxxia82
Quote:
Originariamente inviata da NikoRosberg
Giovedì ero da solo in casa, all'improvviso mentre ascoltavo musica mi è venuta una sensazione di forte nausea e, siccome sono emetofobo, ho cominciato ad avere sintomi come appunto paura di vomitare, bocca molto asciutta e il cuore a mille, tanto che per calmarmi andavo avanti e indietro per la stanza, sarà stata ansia o attacco di panico ?
non soffro di emetofobia quindi non so se il panico e il tuo disturbo potrebbero essere collegati...
solitamente durante un attacco di panico io non riesco a muovermi di un millimetro, come se fossi paralizzata, per la paura di cadere per terra.
allora si vede che è un disturbo di ansia che comunque ne soffro fin da bambino.
Comunque Leggero anke io a volte quando esco ho la paura o comunque la sensazione che mi venga "su". Io soffro di reflusso gastro-esofageo (associato all'ipocondria) e quando sento lo stomaco brontolare ho come la sensazione di rimettere, ma in realtà non mi è ancora successo da quando soffro di reflusso. Io tendo a correre in bagno quando ho la sensazione.
anche io ho il reflusso, per un paio di anni davvero è stata dura... ho dovuto smettere di andare a scuola perchè ai tempi ancora non sapevo cosa avevo... e avere acido nells tomaco tutta la mattina non è bello... e se non avevo acido è perchè non mangiavo... quindi in qualsiasi caso stavo male!
ora questo panico l'ho quasi superato totalmente... cerco di farmi trovare "preparato" in caso di situazioni che potrebbero mettermi a disagio e quindi farmi venire ansia ecc ecc! ad esempio prima di uscire aspetto che la digestione sia stata completata... quindi è una sorta di autoconvinzione che anche nel peggiore dei casi NON POSSO star male...
Vecchio 04-06-2008, 17:27   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da y
Anch'io lo vedo più come un'attacco di ansia. Non come un'attacco di panico.

Il panico non è star male, sentire dolore o avere paura. Il panico è non capire più niente. Come se ti avessero sparato nel cervello un proiettile esplosivo fatto di paura.
Esplode all'improvviso (nonostante io sia convinto, le poche volte che mi è capitato, di aver sentito un senso forte di incupimento negli attimi precedenti l'attacco; mi pare che questa cosa abbia un nome, ma dovrei cercare info a riguardo..).
È un po' come gonfiare un palloncino: cominci a sentire che si tira troppo, e più si tira più sai che sta per scoppiare da un momento all'altro.
Poi scoppia all'improvviso. BUM!.
Non è vero che quando hai un attacco di panico non capisci più niente.
Questa estate ho avuto un attacco di panico a Barcellona, e ho reagito dissociando la mia personalità, ossia dissociando la mia parte razionale potevo osservare me stesso e tutti i sintomi che provavo (il cuore che batteva forte, il senso di spersonalizzazione propagata su tutto il corpo fisico, etc...), ma nel frattempo avevo dissociato la mia personalità in modo da non perdere l'ancora razionale che mi permettesse di non farmi risucchiare da quelle suggestioni ideoplastiche che avevano preso il controllo del mio corpo.
Certo ci vuole una forza di volontà forte e autonoma per riuscire a dissociarsi durante un attacco di panico, il pensiero dominante deve essere che sono solo suggestioni, e che bisogna lasciargli fare il suo corso distaccandosene e osservandole dal di fuori, auto-tranquillizzandosi.
In quel momento io mi sono messo a razionalizzare quelle suggestioni, analizzandole con un'osservazione diretta, fino in fondo.
Come a dire "in questo momento io sto avendo paura perchè sto sentendo questo determinato stimolo, perchè il mio emisfero destro irrazionale sta creando questa e quest'altra preoccupazione, etc...", ovviamente l'analisi che facevo non era verbale, perchè il cervello può elaborare le informazioni anche senza verbalizzarle (si fa prima, e poi sono più profonde).
Ma mi rendo conto che quelle suggestioni sono talmente forti che a una persona che non ha mai coltivato l'intelletto e la ragione, o che è convinto che la logica sia uno strumento di cui si può tranquillamente fare a meno, possono apparire come spersonalizzanti, può apparire di aver perso il senso della realtà.

Con il filtro che mi hai messo non leggerai questa mia risposta, peggio per te
Vecchio 04-06-2008, 20:04   #12
Esperto
L'avatar di animaSola
 

Quote:
Originariamente inviata da HurryUp2
Quote:
Originariamente inviata da y
Anch'io lo vedo più come un'attacco di ansia. Non come un'attacco di panico.

