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02-10-2017, 23:48
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#1
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Banned
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Ushuaia
Messaggi: 326
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In questi lunghi giorni di lontananza dal forum ho molto riflettuto su me stesso. Quando qualcosa mi ricorda la mia infanzia, come il mio primo orsacchiotto che conservo gelosamente, scoppio in un pianto irrefrenabile. Ho molta nostalgia della mia infanzia, anche se non è stata così felice (ero goffo, malaticcio, sempre chiuso in casa e deriso da adulti e bambini) la vedo come un Eden da cui sono stato cacciato; invece, ho odiato tutte le età che sono venute dopo. Detesto tutto, gli obblighi e gli affanni dell'essere adulto, la sensazione di continuo e inesorabile disfacimento fisico, la falsità e la prevaricazione dei rapporti interpersonali, lo squallore e la vergogna che la sessualità ha portato nella mia vita. Tutto il mondo intorno a me ha perso colore e sapore, tutto mi sembra scontato e privo di quella meraviglia che avevo da bambino, anzi guardo ogni cosa con cinismo e disincanto.
Ho provato a reagire continuando artificialmente, oltre ogni limite, la mia infanzia: a 40 anni vivo con i miei amati genitori, malgrado abbia un lavoro stabile; assumo spesso comportamenti infantili per sentire il piacere di essere compatito o anche solo per attirare l'attenzione su di me; riempio la mia stanza di peluche; evito, per quanto posso, qualsiasi responsabilità, anche perché se devo prendere io una decisione cambio idea in continuazione.
Non faccio che lamentarmi di non aver provato le gioie dell'amore e del sesso, ma sto solo mentendo agli altri e a me stesso, perché in realtà è solo per la vergogna di non aver fatto qualcosa che tutti, ma proprio tutti hanno già fatto: questo è un mondo che mi crea solo spavento, non riesco neanche a immaginarmi come "maschio" che tiene una donna fra le braccia e le dice "adesso penso io a te"; tutt'altro, io concepisco solo un rapporto in cui è la donna a occuparsi di me e a guidarmi, come ha fatto l'unica vera donna della mia vita, mia madre. Le poche volte che ho "provato" con una ragazza l'ho sempre fatto con convinzione pari a zero e io stesso riconosco la ridicolaggine di quei tentativi.
Cercando di tenere in vita la mia infanzia ho saltato la mia adolescenza e la mia giovinezza, ora sto provando a schivare* anche la mia mezz'età. Ma non ci riesco, ogni giorno il mondo in cui vivo richiede un tributo sempre più alto da me e temo che la mia tranquillità non durerà ancora a lungo. Ma non voglio uscirne, perché penso che una vita adulta sia indegna di essere vissuta.
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03-10-2017, 09:34
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: varese
Messaggi: 959
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stai attento perché l'incarnazione del Puer Aeternus, l'autore de Il Piccolo Principe, è finito male.
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03-10-2017, 09:36
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 699
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:'(
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03-10-2017, 11:37
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Quote:
Originariamente inviata da Oblomov
stai attento perché l'incarnazione del Puer Aeternus, l'autore de Il Piccolo Principe, è finito male.
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A me risulta che sia precipitato con il proprio aereo ma che le cause siano rimaste sempre poco chiare.
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03-10-2017, 11:59
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: varese
Messaggi: 959
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alleny, faccio riferimento al libro della Von Franz, la quale sostiene che uno dei tratti caratteristici del puer aeternus è l'incoscienza, lo sprezzo del pericolo, insomma una fanciullesca mancanza di inibizione che spesso porta la persona a morire in incidenti. La psicoanalista junghiana in quel libro attribuisce quell'incidente aereo a questo tratto caratteriale. Poi vabbeh, sono tutte ipotesi...
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03-10-2017, 12:02
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: varese
Messaggi: 959
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Al contrario, i tuoi sono più i tratti del Senex.
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mah non direi proprio, visto che il senex aeternus è l'archetipo del vecchio saggio, e non mi pare che chi ha scritto ne abbia qualche caratteristica. Il senex ha accumulato nella vita esperienza, saggezza, ha fatto il suo percorso di individuazione ed ha un sé sviluppato. tieni presente che lo Jung degli ultimi anni era considerato un'incarnazione di tale archetipo. Una persona che vive con i genitori a 40 anni, che per sua ammissione non ha avuto esperienze significative nella vita, non è certo un senex aeternus. In termini junghiani, anzi, potrebbe essere l'ombra del senex aeternus, cioè la mancanza di una vita vissuta che viene ricacciata nell'inconscio e si manifesta con caratteristiche ombra, ma che, appunto, sono quelle del puer.
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Ultima modifica di Oblomov; 03-10-2017 a 12:06.
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03-10-2017, 12:13
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#7
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,071
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Io comunque la storia degli archetipi non l'ho ancora capita completamente.
La mia infanzia la rimpiango fino alla terza elementare quando ero ancora un bambino sano mentalmente e fisicamente,prima dell'inizio del cortisone che mi face diventare un ciccione e degli occhiali e quindi iniziare le derisioni,si puo vedere pure dalle foto di classe,lo sguardo sereno e sorridente della terza,lo sguardo vergognoso e impaurito poi
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03-10-2017, 12:15
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Esistono bambini molto saggi e anziani non saggi.
