Quanto può debilitare avere una dispercezione circa il proprio viso, il corpo?
Quanto è difficile rendersi conto della fallacità di certi trucchetti mentali proprio perché efficacissimi?
Mi sono resa conto, riguardando foto a distanza di anni, che il naso tanto odiato da dodicenne, per la gobbetta, in realtà era dritto.
Ora la gobbetta ce l'ho davvero, sul viso iniziano a comparire le prime rughe e mi pento di aver sprecato anni migliori a storcere (letteralmente e non) il naso davanti allo specchio e di conseguenza sentendomi uno schifo una volta visibile da qualcun altro.
Eppure, chi ha avuto modo di esprimere un parere sul mio naso non riconosce il difetto che vedo io, nella stessa misura in cui per me è fonte di disagio, così come il resto del volto, che appunto non mi sembra un bell'affare, nonostante in genere venga considerata carina od addirittura bella.
A questo punto spero che la maggior parte delle persone che mi reputa esteticamente piacevole si esprima alla mia stessa maniera in fatto di complimenti:
Farli se sono davvero sentiti o semplicemente tacere.
Nel caso in cui non fosse così le mie dispercezioni non sarebbero più tali, ma a questo punto cosa cambia?
Nulla, il problema è tutto il mio, che ho dei parametri estetici da genio del male.
Lo specchio non mente, ma la mente?
Ci facciamo debilitare da noi stessi, è davvero triste quanto siamo deboli davanti a certe cose, ancor più triste sarebbe finire con il non accettarle mai.
Comunque essendo un'esteta, ed essendo donna, l'invecchiare mi spaventa a morte.
Sarà tosta tollerare l'abbrutimento dei lineamenti mantenendo al pari passo un po' di autostima.
Inutile aggiungere che siamo vittime di certi canoni e gusti imposti, da secoli.
Però l'ho aggiunto