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06-05-2020, 19:06
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#61
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Edwin
Se fai parte degli estremi della Guassiana e la cosa non ti da alcun problema, lo psicologo non serve.
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Dipende anche per quale motivo mi dà un problema, se perché lo sento come una colpa/difetto o se perché non riesco a trovare un cane che non lo veda come tale.
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06-05-2020, 19:17
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#62
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
La mia perplessità nasce da una considerazione più "basica".
Verissimo che dall'esterno certe cose si possono notare meglio, verissimo anche che un professionista ha o dovrebbe avere qualche carta in più da giocare rispetto a chi è meno abituato all'autoanalisi e al riconoscimento di certi meccanismi mentali.
Io però mi chiedo: e se, almeno in qualche caso, il problema non sia la mente del soggetto che sta "sbagliando" o "facendo trucchetti"? Non penso certo alla mente dantesca che non erra (cit.), nessuna infallibilità, solo il normale errare humanum est dei "sani". E se, almeno in qualche caso, il disagio non nascesse dalla "disfunzionalità" (btw, concetto tutto da definire per quanto mi riguarda) quanto dall'essere sulla coda della gaussiana e dal non ritrovarsi in certe dinamiche sociali che in quanto maggioritarie sono date per "funzionali"/"naturali"/"giuste" dai più?
In questi casi, di quale utilità sarebbe un approccio che mira principalmente a decostruire dei meccanismi visti come forieri di conseguenze negative o comunque "fallati"? E se il problema non fossero tanto le dinamiche interne quanto quelle esterne? Chi ha detto che sanity is statistical (cit.) sempre e comunque?
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Insomma a farla breve il problema son sempre le donne che non fanno il PPE.
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06-05-2020, 19:19
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#63
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Insomma a farla breve il problema son sempre le donne che non fanno il PPE.
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Ho parlato di dinamiche sociali, al plurale.
Anche il fatto che la riflessione sul VII canto dell'Inferno non sia tra i principali modi di sballarsi il sabato sera è un esempio di dinamica sociale non mainstream
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06-05-2020, 19:43
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#64
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Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,412
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Non possiamo saperlo, forse avremmo risolto il problema della condizione umana se si sapesse. Non so proprio cosa aggiungere.
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"Bisognerebbe verificare." (cit. Zoe)
(sorry mi pare l'approccio sia simile, costruito attorno a certezze travestite da dubbi)
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07-05-2020, 00:17
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#65
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Non ho capito se ho capito (!), comunque le certezze mi paiono quelle di chi è in grado di definire sempre e comunque cosa è disfunzionale e cosa no.
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07-05-2020, 03:12
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#66
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Lasciamo perdere la "disfunzionalità" che è un terreno spinoso, lasciamo perdere anche il concetto di "sbagliare", "verità oggettiva", ecc. che trovo fuorvianti. Quel che io trovo bizzarro è se in tutti i comportamenti e stati emotivi che ti possano causare sofferenza tu riscontri SEMPRE che son tutti completamente condizionati e controllati dall'esterno. Se così è buon per te, sei probabilmente l'unica persona non nevrotica che io abbia mai conosciuto, nonché probabilmente allo stesso tempo la più nevrotica. Ma se così non è, allora ti rivolto la questione: se almeno in qualche caso ci fosse qualche pensiero/comportamento modificabili per stare meglio, non varrebbe la pena di provare a capire quali siano, per quanto non siano la panacea ad ogni male (ho capito che oltre all'interno ci sarà comunque sempre l'esterno su cui non si può agire)?
Poi oh ciascuno fa le sue valutazioni, se sei giunto alla conclusione che i tuoi problemi (sempre che tu ne abbia, lavoratore e fidanzato privilegiatone che non sei altro ) son condizionati dall'esterno e non puoi farci nulla mica qualcuno ti obbliga, sarebbe anzi masochistico spenderci soldi.
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07-05-2020, 08:57
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#67
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Un problema mi sembra appunto il fatto di attribuirsi e vedersi attribuita una certa identità, che rappresenta un modo di essere piuttosto che di interagire. Si finisce dunque per leggere il cambiamento come una correzione della propria immagine: come un diventare diversi di fronte a uno sguardo altrui. Non solo come questo, ma è un comunque un fattore importante, che non si può negare né sminuire.
La logica delle patologie e delle terapie in questo non aiuta affatto, perché incentiva a concentrarsi su fantomatici "problemi oggettivi" da cui siamo "afflitti", più che sul proprio reale rapporto attivo con la realtà e con noi stessi. Mi sembra una logica in sé "patologica", non sistemica, che però non è condivisa affatto da tutti i professionisti del settore. Anche se resta che il linguaggio che viene utilizzato, così come le ideologie che vanno per la maggiore (come quella psichiatrica), mi sembra proprio facciano una lettura di questo tipo. Il diverso, eventualmente anche il disfunzionale (negando il fatto che ciò che è tale è funzionale per altri versi), come qualcuno tarato da guarire.
