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04-11-2018, 19:25
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#21
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 962
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Non lasciarti ingannare da forum di fobiasociale. Se stiamo scrivendo qui è perchè "non ce la stiamo facendo".
Probabilmente chi è riuscito a uscire dalla depressione/fobia sociale è fuori a vivere al sua vita, non vedo perchè dovrebbe continuare a postare qua.
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04-11-2018, 19:32
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#22
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Principiante
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 66
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Quote:
Originariamente inviata da Lasker1868
Io ho provato con l'esperienza che, almeno nel mio caso, la fobia sociale rovina profondamente anche l'ambito lavorativo-formativo, il non farcela e l'essere diverso dagli altri nelle relazioni interpersonali ti porta alla mente una miriade di interrogativi e un'ingente massa di frustrazione che alla lunga ti bruciano tante doti mentali oltreché la voglia di studiare o lavorare.
Io poco tempo fa, avvolto dalla depressione, ero a un passo dal mollare l'università ma mi sono reso conto che in tal modo il nulla che mi trovavo davanti sarebbe stato uguale a quello vissuto fino ad ora e se avessi voluto avere ancora uno 0,1% di speranza per poter salvare qualcosa non mi sarebbe servito proprio a niente quell'isolamento di "protesta" fine a se stesso che mi stavo concedendo. Questo ovviamente non vuol dire che sia sufficiente trovare un briciolo di motivazione per migliorare di colpo la propria posizione in tale ambito, anzi, se sei affetto da fobia sociale o simili la strada sarà sempre in salita ma di alternative purtroppo non ce ne sono se non quella di marcire di depressione facendo nulla.
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Infatti io, dando ascolto al mio pessimismo, ho abbandonato l'università, che forse era l'unica cosa che avrebbe potuto salvarmi. Perché, nella mia esperienza, tutte le volte che sono riuscita a fare un percorso e a riprendere una vita sociale mi sentivo normale, quasi come gli altri. Quindi posso dire che quel briciolo di motivazione può letteralmente salvare la vita. E io, dopo molte battute d'arresto, non l'ho più avuta. A 26 anni se avessi la determinazione nel mio cervello riprenderei a studiare, ma, nel mio stato attuale, so che non reggerei i giudizi di tutti quelli, e sarebbero tutti quelli con cui verrei a contatto, che mi darebbero della pazza per fare l'universitaria a questa età.
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04-11-2018, 19:44
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#23
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Principiante
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 66
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Quote:
Originariamente inviata da Erexith
Lo psicologo mi ha consigliato di non guardare forum aderenti ai disturbi mentali, in quanto secondo lui sono nocivi.
Sono appena tornato da una serata a ponte Milvio con degli amici, è stato un inferno uscire, il giudizio e la paura sono ancora forti dentro di me.
So di non poter continuare così, di giudicarmi, fare paragoni, avere le paranoie.
Capisco che sia difficile, lo so molto bene.
A leggeri alcuni post mi sono messo paura, a pensare di continuare a vivere in questa maniera per chissà quanto altro tempo.
Avete ragione, si continua a sopravvivere. Vorrei lasciare un messaggio di speranza, che inmezzo a tutta questa merda c'è qualcosa di buono. Che ognuno di noi è veramente speciale, non del tipo 'sbagliato' che deve solo morire, perché è tarato, perché non è come gli altri.
La realtà è che gli altri non esistono, o meglio, la così detta normalità non esiste.
È una questione di abitudini, tutto lì.
Il bisogno di attenzioni, dell'essere riconosciuti in quanto individui che meritano l'amore, la vita.
Quell'insicurezza che parla continuamente, il senso critico per ogni piccola cosa che in qualche maniera è relativa a te e alla tua inadeguatezza.
Bisogna avere fede che prima o poi, se veramente si vuole, si possa riuscire a trovare qualcosa di più interessante di tutto questo malsano gioco.
Meritiamo di meglio, tutti noi.
