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Vecchio 09-11-2016, 17:50   #1
Principiante
 

Io, quelli che fanno finta di stare per laurearsi e poi si buttano sotto a un treno perché in realtà non hanno dato un esame, li capisco. Perché l'università se presa col piede sbagliato può diventare un incubo, specie se non hai nessuno che ti sostiene.

Io, da quando mi sono iscritta all'università, ho passato tanto tempo nel nulla a causa della depressione. Mesi interi passati in camera mia a non fare assolutamente nulla. Giornate in cui portare a spasso il cane era il massimo che potevo riuscire a fare. Capite che costruirsi una carriera quando si è messi così non è per nulla facile.
A questo va aggiunto il fatto che la mia famiglia non mi ha mai dato una mano, nessuno in questi mesi che mi abbia anche solo chiesto come stavo, sebbene la situazione fosse evidente a tutti. La mia famiglia non mi ha mai dato una mano in niente, tantomeno con l'università. Non ho amici. All'università non ho conosciuto nessuno.

Ora mi trovo molto indietro e vedere gente molto più piccola di me con la corona d'alloro è un colpo al cuore ogni volta. Tecnicamente non sono fuori corso, perché ho cambiato facoltà e mi sono iscritta al secondo anno di un altro corso (adesso sono al terzo in teoria), ma di fatto chi ha iniziato la triennale dopo di me ha fatto in tempo a finirla e a laurearsi alla magistrale. Ormai sono mesi (non dico quanti) che non do un esame e non apro un libro. Ho smesso di frequentare anni fa perché per me era troppo stancante, abito a 70 km dall'università, una parte dei quali devo farli in macchina perché non ci sono mezzi, lezioni con orari assurdi, costi esorbitanti. I miei, neanche a dirlo, non hanno mai voluto pagarmi una stanza, erano infastiditi anche solo nel darmi i soldi per il treno e per la benzina. In questo modo non mi sembra neanche di fare l'uni. Anzi di fatto non la sto facendo, nel senso che continuo a essere iscritta ma non frequento le lezioni e non sostengo esami.

Ora sto meglio rispetto a quest'inverno, lentamente sto riprendendo uno stile di vita normale, ho trovato un lavoretto part time e vorrei approfittarne per ricominciare a studiare, ma l'ansia mi paralizza alla sola idea di riprendere in mano dei libri, e più resto in questa situazione più è peggio. Per me è difficile anche solo scrivere questo post. Allo stesso tempo però non laurearmi sarebbe il colpo di grazia definitivo per la mia autostima.

Adesso mi sto facendo aiutare da una psicologa che ha detto che mi affiancherà uno specialista apposta per questo problema, ma non so.

Qualcun altro di voi si trova o si è trovato in questa situazione? Sarei curiosa di sentire le vostre esperienze e magari, se lo avete, ricevere anche qualche consiglio. Mi scuso per la prolissità ma è un argomento a cui tengo molto ed è molto delicato per me, grazie se siete riusciti ad arrivare fino in fondo.

Ultima modifica di Hellis; 09-11-2016 a 21:09.
Ringraziamenti da
Aurora. (09-11-2016), cancellato16489 (10-11-2016), Ninfee (09-11-2016), Rebecca~ (09-11-2016), spezzata (10-11-2016), The_Sleeper (09-11-2016)
Vecchio 09-11-2016, 18:48   #2
Principiante
L'avatar di PennaBlu
 

Ti capisco benissimo, ho vissuto una situazione simile alla tua.
Anche io ho fatto il pendolare che insieme alla timidezza sono l'accoppiata perfetta per essere tagliati fuori dalla vita sociale universitaria.
Per questo nei primi anni di università non conoscevo nessuno, avevo perso la voglia di frequentare e avevo ansia solo al pensiero di prendere in mano un libro per studiare.
Poi ho cambiato facoltà dove sono riuscito a conoscere una persona e sono andato avanti tranquillamente.
Ora non ho altri amici, ma sono quasi alla fine e mi spingo a studiare per concludere.
L'unico consiglio che mi viene in mente da darti è comincia a provare a dare gli esami più semplici, presentati agli appelli e provaci, giusto per sbloccarti.
Io spesso trovavo scuse per non andare neanche a provarli gli esami per paura di fare figuracce o non sapere abbastanza, ma superata quella paura è andata meglio.
Vecchio 09-11-2016, 18:56   #3
Esperto
 