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07-05-2020, 09:24
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#68
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Non saprei, io ci sono andato quando il grosso dei miei problemi li avevo già risolti (non che sia meglio di altri, ma ho avuto la fortuna di trovarmi in certe situazioni e contesti che non ho scelto per risolvere i miei problemi psicologici, ma per un moto di rivalsa, di rivolta, rispetto a una vita in cui mi sentivo uno schiavo, una nullità, morto), ma non li avevo ben compresi, desideravo parlare con qualcuno che mi potesse capire, che mi potesse valutare, che mi potesse dare dei suggerimenti per altre questioni a certi malesseri, un confronto, mettermi in discussione.
Dalla mia io nn ho mai accettato e continuo a non accettare una cosa fondamentale (per me), non sopporto nella maniera più assoluta sentirmi uno schiavo, non sentirmi libero, non sentirmi indipendente quando sono io l artefice di ciò.
Avere paura di entrare in un bar, stare male e farsi venire il cagotto, evitare, per me sono costrizioni, mancanza di libertà ed essere consapevole che l unica persona che permette tutto questo sono io mi fa venire questo senso di ribellione.
Quando leggo certi commenti di chi accetta tutto questo, scrivendo... non posso farci niente... Ogni volta a me ribolle il sangue.
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07-05-2020, 09:26
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#69
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Lasciamo perdere la "disfunzionalità" che è un terreno spinoso, lasciamo perdere anche il concetto di "sbagliare", "verità oggettiva", ecc. che trovo fuorvianti.
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Eh, ma la psicoterapia mi pare che non le lasci perdere, almeno gli orientamenti prevalenti (cfr. anche l'interessante spunto di Angus qui sopra). O mi sfugge qualcosa?
Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Quel che io trovo bizzarro è se in tutti i comportamenti e stati emotivi che ti possano causare sofferenza tu riscontri SEMPRE che son tutti completamente condizionati e controllati dall'esterno. Se così è buon per te, sei probabilmente l'unica persona non nevrotica che io abbia mai conosciuto, nonché probabilmente allo stesso tempo la più nevrotica.
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Quale parte della mia firma non ti è chiara?
Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Ma se così non è, allora ti rivolto la questione: se almeno in qualche caso ci fosse qualche pensiero/comportamento modificabili per stare meglio, non varrebbe la pena di provare a capire quali siano, per quanto non siano la panacea ad ogni male (ho capito che oltre all'interno ci sarà comunque sempre l'esterno su cui non si può agire)?
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Stai assumendo che io non abbia fatto tentativi in questo senso? Non è così, anche se probabilmente non li ho portati avanti con la continuità necessaria a fronte di una serie di sollecitazioni negative.
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07-05-2020, 09:36
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#70
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Scusate, vi rendete conto che siamo a pagina 4 e il topic non è ancora degenerato? Vi ricordo che conta solo il bel faccino e se si è belli non serve nessuna psicoterapia perché tanto è sempre la donna a scegliere, non ci sono più le mezze stagioni, e piove sempre sul bagnato.
Non capisco perché restare ancora in topic quando esiste un solo argomento che sia utile discutere, e voi sapete quale ^_^
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07-05-2020, 10:03
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#71
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Scusate, vi rendete conto che siamo a pagina 4 e il topic non è ancora degenerato? Vi ricordo che conta solo il bel faccino e se si è belli non serve nessuna psicoterapia perché tanto è sempre la donna a scegliere, non ci sono più le mezze stagioni, e piove sempre sul bagnato.
Non capisco perché restare ancora in topic quando esiste un solo argomento che sia utile discutere, e voi sapete quale ^_^
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Ahahahahah
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07-05-2020, 14:09
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#72
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
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Aggiungo il mio parere per quel che vale: credo che verso la psicoterapia si abbia un atteggiamento troppo sbilanciato, sia in positivo che in negativo: ci si aspettano a seconda dei casi miracoli o la si svaluta come una chiacchiera da bar (per di più molto costosa)
Io la vedo banalmente come una forma di apprendimento..e come tutte le forme di apprendimento richiede capacità ed impegno da parte di entrambe le parti: ci vuole un buon maestro ma anche un allievo disposto a faticare per imparare.
