|
|
26-05-2014, 23:20
|
#41
|
Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
|
Quote:
Originariamente inviata da Ennio51
Scusate una domanda, per quelli che hanno ottenuto miglioramenti grazie alla terapia cognitivo-comportamentale. Ma siete diventati estroversi? Cioè esiste una terapia che ti cambia completamente la personalità? Come cavolo si fa a cambiare sta cazzo di personalità di merda porca vacca per non dire altro. Scusate ma sono incazzatissimo, ho appena sfondato un' armadio a pugni.
|
Come mi ha detto la psico:"Lei è introverso e sicuramente non potrà mai diventare animatore di un villaggio vacanze ad esempio".
Quindi la mia personalità di base è quella ma la fobia sociale o la depressione possono essere curate invece.
|
|
26-05-2014, 23:41
|
#42
|
Banned
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 85
|
Quote:
Originariamente inviata da Suttree
Come mi ha detto la psico:"Lei è introverso e sicuramente non potrà mai diventare animatore di un villaggio vacanze ad esempio".
Quindi la mia personalità di base è quella ma la fobia sociale o la depressione possono essere curate invece.
|
Insomma, na bella fregatura a vita.
|
|
26-05-2014, 23:41
|
#43
|
Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
|
Quote:
Originariamente inviata da anahí
Personalmente credo molto nella terapia, ma una cosa a cui ricorrerei solo come ultima risorsa sono i farmaci: gli equilibri chimici del cervello mi sembrano talmente delicati che trovo quasi surreale affermare che ne sappiamo abbastanza da poterci mettere mano senza creare danni a lungo termine.
|
Condivido. Aggiungo che non bisogna fare l'errore di pensare a "la psicoterapia", come se fossero tutte uguali, e tutti uguali i terapeuti. Forse sono più questi ultimi a fare la differenza, più che le varie teorie. Valutando queste, vado controcorrente non fidandomi molto della cognitivo-comportamentale, che non mi pare, a giudicare dai commenti che leggo, produca risultati "intensi" e duraturi, limitandosi a mettere toppe superficiali.
Per chi vorrebbe smettere di essere "introverso" (bisogna vedere cosa si intende, poi): non trovate che forzarvi a cambiare carattere sia una violenza nei confronti di voi stessi? Cosa c'è in fondo di male o di sbagliato nell'essere introversi (non fobici, depressi, ecc.)?
|
Ultima modifica di Angus; 26-05-2014 a 23:44.
|
26-05-2014, 23:50
|
#44
|
Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Per chi vorrebbe smettere di essere "introverso" (bisogna vedere cosa si intende, poi): non trovate che forzarvi a cambiare carattere sia una violenza nei confronti di voi stessi? Cosa c'è in fondo di male o di sbagliato nell'essere introversi (non fobici, depressi, ecc.)?
|
Pienamente d'accordo: la vera guarigione è quella di chi cessa di sentirsi ossessionato dalla propria malattia o dal pensiero di dover guarire a tutti i costi, e così facendo riesce a vivere semplicemente per quello che è, accettandosi con i suoi limiti, e di conseguenza vedendosi accettato anche dagli altri. Ma è un percorso lungo e doloroso, che dura tutta la vita, per il quale non esistono strade sicure e rimedi certi. E che solo pochi, pochissimi, riescono a percorrere sino in fondo.
|
|
27-05-2014, 00:02
|
#45
|
Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
|
Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee
Pienamente d'accordo: la vera guarigione è quella di chi cessa di sentirsi ossessionato dalla propria malattia o dal pensiero di dover guarire a tutti i costi, e così facendo riesce a vivere semplicemente per quello che è, accettandosi con i suoi limiti, e di conseguenza vedendosi accettato anche dagli altri. Ma è un percorso lungo e doloroso, che dura tutta la vita, per il quale non esistono strade sicure e rimedi certi. E che solo pochi, pochissimi, riescono a percorrere sino in fondo.
|
Io non credo che bisogni accettare la "malattia", ma distinguere tra carattere e suoi sviluppi patologici. Il primo andrebbe accettato, non i secondi, che è invece sensato impegnarsi a superare.
|
|
27-05-2014, 08:59
|
#46
|
Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
|
Quote:
Originariamente inviata da Supermanes
A me la terapia è servita soltanto a farmi capire che le cose brutte non si cancellano, che il passato non si cambia, che si migliora un passo alla volta, che grandi cambiamenti sono impossibili, che il mondo fa schifo a prescindere che noi stiamo bene oppure no, che bisogna esporsi nelle situazioni che creano disagio, che per fare sesso bisogna avere una fidanzata (ma nessuno ti dice come trovarla).
|
sai che scoperta ...
|
|
27-05-2014, 16:37
|
#47
|
Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Per chi vorrebbe smettere di essere "introverso" (bisogna vedere cosa si intende, poi): non trovate che forzarvi a cambiare carattere sia una violenza nei confronti di voi stessi? Cosa c'è in fondo di male o di sbagliato nell'essere introversi (non fobici, depressi, ecc.)?
|
L'introversione la si può solo accettare e imparare a riconoscerne anche i pregi che vengono sminuiti in una società in cui il modello dominante è quello estroverso.
