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Vecchio 26-11-2015, 16:05   #1
Principiante
L'avatar di psiky
 

Abitando a Milano da 4 anni quando incontro persone che me lo chiedono e ultimamente non sto facendo nulla appena pongono la fatidica domanda vado nel pallone e non so cosa rispondere
Dentro di me vorrei dire UN CAZZO.
Invece inizio a diventar rossa e sbiascicare qualcosa dicendo che mi son presa un.periodo sabbatico, anche perché se dici 'cerco lavoro ' iniziano a dirti cosa cerchi?? E tu vorresti solo che quella conversazione finisca al più presto.
E voi come vi comportate?
Vecchio 26-11-2015, 16:21   #2
Super Moderator
L'avatar di limitless
 

Mi urta tanto,tanto da provocare in me la comparsa istantanea di istinti omicidi e violenti

Diciamo che fino ad un paio di mesi fa potevo dire "studio", ora manco quello. Ora come ora sto dicendo a chi me lo domanda che mi sono preso una pausa di riflessione, ( sta pausa dura da 4 anni ).
Vecchio 26-11-2015, 16:25   #3
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Io dico "un cazzo".
Vecchio 26-11-2015, 16:35   #4
Banned
 

Non mi causa grandi problemi questa domanda, rispondo che sto cercando lavoro con un'espressione (finta) dispiaciuta .
Mi urta di più la domanda "Che ti piacerebbe fare?" perchè non esiste nessun lavoro che mi piacerebbe fare.
Cerco in ogni caso di cambiare argomento quanto prima, sennò poi mi viene l'ansia.
Ringraziamenti da
Blackrose (26-11-2015)
Vecchio 26-11-2015, 16:41   #5
Banned
 

dico sto cercando lavoro ma non mi sento gran che bene quando lo faccio. Preferirei inventare qualsiasi storia ma non mi.viene spontaneo
Ringraziamenti da
Blackrose (26-11-2015)
Vecchio 26-11-2015, 16:43   #6
Banned
 

Mai avuto il minimo disagio.
Quando lavoravo dicevo cosa facevo, idem per quando studiavo e quando ero inoccupato.

Penso sia legittimo essere curioso così come penso che non ci si debba giustificare col prossimo per le nostre condotte.
Vecchio 26-11-2015, 17:24   #7
Principiante
L'avatar di psiky
 

Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
dico sto cercando lavoro ma non mi sento gran che bene quando lo faccio. Preferirei inventare qualsiasi storia ma non mi.viene spontaneo
Pure a me non viene per nulla spontaneo
Vecchio 26-11-2015, 17:35   #8
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
non esiste nessun lavoro che mi piacerebbe fare.
Penso che il motivo che spinga le persone a lavorare non sia la necessità materiale, ma il senso di gratificazione nel sapersi all'opera in qualcosa che piace e per cui ci si sente portati. Non c'è proprio nulla per cui tu ti senta portata?
Vecchio 26-11-2015, 17:45   #9
Banned
 

E' la seconda domanda che odio, che segue sempre la prima: "come stai?"
Ma fatti li cazzi toa!!

In genere rispondo: Mi cerco!
Vecchio 26-11-2015, 17:50   #10
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Penso che il motivo che spinga le persone a lavorare non sia la necessità materiale, ma il senso di gratificazione nel sapersi all'opera in qualcosa che piace e per cui ci si sente portati. Non c'è proprio nulla per cui tu ti senta portata?
No.
Anche ci fosse qualcosa che mi piacerebbe fare, poi mi scatterebbe la costrizione, lo percepirei come un obbligo, finendo per odiare quello che faccio.
Per me il lavoro, non può essere piacevole.
E non comprendo proprio il discorso di gratificazione, gna posso fa.

Ma forse è solo un mio pensiero disfunzionale da evitante.
Ringraziamenti da
psiky (27-11-2015)
Vecchio 26-11-2015, 17:54   #11
Banned
 

Può essere che uno si possa realizzare in altre cose nella vita? certo magari ti può anche non dispiacere fare un tipo di lavoro ma proprio da starci giorno e notte.. anche perché fare delle proprie passioni un lavoro è molto difficile al giorno d'oggi, a meno che non sei un ricco di famiglia
Vecchio 26-11-2015, 18:00   #12
Esperto
L'avatar di varykino
 

prendo il sole , rispondo sempre cosi .
Vecchio 26-11-2015, 18:01   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Anche ci fosse qualcosa che mi piacerebbe fare, poi mi scatterebbe la costrizione, lo percepirei come un obbligo, finendo per odiare quello che faccio.
E' la mia stessa insofferenza cronica che ho nei confronti del lavoro.
Ciò nonostante, io ho molti interessi che tramuterei volentieri in lavoro; di fatto, il mio attuale per settore coincide con una delle mie più grandi passioni.