Capisco perfettamente, per me l'università ancora oggi è un incubo: è la cartina tornasole della mia inettitudine, in primis sociale; mi toglie energia negativamente, poi fare il pendolare è la batosta finale su quelle poche energie. Ma ho deciso di non mollare per nulla al mondo.
Vecchio 09-11-2016, 19:42   #4
Principiante
 

Grazie, vedere che ci sono altre persone nella mia stessa situazione mi fa sentire un po' meglio e meno sola.
Il mio più grande rimpianto è non essere riuscita a vivermi gli anni dell'università come avrei voluto, frequentando i corsi e facendo la vita da universitari.
Vedo gli altri intorno a me e sembra che per gli altri sia tutto così naturale e facile... Appena vanno in un posto nuovo conoscono subito qualcuno. Se hanno l'Universita lontana il papi gli paga l'affitto. Il lavoro gli piove dal cielo. Per me invece è stato tutto fottutamente difficile.
Se mi chiedessero di scegliere tra un milione di euro e tornare indietro di 5 anni non avrei dubbi.

Ultima modifica di Hellis; 09-11-2016 a 21:16.
Vecchio 09-11-2016, 19:47   #5
Banned
 

Intanto, un abbraccio virtuale perchè capisco fin troppo bene la situazione.

Per quanto MI riguarda :

Fino al Diploma tutto bene, molto bene.
Finito quello, tento il test di Medicina. Mi piazzo bene ma qui da me ci son pochi posti ( 75) e non mi prendono.
Pazienza, ripiego su una facoltà che - idealmente - è a me adatta sia come interesse, sia per il percorso di studi precedente. Ed ha pure vari esami in comune con Medicina, sia mai che io voglia ritentare.
Il primo anno accademicamente parlando va benone, per uno sputo non vinco pure una borsa di studio. Nel frattempo, per vari eventi che non spiego in questa sede, subentra una forte crisi depressiva. Mi attacco disperatamente allo studio, sacrificando tutto il resto, come ancora di salvezza.
e mo la merda
Passa il primo anno e reggo.
Il secondo inizia ad esplodere la situazione. La depressione non è più gestibile, la facoltà inizia a non piacermi ed inoltre in un piccolo stage interno mi scopro seriamente inadatto a quella che poi sarebbe tutta la teoria che studio messa in pratica.
Crollo nei risultati, discussioni, counseling brevissimo e arrivo alla rinuncia per questo corso.

Mi reiscrivo a quello attuale.
Primi 2 anni ok. Il terzo inizio ad impiantarmi, ma vado avanti.
Il quarto va tutto in merda per via della depressione.
Dev'essere circa un anno e qualche mese che non passo un esame.
Sono fermo a 6 esami, stage e tesi mancante.
Non ho problemi di ansia, nè nello studiare, nè all'esame in sè.
Niente. E ( quasi) niente pure nel cranio quando mi presento là.
A tentoni, perchè ormai qualsiasi piacere nello studio è defunto e l'ambiente accademico non lo posso soffrire, provo a studiare e preparare esami. Ogni volta mi accorgo di non riuscire a memorizzare nulla, metterci quantità spropositate di tempo rispetto a quando " funziono".
Puntualmente vengo stampato all'esame, con la stessa flemma di chi cammina con un bersaglio in testa contro un plotone d'esecuzione.
Ah, e l'UNI da me dista una 15ina di Km, quindi sono (ero) pendolare, ma con pochi problemi di trasporto.
faccio schifo al cazzo, insomma

