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10-11-2010, 01:38
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#21
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Anch'io rispondo che dipende dagli interlocutori: ci sono argomenti di cui parlerei per ore, ma che disgraziatamente interessano a pochissimi (e rarissimamente alle donne). Una cosa l'ho imparata, però: la "fine arte" di fare battute stupide (peccato che mi sento stupido io nel farle)
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10-11-2010, 03:14
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#22
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Girlpower.com: Ragazzi, quanto riuscite a far durare una scopata?
FobiaSociale.com: Ragazzi, quanto riuscite a far durare una conversazione?
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10-11-2010, 09:20
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#23
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,210
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Girlpower.com: Ragazzi, quanto riuscite a far durare una scopata?
FobiaSociale.com: Ragazzi, quanto riuscite a far durare una conversazione?
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Il bello è che potrei usare la stessa risposta per entrambe le domande
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Ultima modifica di Inosservato; 10-11-2010 a 13:04.
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10-11-2010, 10:04
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#24
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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se sono in confidenza parlo tranquillamente di tutto,se non lo sono ho difficolta' a parlare con gli socnoscosciuti o conoscenti ecco...con le donne mi veine piu difficile,a che se non parlo assai cerco di sorridere pero',questo e importante,l'importante e avere un attegiamento positivo...
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10-11-2010, 12:49
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#25
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: milano
Messaggi: 929
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Quote:
Originariamente inviata da paguro
E' un problema a tutti noi comune, credo.
Ma vorrei sapere: cosa "scatta" in voi durante una conversazione che vi fa fuggire via?
Io se parlo con 1 o 2 persone inizialmente posso anche parlare quasi tranquillamente. Ma DOPO POCHI MINUTI mi sento occhi, giudizi, pensieri altrui tutti addosso, e mi sale un nodo alla gola che mitoglie il fiato. Mi deprimo e fuggo via.
Ho paura di annoiare,
di non sapere cosa dire 1 minuto dopo,
di deludere le attese degli altri,
di non riuscire a cambiare tono della conversazione.
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perfetto...aggiungo soltanto ke dopo un tot. mi rompo le balle di muovere la bocca o ascoltare....se forzo troppo mi viene un cerchio alla testa...
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10-11-2010, 14:02
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#26
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Potente ligure
Messaggi: 960
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Non riesco a quantificare,dipende molto da chi ho di fronte e da quanta confidenza ho.
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10-11-2010, 14:19
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#27
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da clementina
A parte il fatto che mi interrompono appena apro bocca...
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L'origine di questa pessima moda, la conosciamo tutti
Vi do un'indizio: «Mi consenta…».
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11-11-2010, 15:00
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#28
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Intermedio
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Roma
Messaggi: 139
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con me le conversazioni durano due battute, e quelle due battute lasciano un senso di malessere sia in me che nell'interlocutore, direi che ho un potere.
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11-11-2010, 16:11
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#29
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Avanzato
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Silent Hill
Messaggi: 336
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io ho notato che dipende da chi ho davanti...se la persona mi ispira fiducia ho anche voglia di parlare con lui o lei
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11-11-2010, 17:25
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 1,413
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Quote:
Originariamente inviata da argo84
con me le conversazioni durano due battute, e quelle due battute lasciano un senso di malessere sia in me che nell'interlocutore, direi che ho un potere.
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Sembra quasi che sia tu a voler tagliare corto, non è vero?
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11-11-2010, 17:39
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#31
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: milano
Messaggi: 929
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Quote:
Originariamente inviata da argo84
con me le conversazioni durano due battute, e quelle due battute lasciano un senso di malessere sia in me che nell'interlocutore, direi che ho un potere.
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sì...ank'io ho questo potere...perkè nn tutti sanno ke fuori di quà io sono il DESTABILIZZATORE...colui che solo con la forza del pensiero riesce a far incazzare masse di persone e quando usa la sua supervista sposta le montagne...quello ke è in grado di fare con le parole ve lo risparmio(basta anke un "ciao")
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11-11-2010, 19:28
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Hell
Messaggi: 1,177
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poco, almeno se dipende da me, poi ovviamente dipende anche dall'altra persona, dal suo modo di porsi (se noto freddezza mi chiudo ancora di più e dal grado di confidenza... però linea generale sono un tipo che parla poco, o meglio... che non parla molto.
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11-11-2010, 19:34
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#34
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 2,862
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Dipende da un sacco di fattori, se mi piace l'argomento, e ho davanti una persona interessata come me, anche delle ore, altrimenti non provo nemmeno ad ascoltare la conversazione.
Per esempio ho parlato per 2 ore al telefono con un utente del forum, e per me è parecchio, poi dipende sempre con chi parli.
Però la maggior parte delle volte preferisco starmene per conto mio, e non parlare affatto.
