~~~

Atlas come mai ti senti così? Cosa ti è successo? Mi sembri messo all'angolo o rinchiuso in un ambiente erageratamente cinico (a cui non devi perforza soccombere o adattarti). Non so se è per qualche stress e problema famigliare che hai avuto o che stai avendo, o per l'ambiente di lavoro, o per generici problemi di vissuto.
Ma mi sembra che parli come una persona che ha subito del male e ora per sopravvivere lo sta ricacciando indietro attraversando una fase di "cattiveria".
Non so che cosa ti sia successo e se è una cosa che dovrà fare il suo corso, ma ricordati che ora essendo adulto sei responsabile delle tue azioni. Non isolarti con pensieri negativi, cinici e cattivi, prendi una boccata d'aria.
Se rinunci a te stesso e alle tue passioni rinunci anche a respirare un po' di aria pulita in mezzo alla merda che ti asfissia e abbruttisce.
Non prendere per buoni gli atteggiamenti maltrattanti e misogini degli altri solo perché ne sei circondato, o perché stai vivendo una delusione.
Assorbi tanto come una spugna, rispetta la tua sensibilità e quindi "proteggiti" da situazioni che ti invadono la mente e te la condizionano.
Non è rinunciando a te stesso che si risolverà il malessere che provi.
Quand'anche riuscissi ad apparecchiarti una corazza, rischia di crollare tutto alla prima crepa.
E poi, stai attento a come ti trattano le persone. Se una persona non ti rispetta, o ti sfrutta, proteggiti e cerca di tenertene lontano.

David Brent

Numero 1

~~~

È (può essere) un prodotto della dissociazione e del disturbo post traumatico da stress.
Nei video registrati di nascosto nei mattatoi a volte si vedono dei lavoratori che maltrattano gli animali, perché quando si è sottoposti a condizioni stressanti e disumane ce la si prende con quelli direttamente più "sotto" di sé, più inermi di sé.
Leggevo che le persone che lavorano in mattatoio presentano i sintomi del disturbo post traumatico da stress, come ad esempio dissociazione, scatti d'ira, comportamenti aggressivi.
Che si trovano scissi fra una persona che lavora in mattatoio e quella che torna a casa dalla propria famiglia, come se si fosse due persone diverse.
Attento a credere che i comportamenti sviluppati in condizioni di sofferenza e stress siano dovuti ad un tuo "risveglio" di qualche tipo.
La vita adulta non è il cane mangia cane che descrivi, è solo l'esperienza che stai vivendo tu, e non corrisponde a tutto lo spettro dell'esistenza umana.
Ti consiglio di riprendere contatto con la tua umanità il prima possibile anziché alienartene sempre di più.

Atlas2

alla fine mi sono fatto mal al lavoro
faccio diecimila cose, ma alla fine è sempre lì che si cade, letteralmente.

a me riprende l'ipocondria pura dei miei anni da incubo, perchè quando pesavo 140kg e cadevo erano cazzi. Per l'ovvio motivo che se ti accartocci su un'articolazione con l'equivalente di un divano in spalla questa non ti torna a posto.
ed ho avuto culo, non mi sono mai rotto niente, ma storte ne ho avute diverse.

e sopratutto contribuisce il fatto che la massa grassa impedisce lo spurgo delle infiammazioni, per cui te ne vengono a caso e quando sono giustificate passavano mesi prima che sparissero.

per questo tagli e punture non mi spaventano, ma le distorsioni me mettono in merda.


ma il mio organismo ora ha tendini più forti,e reagisce meglio ai danni.
tra qualche giorno vado in ferie, spero che passi tutto.
già ora non fa male, ma certe abitudini non passano. probabilmente soffro di ansia clinica non trattata.

e cmq. sono solo.
si torna alle origini. in quel periodo infinito in cui non esisteva nulla, in cui non ho ricordi, o tracce; mi spaventa tornare in quel territorio, ma almeno ora ho gli strumenti per andare avanti.
so cosa fare, so dove andare. sto già sperimentando nuove possibilità. indipendenze.
il mio cervello ricorda in flash. tramonti di oro liquido, riflesso sulla spiaggia.
con lei mi ricrescevano le unghie. con lei ero tranquillo.

e mi sorprendo a giurare di non mordermi più le unghie, e mi scopro ad addentare lembi di pelle ai lati della cuticula e tirare, finchè non si strappa via. E cola sangue .
e passo all'altro dito. roba da pazzi, uno pensa che se fa male uno si ferma, eppure no.

ho portato i libri al mercato dell'usato.me li ha presi quasi tutti, ne rimangono ancora un monte, ma in queste condizioni, dice, mi vanno via subito.
sì, perchè li tengo come nuovi. e non ci avevo mai fatto caso, tutti con la sovracopertina, senza un'orecchia, senza una macchia o uno strappo.
io pesticciavo mentre tirava sul balcone quei tomi, ero in fermento di volergli spiegare che è tutta roba buona. non perchè sono rari, ma perchè è DAVVERO roba buona. c'era una collezione di racconti horror che avrò letto un'infinità di volte.
due racconti in particolare erano pazzeschi.