Cerco pure io lavori part time per pagarmi le spese e poter almeno rivendicare i miei tempi per lo studio.
Trovo poco e nulla. Pazienza, provo pure a passare per i call center.
Finisce che o me ne vado io perchè ci tengo alla mia sanità mentale, o mi lasciano a casa loro perchè inadatto a quel lavoro.
Ed ora sono qua, libri in mano da una parte e annunci di lavoro dall'altra.
Senza riuscire a combinare qualcosa in nessuno dei due ambiti.
I miei, giustamente, non intendono far uscire altri soldi oltre a quelli per l'università. Quindi qualsiasi possibilità di trasferimento in altre città, cambio di università e convivenza con coinquilini è morta sul nascere.
Loro mi chiedono di completare questa laurea in tempi brevi, del lavoro non gliene frega troppo. Ma, dato che hanno capito come gira, pressano perchè o trovi un posto stabile full time o torni a studiare come quando " tutto andava bene".

Scrivere 'sta roba e pensare a tutta la situazione, specie quella futura, già è pesante.
Ogni giorno che passa il mio futuro assume più che altro le sembianze di un incubo che pian piano prende forma.
A quelle speranze ed aspettative che si hanno da più giovani, quando ci credi che forse riuscirai a fare quello che ti piace, essere indipendente e trarre una soddisfazione materiale da tutto quello stare sui libri, io non ci credo più, quasi.
Mi accorgo che ormai è una lotta per riuscire a trovare un modo per sopravvivere il più dignitosamnte possibile, dovendo sopprimere qualsiasi sensazione di frustrazione e accettare che il mio futuro sarà solo un compromesso per stare al Mondo. Anzi, che neanche so cosa potrà essere di me; perchè in fondo io sono negato per questa sopravvivenza, non c'è quel posto probabilmente. Già a pensarla in questi termini mi vien da ripromettere a me stesso di far valigie se entro i 30 non cambia nulla, non ho una qualche soddisfazione, ed andare a morire in qualche posto sperduto per cause umanitarie.

EDIT : ah, dimenticavo. Chiaramente nessun amico o compagno di studi stabile conosciuto durante l'Uni. Uno dei tanti motivi che contribuisce a rendere il preparare gli esami un parto; gli altri se non altro tra riassunti, appunti condivisi, aiuti etc si danno una spinta l'uno con l'altro. Io dove me lo spingo, da solo, è meglio che non lo preciso.

Ultima modifica di The_Sleeper; 09-11-2016 a 20:33.
Ringraziamenti da
Hellis (10-11-2016), Rebecca~ (09-11-2016), spezzata (10-11-2016), zoe666 (10-11-2016)
Vecchio 09-11-2016, 20:42   #6
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

Io fino alla triennale abbastanza bene, poi un vuoto di quasi 2 anni. Cambio città (anche se viaggio) per la magistrale, non ho più i miei ex compagni con cui mi trovavo abbastanza bene, coi nuovi non lego, i corsi sono tutti cambiati ed è anche un momento di rinnovamento negli indirizzi degli uni. Insomma un disastro, non do nulla, i mesi e gli anni passano e io vegeto, fino ad una forte crisi depressiva che dura 1-2 mesi. Poi mi riprendo e concludo gli studi, in ritardissimo ovviamente, anche se poi un lavoro riesco a trovarlo. La differenza sostanziale è che la mia famiglia non mi ha mai abbandonato, e non è poco.
Vecchio 09-11-2016, 20:58   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
Intanto, un abbraccio virtuale perchè capisco fin troppo bene la situazione.