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11-11-2010, 21:01
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#35
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,117
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Dipende dall'atteggiamento dell'interlocutore e dall'argomento: a me a volte capita che dopo i primi minuti/secondi di conversazione attiva, piena di buoni propositi, mi cala l'interesse oppure, soprattutto se si è in un gruppo molto numeroso e in un posto affollato, perdo la concentrazione, il filo del discorso, e così nonostante il buon inizio ammutolisco e mi isolo progressivamente...
Non so perchè a volte mi prenda quest'apatia, quest'incapacità di reggere a lungo una conversazione in gruppo...
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11-11-2010, 22:50
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#36
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Banned
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Calabria/Umbria
Messaggi: 1,014
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Quote:
Originariamente inviata da paguro
E' un problema a tutti noi comune, credo.
Ma vorrei sapere: cosa "scatta" in voi durante una conversazione che vi fa fuggire via?
Io se parlo con 1 o 2 persone inizialmente posso anche parlare quasi tranquillamente. Ma DOPO POCHI MINUTI mi sento occhi, giudizi, pensieri altrui tutti addosso, e mi sale un nodo alla gola che mitoglie il fiato. Mi deprimo e fuggo via.
Ho paura di annoiare,
di non sapere cosa dire 1 minuto dopo,
di deludere le attese degli altri,
di non riuscire a cambiare tono della conversazione.
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paguro mi succedono le stesse cose
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12-11-2010, 01:11
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#37
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Principiante
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 83
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Anch' io avevo questa fobia assurda della conversazione
Un periodo ero morente nel vero senso della parola, soffrivo così tanto che a confronto bruciare vivo è niente. In quella situazione decisi che non me ne fregava nulla, avrei parlato del mio problema a mia madre, a mio padre e ad altre persone care.
In quel periodo successero alcune cose particolari, non so se sarei ancora qui se non le avessi capite:
1) Mi resi conto che <<...il mio SOGNO...>>, indipendentemente dallee difficoltà che avrei dovuto superare, <<...ERA QUELLO DI STARE CON GLI AMICI>> frase che dissi ad una persona con lacrime disperate, e che provocò la commozione di alcuni meii amici bastardi che decisero finalmente di aiutarmi.
2) Una conoscenza nuova,ch era stata male quanto me per altri motivi, mi invitò ad un villaggio A FARE L'ANIMATORE, auto animazione più che altro... una situazione che credo tutti qui definiranno estrema. Ma non me ne fregava niente, ogni avversità che avrei dovuto subire era niente rispetto a "bruciare vivo". In quell'occasione, per quanto difficile fosse, non mi nasconevo, affrontavo le situazioni che mi capitavano indipendentemente da come andava. Li Scoprì che nascondersi dietro un dito ti fa fare figure ancora peggiori. non so voi ma io non sono mai riuscito a nascondere me stesso, ne le mie paure, quindi davo a vedere quasi a tutti che mi nascondevo, e se non ti nascondi bene fai la stesa figura del tizio che piscia dietro l'albero ma che nn si è reso conto che lo vedono tutti comunque...
3) Dopo un pò di tempo, quando i giorni, le settimane e un paio di mesi erano passati... mesi tristi, mesi colmi di fatiche, giorni in cui lottavo in strenuamente contro il mio problema... mi resi conto che... non stavo più male come prima, non solo, ma la situazione era un pochetto migliorata, non solo... la situazione era decisamente cambiata... quando uscivo volevo divertirmi... volevo chiacchierare, bevevo qualcosa di forte e anche velocemente per farmi brillo subio spendendo pochi soldi X ) (anche perchè non mi è mai piaciuto bere e sorseggiare non mi riusciva).
In quel periodo mi resi conto che avevo rotto una barriera importante... le cose erano cambiate, volevo stare con la gente, ma la strada da fare era tanta e tutta in salita...
... in quel periodo compresi il valore degli interessi, delle passioni, della voglia di fare... una volta rimosso quella poltiglia asociale di morte che avevo dentro, finalmente ritornò a galla il mio io che scopriì tempi a ddietro in un altra situazione.
4) Durante il periodo in cui sonos tato con l'amico che mi protò al villaggio, una giornata come di lotta come tante, questo mio amico mi chiese se volevo dire la mia esperienza con un prodotto che vendeva, io tentennai, lui mi disse << Non ti preoccupare, devi fare quello che ti senti >> questa frase semplice ha cambato molte cose, e fa eco dentro di me ancora oggi, mi accompagnerà per tutta la vita. Non fù la prima volta che l'ascoltai, ma per varie ragioni in quella circostanza quella frase lasciò il segno.