1

parla di un vecchio medico di un piccolo paese americano. Uno sceriffo, il medico, i vicini di casa, il bar, i pettegolezzi. E l'unico lavoro del posto, la miniera.
Ma non una miniera tipica in cui la corporazione specula sulla pelle degli operai, semplicemente un lavoro, duro, ma onesto, famiglie intere che vanno avanti da generazioni. E la vita va avanti così, languidamente, solo che il medico ha un segreto: un cancro, allo stadio terminale.
Senza moglie nè figli decide di andare avanti senza curarsi, tra gli occasionali morsi di questo ospite e il lavoro, finchè una notte viene chiamato per un'emergenza.
un'esplosione in miniera. Ci sono dei morti, il caso è grosso perchè non si comprende come possa essere avvenuto. Si tratta di sabotaggio.
Un'assurdità. Lo sceriffo vuole vederci chiaro, prima che intervenga qualcun altro, perchè è la sua città, e il medico comprende.
E si dedica all'autopsia dei corpi che sono stati estratti. Morti in maniera anomala, uno sugli altri.
schiacciati, sì, ma anche...


E' notte fonda, l'ambulatorio al confine del paese, luci al neon, il bisturi che scava, e il medico che non capisce. Ecchimosi, lacerazioni triangolari, post mortem. Si pone domande.

e uno dei cadaveri lo afferra. Non uno zombi, o uno spirito, ma un burattino. Movimenti galvanici che stimolano muscoli grigi in scatti erratici. Quanto basta per afferrare il vecchio medico e legarlo al letto.

corde vocali gracchiano parole all'interno del cadavere. Dita putrescenti e viola afferrano il bisturi e incidono a fondo all'interno della propria gola, liberando una lingua tumefatta e liquidi da decomposizione.
E il corpo si sdraia accanto al dottore immobilizzato.
E parla, dalla lacerazione sventrata dove un tempo aveva le corde vocali.

Un viaggiatore. Un turista della carne. Da Fuori.
Un incidente e la caduta.
La necessità di nascondersi.
Alcuni corpi, pezzi per una riparazione, e poi ripartire.
la necessità di disfarsi di testimoni e da qui l'esplosione.

nutrirsi per ore di corpi morenti, stritolati, tramite bypass organici, ancora coscienti, fino alla fine.
ed ora qui.
un'altro corpo. per la fuga.

il medico ascolta. mentre osserva il cadavere che disseziona sè stesso. Con precisione clinica, aprendo il torace, e vede i filamenti che escono.
una puntura, come di una medusa. ed è immobilizzato.

un lato completamente insensibile, eppure sente i nervi in collegamento, intrusioni, penetrazioni. sente, attraverso la pelle, ma non può vedere cosa accade. Il viaggiatore sta uscendo e si prepara ad entrare.

e il medico si accorge che può muovere ancora una parte di sè. Forse una distrazione, o la fretta di entrare, e indossare nuovi abiti, ma può agire.
e non aggredisce questo turista.
afferra il bisturi abbandonato e si incide le palpebre, e poi le retine, il timpano. Non sente dolore.

Lascia un messaggio alla cieca, con le dita insanguinate, sul camice. "scava nel petto 500gr massa nervosa" dedicato allo sceriffo.

cieco sordo e muto sente il suo invasore dentro di sè, cercare connessioni che non esistono più. "spero ti piaccia la tua nuova casa. Mi dispiace che ci siano stati atti vandalici. E dovrai farti carico di un inquilino"

2

Una ragazza in crisi torna a trovare una zia che vive in una casa in spiaggia. Fatiscente, divorata dalle tarme, amalapena in piedi.
La zia è come consumata. Ma in pace, dolce, accogliente.
Confessioni, consigli, e poi, l'uomo che si prende cura dell'anziana signora appare sulla soglia, con la busta della spesa.
Ma non si presenta come un badante. agisce con arroganza, come se la casa fosse sua.
Come se la vecchia signora fosse una sua proprietà.
la ragazza è turbata. disgustata. esce di casa, passeggia sulla spiaggia.
è autunno, il mare è grigio, l'aria è stantia, anche qui sulla spiaggia.
un'amante?
o un approfittatore?
lei ha il diritto di giudicare?
una donna sola e abbandonata ha il diritto di fare ciò che vuole.
ritorna alla casa.
tarme, millepiedi escono da assi marci della casa. piccoli insetti sciamano via come unghie nere.
un ronzio costante, coperto dalle onde del mare.