Per quanto MI riguarda :

Fino al Diploma tutto bene, molto bene.
Finito quello, tento il test di Medicina. Mi piazzo bene ma qui da me ci son pochi posti ( 75) e non mi prendono.
Pazienza, ripiego su una facoltà che - idealmente - è a me adatta sia come interesse, sia per il percorso di studi precedente. Ed ha pure vari esami in comune con Medicina, sia mai che io voglia ritentare.
Il primo anno accademicamente parlando va benone, per uno sputo non vinco pure una borsa di studio. Nel frattempo, per vari eventi che non spiego in questa sede, subentra una forte crisi depressiva. Mi attacco disperatamente allo studio, sacrificando tutto il resto, come ancora di salvezza.
e mo la merda
Passa il primo anno e reggo.
Il secondo inizia ad esplodere la situazione. La depressione non è più gestibile, la facoltà inizia a non piacermi ed inoltre in un piccolo stage interno mi scopro seriamente inadatto a quella che poi sarebbe tutta la teoria che studio messa in pratica.
Crollo nei risultati, discussioni, counseling brevissimo e arrivo alla rinuncia per questo corso.

Mi reiscrivo a quello attuale.
Primi 2 anni ok. Il terzo inizio ad impiantarmi, ma vado avanti.
Il quarto va tutto in merda per via della depressione.
Dev'essere circa un anno e qualche mese che non passo un esame.
Sono fermo a 6 esami, stage e tesi mancante.
Non ho problemi di ansia, nè nello studiare, nè all'esame in sè.
Niente. E ( quasi) niente pure nel cranio quando mi presento là.
A tentoni, perchè ormai qualsiasi piacere nello studio è defunto e l'ambiente accademico non lo posso soffrire, provo a studiare e preparare esami. Ogni volta mi accorgo di non riuscire a memorizzare nulla, metterci quantità spropositate di tempo rispetto a quando " funziono".
Puntualmente vengo stampato all'esame, con la stessa flemma di chi cammina con un bersaglio in testa contro un plotone d'esecuzione.
Ah, e l'UNI da me dista una 15ina di Km, quindi sono (ero) pendolare, ma con pochi problemi di trasporto.
faccio schifo al cazzo, insomma

Cerco pure io lavori part time per pagarmi le spese e poter almeno rivendicare i miei tempi per lo studio.
Trovo poco e nulla. Pazienza, provo pure a passare per i call center.
Finisce che o me ne vado io perchè ci tengo alla mia sanità mentale, o mi lasciano a casa loro perchè inadatto a quel lavoro.
Ed ora sono qua, libri in mano da una parte e annunci di lavoro dall'altra.
Senza riuscire a combinare qualcosa in nessuno dei due ambiti.
I miei, giustamente, non intendono far uscire altri soldi oltre a quelli per l'università. Quindi qualsiasi possibilità di trasferimento in altre città, cambio di università e convivenza con coinquilini è morta sul nascere.
Loro mi chiedono di completare questa laurea in tempi brevi, del lavoro non gliene frega troppo. Ma, dato che hanno capito come gira, pressano perchè o trovi un posto stabile full time o torni a studiare come quando " tutto andava bene".

Scrivere 'sta roba e pensare a tutta la situazione, specie quella futura, già è pesante.
Ogni giorno che passa il mio futuro assume più che altro le sembianze di un incubo che pian piano prende forma.
A quelle speranze ed aspettative che si hanno da più giovani, quando ci credi che forse riuscirai a fare quello che ti piace, essere indipendente e trarre una soddisfazione materiale da tutto quello stare sui libri, io non ci credo più, quasi.
Mi accorgo che ormai è una lotta per riuscire a trovare un modo per sopravvivere il più dignitosamnte possibile, dovendo sopprimere qualsiasi sensazione di frustrazione e accettare che il mio futuro sarà solo un compromesso per stare al Mondo. Anzi, che neanche so cosa potrà essere di me; perchè in fondo io sono negato per questa sopravvivenza, non c'è quel posto probabilmente. Già a pensarla in questi termini mi vien da ripromettere a me stesso di far valigie se entro i 30 non cambia nulla, non ho una qualche soddisfazione, ed andare a morire in qualche posto sperduto per cause umanitarie.

