|
|
26-11-2009, 21:35
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
|
..........................
|
Ultima modifica di amarlena; 22-10-2012 a 12:27.
|
26-11-2009, 21:39
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 1,078
|
buona volontà!e tanto coraggio.......o almeno credo....
|
|
26-11-2009, 21:48
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 729
|
secondo me gli elementi principali sono:
-forza di volontà
-voglia di migliorarsi "buttandosi" anke a costo di far figure di merda
-possibilmente trovar persone ke ti accettino...in tal modo son sicuro ke la vita sarebbe "meno difficile" e nello stesso tempo sentendoti accettato...ti accetti automaticamente ( è "il principio dei feedback...")
|
|
26-11-2009, 22:43
|
#4
|
Avanzato
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 391
|
più che volere... potere!
|
|
26-11-2009, 22:46
|
#5
|
Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 2,912
|
No, non voglio guarire.
|
|
26-11-2009, 22:48
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: in un buco
Messaggi: 1,099
|
non lo so se voglio guarire...forse trovo ke sia piu facile piangersi addosso
|
|
27-11-2009, 01:04
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: sul patibolo
Messaggi: 3,264
|
ci sto pensando da un pò.ma in fondo,non è meglio accettarsi per come si è?
non ho amici,e allora?non ho nessun affetto,e allora?tanto son tutte finzioni,allucinazioni e fissazioni,come credere in dio,ufo e via discorrendo.
che senso ha fare finta di essere come non sono?fare finta di volere quello che probabilmente non voglio?dovrei solo perchè è così che fanno tutti?
io non sono tutti e non sono nessuno.io non esisto e non mi piace esistere.
io non vivo,sopravvivo.e non avrei voluto vivere,ma purtroppo mi è stata data questa penitenza.
peccato non ci siano più i manicomi.
sarebbe il posto ideale per me.
|
|
27-11-2009, 02:02
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Feb 2008
Ubicazione: boh non ricordo....
Messaggi: 1,144
|
farmaci farmaci farmaci
|
|
27-11-2009, 02:28
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
|
Credo di non avere più la voglia, la forza, il coraggio, la determinazione, per provarci.
Ormai sono un'altra persona, pur essendo la stessa persona, ma qualcosa dentro si è spento...enel di merda
|
|
27-11-2009, 02:30
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
|
Quote:
Originariamente inviata da Redman
ma qualcosa dentro si è spento...enel di merda
|
|
|
27-11-2009, 08:40
|
#11
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,306
|
io ho tutte ste cose, ma nonostante tutto non so interagire e non mi viene da parlare....e quindi mi devo isolare x il disagio...
|
|
27-11-2009, 09:54
|
#12
|
Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Milano è introversa
Messaggi: 1,455
|
Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Lo so che il titolo di questo thread potrebbe scatenare la reazione magari la rabbia di qualcuno.
Sto riflettendo sulla rassegnazione...(e quanta ce n' è nel forum) e quanto ci piace sguazzarci dentro. Forse è molto piu facile pensare che siamo casi disperati piuttosto che tirarsi su e fare qualcosa.
Lo so che molti staranno pensando " io ho fatto gia tanto, ho seguito molti percorsi, ho conosciuto psicoterapeuti e psichiatri che devo fare di piu ? "
Beh ci sto pure io in mezzo a questo gruppo di persone che hanno tale pensiero.
Ma siamo sicuri di avere fatto veramente tutto il possibile?
Cosa ci vuole per guarire veramente?
A parte l' accettazione che è differente dalla rassegnazione, quanti di noi hanno il coraggio di guardare le loro paure in faccia e di andare in fondo al proprio dolore?
Quanti hanno il coraggio di affidarsi a qualcuno completamente mettendo da parte diffidenze e senso di superiorità?
Quanti dopo aver scelto un percorso hanno avuto la determinazione di portarlo fino in fondo?
Quanti sono capaci di credere in qualcosa?
Io penso di non riuscire ad affidarmi, non riesco a dare la mia fiducia facilmente a qualcuno, penso che sia tutto gia stato detto e pensato proprio da me!
Non ho piu il coraggio di scavare, ho paura, sono stanca.
Ho paura del mio dolore, ho paura di avere paura e sto lentamente scivolando nel non senso.