Che poi i buoni maestri in giro siano pochi ok..ma ritenere impossibile l'apprendimento mi sembra eccessivo
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07-05-2020, 14:45
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#73
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Aggiungo il mio parere per quel che vale: credo che verso la psicoterapia si abbia un atteggiamento troppo sbilanciato, sia in positivo che in negativo: ci si aspettano a seconda dei casi miracoli o la si svaluta come una chiacchiera da bar (per di più molto costosa)
Io la vedo banalmente come una forma di apprendimento..e come tutte le forme di apprendimento richiede capacità ed impegno da parte di entrambe le parti: ci vuole un buon maestro ma anche un allievo disposto a faticare per imparare.
Che poi i buoni maestri in giro siano pochi ok..ma ritenere impossibile l'apprendimento mi sembra eccessivo
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Si può apprendere anche studiando, se si ha un minimo di cervello. A me ad esempio piace leggere articoli di medicina/psicologia (è un mio hobby), ma non andrei comunque da uno psicologo.
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07-05-2020, 14:54
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#74
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Un problema mi sembra appunto il fatto di attribuirsi e vedersi attribuita una certa identità, che rappresenta un modo di essere piuttosto che di interagire. Si finisce dunque per leggere il cambiamento come una correzione della propria immagine: come un diventare diversi di fronte a uno sguardo altrui. Non solo come questo, ma è un comunque un fattore importante, che non si può negare né sminuire.
La logica delle patologie e delle terapie in questo non aiuta affatto, perché incentiva a concentrarsi su fantomatici "problemi oggettivi" da cui siamo "afflitti", più che sul proprio reale rapporto attivo con la realtà e con noi stessi. Mi sembra una logica in sé "patologica", non sistemica, che però non è condivisa affatto da tutti i professionisti del settore. Anche se resta che il linguaggio che viene utilizzato, così come le ideologie che vanno per la maggiore (come quella psichiatrica), mi sembra proprio facciano una lettura di questo tipo. Il diverso, eventualmente anche il disfunzionale (negando il fatto che ciò che è tale è funzionale per altri versi), come qualcuno tarato da guarire.
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Mi sono sempre chiesto da dove derivi il tuo stile così preciso e limpido, sei l'Italo Calvino dei sociofobici
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Ultima modifica di pokorny; 07-05-2020 a 14:57.
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07-05-2020, 14:59
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#75
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Non saprei, io ci sono andato quando il grosso dei miei problemi li avevo già risolti (non che sia meglio di altri, ma ho avuto la fortuna di trovarmi in certe situazioni e contesti che non ho scelto per risolvere i miei problemi psicologici, ma per un moto di rivalsa, di rivolta, rispetto a una vita in cui mi sentivo uno schiavo, una nullità, morto), ma non li avevo ben compresi, desideravo parlare con qualcuno che mi potesse capire, che mi potesse valutare, che mi potesse dare dei suggerimenti per altre questioni a certi malesseri, un confronto, mettermi in discussione.
Dalla mia io nn ho mai accettato e continuo a non accettare una cosa fondamentale (per me), non sopporto nella maniera più assoluta sentirmi uno schiavo, non sentirmi libero, non sentirmi indipendente quando sono io l artefice di ciò.
Avere paura di entrare in un bar, stare male e farsi venire il cagotto, evitare, per me sono costrizioni, mancanza di libertà ed essere consapevole che l unica persona che permette tutto questo sono io mi fa venire questo senso di ribellione.
Quando leggo certi commenti di chi accetta tutto questo, scrivendo... non posso farci niente... Ogni volta a me ribolle il sangue.
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Come mai? Io per esperienza personale (magari non vale per gli altri) ho notato che da quando mi sono accettata vivo meglio e si sono ridotti anche i problemi. Invece di star lì a dannarsi perché non si riescono a fare le cose e cercare di "curare" il problema, l'ho accettato, e piano piano le cose sono leggermente migliorate. Ovviamente non sono guarita, e sono ancora fobica, ma l'accettazione mi fa vivere meglio la cosa. Mi espongo nei momenti in cui sento di poterlo fare, se invece sento di non poterlo fare evito.
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07-05-2020, 16:29
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#76
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Si può apprendere anche studiando, se si ha un minimo di cervello. A me ad esempio piace leggere articoli di medicina/psicologia (è un mio hobby), ma non andrei comunque da uno psicologo.
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Vero ma imparare da autodidatta è più complesso che farlo con la guida di un insegnante esperto
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07-05-2020, 17:53
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#77
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Vero ma imparare da autodidatta è più complesso che farlo con la guida di un insegnante esperto
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Dipende dalla persona, credo. Io mi sono sempre trovata meglio ad apprendere da autodidatta, anche a scuola. Sarò che ho bisogno di rileggere le cose con calma, di vederle scritte, di analizzarle e di riflettere in autonomia, e che la sola idea di parlare con uno di cui ho poca fiducia e che potrebbe facilmente manipolarmi non mi piace, ma preferisco fare tutto da sola. E poi, bisogna anche trovarlo questo insegnante esperto... e non è facile. Da soli forse ci vuole più tempo ed è più difficile, ma non è impossibile, secondo me (che poi, anche facendo terapia, spesso i tempi di guarigione sono infiniti e se non si trova la persona giusta bisogna cambiarla, e anche lì c'è il rischio di aspettare secoli anche solo per vedere leggeri miglioramenti).