La zia è stanca, e si ritira nella sua camera.
La ragazza si chiede di sè stessa. della sua storia, dei suoi dubbi, di quella casa.

torna nella camera della signora, e appare immobile, con la pelle di cartapesta. La donna accorre, scuote il corpo e piccoli insetti irrompono dal cadavere.
Millepiedi, ragni, coccinelle, scarafaggi, dalla bocca, dagli occhi, dalle orecchie.

la ragazza si scaraventa fuori dalla stanza. e l'uomo è lì ad aspettarla. come se ci fosse sempre stato. E lei comprende.
Lui le salta addosso, le strappa di dosso i vestiti.
la penetrazione dolorosa, e i movimenti sono ritmici.

Lui si prenderà cura di lei. come ha fatto con la sua zia.
finchè non arriverà il momento.

____
ecco.

a memoria la so sta roba, cazzo a memoria.

CamillePreakers

l'ultimo è veramente inquietante, ma chi è l'autore?

Chamomile

Tieniteli i libri Atlas, sono molto meglio i racconti sui morti putrefatti di quelli della tua "amica" sul suo nuovo ragazzo. Se sono tutti così e ci dici il titolo del romanzo quasi quasi me lo compro anch'io.

Atlas2

camera mia sembra che aspetti una ristrutturazione.
devono andare via anche i quadri.


cmq.
vado avanti. nell indifferenza
e nell umiliazione, è chiaro.
sia mai
sia mai

forse torno prima dalle ferie, anzichè 2 farò 1 settimana. cazzomene
che vo fa.

la cosa peggiore è che mi sento in colpa, e mi chiedo se ho fatto una cosa orribile. me lo chiedo davvero.
e no.
no, non ho fatto nulla di male.
e sì. sono ridicolo. anzi sono stato ridicolo, ora non lo sarò mai più.
ancora chiedo e mi ritorna dietro - ciò da fa i cazzi mia.

IO sposto i cazzi mia per te, tu non puoi fare uguale?

no. vedi tra le gambe? ho la figa.
sai che vuol dire?
che uno stronzo lo trovo sempre

sempre sempre sempre.

sai che vuol dire?
che sei superfluo.


fa male?
benvenuto nel mondo, povero stronzo.
che ti credevi, speciale?

nessuno è speciale.

vikingo

Mi spiace tanto per atlas ma il potere della donna è questo.ho la cosa tra le gambe e decido io a chi darla non vi sentite unici..

Nightlights

Ancora appresso a quella stai ma mandala affanculo

Atlas2

di buono c'è che sono sceso a 84kg. senza nemmeno accorgemene.
mai stato così magro. bravo me.
sono soddisfazioni
fico. mi chiedono consigli. mi fanno complimenti. non fosse che sta pelle sotto mi fa sembrare un mostro di Cronenberg da nudo.

faccio binge continuo di my 600 lbs life e tutto ciò che parla di obesità.

e poi passo ai podcast. e da lì instagram e via via di influencer.
è un mondo, non c'è solo nikado avocado, anche gente normale che vive alla grande. da obesi
no, non da obesi, ma ultraobesi.
e io mi chiedo come inizia una relazione un obeso?
conoscendosi, come fanno tutti

maschi e femmine, ultraobesi.



è tardi e dovrei dormire
domattina parto.

cò sto piede e stà stanchezza è da è pazzi.

Cioran

Che brutta cosa.
Questi insensibili di successo rincorrono cose vane ed effimere.
Chi sopprime un gatto per risparmiare se la sogna la tua integrità morale.
Non buttarla via, ti sei sacrificato per essa tutta la vita.
Certo, non ti sacrificare per chi non si è sacrificato, sacrifica, sacrificherebbe per te.
Che sia Stato, famiglia o amici.

Cioran

Una che si concede solo per una lauta cena come pensi che ragioni? Da materialista. Come minimo cercherà di fregargli la casa.E lui se la sarà cercata.