EDIT : ah, dimenticavo. Chiaramente nessun amico o compagno di studi stabile conosciuto durante l'Uni. Uno dei tanti motivi che contribuisce a rendere il preparare gli esami un parto; gli altri se non altro tra riassunti, appunti condivisi, aiuti etc si danno una spinta l'uno con l'altro. Io dove me lo spingo, da solo, è meglio che non lo preciso.
Sei all'uni Piemonte orientale? Io avrei voluto iscrivermi li a economia.
Tu cosa studi ?
Vecchio 09-11-2016, 21:23   #8
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Belacqua Visualizza il messaggio
Sei all'uni Piemonte orientale? Io avrei voluto iscrivermi li a economia.
Tu cosa studi ?
Sì, UNIPMN A. Avogadro.
Non ho presente se ci sono altre sedi per economia oltre quella qua vicino a me; se ti fossi iscritto diciamo che ci si sarebbe potuti vedere nello stesso edificio da 4 anni a questa parte (anche se ormai è un anno e passa che ci vado solo per esami e pratiche varie) perché il mio corso ricade sotto quella facoltà.
Vecchio 09-11-2016, 21:30   #9
Esperto
 

Leggendoti mi sono focalizzata sul "lavoretto part time".Volevo dirti che per molti non è per niente scontato riuscire a lavorare.
Anche se non riuscirai nello studio,ma te lo auguro,tieni comunque presente questo,qualcosa sai fare.
Ringraziamenti da
Hellis (10-11-2016)
Vecchio 09-11-2016, 22:23   #10
Principiante
L'avatar di frafa
 

Ciao Hellis, se leggi la mia presentazione (è recente quindi la trovi subito) capirai che anche per me l'Uni è diventata un incubo. Studio Medicina, 2° anno fc, e ho passato un periodo abbastanza lungo senza frequentare e senza dare esami. Al liceo tutto bene, nonostante fosse duro. Ho passato tutti i test d'ammissione: fisioterapia, odontoiatria, ctf e farmacia. Ma il mio sogno è sempre stato di fare il medico volontario nei paesi in via di sviluppo, quindi medicina sia. Non avevo messo in conto però che avere un padre medico, laureato giusto in 6 anni (e lavorando pure), mi avrebbe rovinato la carriera accademica. I miei voti non GLI vanno bene, i tempi che mi servono per preparare gli esami non GLI vanno bene, "tuo fratello prende 30L, tu quanto distante sei?". Ti scrivo con le lacrime agli occhi, io ho iniziato a morire lentamente sessione dopo sessione.
Ringraziamenti da
cancellato16489 (10-11-2016), cancellato17895 (11-11-2016), Hellis (10-11-2016), Mike Patton (09-11-2016), Yumenohashi (09-11-2016)
Vecchio 09-11-2016, 23:53   #11
Banned
 

Posso dire di capirti, ho vissuto una situazione simile nel primo e unico anno di università.
Dico unico perché in realtà già dopo soli 3 mesi sono caduto nello stesso tuo stato, andavo a lezione solo perché mentalmente "dovevo" farlo, ma in realtà non seguivo, non capivo e a casa non studiavo. Così, al termine dell'anno, ho lasciato, sotto questo punto di vista sono stato più fortunato rispetto a te, dato che tu sei anche avanti.
Ringraziamenti da
spezzata (10-11-2016)
Vecchio 10-11-2016, 09:50   #12
Esperto
L'avatar di lone 73
 