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07-05-2020, 21:05
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#78
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Mi sono sempre chiesto da dove derivi il tuo stile così preciso e limpido, sei l'Italo Calvino dei sociofobici
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Innato gusto per precisione e limpidezza. Come per te, del resto, che mi "batti" di buona misura.
Nel mio caso, aggiungi una buona dose di perfezionismo, che è sempre lì che preme, e forse dal tentativo di ostacolarlo modulando male l'uso di registri diversi nei vari contesti.
Il che spiega anche perché rispondo alle domande retoriche
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Ultima modifica di Angus; 07-05-2020 a 21:10.
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08-05-2020, 00:40
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#79
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Eh, ma la psicoterapia mi pare che non le lasci perdere, almeno gli orientamenti prevalenti (cfr. anche l'interessante spunto di Angus qui sopra). O mi sfugge qualcosa?
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La mia impressione è nettamente diversa, cioè non ho questa percezione che la psicoterapia, anche quella che va per la maggiore, affronti i problemi dell'individuo come malattie oggettive da guarire per condurre il soggetto verso la normalità. Sicuramente la psichiatria sì (infatti non mi sognerei di andare da uno psichiatra). Poi, se uno proprio non digerisce la cognitivo-comportamentale ed il concetto di "disfunzionalità" gli fa venire l'orticaria (io penso che prendendolo in modo non rigido come la teoria stessa suggerisce sia un buon concetto), non esiste proprio per nulla solo quella, si va dalla sistemica alla psicodinamica, dalla gestaltica alla vattelapesca. Parlando con terapeuti gestaltici ad esempio condividono questo ribrezzo per il concetto di "disfunzionalità".
Comunque alla fine io non capisco perché sto qui a fare l'elogio alla psicoterapia, ci ho speso una barca di soldi e i risultati sono stati minimi. Infatti per me il problema alla base è più che altro quello di trovare la persona e l'approccio giusto che faccia per sé; non è facile. Quindi credo tuttora in modo convinto nella teoria psicoterapeutica ma nella pratica anche io alla fine direi boff.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Quale parte della mia firma non ti è chiara?
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Eh, ma bello che però ti lamenti solo della parte negativa eh, "per nulla nevrotico" non è anch'esso una diagnosi?
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Stai assumendo che io non abbia fatto tentativi in questo senso? Non è così, anche se probabilmente non li ho portati avanti con la continuità necessaria a fronte di una serie di sollecitazioni negative.
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No, sto assumendo che hai detto che in alcuni casi è inutile indagare perché magari il problema non è dentro ma fuori. Il punto è che allora se non si è sicuri (e a volte anche se si è sicuri, tipo chi è convinto che conta solo il bel faccino ) converrebbe a mio avviso indagare quanto meno se il problema sia realmente solo fuori. Poi si può non farlo, liberissimi, però l'argomentazione per non farlo a me pare fallace.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 08-05-2020 a 00:43.
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08-05-2020, 01:14
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#80
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,263
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Piccolo appunto personale, anzi due.
Il mio terapeuta non ha mai affrontato diagnosi, anzi, mi ha espressamente detto che considera la terapia un occasione di crescita personale da vedere organicamente con l'individuo, le diagnosi arrivate sono arrivate perchè da me sollecitate.
E' anche vero che io seguo una terapia di gruppo (seguita dallo stesso terapeuta) un po' particolare e le sedute vis à vis sono tutto sommato poche (a scanso di equivoci, il lavoro di gruppo richiede l'iscrizione all'albo )
Il secondo appunto è una considerazione sui benefici che posso dire di aver avuto, e ne ho effettivamente avuti.
Mi sento più aperto, con meno difficoltà a gestire certe situazioni sociali rispetto a prima. Per me rimane comunque a metà tra boff e non boff perchè non sono riuscito ad apprezzarne risultati tanto tangenti quanto avrei voluto, ma quel che sento di aver guadagnato è la spontaneità, e non di poco. Proprio una maniera diversa di affrontare le cose penso derivante dal fatto che il lavoro che faccio abbia un impronta molto teatrale.
I miei commenti prima non erano un apologia alla psicoterapia quanto un modo per fare chiarezza. Si criticava la psicologia sulla base di basi (eheh) che io non ho personalmente riscontrato, e volevo mettere i puntini sulle i in merito, dato che le sedute singole sono sedute "classiche".
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Ultima modifica di Edwin; 08-05-2020 a 01:18.
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