Atlas2

da domani 160km in tenda
perchè mi faccio ste cose

sto in ferie, la prima volta in 3 anni.

come mi piacerebbe passarle?

a leggere neuromante ingrassando di schifezze.

l'ho fatto per 40 anni, devo cambiare marcia. non c'è più molto tempo.
tempo utile, dico

finchè posso ancora camminare dico. finchè la vecchiaia non mi inchioda a terra.

ho anche paura che questa fase di rinascita finisca, ora che sono ritornato solo. non ho obblighi di uscire con nessuno, posso benissimo stare in casa a farmi seghe.

ma così la mia vita diventa più rarefatta di quella che è. ancora meno ricordi meno esperienze
e meno possibilità.
meno fai meno farai, è questa la condanna.
non ho la figa, che basta che mi esponga un pò ho qualche stronzo da usare.
sapessero un cazzo di qualcosa. che vuol dire essere sacrificabili sempre e comunque.
una dice che non raccatta.
no
non trovi quello che vorresti, tutto qui. manco sai cosa sia la solitudine. il fatto di avere figa ti dà valore intrinseco.
Da maschio sei quello che ti guadagni.



no, non è assolutamente vero. l'esperienza mi dice altro. mi dice che se sei donna hai la sfiga di nascere con un corpo che ti si rivolta continuamente contro, e se to gira che nasci con il ciclo che dà problemi, puntualmente sò cazzi ogni mese. Se vuoi mettere in programma qualcosa devi mettere in conto anche il ciclo. Pensa che frustrazione.
la mancanza di muscoli, nei polsi, nelle braccia. ho visto sì, donne che fanno lavori di fatica, ma sono mezze fasciate, sempre con i tutori addosso.
e poi le donne non mi hanno mai fatto niente di male. anzi.
però è facile prendersela con loro.
possono essere il capo espiatorio di ogni frustrazione che venga in mente.


e io di frustrazione ne ho molta, spesso ingiustificata.
è l'ansia ,la paura di tutto e tutti che mi cuoce. ogni entità ogni esperienza è una minaccia da affrontare. Ogni cosa nuova da vivere è una guerra di trincea.
Non vado in vacanza, a vivere un'avventura, no, io vado a morire. Il peso dello zaino mi si scaverà nella schiena e mi spezzerò una caviglia su una discesa. Mi verranno le gallozze ai piedi e farò km e km su brandelli di carne sanguinanti e potrò solo andare avanti con gli antidorofici.

provo e riprovo ogni minima cosa. mi viene da piangere.
le cuciture, gli oggetti, il cibo. e non mi sento mai pronto a nulla.
e a me non serve nulla, faccio schifo. posso pulirmi il culo con le felci, sudare fino a farmi marcire i vestiti addosso senza problemi, bere e mangiare roba scaduta e se sento che fa male, una vomitata e via, o uno schizzo di diarrea e passa la paura.

sono abituato a usare roba rotta o consumata, aggiustata alla bell 'emeglio. Tenere insieme l 'equipaggiamento con fasce da elettricista per me è la norma.

se succede qualcosa la mia mente si calma e lavora per gradi, a scalare priorità visibili. Il punto è quando non ci sono problemi che vado in merda.

come quando esco di casa,e chiudo, e DEVO tornare indietro a provare la maniglia.
è chiusa?
sì
e mi giro
e RIPROVO UN'ALTRA VOLTA
è chiusa?

SI.

e scendo e non sono sicuro.

in macchina vado in merda perchè mi dimentico come si riparte.
o peggio come fare le partenze in salita.
mi accorgo che NON SO COME FARLE.
lascio fare alla memoria muscolare, ma non è il cervello che ha fatto il lavoro.

che cazzo.
mi sono mutilato le unghie a forza di morderle.

penso e ripenso e sono sicuro che mi sono dimenticato qualcosa di essenziale.
violevo pure tornare al lavoro prima del tempo. Così per avere una scusa, ma il capo rischia di beccare una multa ferocissima se non mi sgrana almeno 2 settimane dei 4 mesi di ferie che ho. Ma col cazzo che ritorno in ferie.
se devo stare così molto meglio al lavoro.