Penso di avere capito gia tutto di me e della vita ma forse questo è la mia piu grande presunzione.
|
far vibrare le emozioni delle proprie passioni e rapportarsi per quello ke si è. le menate avvengono in periodo "calmo" cioè niente guerre intestine reali esterne. in altro caso ci attiveremmo e anke i + introversi per salvare amici, famiglia o quant'altro ovviamente sotto la spinta dell'adrenalina si estrovertizzano. ecco. paradossalmente un introverso (intendo uno tendenzialmente con spiccate doti interiori + ke estrovertite cioè battute di merda e riempire i silenzi altrimenti guai, tout court) in quelle situazioni potrebbe sentirsi meglio ke non nelle odiate relazioni sociali ke sono di fatti una merda plastica totale.
allora se è vero ke riusciamo a essere così incisivi proprio nelle situazioni difficili xke in fondo ci galvanizzano e aumentano la nostra autostima (è una gran dote quella di non dipendere in maniera morbosa dall'esterno cioè non essere piovre narcise) allora cerchiamo situazioni e persone di quel tipo. e siamo alle passioni ke citavo all'inizio.
arrivate le passioni, lo sblocco e l'autostima vedrete ke avrete modo di comunicare in società alla vostra maniera (quindi senza continua necessità di dosi massicce di coraggio per "fare come si fa"). è una intuizione, io sono ancora nella cacca, ma fatto sta che introversi che stanno bene dicono così e comunque è anke intuibile, se qualcuno almeno un mese nella vita è stato bene potrà sicuramente ricordarselo (a me capitava di riuscire a generare persino invidia, nonostante io abbia avuto la ragazza a 17 anni, quasi 18 per la prima volta mentre la media e la soglia del 70% di primi baci già dati e scioltezza è arrivata in terza media/prima superiore quindi ben 5 anni prima...ke tugurio minkia...quindi...xo sapevo + o - ki ero e mi facevo apprezzare per quello, cosa ke ora ho perso. era come se suscitassi una sorta di carisma)
|
Ultima modifica di Intro-spettivo; 27-11-2009 a 10:09.
|
27-11-2009, 10:01
|
#13
|
Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Milano è introversa
Messaggi: 1,455
|
comunque io sono abbastanza per la fenomenologia.
quando mi capita di non stare male la prima cosa ke faccio è testare.
esco e testo, vedo come va e ripenso. capisco quando mi stresso, quando mi piace, mi costruisco una base di sicurezza così ke se cado so dove finirà il mio culo (amicizie strette, attività, xke no lavoro, rapporto coi parenti -quando riesce-).
alla fine esiste la paura vera e la paura preventiva o eventuale (il "e seee..."): questa è la forma + vicina alla fobia. sradicarla significa fare i ridicoli xke mi è capitato di ostentare, in caso di paura ed è stata una strategia per qualche tempo, fino a ke fare il pirla era diventato motivo di vita e senza accorgermi mi stavo direzionando in una falsità dolorosa (beh insomma non proprio con questa intensità, 200000 volte di + ma la direzione è quella). va direzionata.
c'è da usare le proprie caratteristiche cercando di capire ke la conferma esterna dura come la neve al sole...cercare qualcosa di + profondo. non accettazione delle cazzate estroverse ke anzi altro ke neve, sono atomi di plutonio, sono instabili oltre ogni misura. ora ci sei, ora no. puff.
siete studiosi? studiate, quella è una vostra caratteristica. vi piace la grammatica, le lingue, la musica, le battute intelligenti e ironiche...se siete studiosi andate in biblioteca, a teatro, ai cineforum. li troverete con ki parlare. è inutile provare a scopare come gli altri, si ammoscia e basta
|
Ultima modifica di Intro-spettivo; 27-11-2009 a 10:03.
|
27-11-2009, 10:01
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 2,903
|
inconsciamente nessuno vuole guarire
la fobia sociale è un castello immaginario in cui ci si trincera
è una vita comodissima, lontano da tutti, lontano dall'ansia
purtroppo ci si finisce quando qualcosa non funziona con gli altri...
ci si rinchiude nel castello, nella torre d'avorio e li si fa una vita protetta
credo che nessuno voglia sinceramente uscirne
dai sinceramente, voi non avete rotture di balle sociali, non dovete presenziare a nessuna cosa mondana... è piacevole vedere gli altri che hanno degli impegni e invece il fobico sta a cazzeggiare col cxlo sopra una poltrona, a rosicare verso gli estroversoni
quindi perchè cambiare ? E inoltre gli introversi che si separano dal mondo... perchè dovrebbero mettersi a scambiare parole con quelli squallidi e rompiballe degli estroversoni ? Che parlano di cose stupide e senza senso ?
|
|
27-11-2009, 10:06
|
#15
|
Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
|
immagino che qualcuno debba anche fare il lavoro cattivo, duro e sporco ogni tanto ... grazie S.d .N. perchè lo fai benissimo
|
|
27-11-2009, 10:13
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Trapani
Messaggi: 2,596
|
Tempo fa ho letto una storia, c'erano degli uomini che marciavano sotto la pioggia. Marciavano da giorni, senza un riparo, senza provviste, senza attrezzature. La loro unica compagia era la pioggia, incessante, martellante, che fiaccava le forze e la volonta'.