Provare a diventare estroversi è controproducente e posso dirlo con convinzione avendoci provato io stesso.
Accettare la propria introversione e i relativi pregi/difetti, secondo me, aiuta anche ad uscire da fobia e depressione.
|
|
27-05-2014, 16:38
|
#48
|
Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Io non credo che bisogni accettare la "malattia", ma distinguere tra carattere e suoi sviluppi patologici. Il primo andrebbe accettato, non i secondi, che è invece sensato impegnarsi a superare.
|
|
|
27-05-2014, 18:23
|
#49
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Io non credo che bisogni accettare la "malattia", ma distinguere tra carattere e suoi sviluppi patologici. Il primo andrebbe accettato, non i secondi, che è invece sensato impegnarsi a superare.
|
Quoto.
|
|
27-05-2014, 21:00
|
#50
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
|
Quote:
Originariamente inviata da franci12
se devo "salvare" qualche tipo di psicoterapia salvo quella cognitivo-comportamentale. che è quella di cui parli tu.
Però anche quella (l'ho fatta per un anno) dopo un pò sono sempre le stesse tecniche...quindi una volta imparate ho ritenuto di non dover spendere soldi.
La terapia breve strategica è fallimentare. provata. non mi è servita.
La terapia psicoanalitica serve per conciliare il sonno. provata. non mi è servita. In generale quindi mi sono fatta un'idea negativa della psicoterapia. Poi è ovvio che molto dipende dalla persona che incontri. E' risaputo che Nardone, il leader della strategica ha un carisma tale che riesce a curare bene le fobie. Non per niente le sue sedute costano tantissimo (non divulgo quanto ma lo so). Quindi tanto dipende dal nostro atteggiamento, dal tipo di terapia, dal tipo di persona che ci cura.......
|
Sono laureato in psicologia come te, ma condivido solo in parte le tue conclusioni.
Dire: "la psicologia in generale non serve" è semplicistico.
Semmai credo che il problema sia il modo in cui si viene formati come psicologi in Italia. Per non parlare della specializzazione, fatte da scuole private che spesso insegnano la psicoterapia in poco tempo, con tirocinii spesso insufficienti.
Così molti che poi si aprono il loro bravo studio di fatto hanno una formazione molto teorica: una volta almeno si facevano le ossa in reparti e consultori vari, ma con la pletora di psicologi la cosa è peggiorata.
In pratica la psicologia si salverà se diventerà una branca della medicina (con i pregi della formazione pagata e a tempo pieno, un numero chiuso adeguato) senza però sposare il riduzionismo organicistico (del tipo solo i farmaci servono)
Detto questo io credo che ci siano anche validi professionisti. Solo bisogna cercarli e avere la pazienza di trovarli.
Inoltre, almeno per quel che riguarda il mio caso, io credo che capire i propri meccanismi psicologici una differenza la faccia.
Se io avessi capito quali e quante possibilità di vita avevo, solo che mi fossi dato una mossa prima, e quanto le mie idee distorte mi frenavano, la mia vita sarebbe cambiata eccome.
E di fatti è cambiata, ma ci ho messo più tempo, e solo in parte perchè alcuni treni nel frattempo li ho persi.
E inoltre come dici tu: tanto dipende dal nostro atteggiamento, dal tipo di terapia, dal tipo di persona che ci cura.
Il punto che questo vale anche per cure "banali" come la cura di altri tipi di malattia.
Per curarci infatti bisogna avere coraggio, e lo stesso dicasi per raggiungere qualsiasi obiettivo che costi sforzo e fatica. Se io devo fare una fisioterapia dolorosa, degli interventi che mi spaventano, questoè possibile solo se il mio atteggiamento li consente.
|
|
27-05-2014, 21:55
|
#51
|
Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
|
Quote:
Originariamente inviata da Graziepapi
Buon giorno a tutti!!Parto da una premessa..avendo provato tutti gli psicofarmaci di questo mondo e non essendo migliorato quasi per niente volevo chiedervi se secondo voi una buona psicoterapia potrebbe essermi di sollievo..lo chiedo a voi perchè essendo disoccupato sarebbe per me un grande sacrificio andare da una psicoterapeuta e quindi voglio rifletterci bene insieme a voi prima di fare un passo affrettato..vi aspetto numerosi..un abbraccio,ciao
|
Dipende dai problemi che hai e da quanto ci credi in quello che ti dicono.
|
|
27-05-2014, 23:42
|
#52
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
|
Quote:
Originariamente inviata da franci12
L'hanno già fatto questo, e ci sono state non poche polemiche. Oggi, alla scuola di specializzazione in psicologia clinica possono accedere sia psicologi che medici. Capisci bene che questo và solo a scapito degli psicologi, e ci sono state forti proteste.