Ma perché erano infastiditi a darti i soldi per la benzina o per il treno?Perché ormai andavi male o perché erano originariamente contrari al fatto che tu facessi l'università?
Vecchio 10-11-2016, 11:23   #13
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da frafa Visualizza il messaggio
Ciao Hellis, se leggi la mia presentazione (è recente quindi la trovi subito) capirai che anche per me l'Uni è diventata un incubo. Studio Medicina, 2° anno fc, e ho passato un periodo abbastanza lungo senza frequentare e senza dare esami. Al liceo tutto bene, nonostante fosse duro. Ho passato tutti i test d'ammissione: fisioterapia, odontoiatria, ctf e farmacia. Ma il mio sogno è sempre stato di fare il medico volontario nei paesi in via di sviluppo, quindi medicina sia. Non avevo messo in conto però che avere un padre medico, laureato giusto in 6 anni (e lavorando pure), mi avrebbe rovinato la carriera accademica. I miei voti non GLI vanno bene, i tempi che mi servono per preparare gli esami non GLI vanno bene, "tuo fratello prende 30L, tu quanto distante sei?". Ti scrivo con le lacrime agli occhi, io ho iniziato a morire lentamente sessione dopo sessione.
Mi dispiace. Tuo padre è una persona di merda. Come si può fare questo a un figlio? Boh. Non ho parole. Ti abbraccio forte

Ultima modifica di Hellis; 10-11-2016 a 12:40.
Vecchio 10-11-2016, 12:38   #14
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da lone 73 Visualizza il messaggio
Ma perché erano infastiditi a darti i soldi per la benzina o per il treno?Perché ormai andavi male o perché erano originariamente contrari al fatto che tu facessi l'università?
Perché considerano ogni spesa relativa ai figli superflua, qualcosa su cui si può risparmiare. Una volta ho dovuto litigare con loro per farmi dare i soldi per una visita oculistica urgente (ho dei problemi agli occhi abbastanza seri) e alla fine me la sono dovuta pagare da sola. Mi hanno sempre fatto pesare ogni centesimo che mi hanno scucito. In più loro avrebbero voluto che frequentassi l'università più vicina a casa mia (per spendere meno), che per le materie che volevo studiare io fa obiettivamente schifo, e non hanno digerito bene la mia scelta.
Vecchio 10-11-2016, 15:10   #15
Avanzato
L'avatar di Tragicomico
 

Quote:
Originariamente inviata da Hellis Visualizza il messaggio
Perché considerano ogni spesa relativa ai figli superflua, qualcosa su cui si può risparmiare. Una volta ho dovuto litigare con loro per farmi dare i soldi per una visita oculistica urgente (ho dei problemi agli occhi abbastanza seri) e alla fine me la sono dovuta pagare da sola. Mi hanno sempre fatto pesare ogni centesimo che mi hanno scucito. In più loro avrebbero voluto che frequentassi l'università più vicina a casa mia (per spendere meno), che per le materie che volevo studiare io fa obiettivamente schifo, e non hanno digerito bene la mia scelta.
Ma i genitori che mettono figli al mondo e poi non vogliono aiutarli almeno nelle cose più urgenti perchè fanno i figli? ma poi in futuro quando loro saranno vecchi e non potranno lavorare, se avranno bisogno di un'aiuto questi figli giustamente li manderanno a cagare come giusto che sia, non ci pensano? va beh...
Vecchio 10-11-2016, 22:49   #16
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da FitterHappier Visualizza il messaggio
Per me l'Università è un incubo, ma in altro modo. Per gli esami non ho difficoltà visto che spiegazioni ed esami sono fatti su misura per le elementari, ma il corso mi fa schifo e non posso cambiare. Tra tirocinio che mi mette ansia solo a metterci piede e lezioni penose, sto perdendo 3 anni.
Cosa studi se posso chiedere?
Vecchio 10-11-2016, 22:55   #17
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Tragicomico Visualizza il messaggio
Ma i genitori che mettono figli al mondo e poi non vogliono aiutarli almeno nelle cose più urgenti perchè fanno i figli? ma poi in futuro quando loro saranno vecchi e non potranno lavorare, se avranno bisogno di un'aiuto questi figli giustamente li manderanno a cagare come giusto che sia, non ci pensano? va beh...
Il brutto è che non se ne rendono neanche conto di aver fatto dei gran casini come genitori, loro credono di aver fatto tutto il possibile e, anzi, anche troppo. E invece io e mio fratello siamo uno messo peggio dell'altro
Vecchio 10-11-2016, 23:01   #18
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da FitterHappier Visualizza il messaggio
Prof sanitarie.
Però se dici che gli esami sono facili e non hai problemi a studiare almeno un lato positivo c'è. Io quando provo a studiare non capisco un cazzo di quello che leggo (anche perché ho dei seri problemi di concentrazione)
Vecchio 10-11-2016, 23:12   #19
Intermedio
L'avatar di FLeo
 