Atlas2

e alla fine ho fatto anche questo viaggio in tenda. Mi sono aperto i piedi e i ginocchi. sti 4 giorni sono stati un'eternità.
ma alla fine si dimentica tutto e rimane solo questo senso di indipendenza. la bellezza di portarsi dietro la tenda e tutta la vita nello zaino.
Ho imparato a leggere l'altimetria, le distanze, il terreno, a colpo d'occhio. Ho cammino per 10ore di filato amalapena mangiando.
e lo odiavo.
ma perchè l'ho fatto male.
da pazzi spararsi tanti km così.
ma.
si è aperta una nuova fase.
posso fare cose così.
se non perdo il giro, se non perdo l'abitudine.
il fornelletto, la luce dell'alba e via.

e lo spazio dentro la tenda è infinito, privato. una tenda da 30 euro e un sacco a pelo del cazzo, e sono a casa.
più che a casa mia.
con la notte e i cinghiali che annusavano intorno. e i rumori della notte.
devo assolutamente rifarlo.

E, incredibile a dirsi, sono bravo a farlo. Cammino veloce, cammino forte.

pokorny

bravo, ho sempre sperato da che sono sul forum che qualcuno apprezzasse outdoor e montagna, ho sempre detto che chiunque può e che fa molto bene.

ora c'è un parere indipendente che mi sembra confermare la mia opinione, dopo nove anni

peccato che con l'età io non ne abbia più le forze, e' qualcosa che mi addolora un po'

edward00767

Questa parte. Io mi pento di tutte quelle ore buttate dietro ai videogiochi, anche io ho perso un decade di vita così, negandomi ogni esperienza... Mi viene un vuoto e un senso di nausea quando ci penso.

Atlas2

oggi fine di ste vacanze, avrei dovuto fare qualcosa di speciale ma ho avuto da fare. ferie del cazzo. meno male sono uscito.

comunque ho chiuso con un giro che pratico da anni e che mi ha quasi ammazzato un paio di volte. uno per disidratazione l'altro per una caduta.
speravo in una terza.
di norma inizio a pedalare e poi inizio a morire.
a soffocare, i polmoni che collassano, il culo che brucia sul sellino, la nausea da sforzo, il mal di testa, il cuore che sballa i ritmi. Un giro per infartare per bene.
oggi era 34 gradi, ho preso e sono partito. gran parte è sotto il sole.

me lo sono bevuto. l'ho fatto in 3 ore.
niente tremori alla coscie niente mal di testa.
spero davvero di morire con i vetriloqui spaccati, ma non è così semplice.
eppure dicono sempre che i grassoni fanno questa fine che non arrivano a 40 anni.

mi ricordo quando facevo il giro e iniziavo a sentire una fitta nel torace. e prima mi spaventavo, per pochi secondi, poi mi facevo coraggio.
spingi mi dicevo, spingi senza aria spingi ancora, sarà un attimo e poi finisce. e così sarebbe stata una fatalità.
il sapore di rame in bocca, le braccia addormentate.


invece il mio corpo si è adattato,a 40 anni. così tardi, senza base. da grassone.

anche le infiammazioni sono sparite.

Atlas2

mi è arrivata una richiesta di un giro con una che non vedo da una vita.
io- immediatamente, ho detto di sì, voglio dire non ci si sente da una vita davvero è carino rivedersi.

il problema è che questa purtroppo è nata con i genitali incastrati su nei fianchi. Ha la figa. è una femmina.
con un uomo o un ragazzo è semplice, si vuole fare un giro, si fa, basta.

chi ha la figa ti permette di accompagnarla. Se usciamo mette paletti.
mi ha fatto un papiro con le sue necessità. Ma assurdo proprio.


sono passate ore, devo ancora rispondergli. Ho una voglia di mandarla affanculo brucio.
ma de che, se ne esce dopo anni e "usciamo a ma".
eccazzo non è un appuntamento, io faccio i cazzi mia e gli permetto di venirmi appresso. probabilmente lo stronzo del suo ragazzo è andato in ferie all'esterno a farsi qualche troia in e lei è rimasta a casa con il cerino in mano.
e siccome è quel genere di persone, che non fa un cazzo mai di nulla se non a traino, si ricorda che ci sono stronzi a cui cagare il cazzo.

ma dirgli semplicemente che sono già impegnato mi sembra da maleducato. e mi dispiace, perché sarebbe carino riparlarci, se non fosse per il fatto che ha sta maledetta figa che la obbliga a comportarsi così....chissà forse gli è schizzato nel cervello in momento di delirio ormonale dovuto al ciclo. vai a sapere.

o ancora meglio la rigiro a qualche stronzo. tanto di pirla ce n'è sempre un esercito.

claire

Io comunque l'avevo detto da subito.
Un incel è per sempre.

~~~

Coza?