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All'inizio ero molto ottimista su quello che mi stava accadendo. Pensavo di averlo accettato, sapevo che mi avrebbe accompagnato per sempre e non avevo problemi neanche a parlarne. Ero fiera dei piccolissimi traguardi e spesse volte mi sentivo perfettamente sana, come chi non aveva di questi problemi. Poi, con l'aggravarsi dei miei blocchi, l'isolamento e la perdita di opportunità ho capito che non è affatto così. Io ho perso tutte le persone che avevo intorno, persone che, ad oggi, non mi rivolgono il saluto e fanno finta di non conoscermi. Vivo in un paese piccolo e non so cosa abbiano capito i miei compaesani, ma io di "strano" ho degli attacchi di ansia molto forti, che sia agorafobia, fobia sociale, depressione o altro saranno gli esperti a dirlo. Per quanto possa stare male, non credo di essermi meritata questa terra bruciata che mi hanno fatto intorno. Capisco che i disturbi psichiatrici possano fare paura, ma io ho vissuto sulla mia pelle un vero incubo. Se non avessi avuto i miei genitori, forse per anni non avrei neanche avuto qualcuno con cui scambiare qualche parola. Perciò, per esperienza, posso dire che io non sarò mai come gli altri, non potrò mai avere una vita normale e se prima mi illudevo era solo perché ero molto ingenua. Addirittura ero arrivata a credere che il mio ex non mi lasciasse cadere a pezzi e invece fu uno dei primi a fingere di non avermi mai conosciuta. Credo che se avessi commesso un reato avrei goduto di maggiore rispetto, invece aver lasciato l'università e non lavorare a 26 anni, essermi sentita male qualche volta per gli attacchi di panico mi hanno reso un'appestata. No, non è vero che un giorno qualcosa cambierà per quelli come me. Resterà solo una solitudine logorante.
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04-11-2018, 19:50
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#24
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Quote:
Originariamente inviata da Jeena
All'inizio ero molto ottimista su quello che mi stava accadendo. Pensavo di averlo accettato, sapevo che mi avrebbe accompagnato per sempre e non avevo problemi neanche a parlarne. Ero fiera dei piccolissimi traguardi e spesse volte mi sentivo perfettamente sana, come chi non aveva di questi problemi. Poi, con l'aggravarsi dei miei blocchi, l'isolamento e la perdita di opportunità ho capito che non è affatto così. Io ho perso tutte le persone che avevo intorno, persone che, ad oggi, non mi rivolgono il saluto e fanno finta di non conoscermi. Vivo in un paese piccolo e non so cosa abbiano capito i miei compaesani, ma io di "strano" ho degli attacchi di ansia molto forti, che sia agorafobia, fobia sociale, depressione o altro saranno gli esperti a dirlo. Per quanto possa stare male, non credo di essermi meritata questa terra bruciata che mi hanno fatto intorno. Capisco che i disturbi psichiatrici possano fare paura, ma io ho vissuto sulla mia pelle un vero incubo. Se non avessi avuto i miei genitori, forse per anni non avrei neanche avuto qualcuno con cui scambiare qualche parola. Perciò, per esperienza, posso dire che io non sarò mai come gli altri, non potrò mai avere una vita normale e se prima mi illudevo era solo perché ero molto ingenua. Addirittura ero arrivata a credere che il mio ex non mi lasciasse cadere a pezzi e invece fu uno dei primi a fingere di non avermi mai conosciuta. Credo che se avessi commesso un reato avrei goduto di maggiore rispetto, invece aver lasciato l'università e non lavorare a 26 anni, essermi sentita male qualche volta per gli attacchi di panico mi hanno reso un'appestata. No, non è vero che un giorno qualcosa cambierà per quelli come me. Resterà solo una solitudine logorante.
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Stessa età,stessa situazione..ti capisco
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04-11-2018, 21:22
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#25
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Principiante
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 10
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Quote:
Originariamente inviata da Erexith
Dunque, sono 2-3 mesi che sto lurkando il forum.