La loro unica speranza era arrivare alla loro base, per sfuggire alla pioggia, ma non sapevano quanto era distante questa base, e neanche se la direzione era giusta.
Alcuni di loro si arrendevano, si sedevano a terra e si lasciavano morire, altri invece continuavano e riuscivano a portarsi in salvo.
Secondo me la forza di volonta' ha una parte importante; i primi a voler migliorare dobbiamo essere noi.
La scelta e' nostra: vogliamo sederci e arrenderci alla pioggia, oppure vogliamo arrivare al riparo?
Io non mi sono mai voluto arrendere.
|
|
27-11-2009, 10:55
|
#17
|
Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
|
Quote:
Originariamente inviata da TheCopacabana
Tempo fa ho letto una storia, c'erano degli uomini che marciavano sotto la pioggia. Marciavano da giorni, senza un riparo, senza provviste, senza attrezzature. La loro unica compagia era la pioggia, incessante, martellante, che fiaccava le forze e la volonta'.
La loro unica speranza era arrivare alla loro base, per sfuggire alla pioggia, ma non sapevano quanto era distante questa base, e neanche se la direzione era giusta.
Alcuni di loro si arrendevano, si sedevano a terra e si lasciavano morire, altri invece continuavano e riuscivano a portarsi in salvo.
Secondo me la forza di volonta' ha una parte importante; i primi a voler migliorare dobbiamo essere noi.
La scelta e' nostra: vogliamo sederci e arrenderci alla pioggia, oppure vogliamo arrivare al riparo?
Io non mi sono mai voluto arrendere.
|
Ti quoto, la forza di volontà è fondamentale, ma a volte non è sufficiente. Ci sono circoli viziosi ed altri meccanismi psicologici dai quali è impossibile uscire con la sola forza di volontà, in quanto si sono creati meccanismi inconsci che la mente razionale non può contrastare. Non ammetterlo e dire "basta che ti dai da fare" significa non riconoscere i problemi degli altri.
|
|
27-11-2009, 11:06
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Trapani
Messaggi: 2,596
|
Hai ragione. Colpa mia, che mi sono espresso male.
Intendevo dire che la forza di volonta' e' una componente basilare, ma sono necessari anche altri fattori.
|
|
27-11-2009, 11:11
|
#19
|
Principiante
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 8
|
io voglio guarire
|
|
27-11-2009, 11:14
|
#20
|
Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Stazione Catania C.le
Messaggi: 2,097
|
Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Lo so che il titolo di questo thread potrebbe scatenare la reazione magari la rabbia di qualcuno.
Sto riflettendo sulla rassegnazione...(e quanta ce n' è nel forum) e quanto ci piace sguazzarci dentro. Forse è molto piu facile pensare che siamo casi disperati piuttosto che tirarsi su e fare qualcosa.
Lo so che molti staranno pensando " io ho fatto gia tanto, ho seguito molti percorsi, ho conosciuto psicoterapeuti e psichiatri che devo fare di piu ? "
Beh ci sto pure io in mezzo a questo gruppo di persone che hanno tale pensiero.
Ma siamo sicuri di avere fatto veramente tutto il possibile?
Cosa ci vuole per guarire veramente?
A parte l' accettazione che è differente dalla rassegnazione, quanti di noi hanno il coraggio di guardare le loro paure in faccia e di andare in fondo al proprio dolore?
Quanti hanno il coraggio di affidarsi a qualcuno completamente mettendo da parte diffidenze e senso di superiorità?
Quanti dopo aver scelto un percorso hanno avuto la determinazione di portarlo fino in fondo?
Quanti sono capaci di credere in qualcosa?
Io penso di non riuscire ad affidarmi, non riesco a dare la mia fiducia facilmente a qualcuno, penso che sia tutto gia stato detto e pensato proprio da me!
Non ho piu il coraggio di scavare, ho paura, sono stanca.
Ho paura del mio dolore, ho paura di avere paura e sto lentamente scivolando nel non senso.
Penso di avere capito gia tutto di me e della vita ma forse questo è la mia piu grande presunzione.
|
Ma come,Marlena?Il percorso buddista non ti sta aiutando?
|
|
|
|
|