Sicuramente ci sono dei validi professionisti, è che io, personalmente, sono stufa di allacciare relazioni terapeutiche che poi devo abbandonare. E' un pò come quando sei stufo di fidarti delle donne in generale dopo tante batoste. Però, ripeto, è solo esperienza mia questa.
|
Nella scuola di specializzazione in psicologia clinica gli psicologi però non vengono pagati e per di pù sono un infima minoranza del totale che si specializza.
Inoltre il problema è anche nella visione della psicologia insegnata come una disciplina umanistica non verificata e non verificabile, che fa sì che gli psicologi vengano squalificati nel mondo medico e costretti spesso a dover elemosinare anche per uno straccio di tirocinio.
Perchè cambi tutto questo io credo che debbano cambiare i metodi formativi alla base: ovvero basta scuole di pensiero che si fanno la guerra, ma insegnamento di un approccio integrato che salvi il meglio di ogni approccio. Questo sarà possibile quando si insegnerà sole le metodiche validate scientificamente.
Ma siamo ancora molto lontani, lo dimostra il fatto che spesso gli psicologi (vedi nei siti degli ordini regionali e nazionale) scopiazzano le linee guide di psichiatri e neuropsichiatri infantili (anche quando dicono cose discutibili: per esempio succede spesso che grazie a queste linee guida si scambino bambini educati in famiglie disfunzionali con bambini che soffrono di disturbo da deficit dell'attenzione, o bambini timidi per bambini con "spettro autistico", fenomeno che ultimamente sta aumentando.)
Il fattto è che la psicologia in italia non è mai decollata come disciplina con una sua dignità: non esistono psicologi di base, convenzionati con l'asl (ovvero gratuiti), negli ospedali spesso lavorano gratuitamente "per fare esperienza", nelle scuole un anno ci sono l'altro no (dipende dai fondi d'istituto), ecc.
|
|
28-05-2014, 08:57
|
#53
|
Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
|
Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Inoltre, almeno per quel che riguarda il mio caso, io credo che capire i propri meccanismi psicologici una differenza la faccia.
Se io avessi capito quali e quante possibilità di vita avevo, solo che mi fossi dato una mossa prima, e quanto le mie idee distorte mi frenavano, la mia vita sarebbe cambiata eccome.
E di fatti è cambiata, ma ci ho messo più tempo, e solo in parte perchè alcuni treni nel frattempo li ho persi.
.
|
almeno la tua vita è cambiata seppure in ritardo (meglio tardi che mai), per altri non è cambiata affatto
|
|
28-05-2014, 14:23
|
#54
|
Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Nella mia testa
Messaggi: 4,353
|
Una psicoterapia è uno strumento (uno dei tanti) che potrebbe esserti d'aiuto, così come i farmaci, o gli amici, o la famiglia, o altro. Devi essere tu per primo a sfruttare questa possibilità, a metterci tutto il tuo impegno. Iniziare una cura sperando che basti una chiacchierata con lo psicologo per guarire dalle fobie non ti sarà d'aiuto, sia perchè è improbabile che ciò accada e sia perchè bisogna impegnarsi attivamente nello stare meglio. Quindi, sì, se sei pronto a cambiare (cosa che talvolta risulta assai difficile e dolorosa) e a metterti in gioco, ne vale la pena; se pensi, invece, di "provare" tanto per, giusto per poter dire di averle tentate tutte, allora non ti sarà di nessun aiuto.
Per come la vedo io, è come se lo psicologo fosse una stampella e il farmaco un antidolorifico: ti aiutano, certo, ma sei sempre tu che devi camminare; loro due, da soli, non possono fare molto di per sè.
|
|
28-05-2014, 15:13
|
#55
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
|
QUOTE]
La psicologia non sarà mai verificabile. Ci sono gli studi di efficacia, percarità ma secondo me non sarà mai verificabile non perchè lavori a un livello inferiore ma perchè lavora sui "raggruppamenti di sintomi". Il DSM IV descrive sindromi basati sull'esperienza clinica, e raggruppa i sintomi più ricorrenti. Ovviamente le diagnosi variano notevolmente da un paziente all'altro, ad esempio nella diagnosi "disturbo bipolare" si parla anche di guida spericolata, promiscuità sessuale e investimenti economici azzardati, tutte cose che io, da bipolare non ho mai attuato.....