In sintesi mi è ricrollato il mondo addosso e mi sono rintanato nel fantastico mondo dei disturbi mentali.
Dunque, tralasciando l'etichetta che si vuole dare a questo malessere (Fs, disturbo evitante, depressione, etc, etc) qualcuno di voi è riuscito a progredire in ambito lavorativo / sociale?
Personalmente sono tipo 3 settimane che sono inchiodato a letto, i pochi amici che ho stanno cercando di tirarmi su però è difficile.
Dunque.... Il grande step che vorrei fare è cominciare a diventare un po' funzionale.
Vorrei riuscire ad avere delle abitudini sane (come non passare 20 ore sul letto da un mese) e sopratutto trovare un lavoro.
Prima la cosa che mi faceva veramente andare fuori di testa era pensare se lo stessi facendo apposta, se fossi veramente pazzo, oppure se erano delle scuse per non fare niente.
Diciamo che a livello mentale sto meglio, anche grazie a delle sedute di psicoterapia. Il problema fondamentale è mettere in pratica i pensieri positivi per dimostrare a me stesso di essere capace.
È possibile?
Qualcuno di voi malgrado tutte le difficoltà sta riuscendo ad avere la volontà e la costanza di stare meglio?
Grazie delle risposte.
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Hey ciao,no magari...anzi io peggioro di giorno in giorno...niente lavoro...non ho una vita anche se potrei...non riesco a sostenere colloqui per la paura che ho di chi mi sta davanti...e a questo si aggiunge l'incompetenza...nel senso che non ho competenze di nessun tipo. E ho passato sia i 20, che i 25, che i 27....Le
Energie per ritrovare la volontà sono sparite...
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05-11-2018, 00:25
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#26
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,058
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Quote:
Originariamente inviata da Jeena
Io a 23 anni ho abbandonato tutto. Ora ne ho 26 e non sono riuscita a raddrizzare nulla. Avevo come obiettivo l'università, avevo cambiato facoltà e per un anno stava andando bene (avevo problemi di ansia già dal liceo, quindi anche qualche esame fatto per me non era cosa di poco conto, ma un grande traguardo), ma poi il blocco definitivo. Mi consolavo pensando che ci sarebbe sempre stato tempo per rimediare, ma ora mi sto rendendo conto di come debba stravolgersi la mia vita e tagliare col passato. È difficilissimo e non riesco a entrare in un'ottica diversa. Posso chiederti come ti sentivi tu alla mia età?
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Alla tua età stavo terminando gli studi.Ero carico a mille. L'ultimo traguardo e con il lavoro sarei entrato nel mondo dei normaloni. Il lavoro è arrivato ma i problemi si sono trasformati.
23 o 26 cambia poco.....ho una certa etá dove ormai si contano i lustri quindi non demordere
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05-11-2018, 06:34
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#27
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,421
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Io nonostante la fobia sociale sono riuscito a raggiungere tutti i miei obiettivi.
Tranne il più importante, l’amore. Il non sentirmi più solo.
E raggiungerli mi ha aiutato a ridurre piano piano la stessa fobia, fino a ridimensionarla in “semplice” timidezza.
Fortunatamente non sono mai stato depresso, le tante difficoltà incontrate mi hanno solo motivato ancora di più.
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05-11-2018, 08:22
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#28
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Tu
Quote:
Originariamente inviata da Jeena
Innanzitutto complimenti per avercela fatta comunque. Sei riuscita a vivere una vita apparentemente normale, nonostante difficoltà maggiori di altri e questo è un grande esempio. Io purtroppo non ho avuto la stessa forza. Posso chiederti se nel tuo percorso di studi, o lavorativo, ti è capitato di perdere qualche anno a causa dei tuoi disagi? Io ho abbandonato tutto e sto ancora facendo i conti con un rimpianto enorme. Ma, come mi dicono tutti, a 26 anni è impossibile riprendere una vita sospesa ai tempi dell'Università. Quello che mi piacerebbe sapere è se hai mai dovuto adattare la tua vita e i tuoi progetti ai tuoi disturbi, o hai fatto di tutto per perseguire i tuoi obiettivi, al di là della tua situazione?