Non è una regola fissa, ma nei rapporti umani essere artefatti non paga, soprattutto per noi. Per falsare quello che provi devi essere convincente, quindi bravo, e non puoi esserlo se prima di tutto non riesci, almeno un pochino, ad stare bene essendo almeno un pò autentico. Se nella tua autenticità non ti ci trovi neanche un pò, se ti falsi fai solo danno. Magari puoi metterci una pezza... ma la cosa è deleteria.
Alla fine dei conti per sosenere una conversazione in maniera tranquilla bisogna essere semplcemente a proprio agio, se sei li con la paura, o con la preoccupazione, o sapendo che il tuo punto debole è quello non vai lontano. Derante il percorso mi sono accorto che in effetti nelle varie situazioni c'era gente che non parlava proprio, ma che stava comunque perfettamente a proprio agio... anche perchè nona veva i nostri problemi. In effetti uno dei primi passi rilevanti che feci fù quello di stare a mio agio quando non dicevo nulla, ovviamente puoi allenarti a farlo solo in gruppo, un gruppo di 4 persone credo sia l'ideale,meno persone ci sono più si nota il tuo silenzio, ma se sono troppe saranno in tanti a notarlo, (... inoltre con più persone in teoria ci sono sempre più possibilità di conversazione). In 3 puoi fare la figura del terzo di troppo, in 2 se rimani in silenzio è la fine.
In 4 se rimani in slenzio è meno evidente perchè spesso c'è sempre un secondo che rimane più o meno in silenzio (quello che non è molto interessato all'argomento che ha preso piede fra i 2 che parlano). Se gli altri 3 parlano più o meno nella stesa maniera a giro uno deve comunque rimanere in silenzio per un tempo più o meno lungo.
In 5 si può creare la situazione 2 gruppi di 2 che parlano del loro argomente e tu, che rimani li...
In 4, hai sempre più possibilità di inserirti perchè il discorso è sempre fatto dagli altri 3 e il 3 è un numero aperto, in 5 può capitare che i 4 parlano insieme, ma può capitare sempre che si chiunono in 2 coppie con il loro argomento, al stessa cosa che accadrebbe se si esce in 3. Se invece la conversazione la mantengono 3 persone il "terzo" dice la sua sull'argomento, ma spesso ne propone di nuovi. Inq uesta situazione, almeno secondo la mia esperienza, è sempre più facile trovare qualcosa da dire.
Personalmente, ho sempre sofferto il dialogo in coppia (parliamo di tempi addietro) anche quando me la cavavo egregiamente in gruppo o in 3. In coppia era tutto diverso, li "hai tutte le attenzioni rivolte verso di te" e se non sai cosa dire non ci sarà il tezo o il quarto che proporranno qualcosa d nuovo. In parole povere se dici una cazzata o fai una cazzata rimarrà il famoso "silenzio imbarazzante".
Una cosa interessante fù quando il gruppetto di stronzi mi fece uscire per la prima volta (dopo che tornai dal villaggio), uscimmo in 3 e non vedevo l'ora di andarmene, quando arrivò il quarto ci fù un allegria bellissima. In 3 notavano molto meno l'amico "morto", e c'era più possibilità di inserirsi, faare battute ecc...
L'uscita in 4, andando a vedere, sembra essere effettivamente la maniera giusta per mantenere il giusto distacco senza avere eccessivamente i riflettori puntati. In 2 chi sta insieme a te si accorgerà di tutte le cose asociali che fai, in 5, 6 ecc... sarannotanti quelli che si accorgeranno "che quel tizio non ha spiccicato una parola".
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12-11-2010, 02:32
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#38
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: trentino
Messaggi: 849
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tutti i punti, soprattutto il secondo.
però mi sono accorto che riesco a parlare a tu per tu con persone anche per ore, ma le condizioni devono essere tali che mi fanno pensare che questa persona non ha altra alternativa, allora mi rilasso e ne esce una bella conversazone.
quindi mi viene quasi da pensare che non dipenda dalle persone, poiche le persone con cui credo di non aver niente da dire, non ci sto in situazioni del genere.
quindi se sono con una persona, magari a casa sua, e so che posso andarmene quando volgio, senza problemi, dire quello che volgio, anche stare zitto, allora ne esce una bella conversazione.
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12-11-2010, 02:34
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#39
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Il mio problema non è tanto la durata della conversazione, ma le pause di silenzio (anche lunghe).
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12-11-2010, 02:41
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#40
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Principiante
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 83
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Comunque le pause di silenzio ci sono eh... non è detto che devi stare sempre li a parlare... se ti imbarazzi la cosa diventa brutta. Ricordo quando lo dicevano a me... e io li che non capivo...
Comuque di base devi essere a tuo agio, niente di più, niente di meno. Se non sei a tuo agio sarà dura, se non hai pratica tragica.
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