Il panico non è star male, sentire dolore o avere paura. Il panico è non capire più niente. Come se ti avessero sparato nel cervello un proiettile esplosivo fatto di paura.
Esplode all'improvviso (nonostante io sia convinto, le poche volte che mi è capitato, di aver sentito un senso forte di incupimento negli attimi precedenti l'attacco; mi pare che questa cosa abbia un nome, ma dovrei cercare info a riguardo..).
È un po' come gonfiare un palloncino: cominci a sentire che si tira troppo, e più si tira più sai che sta per scoppiare da un momento all'altro.
Poi scoppia all'improvviso. BUM!.
Non è vero che quando hai un attacco di panico non capisci più niente.
Questa estate ho avuto un attacco di panico a Barcellona, e ho reagito dissociando la mia personalità, ossia dissociando la mia parte razionale potevo osservare me stesso e tutti i sintomi che provavo (il cuore che batteva forte, il senso di spersonalizzazione propagata su tutto il corpo fisico, etc...), ma nel frattempo avevo dissociato la mia personalità in modo da non perdere l'ancora razionale che mi permettesse di non farmi risucchiare da quelle suggestioni ideoplastiche che avevano preso il controllo del mio corpo.
Certo ci vuole una forza di volontà forte e autonoma per riuscire a dissociarsi durante un attacco di panico, il pensiero dominante deve essere che sono solo suggestioni, e che bisogna lasciargli fare il suo corso distaccandosene e osservandole dal di fuori, auto-tranquillizzandosi.
In quel momento io mi sono messo a razionalizzare quelle suggestioni, analizzandole con un'osservazione diretta, fino in fondo.
Come a dire "in questo momento io sto avendo paura perchè sto sentendo questo determinato stimolo, perchè il mio emisfero destro irrazionale sta creando questa e quest'altra preoccupazione, etc...", ovviamente l'analisi che facevo non era verbale, perchè il cervello può elaborare le informazioni anche senza verbalizzarle (si fa prima, e poi sono più profonde).
Ma mi rendo conto che quelle suggestioni sono talmente forti che a una persona che non ha mai coltivato l'intelletto e la ragione, o che è convinto che la logica sia uno strumento di cui si può tranquillamente fare a meno, possono apparire come spersonalizzanti, può apparire di aver perso il senso della realtà.

Con il filtro che mi hai messo non leggerai questa mia risposta, peggio per te
Mi preoccupi ogni giorno di più
Avere un attacco di panico...è esattamente perdere il senso della realtà...
e nn si ha la lucidità di ..analizzare il malessere che è in corso...A differenza di un attacco d'ansia...quello di panico è come un fulmine che ti trapassa la mente in un nano secondo...Ho sofferto d ansia da quando sono nata...e nel momento stesso in cui essa sopragiungeva..l'analizzavo..cercando di incanalare il pensiero verso uno stato di autorilassamento...e facendo ciò riuscivo razionalmente a controllarla......Quando invece si è preda di un attacco di panico...l unica lucidità che si possiede è quella di voler fuggire....
Vecchio 04-06-2008, 20:31   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Mi preoccupi ogni giorno di più
Avere un attacco di panico...è esattamente perdere il senso della realtà...
e nn si ha la lucidità di ..analizzare il malessere che è in corso...A differenza di un attacco d'ansia...quello di panico è come un fulmine che ti trapassa la mente in un nano secondo...Ho sofferto d ansia da quando sono nata...e nel momento stesso in cui essa sopragiungeva..l'analizzavo..cercando di incanalare il pensiero verso uno stato di autorilassamento...e facendo ciò riuscivo razionalmente a controllarla......Quando invece si è preda di un attacco di panico...l unica lucidità che si possiede è quella di voler fuggire....
Sicuramente nella maggior parte dei casi la reazione è quella che descrivi tu, ma non consideri che sono poche le persone come me che sviluppano il lato logico e razionale dell'intelletto applicandolo a ogni esperienza: in questo caso il soggetto reagisce diversamente.
L'attacco di panico ti proietta in uno stato di coscienza in cui non esiste altro che le suggestioni che prendono il controllo della mente, ma c'è sempre una parte della mente che mantiene la capacità di dissociarsi da queste e osservarle.
Più sviluppi quella parte della mente più è facile riconoscerla anche in quelle condizioni.
E quando la usi in quelle condizioni non ho detto che si sta in una condizione piacevole, si sente comunque la sensazione di essere soli e la suggestione che non esista nessun senso in ciò che ci circonda.
Si ha sempre la sensazione di stare in una realtà virtuale, e quindi il disagio non svanisce, ma non si perde la lucidità.
Inoltre si è anche consapevoli che questa volontà non ha il potere di porre fine alle suggestioni di cui si è preda, e di poter solo aspettare che la crisi passi (quindi, non ho parlato di incanalare il pensiero in una sorta di auto-rilassamento, ma solo di mantenere la consapevolezza delle suggestioni).
Quindi tu mi dirai che allora non serve a niente attivare quella parte critica durante l'attacco di panico... sicuramente, per quella crisi del momento non serve a niente, ma in futuro serve, perchè il cervello apprende un modo nuovo di reagire alla crisi.

Spero che con questo tu non insinuerai che quello che ho avuto non sia un attacco di panico, ma fosse solo un attacco di ansia: era un attacco di panico a tutti gli effetti, tanto è vero che se fossi stato una persona emotiva (nel senso... allergico alla logica e alla filosofia) avrei avuto la stessa illusione che mi hai descritto (di stare in una dimensione da cui fuggire).
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