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Ciao,grazie.
La mia vita non è proprio normale ed è adattata ai miei disturbi,oggi piú di un tempo, per l'aggravarsi dei suddetti.
Soffro anche di patologie croniche fisiche.
Per esempio,non riesco ad avere lavoro fisso:non lo voglio,mi turba troppo per le responsabilità che comporta.Inoltre bisogna fare concorsi con prove orali,che per me sono del tutto impossibili.
Allora,ho una laurea triennale che non ho mai utilizzato,ho allungato di circa un anno laureandomi a luglio,per via del tirocinio e un paio di esami indietro.Sono uscita a 22anni.Poi ho avuto un'esperienza tragica di lavoro(pure il tirocinio di tragico).
Non ho scelto un percorso di studi adatto alla fs,non mi rendevo bene conto.
Ora faccio supplenze da 13anni,non guido la macchina,sta per uscire una sanatoria con una prova orale che mi sistemerebbe per la vita,ma io non la farò e sono giorni che ci piango.
Però per me è tantissimo quello che faccio.Ho adp e congelamento mentale,molto spesso.E sono fortemente insicura.Vado da una psicologa e prendo 3psicofarmaci tre volte al giorno.Lavorare è sempre difficile.Molto.
Non ho mai mollato, in questi anni ho smesso solo per 3 mesi per una depressione, vado oltre i miei limiti tutti i giorni.Ma non tutti si possono superare.Ad entrare di ruolo non ce la farò mai.
Tornassi indietro studierei informatica,cosa che odio e verso cui non ho attitudine.Forse avrei avuto meno difficoltà sociali al lavoro.Ma non è detto.Ho provato a lavorare in ufficio,è andata tragicamente
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Ultima modifica di claire; 05-11-2018 a 08:41.
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05-11-2018, 10:16
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#29
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 299
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Mia sorella è fino a 26 anni è stata depressa, poi ha mandato diversi CV ed è stata presa come agente di recupero crediti.
Era da un po' che non uscivo di casa e solo ora mi rendo conto di quanta spazzatura mentale mi porto appresso.
Qualcuno una volta mi disse che la vita è semplice e siamo noi che ce la complichiamo... La parte dura è quando ti abitui a vivere nella 'patologia' che per me in questo momento è fissare uno smartphone alla ricerca di soluzioni/diagnosi della mia situazione.
C'è chi direbbe che se passi 20 ore a letto a guardare serie tv e poi esci di casa forse è normale essere così alienato... Boh, se continuo a pensare così tanto mi esplode la testa, intanto si è capito, o accetti la situazione e ci lavori sopra, o ti disperi e ti rifugi in malattie mentali dalle quali non potrai mai uscire perché ormai è troppo tardi.
Non so, possibile che stare seduto I mezzo a delle persone porti un tale carico di stress? Scusate, smetto di scrivere e mi godo la mia fobia sociale.
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05-11-2018, 12:11
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#30
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Avanzato
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 342
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Tu
Ciao,grazie.
La mia vita non è proprio normale ed è adattata ai miei disturbi,oggi piú di un tempo, per l'aggravarsi dei suddetti.
Soffro anche di patologie croniche fisiche.
Per esempio,non riesco ad avere lavoro fisso:non lo voglio,mi turba troppo per le responsabilità che comporta.Inoltre bisogna fare concorsi con prove orali,che per me sono del tutto impossibili.
Allora,ho una laurea triennale che non ho mai utilizzato,ho allungato di circa un anno laureandomi a luglio,per via del tirocinio e un paio di esami indietro.Sono uscita a 22anni.Poi ho avuto un'esperienza tragica di lavoro(pure il tirocinio di tragico).
Non ho scelto un percorso di studi adatto alla fs,non mi rendevo bene conto.