La saggezza, da quello che ho visto, appartiene a chi la coltiva indipendentemente dall'età.
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03-10-2017, 12:26
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Ma qual è l'inizio di un essere umano...
non si sa niente in proposito.
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03-10-2017, 12:32
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#10
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: varese
Messaggi: 959
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Quote:
Originariamente inviata da lifeisnow
Io comunque la storia degli archetipi non l'ho ancora capita completamente.
La mia infanzia la rimpiango fino alla terza elementare quando ero ancora un bambino sano mentalmente e fisicamente,prima dell'inizio del cortisone che mi face diventare un ciccione e degli occhiali e quindi iniziare le derisioni,si puo vedere pure dalle foto di classe,lo sguardo sereno e sorridente della terza,lo sguardo vergognoso e impaurito poi
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Gli archetipi sono dei modelli di comportamento che secondo jung risiedono in uno strato dell'inconscio che precede sia storicamente che individualmente l'inconscio individuale, la cui esistenza si trova nei miti, nelle fiabe, nei sogni, e sono utili ad interpretare i comportamenti delle persone. sono un'ipotesi, che, come tutte le ipotesi, è valida se riesce a spiegare in maniera economica (senza far riferimento a troppe entità) un fenomeno. inizialmente Jung ne aveva indicate poche coppie, persona/ombra, anima/animus, Io/Sé (cito a memoria). poi però gli archetipi si sono moltiplicati a dismisura, anche perché i suoi discepoli si sono sbizzarriti, il che secondo me ha avuto un impatto negativo sulla teoria.
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03-10-2017, 12:44
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#11
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,071
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Quote:
Originariamente inviata da Oblomov
Gli archetipi sono dei modelli di comportamento che secondo jung risiedono in uno strato dell'inconscio che precede sia storicamente che individualmente l'inconscio individuale, la cui esistenza si trova nei miti, nelle fiabe, nei sogni, e sono utili ad interpretare i comportamenti delle persone. sono un'ipotesi, che, come tutte le ipotesi, è valida se riesce a spiegare in maniera economica (senza far riferimento a troppe entità) un fenomeno. inizialmente Jung ne aveva indicate poche coppie, persona/ombra, anima/animus, Io/Sé (cito a memoria). poi però gli archetipi si sono moltiplicati a dismisura, anche perché i suoi discepoli si sono sbizzarriti, il che secondo me ha avuto un impatto negativo sulla teoria.
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Mi piacerebbe sapere come possono essere utili queste teorie e inoltre quanto c'è di "tangibile" e reale,mi leggo qualcosa a riguardo va,anche perchè ne sono coinvolto direttamente,in realtà tutti lo sono..
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Ultima modifica di hermit94; 03-10-2017 a 12:57.
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03-10-2017, 13:37
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,885
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Quote:
Originariamente inviata da lifeisnow
Mi piacerebbe sapere come possono essere utili queste teorie e inoltre quanto c'è di "tangibile" e reale,mi leggo qualcosa a riguardo va,anche perchè ne sono coinvolto direttamente,in realtà tutti lo sono..
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Se hai interesse a colmare questo dubbio, studia la morfologia e la funzione dei geni e degli alleli.
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03-10-2017, 14:46
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#13
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Banned
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 276
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Stai vedendo un terapeuta Alceste?
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03-10-2017, 16:01
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: varese
Messaggi: 959
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mi scusi professor Joseph, non intendevo scrivere un trattato su Jung e la psicologia analitica.
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03-10-2017, 16:04
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#15
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: varese
Messaggi: 959
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
che è l'unica tua osservazione accettabile
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invece delle tue osservazioni non ne ho trovata neanche una che lo sia
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03-10-2017, 17:27
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
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Mi spiace Pierrot, non puoi stare qui essendo già stato allontanato.
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03-10-2017, 17:37
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#17
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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In effetti si è ripetuto
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03-10-2017, 17:54
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#18
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,071
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Se hai interesse a colmare questo dubbio, studia la morfologia e la funzione dei geni e degli alleli.
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Ho capito cosa intendi,intuitivamente, ancora non sono andato a guardare.In effetti la.materia e i mondi sottili sono per forza collegati
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04-10-2017, 11:02
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#19
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Alceste
Non faccio che lamentarmi di non aver provato le gioie dell'amore e del sesso, ma sto solo mentendo agli altri e a me stesso, perché in realtà è solo per la vergogna di non aver fatto qualcosa che tutti, ma proprio tutti hanno già fatto: questo è un mondo che mi crea solo spavento, non riesco neanche a immaginarmi come "maschio" che tiene una donna fra le braccia e le dice "adesso penso io a te"; tutt'altro, io concepisco solo un rapporto in cui è la donna a occuparsi di me e a guidarmi, come ha fatto l'unica vera donna della mia vita, mia madre.
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I've been waiting for a guide to come and take me by the hand
Could these sensations make me feel the pleasures of a normal man?
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