Che cosa studi? Hai provato a fare un salto in qualche aula studio? Spesso sono un toccasana per chi ha difficoltà di concentrazione (nel mio caso 1 ora in una di queste aule equivale a quasi 5 ore di studio a casa )
Vecchio 11-11-2016, 01:32   #20
Principiante
 

Vi abbraccio tutti, davvero, vi capisco, almeno un po'.
Io stessa non riesco a dare esami da mesi.
A volte provo ansia anche solo all'idea di dover aprire i libri.
E sono una ragazza di per sé brillante, studiosa, diligente... Ero. Poi purtroppo la depressione e la fobia sociale mi hanno creato non pochi problemi, ma anche oggi, che teoricamente sto meglio (o meno peggio), non riesco più a concentrarmi e a essere ambiziosa e costruttiva.
Ho iniziato con un anno di ritardo e oramai finisco fuoricorso.
Vedo gente che ha iniziato con me laurearsi, magari con un voto alto e con lode, e che vanno in altre università per fare la magistrale.
Io nemmeno volevo andare qui, ma sono stata costretta. La mia stessa psicologa aveva consigliato più volte di farmi studiare come fuori sede (e le possibilità c'erano), sia per i miei interessi da un punto di vista prettamente universitario, sia per imparare a cavarmela da sola (n.b.: mi piace uscire di casa e divertirmi, ma al tempo stesso sono una persona responsabile, se motivata in qualcosa...Ora la mia motivazione è pari a zero, e sono pure senza amicizie degne di tal nome, tra l'altro).
Ma i miei ritenevano ciò un "buttare via i soldi, visto che la nostra bambina può e deve fare la pendolare", "non è normale, è depressa, come può cucinare ogni giorno e pulire la casa e al tempo stesso studiare?".
Ora, sono grata a loro per avermi dato questa possibilità, ma questa non è l'università che volevo fare. Il piano di studi non mi piacque sin da subito (prima di iscrivermi). Ma la pressione e i divieti (loro) e il timore/terrore (mio) erano troppo forti.
E infatti non riesco a dare molti esami. Nemmeno mi presento. Mi iscrivo e non mi presento.
Ho conosciuto gente, ma tutti rapporti superficiali, seppur generalmente cordiali.
Molte gente spesso sparisce, probabilmente sta male come noi, o magari no.
Insomma, non ho trovato un gruppo. Il mio sogno utopistico era trovare un gruppo di amici (non per forza gli "amici della vita"!) e di studiare insieme o comunque di tenerci in contatto. E invece...
Ma non è colpa di ciò se ora sono nella merda, chiarisco.
E comunque vi dò un piccolo consiglio: NON guardate sui social la gente che si laurea. E se sapete che probabilmente certa gente si laurea, toglieteli preventivamente dalla vostra bacheca in modo tale da non vedere quelle immagini di routine (non lo dico da rosicona, lo penso a prescindere). Ed evitate di frequentare gente estremamente curiosa (e pure invidiosa, più di noi magari) che non fa altro che parlare di chi si laurea. Sapete, una mia "amica" (prossima alla laurea, seppur, a suo dire, con un voto bassissimo) mi parla sempre di chi si laurea e con che voto e blablabla, pur conoscendo la mia situazione. Gente di merda. Ecco, evitate questa gente e certi teatrini sui social.


NON QUOTATE GRAZIE!!
Ringraziamenti da
frafa (11-11-2016)
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