Ora faccio supplenze da 13anni,non guido la macchina,sta per uscire una sanatoria con una prova orale che mi sistemerebbe per la vita,ma io non la farò e sono giorni che ci piango.
Però per me è tantissimo quello che faccio.Ho adp e congelamento mentale,molto spesso.E sono fortemente insicura.Vado da una psicologa e prendo 3psicofarmaci tre volte al giorno.Lavorare è sempre difficile.Molto.
Non ho mai mollato, in questi anni ho smesso solo per 3 mesi per una depressione, vado oltre i miei limiti tutti i giorni.Ma non tutti si possono superare.Ad entrare di ruolo non ce la farò mai.
Tornassi indietro studierei informatica,cosa che odio e verso cui non ho attitudine.Forse avrei avuto meno difficoltà sociali al lavoro.Ma non è detto.Ho provato a lavorare in ufficio,è andata tragicamente
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Curiosità :
Facendo da 13 anni supplenza sei riuscita sempre a farti assegnare la stessa scuola o comunque nei paesi limitrofi ? normalmente so che voi insegnati precari potete essere sbalzati anche da una regione all'altra da anno in anno ma anche mese con mese .
Lavori tutto l'anno oppure ci sono buchi di mesi in cui non c'è una "sedia" da sostituire ?
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Ultima modifica di SenzaUscita; 05-11-2018 a 12:15.
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05-11-2018, 12:26
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#31
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da SenzaUscita
Curiosità :
Facendo da 13 anni supplenza sei riuscita sempre a farti assegnare la stessa scuola o comunque nei paesi limitrofi ? normalmente so che voi insegnati precari potete essere sbalzati anche da una regione all'altra da anno in anno ma anche mese con mese .
Lavori tutto l'anno oppure ci sono buchi di mesi in cui non c'è una "sedia" da sostituire ?
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Non ho avuto grossi buchi.S sempre lavorato,poi ovviamente ti tolgono dalla paga sabato domeniche e festività varie.Se sto male di salute preferisco non prendere supplenze e mettermi a casa.
Lavoro all'interno della stessa provincia.
Di mese in mese? direi di giorno in giorno.S tessantissimo,ma io che sono evitante e voglio sempre scappare,mi sono adattata,a stare attaccata al telefono e cambiare scuola ogni giorno.Mettici che non guido,si è trattato di girare paesi e città con i mezzi.Oggi qui domani là.cit. giornate,settimane,mesi...dipende.
Ho avuto anche incarichi di un anno scolastico.Ma in genere li evito.
Ho fatto una vitaccia.Ma di stare in un posto fisso con tutto ciò che comporta,non riesco.
Ora da 3anni sto piú o meno lavorando sempre nel mio paese.Sono stanca,non ce la faccio piú ad alzarmi alle 5,tornare alle 8 e rialzarmi alle 5.Aspettare mezzi che non arrivano mai e starci su le ore, e adattarmi a scuole che sono tutti mondi a sè,con regole diverse.Il lavoro è estremamente vario.Non fai mai la stessa cosa.
La scuola ,per come l'ho vissuta ,mi ha prosciugata.Ma non potevo fare altro.Ora non so che fare.Ho 35anni,13di esperienza e la fs mi mangia viva.
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05-11-2018, 14:27
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#32
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Intermedio
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 223
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non ho avuto grossi buchi.S sempre lavorato,poi ovviamente ti tolgono dalla paga sabato domeniche e festività varie.Se sto male di salute preferisco non prendere supplenze e mettermi a casa.
Lavoro all'interno della stessa provincia.
Di mese in mese? direi di giorno in giorno.S tessantissimo,ma io che sono evitante e voglio sempre scappare,mi sono adattata,a stare attaccata al telefono e cambiare scuola ogni giorno.Mettici che non guido,si è trattato di girare paesi e città con i mezzi.Oggi qui domani là.cit. giornate,settimane,mesi...dipende.
Ho avuto anche incarichi di un anno scolastico.Ma in genere li evito.
Ho fatto una vitaccia.Ma di stare in un posto fisso con tutto ciò che comporta,non riesco.