Comunque, anche se sembra che io voglia svalutare la psicologia, quello che penso è che su di me la psicoterapia ha scarso effetto, tutto qui. Come dicevo prima dipende anche dall'atteggiamento con cui ci si và, dal terapeuta ecc io evidentemente parto già prevenuta.[/QUOTE]
Be' appunto il problema è che si raggruppano i sintomi secondo un approccio psichiatrico (qual è quello del DSM) che non si interroga sulle cause (o dà per scontato, senza dirlo, che si tratti di malattie a base organica).
Che la psicoterapia sia difficile da verificare ok. Ma il punto è che pochi sono gli psicologi che come prassi fanno un lavoro di follow up e di valutazione pre-post terapia. Anche perchè la maggior parte di essi lavorano nel privato su piccoli numeri, ognuno chiuso nel recinto della sua scuola d'appartenenza.
Sul fatto che la psicoterapia possa funzionare su alcuni e non su altri siamo d'accordo. Il problema è appunto che se non si fanno ricerche non capiremo mai perchè su alcuni funziona e su altri no.
E da qui non usciamo se le poche ricerche si fanno utilizzando impropriamente il modello medico, per cui una cosa per funzionare deve essere veloce, semplice da replicare e funzionare su sintomi semplici, come succede appunto con un farmaco.
Insomma io sono per adottare il modello medico solo nei suoi punti di forza, non nei suoi difetti.
|
|
28-05-2014, 15:32
|
#56
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
|
Quote:
Originariamente inviata da franci12
.. In secondo luogo ho superato la fobia sociale, come ho già detto in parte per merito della TCC . tU NON SAI CON CHE SFORZI. Penso di essere riuscita a cambiare molto negli ultimi 4 anni. Anche grazie agli psichiatri che mi hanno seguito e alle medicine.
|
Ok quindi a qualcosa è servita...grazie forse all'abbinamento con i farmaci.
Io credo che i farmaci siano fondamentali in certi casi (il che non vuol dire che condivida l'idea che si tratti solo di cause organiche), anche perchè rendono possibile gestire l'umore e rendere così più efficace la psicoterapia .
Scusa se insisto nelle repliche : è che credo che un po' di speranza a quanti sono in cura bisogna darla. Altrimenti sembra che tutto sia inutile.
|
|
28-05-2014, 15:44
|
#57
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
|
Quote:
Originariamente inviata da franci12
Per curiosità, dove ti sei laureato? io a Padova. i....
|
Non te lo posso dire per motivi di privacy..dai vari post che ho messo sarei troppo riconoscibile
Comunque in un università sfigatissima del sud.
Se tu sei delusa di Padova, che passa per una delle migliori Facoltà di Psicologia, figurati io..
|
|
28-05-2014, 20:11
|
#58
|
Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
|
Quote:
Originariamente inviata da franci12
Se ti riferivi a me, e dico, solo se ti riferivi a me, ti dico subito che hai toppato. Io non solo sono riuscita ad avere una vita normale nonostante il disturbo bipolare (pur dovendo prendere farmaci a vita) e a riprendermi da up e down pazzeschi, talmente bene da aver ottenuto l'idoneità psicofisica nella mia seconda laurea sanitaria pur avendo dichiarato senza veli il disturbo per onestà, e risultando per loro "compensata" cioè normale. Tu non sai cosa voglia dire questo per me.... In secondo luogo ho superato la fobia sociale, come ho già detto in parte per merito della TCC . tU NON SAI CON CHE SFORZI. Penso di essere riuscita a cambiare molto negli ultimi 4 anni. Anche grazie agli psichiatri che mi hanno seguito e alle medicine.
|
mi spiace mi riferivo a me stesso ...
sono lieto che tu ce l'abbia fatta
|
|
28-05-2014, 22:17
|
#59
|
Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
|
Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
QUOTE
|
Sul fatto che la psicoterapia possa funzionare su alcuni e non su altri siamo d'accordo. Il problema è appunto che se non si fanno ricerche non capiremo mai perchè su alcuni funziona e su altri no.
[/QUOTE]
Ci sono delle teorie a questo proposito? Perché secondo il mio parere, può essere che una persona prova beneficio, perché un po' è suggestionabile oppure è poco critica.
|
|
28-05-2014, 22:31
|
#60
|
Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
|
Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Ci sono delle teorie a questo proposito? Perché secondo il mio parere, può essere che una persona prova beneficio, perché un po' è suggestionabile oppure è poco critica.
|
Secondo me dipende da molte variabili: convinzione del paziente (es.mi ero informato sulla TCC e mi sembrava molto valida per l'ansia sociale), bravura della/o psico, impegno da parte di entrambi, gravità dei problemi del paziente, età del paziente (più si è giovani più è facile cambiare il proprio modo di pensare) ecc.
Ti assicuro che io sono una persona molto critica e discuto spesso con la psico sulle strategie da mettere in atto eppure sembra che stia funzionando.
|
|
|
|
|