Quello che mi renderebbe piacevole il lavoro è la garanzia di avere un reddito mensile d'importo minimo garantito (1500-3000 €) a prescindere dalle ore settimanali lavorate (vorrei assestarmi sulle 24-32 ore settimanali di lavoro) e dal risultato raggiunto.
Vecchio 26-11-2015, 18:06   #14
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quando mi viene fatta la domanda muoio dentro.
Vecchio 26-11-2015, 18:08   #15
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
No.
Ma proprio nulla? Qualcosa che ti piaccia fare? Visto che ti piace fumare, potresti farti pagare per farlo...seriamente: proprio nulla?


Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
perché fare delle proprie passioni un lavoro è molto difficile al giorno d'oggi, a meno che non sei un ricco di famiglia
Un utente storico di questo forum amava il suo lavoro perché si sentiva particolarmente dotato per quello che faceva, pur non apprezzando l'idea di avere a che fare coi colleghi. La mia domanda è perché c'è gente che si sente portata per determinate cose e su di esse cerca di specializzarsi, intraprendendo percorsi di studio mirati che valorizzino le competenze, mentre altra gente non si sente portata per nulla finendo per affidarsi a studi pressoché privi di sbocchi? Anche in questo caso, credo che l'ambiente famigliare sia determinante: c'è chi viene incoraggiato a concentrarsi su un punto di forza e chi no...
Vecchio 26-11-2015, 18:08   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
Può essere che uno si possa realizzare in altre cose nella vita? certo magari ti può anche non dispiacere fare un tipo di lavoro ma proprio da starci giorno e notte.. anche perché fare delle proprie passioni un lavoro è molto difficile al giorno d'oggi, a meno che non sei un ricco di famiglia
Certo, non per tutti il lavoro vuol dire realizzarsi, io questa cosa proprio non ce l'ho.
Comunque conosco persone a cui piace lavorare, qualunque lavoro sia, perchè si sentono utili, più attive, gli migliora l'umore, etc. Non li capirò mai.
Io cado in depressione e non c'è verso di riprendermi, ansiolitici (se va bene) come se non ci fosse un domani e totale rassegnazione.
Vecchio 26-11-2015, 18:14   #17
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Certo, non per tutti il lavoro vuol dire realizzarsi
Il problema da cui partire più che altro è che non tutti hanno voglia di realizzarsi, spirito di autoaffermazione e tutto il resto. Certo poi se si ha il privileggio di essere fimmena, ci si può sempre buttare sulla maternità e sull'essere moglie e madre ma tu non l'hai sfruttato
Vecchio 26-11-2015, 18:15   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
E' la mia stessa insofferenza cronica che ho nei confronti del lavoro.
Tu sì che mi capisci.

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ma proprio nulla? Qualcosa che ti piaccia fare? Visto che ti piace fumare, potresti farti pagare per farlo...seriamente: proprio nulla?
Aridaje! None.
Se mi pagassero per fumare, probabilmente smetterei.

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
La mia domanda è perché c'è gente che si sente portata per determinate cose e su di esse cerca di specializzarsi, intraprendendo percorsi di studio mirati che valorizzino le competenze, mentre altra gente non si sente portata per nulla finendo per affidarsi a studi pressoché privi di sbocchi? Anche in questo caso, credo che l'ambiente famigliare sia determinante: c'è chi viene incoraggiato a concentrarsi su un punto di forza e chi no...
Presente!
Vecchio 26-11-2015, 18:18   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Il problema da cui partire più che altro è che non tutti hanno voglia di realizzarsi, spirito di autoaffermazione e tutto il resto.
E quindi? Come si fa?

Illuminami.

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Certo poi se si ha il privileggio di essere fimmena, ci si può sempre buttare sulla maternità e sull'essere moglie e madre ma tu non l'hai sfruttato
Mi stai mettendo ansia.
Vecchio 26-11-2015, 18:20   #20
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
E quindi? Come si fa?

Illuminami.
Non saprei, attendere forse che l'automazione totale dei processi produttivi crei un tipo di società in cui non vi sarà più bisogno di lavorare per mantenersi...
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