Ora da 3anni sto piú o meno lavorando sempre nel mio paese.Sono stanca,non ce la faccio piú ad alzarmi alle 5,tornare alle 8 e rialzarmi alle 5.Aspettare mezzi che non arrivano mai e starci su le ore, e adattarmi a scuole che sono tutti mondi a sè,con regole diverse.Il lavoro è estremamente vario.Non fai mai la stessa cosa.
La scuola ,per come l'ho vissuta ,mi ha prosciugata.Ma non potevo fare altro.Ora non so che fare.Ho 35anni,13di esperienza e la fs mi mangia viva.
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Accidenti.. Pensavo (ma evidente sbaglio) che la fobia sociale si potesse accantonare con botte di esposizione progressiva alle relazioni.
Eppure 13 anni di scuola (che è tipo il massimo possibile di ambiente relazionale) non ti sono bastate?
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05-11-2018, 14:39
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#33
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da gomorra
Accidenti.. Pensavo (ma evidente sbaglio) che la fobia sociale si potesse accantonare con botte di esposizione progressiva alle relazioni.
Eppure 13 anni di scuola (che è tipo il massimo possibile di ambiente relazionale) non ti sono bastate?
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Sono molto peggiorata.
L'esposizione con me non funziona per niente.
Edit:questo commento mi ha fatto stare di merdissima,ma non è colpa dell'utente.
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Ultima modifica di claire; 05-11-2018 a 22:02.
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05-11-2018, 21:49
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#34
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Avanzato
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 475
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Sono passati ormai 4-5 anni da quando tutto è incominciato. ce l'ho fatta??? boooo. Alti e bassi assurdi, più bassi che alti però ci sono stati anche momenti positivi. In questo momento sto cercando di cambiare molte cose, perchè come stavo facendo prima non andava assolutamente bene, c'era sempre qualcosa di sbagliato, quindi tanto vale cambiare e stravolgere tutto e vedere che succede. Che cosa abbiamo da perdere?? io sincero nulla, anzi ci si potrebbe guadagnare anche qualcosa.
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05-11-2018, 22:07
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#35
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 580
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Non so nemmeno di preciso cosa dovrei fare nella vita per farcela. La mia vita non ha ancora preso una direzione e io non so ancora dove andare, l'unica cosa che posso fare è cercare di non fermarmi ovunque stia andando. A volte mi viene da pensare che devo quasi ringraziare per dove sono arrivato perché poteva anche andare peggio
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07-11-2018, 14:49
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#36
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Il problema è che non so di preciso più cosa voglia dire "farcela" per me. Quando ero piccolo, alle elementari, qualcuno, non ricordo neppure più chi, mi disse che da grande la timidezza sarebbe passata. Probabilmente lo credevo pure io allora, voglio dire i bambini capita che siano timidi, ma di adulti timidi non ne avevo mai visti, quindi era logico che col tempo "passasse", sembrava anche innaturale il contrario. Ma quando sono giunto all'adolescenza ho capito che non era proprio così, il divario con gli altri anzi pareva aumentare. Tra i 20/25 anni circa non vedevo più alcun futuro per me, pensavo che non solo non sarei mai stato "normale" ma che non avrei mai potuto avere le capacità per sopravvivere da solo, lavorare ecc. Poi invece contro ogni aspettativa è iniziato un percorso di cambiamento lentissimo, ho iniziato a lavorare, muovere i primi passi nella socialità, viaggiare. Oggi sono autonomo e indipendente, la timidezza è sicuramente meno invalidante di un tempo, gli obiettivi pratici più o meno sono stati tutti raggiunti ma ancora non mi sento soddisfatto, non sento di aver trovato un equilibrio interiore, troppo spesso tutto mi sembra inutile e senza senso. E ho ricominciato da alcuni mesi l'ennesimo percorso psicoterapeutico. Però tutto sommato penso di poter dire che ce la sto facendo, anche se molto lentamente e con grande fatica.
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